venerdì 12 settembre 2014

Ancora sulla spesa pubblica


In merito al mio post precedente, Matteo Thomann correttamente mi faceva notare che, nel valutare l’andamento della spesa pubblica e del PIL, occorre anche tenere conto del rapporto tra i due, e del confronto dell’incidenza percentuale (della spesa sul PIL, appunto) tra i vari paesi.

Nel campione esaminato (dati Eurostat e FMI) i due paesi che hanno ridotto la spesa pubblica in termini reali:

 


Spesa pubblica (mld € costanti 2013)
2007
2013
Variazione
Germania
 
 
1.143
1.224
7,1%
Francia
1.074
1.176
9,6%
Italia
814
789
-3,0%
Spagna
425
458
7,7%
Irlanda
65
70
8,0%
Grecia
 
 
113
106
-6,0%

 

sono Italia e Grecia, ovvero quelli dove si è verificata la peggiore contrazione di PIL:

 


Variazione PIL reale
 
2013 vs 2007
Media annua
Germania
 
 
4,2%
0,7%
Francia
0,9%
0,2%
Italia
-8,7%
-1,5%
Spagna
-5,7%
-1,0%
Irlanda
-7,6%
-1,3%
Grecia
 
 
-23,6%
-4,4%

 

E’ tuttavia anche vero che il paese dove l’incidenza della spesa pubblica sul PIL è cresciuta meno, ed è comunque una delle più basse del campione, è anche quello che ha registrato l’andamento economico migliore (o, detto altrimenti, è l’unico a non essere nei guai…). Si parla naturalmente della Germania.

 


Spesa pubblica / PIL
 
2007
2013
Variazione
Germania
 
 
43,5%
44,7%
1,2%
Francia
52,6%
57,1%
4,5%
Italia
47,6%
50,6%
3,0%
Spagna
39,2%
44,8%
5,6%
Irlanda
36,7%
42,9%
6,2%
Grecia
 
 
47,5%
58,5%
11,0%

 

Ora, è molto facile prendere questi dati e saltare alla conclusione che la disciplina nel contenimento della spesa pubblica aiuta l’economia. Ma è anche molto facile confutare questa affermazione. Se Italia e Grecia hanno ridotto la spesa (in termini reali) ma nello stesso tempo la spesa pubblica è cresciuta in rapporto al PIL, questo è dovuto, banalmente, al fatto che è caduto il denominatore del rapporto.

Non abbiamo, quindi una conferma della tesi che meno spesa pubblica => più crescita. Casomai osserviamo che in una situazione di domanda depressa, la riduzione di spesa tende ad abbassare il PIL e ad aumentare il rapporto spesa pubblica / PIL, invece di ridurlo.

Naturalmente, il “miracolo tedesco” (aver superato la crisi e ottenuto una decente crescita del PIL, senza mettere in atto grossi incrementi di spesa pubblica) ha un’origine ben nota, i surplus commerciali:

 


Saldo partite
Media 2008 - 2013 (% PIL)
correnti
Germania
 
 
6,7%
Francia
-1,7%
Italia
-1,9%
Spagna
-3,9%
Irlanda
0,9%
Grecia
 
 
-8,0%

 

En passant, questa brillante prestazione della Germania implica la violazione dei trattati europei. Come è noto a molti (ma non a tutti) non esiste solo il limite del 3% per il rapporto annuo tra deficit pubblico e PIL. Esiste anche (tra le altre cose) una soglia massima del 6% per quanto attiene a surplus commerciale / PIL. La Germania viola sistematicamente questa soglia senza che questo turbi i sonni di nessuno a Bruxelles, pare.

Ma lasciamo pure da parte i trattati. La sintesi di quanto sopra è: puoi superare una pesante crisi di domanda, originata dagli eventi del 2008 (culminati nel fallimento Lehman) e puoi anche farlo senza attuare grossi incrementi di spesa pubblica e di deficit pubblico. Lo puoi fare se hai grosse eccedenze negli scambi con l’estero.

