UNO: accordo PD –
PDL. Governo che non mette nel programma il recupero della sovranità monetaria.
Pesante e continuo aggravamento della situazione economica. Si sfascia tutto
entro dodici mesi al massimo. Nuove elezioni, M5S oltre il 40%.
DUE: accordo PD –
M5S. Capo del governo di riconosciuta integrità e professionalità. Attuazione
di vari punti importanti per M5S (ad esempio l’eliminazione dei rimborsi
elettorali e dei finanziamenti all’editoria) ma non del recupero della
sovranità monetaria. Pesante e continuo aggravamento della situazione
economica. Si sfascia tutto entro dodici mesi al massimo. Nuove elezioni. Il
M5S sparisce in quanto coinvolto in un governo fallimentare.
TRE: accordo PD –
M5S. Capo del governo di riconosciuta integrità e professionalità. Attuazione
di vari punti importanti per M5S (ad esempio l’eliminazione dei rimborsi
elettorali e dei finanziamenti all’editoria) nonchè del recupero della
sovranità monetaria. Rapida e forte ripresa dell’economia. Il governo è in
grado di durare per l’intera legislatura.
QUATTRO: nessun
accordo, elezioni subito. Improbabile che si cambi la legge elettorale prima
delle elezioni.
NOTA: la via più
opportuna per il recupero della sovranità monetaria è il progetto Certificati di Credito Fiscale: strumento monetario parallelo che costituisce un immediato
sostegno alla domanda interna e nello stesso tempo riporta la competitività
delle aziende italiane a livelli nordeuropei. E’ molto più semplice dell’uscita
“secca” dall’euro dal punto di vista pratico e operativo. Non deve essere
applicato di sorpresa. E’ anche più semplice da far accettare al pubblico –
nessuno si ritrova con soldi che si trasformano da euro in qualcosa di diverso.
Manca l'ipotesi (improbabile?) del governo di minoranza M5S.
RispondiEliminaRientra, credo, in DUE / TRE. Un governo di minoranza M5S dovrebbe comunque essere supportato dal PD. Dal PDL, mi pare impossibile.
EliminaPrecisazione: non ho la pretesa di aver identificato TUTTE le possibilità...
RispondiEliminaQuindi Marco,l'auspicio è un governo che in ogni caso non faccia a meno di un supporto/appoggio o meglio coinvolgimento del M5S.
Rimane da individuare chi possa essere la figura di riconosciuta integrità\professionalità cui affidare l'incarico (l'esperienza fatta con Monti mi sembra a dir poco fallimentare..)
Ma tant'è, supponiamo questa persona la si trovi (santo cielo non credo che l'Italia sia ridotta al punto di non avere una figura che corrisponda a questi due parametri).
Ma :
1)il PD è quel partito che ha votato tutte le fiducie a Monti?
2)il PD è quel partito che si esibiva nei balli Excelsior quando venne introdotto l'Euro?Io ricordo un Prodi (tanto per non fare nomi) che profetizzava piu' o meno "...l'Euro farà vedere i sorci verdi al Dollaro..."ecco,appunto...
3)il PD è quel partito che non ha dato risposta alla richiesta di taglio dei rimborsi elettorali,al numero dei parlamentari richiesta dal M5S...
4)un ipotetico governo PD/M5S reggerebbe alla prova, per esempio,sul finanziamento o sulla cancellazione della della TAV? e degli F35? e dei rigassificatori? Sia chiaro: non sto esprimendo giudizi su queste cose (non è questa la sede) sto solo individuando punti di frizione.
5)il punto è allora quale PD : quello di Bersani (che ha perso 10 punti di vantaggio nei sondaggi e non vinto le elezioni, ma che tenta in tutti i modi di negarlo,che vuole fare scouting sugli eletti M5S) o un PD,lasciami dire, Renziano (ma quanto avanzerebbe del PD in termini numerici con uno strappo di questo tipo?)
6)con QUESTO PD ,che mi pare stia applicando nei confronti del M5S il pardigma del collettivo BORG (do you remember STAR TREK? "Noi siamo i Borg, l'esistenza come voi la conoscete è terminata, assimileremo le vostre peculiarità biologiche e tecnologiche alle nostre. La resistenza è inutile") non mi pare si possa costruire molto...
Altrimenti detto, il PD dovrebbe modificarsi geneticamente come fin qui non ha fatto...
EliminaAnch'io lo ritengo MOLTO improbabile, per ora vedo solo tentativi di trasformismo (Renzi Barca Rodotà)e se il M5S ci casca siamo nello scenario DUE.
Però chissà, questo è un momento di discontinuità in cui tante cose diventano possibili.