lunedì 29 settembre 2014

Chi produce la moneta ?


Un gentile lettore di questo blog (almeno, penso che sia sempre lo stesso, c’è un’inflazione di anonimi tra i commentatori: suvvia ragazzi non siate timidi, o almeno usate un nickname – se no non si capisce più con chi si sta parlando…)

Un gentile lettore (lo chiamo NoNick per comodità…), dicevo, mi sta facendo riflettere sul meccanismo di creazione della moneta. Come argomentato, tra l’altro, da recenti documenti della Bank of England, la grande maggioranza della moneta in circolazione è prodotta dal sistema finanziario privato, non dalle banche centrali.

Il meccanismo di creazione della moneta di origine privata è molto semplice. La banca concede un finanziamento a un cliente e CONTESTUALMENTE accredita l’importo su un deposito che il cliente ha presso la banca stessa. Nello stesso momento, quindi, insorge un debito del cliente verso la banca, ma anche un conto attivo di cui il cliente può disporre.

A questo punto il cliente può utilizzare questi soldi: dispone di moneta che prima non aveva. Quindi questa disponibilità si è generata all’atto della concessione del finanziamento da parte della banca – contrariamente a quanto spesso si pensa, la banca non ha prestato soldi che qualcuno aveva precedentemente depositato presso di lei.

Ora, NoNick con una serie di commenti mi ha condotto a capire (ci ho messo un po’ ma adesso penso di essermelo chiarito) quanto segue. Certo, la concessione del finanziamento fa insorgere un deposito. Questo dà al cliente la POSSIBILITA’ di disporre di moneta che prima non aveva. Ma per poterne effettivamente disporre, il cliente la deve prelevare, o emettere un assegno, o effettuare un bonifico.

Quando questo avviene, la banca come si procura i soldi ? o ha del contante in cassa, o vende titoli in suo possesso, o se li fa prestare da qualcun altro (di solito da un’altra banca), o utilizza depositi che già aveva (anche in questo caso, generalmente presso un’altra banca).

Ma in tutti questi casi, il contante, o i proventi della vendita dei titoli, o il prestito, o il deposito, sono moneta CHE ESISTEVA GIA’:

Caso utilizzo del contante: non è stato emesso dalla banca: esisteva già prima.

Caso vendita di titoli: qualcuno disponeva già della moneta che ha utilizzato per comprare i titoli.

Caso prestito alla banca: qualcuno disponeva già della moneta, e l’ha prestata alla banca.

Caso utilizzo di un deposito: la banca aveva già questa moneta, l’aveva depositata altrove e si limita a prelevarla.

Qual è l’unico caso in cui c’è EFFETTIVAMENTE creazione di moneta ? quello in cui la banca che eroga il finanziamento non fa niente di quanto sopra. Non ha contante, né titoli da vendere, né ottiene prestiti da un’altra banca, né utilizza depositi che ha presso un’altra banca. Perché non ne è in condizione o semplicemente non lo ritiene opportuno.

Che cosa fa quindi ? si fa prestare i soldi… dalla banca centrale.

Allora, la concessione di credito aumenta la moneta in circolazione nel sistema economico SE E SOLO SE al momento dell’utilizzo di questa disponibilità (da parte del cliente) la banca si fa finanziare dalla banca centrale. Ed è quindi moneta di creazione PUBBLICA, non PRIVATA.

In definitiva, l’erogazione di credito è una condizione per incrementare la moneta nel sistema, ma non è una condizione sufficiente: la banca centrale deve assecondare il processo. Sembrerebbe quindi che, in ultima analisi, la banca centrale ABBIA i mezzi per controllare la quantità di moneta in circolazione. O meglio, per controllarne il limite massimo: nel senso che lei può fissare il limite della moneta che è disposta a emettere, poi occorre che qualcuno richieda questa moneta e la metta in circolazione – una banca privata per erogare credito, oppure lo stato per effettuare spesa netta a deficit.