Dovrebbe essere però evidente (ma pare di no…) che le eccedenze di qualcuno sono deficit di qualcun altro. Infatti in questo periodo la Germania è stata in surplus e il resto dell’Eurozona in deficit fino al 2011. Dal 2012 in poi il deficit del resto dell’Eurozona si è, sostanzialmente, azzerato, e la Germania ha continuato a fare surplus a fronte dell’incremento di deficit commerciale da parte del resto del mondo – il che non ha mancato di suscitare lamentele da parte di asiatici e americani.

Il punto chiave è che il governo tedesco continua a ripetere che il resto dell’Eurozona può uscire dalla crisi seguendo l’esempio della Germania. E’ un'affermazione insensata per vari motivi: uno dei principali è che saldi commerciali attivi del 6-7% ottenuti da un paese di 80 milioni di persone sono tollerabili (non senza mugugni) da parte del resto del mondo. Ottenuti da un’area economica di 330 milioni di persone, no.

La crisi dell’Eurozona si risolve solo con un grande rilancio della domanda interna dell’Eurozona stessa. Il dibattito rilevante è sui meccanismi da adottare e sugli equilibri interni da tutelare. Sul piano tecnico, le soluzioni esistono.

Sul piano politico, stiamo dove stiamo… da nessuna parte, per ora.

38 commenti:

  1. Tutta l'europa è un disastro. La spesa pubblica dovrebbe essera al massimo il 25-30% del pil e non il 40-50 europei, 51 e 58 in italia e grecia addirittura. E' una follia. Il parassita si sta mangiando la pianta. In america stanno al 15% e hanno un tenore di vita doppio e le crisi durano 3 anni non 20 anni. Ecco chi scatena le guerre, l'europa, altro che america. L'europa provoca guerre.

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    1. Ma l'incidenza in Europa è salita perché è calato il PIL !! occorre far riprendere quello, e tagliando la spesa si ottiene l'effetto contrario (come mostra il post).
      La spesa pubblica europea è sempre stata maggiore di quella USA, ma prima dell'euro questo NON impediva di crescere e di guadagnare addirittura terreno (in termini di reddito pro-capite).

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    2. maggiore degli USA?
      a momenti siamo al comunismo sovietico...

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    3. Ma per un motivo diverso: perché si sta tentando (impresa impossibile, per fortuna) di mantenere in essere un insostenibile sistema monetario e di governo dell'economia.

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    4. un insostenibile sistema sociale casomai....
      cioè gli stati uniti socialisti d'europa...


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    5. Per uno stato sovrano, proprietario della propria banca centrale, titolare della sovranità monetaria, da 20 anni in avanzo primario, INDEBITATO NELLA PROPRIA MINETA, sede del 25% delle PMI dell'Europa occidentale, tutto e' possibile. Ogni sistema di welfare e' sostenibile e sopratutto c'è DIMANDA AGGREGATA x tutte le imprese e redditi x gli imprenditori.... Che guarda caso smettono di delocalizzare... Ognuno ha le sue preferenze x il sistema sociale che vuole. Sono però convintissimo che il nostro non sia un sistema socialista. Mi ricorda molto più spesso l'Argentina, e più passa il tempo e più mi sembra il Cile di augustiana memoria

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    6. L'Italia sta attualmente generando un PIL inferiore del 20% rispetto alle sue potenzialità. Sta viaggiando a -10% rispetto al 2007, quando le normali crescite demografiche e di produttività implicherebbero invece un +10%. Questi venti punti in meno sono una conseguenza totalmente artificiale, e quindi rapidamente recuperabile (non in pochi mesi, ma in tre anni circa si') di una carenza di domanda e di connessa circolazione monetaria. E' assurdo pensare che un'Italia in normali condizioni di funzionamento dell'economia abbia problemi a sostenere il suo stato sociale.

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    7. ....e più tempo passa prima di imboccare la strada giusta e peggio e'. Dopo anni di sotto utilizzo anche il pil potenziale arretra! La gente emigra, i capitali espatriano, le maestranze in mobilità perdono la loro professionalità, ecc..

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    8. Vero, anche se non bisogna sopravvalutare le dimensioni di questo deterioramento. E nel medio termine si recupera anche quello. L'essenziale e' invertire con decisione la tendenza.

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    9. infatti l'argentina e il sudamerica sono socialiasti

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    10. il sistema non è sostenibile perché anche le imprese private dipedono dallo stato e infatti hanno crediti per 70 miliardi forse 100. per renderlo sostenibile bisogna fare fallimenti a ripetizione come l'argentina. ma a quel punto il mondo non si fiderà più di te e ti considererà una pecora nera da cui stare alla larga. è così che le culture ecadono.

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  2. Il sistema sociale e' sostenibilissimo. Vedi post del 5.10.2013.

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    1. beh certo finché draghi stampa...ma mica può stampare all'infinito...

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    2. Il post sopra indicato spiega che quello che rischia di rendere insostenibile lo stato sociale sono le politiche di austerità depressiva messe attualmente in atto su imposizione della UE. Verranno meno, e la ripresa economica renderà evidente che l'eccessiva onerosità dello stato sociale e' una bugia.

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    3. ma infatti non è tanto l'onerosità un problema ma la libertà. cioè lo stato può spendere quello che vuole e se vuole può anche fallire ma prima deve liberare l'economia. poi faccia quello che vuole. e per farlo bisogna togliergli il monopolio dell'economia. così come in passato fu tolto il potere temporale alla chiesa, poi alla monarchia, poi alle dittature, e oggi sarà tolto alla partitocrazia. non significa che chi ha perso il potere temporale sia stato abolito. tutti hanno il diritto di esistere. ma devono competere sul mercato come tutti.

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  3. Una sintesi divulgativa ma corretta di concetti che stanno sempre più circolando, e che sono la via d'uscita da questa crisi. Come leggete anche su questo blog, del resto...

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  4. X Anonimo


    estrapolo dall'articolo questa frase:

    ".....Anatole Kaletsky, economista della scuderia di George Soros, ha spiegato che se la grande quantità di denaro creato dalle banche centrali fosse andato ai cittadini sarebbe equivalente a 6.000 dollari a testa per ogni uomo, donna e bambino Usa e 6.500 sterline per ogni inglese». Conti alla mano, se gli oltre 1.000 miliardi di euro che Draghi stampò nel 2012 attraverso le due operazioni Ltro della Bce fossero stati dati direttamente a noi.....etc etc ""

    Caro Anonimo

    ...pure gente vicino a Soros...dice certe cose.....;-)

    Shardan

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    1. ma anche i risparmiatori hanno 6mila miliardi in banca che si tengono stretti. le banche devono prestare sempre e comunque e i cittadini possono risparmiare sempre e comunque facendo fallire l'economia? ennò...bisogna incontrarsi a metà strada...

      ecco perché ciclicamente nel corso della storia ci si mette a tavolino e si scrive una nuova costituzione, nuove regole di mercato, nuove libertà ecc. per far ripartire le società. poprio per rimettere in circolo i soldi.

      purtroppo stato e caste non vogliono perché perderebbero il loro potere. e sognano di svalutare il popolo assumendo 3 al costo di 1 e ridurre la disoccupazione ma sappiamo che non funziona. nessuno infatti lavora al di sotto una certa soglia in quanto andrebbe in perdita (rimane a casa mantenuto dai genitori). nessuno va a lavorare quando l'automobile o le bollette costano più delllo stipendio. ovviamente andresti in perdita. e non puoi certo trovare lavoro sotto casa o fare 50 km in bicicletta tutti i giorni o avere un bus che ti ci porta.

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    2. Beh...a me non sembra che negli Stati occidentali...cambino la Costituzione spesso....