Questo è quanto per adesso. Mi riprometto di rifletterci ulteriormente, e di farvi sapere…

106 commenti:

  1. Caro Marco, fosse così come tu dice, non avremmo il problema che abbiamo. Per quanto riguarda il meccanismo di creazione dal nulla del denaro da parte delle banche, il meccanismo è un pò più complesso e romando a questo estratto https://www.youtube.com/watch?v=6Em0T-wh3qk. Tutto si basa sul fatto che non solo in RARISSIMI casi ritiriamo contanti ( tra l'altro le leggi vigenti ci "sconsigliano" di farlo ! ), tanto che alla Banca d'Italia la riserva obbligatoria per i depositi è pari all'1%. Se fosse vero quello che tu dici, come potrebbe essere che il denaro contante è solo il 7% di tutta la massa monetaria, e che quindi i depositi e titoli bancari sono il 93% del totale ? Le banche quando fanno prestiti non hanno bisogno di prenderlo da qualche parte, perchè ormai ci hanno abituati ad usare quello elettronico creato da loro, e la percentuale di contanti ritirata è veramente bassa. Il deposito di contanti su un conto corrente crea già moneta dal nulla, perchè il contante diventa di proprietà della banche ( art.1834 c.c ) e la cifra elettronica può essere utilizzata per pagamenti. Ma quando paghiamo con carta di credito o assegno o bonifico, noi trasferiamo una "promessa di pagamento" della banca da noi ad altri soggetti, e con il sistema di Compensazione Multilaterale che spiego nel video, hanno bisogno di pochissima riserva, e quando non basta ci sono i prestiti Interbancari. Per approfondimenti http://moneta5stelle.blogspot.it/.

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    1. Sì, ma dei prestiti interbancari parlo nell'articolo: sono moneta che esiste già. Quanto agli altri punti che tu citi, mi riservo di approfondire ma mi sembra che in effetti quello che le banche possono espandere sono forme di credito verso se stesse, che non sono moneta (anche se il pubblico le prende per tali) se non c'è la disponibilità della banca centrale a monetizzarle.

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    2. non ci avete capito niente di come funziona la moneta

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    3. E' arrivato il capiscione.

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  2. Facciamo un esempio concreto. La banca mi presta 100.000 euro di denaro, apre un c/c e scrive la cifra. Per fare questo, ha bisogno di avere quel denaro da qualche parte ? Per questo no ! Poi trovo un monolocale che mi piace e decido di comprarlo per 100.000 euro. Ci sono tre possibilià : 1- ritiro i soldi in contanti, li metto in una valigetta e vado dal notaio ( ma è una ipotesi rarissima che non avviene quasi mai, e questa è la SOLA ipotesi nella quale la banca avrebbe bisogno di avere del denaro, e quindi non creerebbe denaro dal nulla ! ); 2 - paga un cliente della stessa banca, ipotesi abbastanza frequente per banche molto grandi, in questo caso la promessa di restituzione in contanti della cifra elettronica, viene trasferita ad altro soggetto senza spostamento di denaro; 3 - paga un cliente di una banca diversa e quindi DOVREBBE aver bisogno di trasferire denaro all'altra banca, ma non avviene, vediamo perchè. Con il sistema di Compensazione semplice, tutti i pagamenti tra due banche in un giorno si compensano, e già qui se ne va una buona parte della necessità di contanti. Ma con il sistema di Compensazione Multilaterale, c'è la soluzione, la banca compensa tutti i crediti e debiti che ha verso il "SISTEMA BANCHE", e per il residuo utilizza la sua riserva dell'1% presso la Banca d'Italia. Se non le basta, visto che il sistema banche è un sistema chiuso, ci sarà sempre qualche banca in attivo quel giorno sul MERCATO INTERBANCARO che è in grado di prestare temporaneamente quel giorno quella necessità, per cui davvero l'uniche necessità per la banca, a fronte di tutti i depositi e titoli bancari che ha, è solamente l'1%, con un MOLTIPLICATORE MONETARIO pari a circa 100. Nel video lo spiego un pò meglio.

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  3. Come puoi notare, in tutto quello che ho detto la Banca d'Italia non c'entra per niente. Per prestarmi 100.000 euro, è sufficiente avere una riserva in contanti di circa 1.000 euro ed un pò di contanti nelle filiali per quegli "scriteriati" ed "evasori" che seguitano a ritirare i soldi in contanti. E' per questo che abbiamo solo il 7% di moneta legale a fronte del 93% di moneta bancario o elettronica, con un moltiplicatore che non è potenzialmente 100 ma nella realtà è mediamente 14 e quindi comunque alto.

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    1. Sì Fabio, però alla fine di tutti questi processi di compensazione, se è aumentata la moneta è perché una banca ha incrementato il suo indebitamento verso la banca centrale. E la banca centrale PUO' porre un limite massimo all'ammontare dei suoi finanziamenti al sistema bancario. Che poi non lo faccia, o non nei limiti che sarebbero opportuni, o che li fissi e poi non li rispetti, è un altro discorso...
      Quello che sospetto è che la crisi finanziaria del 2008 non sia nata da un eccesso di produzione di moneta nel senso "legale" del termine (moneta emessa dalle banche centrali) ma da un eccesso di credito privato, che soggetti privati (appunto), quali soprattutto le banche d'investimento e lo "shadow banking system" si sono scambiati con intensità sempre maggiore - fino a quando la bolla è scoppiata. Queste comunque sono prime riflessioni che mi riprometto di approfondire (era mia intenzione iniziare una riflessione, non concluderla :) ).