      Negli Stati Uniti...è la stessa da quando la hanno formulata...se non erro non è stata MAI modificata....quella italiana va benissimo...andrebbe modificata solo in alcuni punti....(meglio stendere un velo pietoso su quel criminale e ripeto criminale "pareggio di bilancio "..che è la condanna a morte della nostra economia....modifica che va eliminata al più presto possibile....)

      la soluzione per quell'esercito di disoccupati...è quella che propone la MMT cioè ...i PLG..(lavori di transizione )...un reddito di cittadinanza ma con l'obbligo di lavoro (che se ben organizzato...può creare efficienza...piuttosto che parassitismo )---->>> il danno per l'economia ( di un esercito di lavoratori inattivi...più le varie casse integrazioni etc etc....come "costo " complessivo..è maggiore ...al "costo " se di costo si tratta(se organizzati bene son tutt'altro che un costo...anzi )...del farli lavorare senza considerare gli enormi danni sociali e psicologici..di vite umane giovani e vecchi...resi zombie viventi...inutili a se stessi e agli altri.

      Shardan

      ps- c'è una infinità di cose da fare...di lavori non in diretta competizione con la libera impresa....sarebbe una forza lavoro parallela a quella del libero mercato del lavoro....e non saprei come dire...complementare ad esso...in senso positivo (basta renderla efficiente...con criteri di produttività analoghi a quelli del lavoro privato...)...forza lavoro usata ad hoc ove serve al nord e al sud...non come quegli osceni e assurdi forestali....

      Poi ci vorrebbero delle regole "stringenti " ben precise e coercitive...

      Per esempio:

      -- se per le foreste serve un tot di persone...proibire che se ne assumano di più

      -- idem per i comuni...al nord un comune funziona bene con tot personale...benissimo anche al sud...con comuni analoghi non si possono assumere più di tot persone....

      -- una tac ospedaliera al nord costa tot...benissimo anche in Sicilia deve costare non più di tot (e non 4 volte tanto come oggi...)

      Con i PLG...i ragazzi se ne andrebbero di casa...si sposerebbero....chiederebbero mutui per la casa e le banche li concederebbero perché c'è la garanzia di solvibilità...

      Gli over 45enni...non si impiccherebbero dalla disperazione...

      etc etc...

      Sti PLG...dovrebbero essere retribuiti...in misura minore rispetto allo standard del settore privato...in modo da stimolare la ricerca di un nuovo lavoro e non "parcheggiarsi " etc etc

      Poi il settore privato...si può regolamentare anche con criteri che a te piacciono.(cioè che ci sia flessibilità ..etc etc..)

      Oltrettuto con i PLG...sparirebbe il "lavoro nero "...e il clientelismo politico (quei forestali indecenti sono assunti tutti per clientelismo politico )....e costringerebbe il settore privato...a non abbassare la retribuzione oltre una certa soglia minima .....

      Questo non è "socialismo " è civiltà.......

      ciao

      Shardan

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    3. Anonimo15 settembre 2014 11:38

      ma anche i risparmiatori hanno 6mila miliardi in banca che si tengono stretti
      Cit. anonimo

      Quel risparmio non è risparmio "sano "...è risparmio dettato dalla paura del futuro.

      Il risparmio è sano quando c'è risparmio più consumo ..come negli anni 80 dove si risparmiava il 21 % del reddito e si consumava anche ......(l'economia andava benino....nonostante la cosiddetta " inflazione "...che poi è tutto da stabilire da cosa derivava...: shock petrolifero...etc etc )

      Oggi il risparmio è ad un misero 6 %,,e la gente non spende per paura...con il tempo quel risparmio verrà eroso comunque....sino a restar in braghe di tela..

      Un risparmio dettato dalla paura....senza consumo..è sintomo di un economia che sta andando male..

      Shardan

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    4. invece si è innestato un circolo vizioso negativo:

      Le banche ricevono una montagna di denaro a tassi bassi con i vari Quantitative Easing...o come caspita li chiamano...e li riceve quasi "gratis "...a tassi bassissimi...e non li presta al popolo bue...per paura di inesigibilità....e li investe altrove lucrandoci e creando le premesse per altre bolle e bollicine (che poi lo scotto lo paga l'economia reale )....

      Il popolo bue (noi )...non spende i soldi "sudati " (e non regalati come alle banche )...per paura del futuro.

      La via di mezzo...è che chi di dovere...un bel po di pecunia...li faccia arrivare all'economia reale...e la dinamica si rimette in moto .

      La solita domanda: perché salvano le banche...e non le imprese...?

      Shardan

      Ps: basta premere uno stupido tasto del pc...e i soldi (il tanto giusto ) arrivano anche all'economia reale.....invece lo stupido tastino lo pigiano solo per dar soldi alle banche.....

      che senso ha la "voluta "rarefazione della moneta nell' economia reale ...? perché ?...perché lo Stato deve chiedere ai mercati la moneta vitale che serve ...a condizioni da strozzini...quando la stessa la si potrebbe ottenere dal nulla ?.....non lo capisco....boh..sarò socialista....ma non lo capisco...e un non senso....non ha logica (o meglio la logica c'è....ma è funzionale ai loro disegni...evidentemente )...

      loro invece dicono : riforme , riforme , riforme....(si ok...ma adatte al nostro modello economico...non a quello tedesco...e intanto...mollino i soldi che servono....la "linfa" vitale per l'economia...)

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    5. fossi io...dichiarerei "Emergenza Nazionale " (perché di questo si tratta )...e via ..CCF ....e se ne vadano a quel paese ...(ci stanno umiliando come Nazione e come Popolo ...)...ma basta !!!

      Shardan

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    6. E, aggiungo, stanno dimostrando (nella migliore delle ipotesi...) un livello di incompetenza e di ottusità spaventoso.

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    7. x shardan

      l'america ha cambiato (emendato) la costituzione 18 volte

      le banche si salvano così come si salva l'acquedotto cacciando chi lo gestisce e non distruggendo l'acquedotto. per fortuna nel 2008 hanno salvato l'acquedotto senza rifare l'errore del '29.

      saluti

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    8. siamo punto e a capo...a "quelli si "...al settore privato dell'economia privata no.....

      Cit.

      con una differenza: i primi son decisamente colpevoli...i secondi nella stragrande maggioranza sono innocenti.......i primi vengono re-ingrassati...i secondi tenuti a stecchetto...(c'è qualcosa che non và....)

      Shardan

      ps- non è libera e sana concorrenza.....è criminale sopruso.

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    9. In Italia ad esempio:

      Si è fatto un can can che non finisce più...per i sollazzi di Berlusconi con le donzelle (tutte storie....le signorine ci andavano di loro spontanea volontà....) con intercettazioni...prime pagine sui giornali...in tutto il mondo

      ma dico : il MPS....è una Banca che ha ingoiato il doppio di tutto il patrimonio di Berlusca....è stata rovinata una banca che era una delle più floride e delle più antiche italiane. I soldi dell' IMU...sono stati usati per il suo salvataggio....

      Se ne è parlato un po....poco....niente can can ...niente intercettazioni in prima pagina....e poi è calato il silenzio...

      Ma a noi...persone comuni "sane"...cosa ce ne frega delle scempiaggini sessuali di Berlusca ? nulla....invece ci frega molto del MPS.....

      eppure i mass media...riescono a deviare l'attenzione sulle cose serie.....

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    10. x shardan
      che l'america cambia le persone e l'europa no è un dato di fatto. sono due culture diverse. non a caso gli americani erano europei che scapparono dall'europa per mancanza di libertà, non solo religiose.

      basta vedere la politica e le imprese che in europa sono sempre fatti dagli stessi mentre in america cambiano. noi abbiamo politici e famiglie imprenditoriali da 70 anni al potere. ormai ci sono i bisnipoti.

      governo, fed, e le stesse banche d'affari, hanno tutte persone diverse dal 2008. è proprio a causa di questo continuo cambiamento che l'europa è diffidente nei confronti dell'america.

      se sei europeo non fai in tempo a costruirti la tua "casta di amici" in america che già gli amici sono stati sostituiti con altri sconosciuti nei posti di potere e i tuoi vecchi amici sono finiti in qualche sperduta università mentre prima comandavano la fed o chissà cosa.