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    2. attenzione. se una banca si indebita con la BC, la banca centrale non sta stampando moneta, sta solo usando le sue riserve per prestare denaro alle banche in difficoltà. la BC stampa moneta (dal nulla) solo quando acquista titoli (il famoso QE) dal settore bancario o da qualsiasi altra entità pubblica o privata.

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    3. O anche non in difficoltà: semplicemente la banca può trovare più conveniente indebitarsi con la BC che con altri soggetti (o che smobilizzare attivi). Resta il fatto che un finanziamento erogato dalla BC è moneta.

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    4. il finanziamento della BC come dice la parola è credito, non moneta. diventa moneta solo ci sarà un QE su quel finanziamento stesso.

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    5. Sì, ma il finanziamento della BC rende possibile al titolare del deposito presso la banca (che si fa finanziare dalla BC) utilizzarlo, sotto qualsiasi forma. Il QE non c'entra.

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    6. sempre finanziamento è. fino a quando non arriva un QE. allora la massa monetaria aumenta e si è creata moneta. sarà poi il mercato delle valute a decidere la quotazione della valuta svalutata o apprezzata. il cliente finale non vede la differenza perché la utilizza come mezzo di pagamento. ma sta pagando un tasso di interesse per poter appunto usare il credito come fosse moneta per coprire in parte il rischio liquidità a cui va incontro la banca. in caso contrario le banche farebbero quello che gli pare. che è quello che fecero nella crisi del 1907 che portò alla istituzione della fed nel 1913.

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  4. x cattaneo da nonick
    finalmente cominciamo a ragionare ma è molto più semplice di quanto pensa. ovvero la moneta è stampata solo dalla banca centrale. il settore bancario compra e rivende quella moneta per i clienti (o per se stessa).



    x fabio
    quando la banca ti presta 100mila euro, a sua volta la banca si indebita da un'altra parte scegliendo le condizioni migliori per essa sul mercato dei capitali. così come tu devi rientrare dei 100mila (+gli interessi), anche le banche devono farlo (+gli interessi). la banca guadagna sulla differenza tra i due tassi.

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    1. NoNick: è quello che dico nell'articolo, giusto ? (nel frattempo sono riuscito a farle usare un nick... bene ;) )

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    2. sì ma c'è un errore nella frase:
      "...contrariamente a quanto spesso si pensa, la banca non ha prestato soldi che qualcuno aveva precedentemente depositato presso di lei...".

      quel "qualcuno" c'è ed esiste, si chiama banca centrale. le banche infatti sono obbligate ad avere un deposito presso la banca centrale con tanto di collaterale che consente alla banca di fare credito ai clienti. se la banca va in crisi e perde quel collaterale perde anche la proprietà.

      Nonick

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    3. Quest'ultimo punto non è necessariamente così. Può essere previsto dalla legge o dalla regolamentazione. Ma non mi risulta che la BC eroghi finanziamenti alle banche solo a fronte di una quantità fissa di collaterale: altrimenti come avviene l'espansione della moneta in circolazione ?

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    4. perché l'espasione del credito avviene appunto "a debito" e non in base alla quantità fissa di collaterale. così come la banca presta a lei i soldi per comprare casa pur non avendoli lei a disposizione ma avendo un "collaterale" (la casa stessa) e lo stipendio per pagare le rate. così come lei perde la casa se non paga, la banca può perdere il collaterale e nei casi gravi la proprietà della banca.

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    5. Ci sono anche finanziamenti non garantiti da nessun collaterale. E la BC, lo dice lei stesso, non espande il credito "in base alla quantità fissa di collaterale...": quindi da un certo punto in poi crea moneta a prescindere dal collaterale.

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    6. sono sempre garantiti da qualcuno. se anche le regalano soldi a lei, qualcun'altro sta pagando o pagherà. e anche quando la banca centrale stampa come prestatore di ultima istanza a pagare sarà il valore della moneta che cala e il cerchio si chiude. a livello internazionale il collaterale più usato sono i treasuries.

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    7. Il valore della moneta cala se si incrementa la domanda di beni e servizi reali oltre la capacità produttiva del sistema economico. Altrimenti emettere moneta e incrementare la domanda aumenta produzione, PIL e occupazione, non i prezzi. Vedi post del 9.1.2014.

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    8. è la stessa cosa. in entrambi i casi lei svaluta la valuta corrente.

      gli 80 euro non hanno aumentato nessun pil e né occupazione. a dimostrazione che non serve a niente dare soldi per poi riprenderseli. e tra l'altro solo ad una parte della società. contro quell'altra. una guerra civile.



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    9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    10. NON svaluto la valuta corrente se la maggior quantità di moneta in circolazione espande domanda E PRODUZIONE. Domanda e offerta salgono insieme e non c'è inflazione (quindi nessuno svilimento della moneta). L'espansione della domanda funziona benissimo quando (come oggi) c'è disoccupazione massiccia da riassorbire.

      Gli 80 euro non sono serviti ? certo che no, sono stati dati e nello stesso tempo ne sono stati tolti di più (via TASI, accise e balzelli vari...)

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    11. ma lei dimentica il mercato delle valute. più lei mi stampa euro più io vendo euro. solo se la domanda e la produzione che dice lei dovessero salire allora tornerò a comprare euro. ma né io né lei sappiamo se avverrà ciò che dico io o cosa dice lei. il mercato "quota" proprio questo. se segue le valute vedrà che durante le "stampate" le monete si svalutano.

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    12. Ma se il potere d'acquisto interno non cambia, il valore della moneta non si svilisce. E non c'è neanche da attendersi nessuna svalutazione significativa rispetto al valore esterno: appunto perché, a fronte della maggior quantità di moneta in circolazione, c'è anche più produzione.

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    13. funziona solo se se i prezzi rimangono fissi (comunismo), oppure ci deve essere la scala mobile come anni fa. ma non funziona. oppure i soldi devono finire appunto in una espansione della società. lo vada a dire alle caste di espandere l'italia e poi vede le pernacchie che le fanno. non a caso sono le stesse che hanno reso il 99% del territorio inedificabile.

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    14. Se uso la moneta emessa per rendere meno caro il lavoro detassandolo, e per immettere nello stesso tempo potere d'acquisto nell'economia, riducendo le imposte sui salari, l'espansione c'è, eccome.

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    15. finisce subito. è una fiammata inflattiva sui consumi e non sull'espansione della società che è tutta un'altra cosa.

      la domanda è: se non funzionano i ccf cosa prevedete? continuerete a stampare all'infinito?

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    16. Potrei risponderle solo dopo aver constatato che cosa non li ha fatti funzionare. Io escludo che una crisi da domanda non si risolva, appunto, intervenendo in senso espansivo sulla domanda stessa. Se poi c'è un intoppo, dipenderà da un altro fenomeno oggi imprevedibile. Nel caso, vedremo.

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    17. ma le previsioni si fanno prima non dopo.
      supponga che non abbiano funzionato. cosa fa?
      stampate ancora? e se non funzionano? stampate ancora e ancora.
      non c'è bisogno di attendere. fate una simulazione.
      non costa nulla è gratis.

      a renzi gli 80 euro non hanno funzionato adesso chi paga la manovra correttiva? la pagate voi? ce la facciamo pagare dai tedeschi?

      lei si farebbe costruire la casa da un ingegnere che non fa il progetto ma fa tutto a occhio giorno per giorno?

      spero di no...

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    18. Infatti le previsioni sono state fatte PRIMA.
      Lei invece preferisce lasciare tutto in mano a chi pensava di risolvere la crisi con l'austerità ? fidarsi invece di chi aveva correttamente previsto che sarebbe stato un disastro, no ?
      Gli 80 euro non hanno funzionato perché sono stati dati da una parte e tolti dall'altra: tutto qui.
      La macchina è senza benzina, se la metti riparte.
      Se non riparte può essere solo perché ci sono altri guasti, che al momento però non sono stati identificati.
      Si può programmare la soluzione dei problemi che sono stati correttamente diagnosticati. Agli altri, penseremo se e quando emergono...
      Comunque, perfezionamenti che danno ulteriore flessibilità ed efficacia al sistema sono possibili: ne parlo in uno dei prossimi post.