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  5. sono la via di uscita solo per i paesi che hanno una economia libera. non a caso soros sostiene il libero mercato e il capitalismo in tutti i suoi think tank e/o lobby. l'europa no sostiene il socialismo.

    se dai soldi in un paese socialista avrai solo inflazione non essendoci concorrenza. ad arricchirsi saranno sempre gli stessi (partiti e caste) che alzeranno i prezzi non appena la domanda si rialza. e con la globalizzazione i consumi peggioreranno anche la bilancia dei pagamenti.

    per tenere a bada i prezzi ci vuole concorrenza. se invece non vuoi concorrenza (cioè se sei comunista, socialista, dittatore, monarca) allora per tenere a bada i prezzi è necessaria la deflazione cioè "togliere" i soldi ai cittadini (tasse, svalutazione del lavoro ecc.) e costringere le "caste" ad abbassare i prezzi pena il loro fallimento. ma il sistema si incricca perché mentre le caste private sono costrette a farlo, le caste partitiche (lo stato) se ne fregano e continuano a sprecare.

    in questa situazione il socialismo inizia ad assomigliare al comunismo dove a guadagnare è solo lo stato. inizia cioè un esproprio di soldi da una parte all'altra della società che costringe la parte perdente a smettere di consumare perché ha capito che gli stanno rubando i soldi.

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  6. non a caso soros sostiene il libero mercato e il capitalismo in tutti i suoi think tank e/o lobby

    Cit. anonimo

    ....Quel mercato di cui parli...crea distorsioni allo stesso modo....ma distorsioni terribili....se poi prendi ad esempio Soros (che io reputo una canaglia....)...........

    Si può trovare una via di mezzo tra libero mercato e presenza dello Stato ....Il totale libero mercato in senso neoliberista è distorcente esattamente come lo può essere lo Stato "invasivo ".....

    Si possono trovare delle soluzioni..che siano un mix tra presenza dello Stato (in senso Keynesiano ) e Libero Mercato (come lo intendi tu )...

    L' importante è che tutto sia ben regolato da buone leggi e riforme (ma chi lo dice che i Keynesiani....non vogliono riforme?...lo ripeti continuamente...ma non è cosi....certo che ci vogliono le riforme..in modo che anche la spesa pubblica ...quando opportuna ..venga utilizzata senza creare parassitismi...in modo che il sistema produttivo sia efficiente e competitivo...ma l'intervento dello Stato..se fatto bene..in economia è salvifico...e in certi casi "decisivo".

    I vari "Soros " (prenso sto cognome come paradgma di un certo establishment..che sta al top di un certo cloud finanziario )....non creano distorsioni ???....ma se son loro che stanno distruggendo tutto. ....

    Nell' economia Statunitense ...non esistono distorsioni ?? ma sei sicuro.....??....c'è un connubio tra potentissime lobby e Washington con un esercito di avvocati bravissimi super pagati....che ne combinano di cotte e di crude....

    detto questo: su alcuni punti per esempio per cio che riguarda l'Italia...sono d'accordo con te : è tutto ingessato...(bisogna farsi raccomandare anche per far lo spazzino...)...ma in un ipotetico mercato totalmente libero...in Italia il problema si ripresenta...sotto diverse modalità....il problema da questo punto di vista siamo noi Italiani come "modo di essere "....(detto e premesso...che all'estero...non sono quel che ci fanno credere....tutt'altro....non c'è posto più corrotto di Wasinghton.....da notare : la nostra corruzione fa soffrire principalmente noi stessi...la loro fa soffrire il mondo intero....e che sofferenza !!! )

    E negli Stati Uniti...la "gente comune" il popolo bue...o almeno una buona fetta di essa...non sta affatto bene.....