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    19. non ho mai visto nessuno che sostenga l'austerità in questo forum pur essendoci diversi nick e diversi anonimi. non è vero che manca solo la benzina. l'auto è rotta in molti pezzi. e l'italia è pure arruginita. visto che siete aperti a perfezionamenti inseriteli nella riforma morbida.

      nonick

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    20. In questo forum nessuno sostiene l'austerità, fuori purtroppo sì: nei fatti l'austerità è la strada che Bruxelles e C. continuano a indicare, sfidando ogni evidenza che sta producendo risultati catastrofici...
      L'auto Italia ha altri difetti oltre che l'assenza di benzina, come li hanno tutti gli altri paesi. Ma rimane il fatto che: mettendoci benzina, l'auto viaggia. Altrimenti no. Qualsiasi altro perfezionamento è utile e interessante ma inserirlo in una proposta di riforma dell'eurosistema perpetua un enorme equivoco: che l'auto possa essere messa in moto SENZA benzina. Che è la tesi ufficiale delle autorità UE ed è, semplicemente (e totalmente), SBAGLIATA.

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    21. la tesi dell'europa non esiste. esistono solo i paesi che impediscono che l'europa nasca. è proprio questo che arricchisce la germania a spese degli altri.

      in caso contrario l'europa imporrebbe alla germania di usare il surplus come trasferimento. così come washington impone agli stati politiche federali di redistribuzione.

      è proprio l'assenza di potere di bruxelles che consente alla germania di distruggere l'italia e all'italia di non potersi opporre perché l'europa non esiste e non può aiutarla. le elite italiane stanno distruggendo l'italia con l'aiuto dei tedeschi.

      ma cominciano ad esserci molte aree dei vari paesi che vogliono uscire dai loro stati per aderire ad una entità superiore più grande e meno parassitaria coem putroppo gli stati nazionali sono diventati nel corso dei decenni.

      il fatto che la parte produttiva del veneto voglia staccarsi dallo stato italiano (ma non dalla nazione italiana) e aderire ad uno "stato europeo" dovrebbe farvi riflettere.

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  5. La banca quando fa un prestito non si indebita con nessuno. Nell'esempio che ho fatto, il prestito di 100.000 euro non viene preso da nessuna parte, semplicemente viene creato contando sul fatto che non verrà mai trasformato in contanti. Guardatevi bene il video che vi ho proposto, altrimenti non ci capiamo. Se poi volete capire come funziona la Compensazione Multilaterale, c'è tutto scritto in Banca d'Italia https://www.bancaditalia.it/sispaga/servpag/bicomp.

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    1. Sì, ma prima o poi verrà prelevato sotto forma di assegni, contanti, bonifici ecc. A quel punto o la banca utilizza attività finanziarie di cui già disponeva, o si indebita con altre banche o soggetti privati (e quindi, in entrambi i casi, utilizza moneta che c'era già); oppure s'indebita con la Banca Centrale. Quindi (mi pare) la creazione netta di moneta nel sistema (che si verifica solo in quest'ultimo caso) richiede l'intervento della BC.

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    2. è già indebitata in quanto ha un conto aperto presso la banca d'italia. per aprire quel conto la banca concede un collaterale. questo conto dà alla banca il potere di fare credito a te. il capitale della banca o i depositi dei clienti non sono usati per fare credito ma solo come riserve.

      il fatto che la gente non usi i contanti non vuol dire che la banca conceda a vanvera e continuamente prestiti perché tanto nessuno li ritira in contanti.

      la banca concede più o meno credito in base alla sua possibilità di concedere più o meno credito che dipende dalla sua situazione debitoria nei confronti della banca centrale o più in generale del mercato dei capitali.

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    3. Il collaterale, ripeto, è un tema di leggi o di regolamenti. Sicuramente ci sono paesi dove non viene richiesto.

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    4. e invece è fondamentale e obbligatorio. almeno nel mondo civile. uno dei problemi per cui le banche oggi in europa non prestano è proprio perché hanno debiti e non più potere di fare credito. la bce le ha salvate dando prestiti e non acquisendone le sofferenze. darà loro potere di fare credito di nuovo solo quando farà un QE acquisendo securities. ma dietro questa decisione come potete vedere c'è molta politica.

      qui potete vedere come la fed ha moltiplicato il suo bilancio
      http://www.federalreserve.gov/monetarypolicy/bst_recenttrends.htm

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    5. Il QE non crea espansione della domanda né ripresa. Vedi post del 24.5.2013.

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    6. perché quei soldi vanno in finanza ed è per questo che l'economia reale deve cambiare le sue regole per diventare più appetibile e attirare capitali. ma purtroppo la politica e le caste non vogliono.

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  6. Vi ringrazio comunque per la discussione costruttiva su un tema così delicato, ed ho deciso di trasformarla in un articolo sul tema "E' vero che le banche creano denaro dal nulla ?" che potete trovare qui : http://cittadinoconsapevole.blogspot.it/2014/09/e-vero-che-le-banche-creano-denaro-dal.html insieme all'invito a discuterne pubblicamente il 21 ottobre a Ferrara nell'incontro che stiamo organizzando "Money 93 90".

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    1. Ottima idea Fabio ! e anch'io estenderò le riflessioni, come dicevo, in un altro articolo (magari anche più di uno...)

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  7. Salve,
    non vorrei sembrare irrispettoso, ma c'è un dato di fondo che non mi torna sulla questione. Se parlassimo di fenomeni fisici o chimici che devono ancora essere spiegati dalla scienza sarebbe tutto a posto, ma la questione è molto differente. La moneta è una creazione dell'uomo e non è una creazione fantastica cui abbiamo la possibilità di credere o meno. La moneta viene usata ogni giorno e il problema delle banche è un problema quotidiano. Ora, non dico che lo sappia il cassiere o il semplice impiegato, ma il direttore della banca DEVE sapere come funziona. Nelle facoltà di economia la risposta DEVE essere data. Io che non ho studiato economia mi fermo a capire il baratto e a seguire i ragionamenti che ho letto nell'articolo e nei commenti e che mi appaiono ragionevoli, ma insisto nel dire che la risposta non può essere frutto di una ragionamento ma semplicemente dal dato di fatto che un meccanismo che è usato tutti i giorni e non può non essere noto, almeno a chi pratica professioni che ne vengono in contatto.
    Sarei davvero grato a chi volesse chiarirmi quanto chiedo poichè davvero non capisco ancora quando l'Economia sia "scienza" e quanto "opinione".

    grazie
    Enrico

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    1. Senza la pretesa di rispondere esaustivamente alla sua domanda sui due piedi (ritornerò sull'argomento prossimamente, come dicevo) faccio notare una cosa. E' spesso questione di definizioni. Tanto per dirne una, come si distingue la moneta dal credito ? un conto corrente bancario è un credito verso la banca con cui lo si intrattiene. Dopodiché io emetto un assegno che svolge a tutti gli effetti della moneta... se viene accettato. Ma viene accettato in quanto c'è, di fatto, un impegno della banca centrale a finanziare la banca presso la quale ho il conto. Diciamo (per il momento !) che la questione è meno ovvia di quanto si potrebbe credere perché a definizioni semplici non sempre corrispondono concetti precisi e privi di ambiguità...

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    2. x enrico

      "L'opinione" nasce dal fatto che la moneta è un potere e come tale viene strumentalizzato dalle varie fazioni che si contendono il potere stesso.
      ognuno ha la sua visione. solo negli stati uniti puoi vedere una visione unica della moneta condivisa da tutti e non strumentalizzata.

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    3. x cattaneo
      il conto corrente non è un credito verso la banca. i soldi versati su quel deposito non sono suoi ma della banca finché lei non decide di ritirarli. visto che sono della banca non è lei che sta facendo credito alla banca. se invece la banca mette soldi nel suo deposito facendole ad esempio un prestito allora quei soldi sono un credito che la banca le sta facendo. solo gli obbligazionisti sono creditori della banca.

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    4. Se li ho depositati io, è un mio credito a tutti gli effetti...

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    5. no. i soldi depositati dal cliente sono proprietà della banca e quindi non sono un credito del cliente verso la banca perché nel momento in cui li depositi perdi la proprietà. sono iscritti nelle passività in quanto il cliente in qualsiasi momento può richiederli riacquistandone la proprietà. sono considerati riserve. se vuoi fare credito alla banca ne devi acquistare le obbligazioni.

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    6. Giuridicamente è così ? mi sembra strano. Comunque se "il cliente in qualsiasi momento può richiederli riacquistandone la proprietà" a tutti gli effetti pratici stiamo parlando di un credito.

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    7. non è un credito. lei non presta i soldi alla banca aprendo un conto corrente. semplicemente ne aumenta le riserve. quando ritira i soldi la banca non le fa credito, le restituisce la proprietà. la banca non usa i conti correnti per fare credito. usa il mercato dei capitali. le riserve sono il "termometro" (uno dei tanti) che indica come sta in salute il bilancio della banca. la liquidità depositata non frutta nulla alla banca e neanche al cliente.

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  8. "Ed è quindi moneta di creazione PUBBLICA, non PRIVATA."
    Pubblica nel senso che è destinata al sistema in senso lato?
    Ma le banche centrali sono comunque "private" (nel senso che gli azionisti sono privati), giusto?