    Shardan

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  7. Guarda che io...alcune tue critiche al sistema italiano in particolare...le condivido....perché è in parte vero che siamo "imbragati "...da tutto un andazzo...che è cronico...a prescindere dal modello economico.

    Shardan

    Ps- in particolare al Sud (Sardegna compresa )...che ha rotto le scatole...(il "vero " problema in Italia...è sto sud...perché l'economia del Nord Italia..tutto sommato è sana...regge a colpi durissimi...anche se adesso sta incominciando a sfilacciarsi seriamente...ma è fondamentalmente sana.....per il sud ..eterno piagnone ripiegato su se stesso...ci vogliono soluzioni chiare, efficaci a limite drastiche e dure...se necessario anche dolorose...son due le cose :

    --- o il sud ...si sveglia

    --- oppure si sveglia

    cioè un unica soluzione: ----->>>darsi da fare.....basta con questa inefficienza cronica...

    è vero che non è tutta responsabilità del sud...e che ci son delle ragioni storiche (quell'Unità d'Italia...fatta con la violenza...i 300 mila morti ...il sud saccheggiato ...perché è li che è iniziata la "distorsione "...e il cosiddetto..."problema merdionale "...di cui si è fatto un logorroico e sterile bla bla bla...per decenni....senza trovar soluzioni efficaci ...)....ma mo basta....si muovano...perché io vedo come procedono anche dove possono fare....procedono male....e dal sud..che deve nascere la reazione propulsiva sana....non aspettare che scenda la manna dal celo....

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  8. x shardan
    la via di mezzo è presto fatta, abbassa le tasse e liberalizza l'economia. stop. su soros non capisco perché ce l'hai con l'unico che da anni dice che draghi deve stampare cioè quello che chiedete voi. addirittura ha proposto di unificare l'europa proprio a vantaggio dei paesi del sud insolventi ovviamente ottenento una pernacchia dai tedeschi. secondo me a te ti raccontano una storia diversa e tu ci credi.

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  9. Idem per la proposta del FMI....di cui non ho più sentito parlare...di "prelievo forzoso " stile Cipro.. cioè i correntisti dovrebbero pagare per una eventuale cattiva gestione degli Istituti di Credito....

    le pensano proprio tutte.....e tutte a spese nostre.

    Shardan

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    1. le tasse sono già un prelievo forzoso. se ti alzo le tasse più di quanto di pago i titoli che possiedi è già un default mascherato. ma siccome gli italiani lo hanno capito ecco che hanno "smesso" di consumare rendendo inutile il rientro dal "default mascherato".

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  10. La spesa pubblica coincide con il total taxe rate oppure la pressione fiscale totale è superiore alla spesa pubblica annuale?( questa domanda ha come obiettivo il far capire che il debito pubblico non aumenta perché la spesa pubblica aumenta)

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    1. In situazione di deficit pubblico - che è la normalità - per definizione la spesa pubblica eccede il prelievo.

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  11. Quindi non è vero che da 20 anni facciamo avanzi ossia le entrate fiscali sono superiori alla spesa pubblica?
    Delle due l'una, o siamo in deficit cronico del 3% sul pil (circa) all'anno quindi spendiamo troppo o accumuliamo avanzi da 20 anni (tra l'altro non capisco perché si parla di pareggio in bilancio visto che da 20 anni il totale della pressione fiscale è sistematicamente superiore alla spesa pubblica.
    Potrebbe spiegarci questa serie di apparenti contraddizioni o forse disinformazioni?
    Lorenzo Z.

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    1. Abbiamo avanzi PRIMARI, ovvero: le spese ESCLUSI gli interessi sul debito sono inferiori alla entrate, ma diventano superiori tenuto conto anche degli interessi medesimi.

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    2. Attenzione però: in condizioni di inflazione zero, la strategia corretta e' incrementare la differenza tra spese ed entrate - immettendo quindi soldi nell'economia - senza contrarre debiti, ma emettendo moneta.

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