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    Risposte
    1. x tonipos

      siamo tutti privati. anche le banche centrali sono istituzioni private e con un mandato pubblico. gli azionisti sono le banche che a loro volta sono ad azionariato pubblico quotate in borsa. tutti ne possiamo comprare le azioni e partecipare alla proprietà. anche i partiti (che gestiscono lo stato) sono enti privati.

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    2. Le banche centrali svolgono una funzione di interesse pubblico. A volte (come nel caso dell'Italia) hanno azionisti privati, ma è un retaggio storico che sulla loro governance ha un rilievo prossimo a zero (anche se crea incomprensioni ed equivoci che sarebbe decisamente meglio evitare, riportando la proprietà al 100% sotto il settore pubblico ed eliminando qualsiasi situazione ibrida).

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    3. se vuole riportare la proprietà allo stato della banca centrale allora è necessario che anche i partiti che gestiscono lo stato diventino di proprietà pubblica perché attualmente sono enti privati. ma qualcosa mi dice che non lo faranno mai. troppo comodo godersi lo stato e avere il capro espiatorio della banca centrale privata brutta e cattiva...


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  20. Fed nel 2011 emise miliardi di dollari per il sistema bancario americano (la faccio corta)
    DOMANDE *******
    prima domanda :come mai non ha generato inflazione?
    seconda domanda :da dove viene quell’ immenso valore dato che la fed come le altre banche centrali e ordinarie non crea valore ?
    terza domanda: com'è possibile creare denaro dotato di potere d'acquisto senza creare un corrispondente valore? evidentemente la Teoria Monetaria dominante è inadeguata a spiegare la realtà.
    quarta domanda :se la fed e la BCE possono creare miliardi di miliardi dal nulla per salvare Banche speculatrici perché non lo fanno per salvare anche l'economia reale e per risanare il settore pubblico? che genere di impedimento si prospetta ?
    quinta domanda :se andassimo a fare alla bce un audit come quello fatto alla fed scopriremmo che anch’essa ha emesso migliaia di miliardi in sordina... e chi ha dato capitali alla bce?( chi garantisce una banca centrale?)
    sesta domanda se è così facile creare denaro per interventi finanziari in favore di banche e quindi non è vera la storia che il denaro scarseggia perché non lo si è fatto per gli investimenti più urgenti (imprenditori che falliscono, salvaguardia pensioni, ricerca e sviluppo) o per sanare o mettere al riparo da disastri i debiti pubblici ?( almeno quello greco e parliamo qui solo di 350 miliardi di debito mettendo a rischio la sopravvivenza dell'euro stesso.
    Lorenzo Zanellato

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    1. 1) Perché è servita a comprare titoli sul mercato finanziario, non ha alimentato domanda e produzione di beni e servizi.
      2) Infatti non c'è stata creazione di valore: qualcuno ha ceduto titoli e si è ritrovato moneta. Moneta e titoli per PARI valore.
      3) il valore infatti si crea solo se aumenta la produzione, altrimenti c' solo una sostituzione di attività finanziarie: vedi punto 2).
      4) e 6) Buona domanda... Chi gestisce la produzione della moneta può avere la tentazione di farla scarseggiare artificialmente, il che è fonte di potere per il gestore stesso...
      5) Una banca centrale crea moneta, quindi non ha bisogno di garanzie da parte di nessuno.

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  24. ***Nulla di tutto questo*** (certamente può avvenire quanto indicato, ma nella pratica è molto più semplice):
    se il prendtore stacca un assegno sul suo nuovo conto dove la baca gli ha concesso disponibilità, la banca si ritrova con meno depositi, ma un'altra banca -- quella dove l'assegno viene depositato -- si ritrova con più depositi; questo, insieme a tutto quello di simile che avviene, viene regolato in stanza di compensazione; le eccedenze residue si negoziano in tesoreria, e quindi in definitiva la banca si fa prestare sì i soldi da un’altra banca, ma solo per il netto, ovvero cifre massicciamente minori di quelle lorde movimentate dal sistema dei pagamenti.
    Il punto è che è teoricamente possibile che tutte le banche del sistema si ritrovino in stanza in pari, nel qual caso TUTTO IL DISCORSO CADE. E quindi cade -- LOGICAMENTE -- sempre; il denaro GIRA, non serve andarlo a prendere da qualche parte. Dopo il credito NE GIRA SOLO DI PIU' (è questo quello che i medievali amano tanto chiamare "creazione di moneta"; ma è un modo sciocchino di vedere le cose).

    Per completezza:
    - La banca centrale limita -- ma non può spingere -- la concessione di credito con la riserva frazionaria sui depositi;
    - La compensazione della stanza va a donne di malaffare nelle c.d. scadenze tecniche (ad es. scadenze fiscali); se si intromette lo stato nel sistema dei pagamenti, al sistema può (nell'esempio) mancare liquidità; allora la banca centrale deve intervenire, finché il problema non rientra, con operazioni a breve / brevissimo (pronti-termine).
    Tutta la faccenda stanza / tesoreria è abbastanza complicata, ma il problema della liquidità del sistema, relativamente a questo (non, ad es. a riduzione del credito in presenza di crisi, che è tutt'altro, e molto più grave), gira intorno alle scadenze tecniche e alle operazioni di compensazione da parte della banca centrale; del denaro concesso in prestito NON GLIENE FREGA NULLA A NESSUNO, perché VA IN PARI IN PARTITA DOPPIA.


    IL VERO problema è che l'economia è ciclica, e il credito non compensa affatto, ma invece tende a esacerbare, questa ciclicità:
    http://www.economicprinciples.org/it/
    bregni alfredo

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  40. le banche realizzano quello che viene comunemente indicato come signoraggio, grazie a delle regole contabili, che consentono la creazione di una promessa di pagamento in moneta legale di cui il cliente però non richiede mai il rispetto, in quanto non a conoscenza dei meccanismi contabili e legali degli istituti di credito e perchè il sistema è quasi interamente sviluppato con questi sistemi di pagamento moderni"
    LZ

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    1. Non richiede generalmente il rispetto della promessa di pagamento, nel senso che la moneta continua a circolare e solo una frazione viene prelevata in contanti: quindi si forma una base stabile di depositi. Ma il deposito comunque per la banca è una passività, remunerata. Non c'è quindi arricchimento per la banca. L'arricchimento nasce dal fatto che a fronte dei depositi ci sono impieghi con un rendimento più alto, ma il maggior rendimento comporta anche un rischio.

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  41. La Banca Centrale di emissione cede allo Stato (direttamente o mediante l’interposizione di SIM in funzione di foglie di fico) banconote, non coperte da oro o altre valute né in questi convertibili, quindi a costo puramente tipografico per la banca stessa, contro la cessione di titoli del debito pubblico soggetti a interesse passivo. I titoli e l’interesse vengono pagati con le tasse, quindi gravano sui contribuenti e sullo Stato, mentre vanno ad arricchire gli azionisti privati delle banche di emissione, sebbene queste nulla diano in termini di valore, in cambio di questo corrispettivo. Le banconote emesse non costituiscono alcuna obbligazione nei confronti delle banche emittenti. Il valore del denaro, ossia il suo potere di acquisto, non è dato dalla banca di emissione bensì dal mercato (Stato, cittadini, impresa, consumo). Quindi lo Stato viene usato, attraverso ministri e funzionari inconsapevoli o collusi o ricattati, da banchieri privati per arricchirsi a spese del popolo. L’arricchimento è grosso modo pari al debito pubblico contratto dallo Stato e dalle PA verso le banche suddette. Il profitto così realizzato a spese dei cittadini è stimabile, in Italia, intorno ai 60 miliardi di euro l’anno. Lo Stato, come suggerito dai succitati autori (Robertson, Huber, Tarquini, Della Luna) potrebbe emettere le banconote in proprio, esattamente come emette in proprio le monete metalliche, e come emetteva i biglietti di Stato di 500 Lire (negli USA, l’amministrazione Lincoln e l’amministrazione J.F. Kennedy emettevano pure United States Notes, ossia biglietti governativi). In tal modo non produrrebbe debito pubblico.

    Lo Stato, i Ministeri, le istituzioni sono quindi ridotti a strumento manovrato dalla finanza privata sopranazionale per lo sfruttamento del lavoro del popolo. Le leggi dello Stato che cedono alla Banca d’Italia, alla BCE e a qualsiasi soggetto diverso dallo Stato l’esercizio della sovranità monetaria, violano l’art. 1 della Costituzione (principio della sovranità nazionale) e non si giustificano con l’art. 10 (che consente solo limitazioni, non già cessioni, della sovranità; e solo per tutela della pace, non dell’economia, del potere di acquisto della moneta; e non certo in favore di soggetti come la BCE, autocratici, a proprietà e gestione private, non sottoposti a organi democratici nazionali o comunitari), con dirigenti esonerati da ogni responsabilità (art. 12 del protocollo SEBC).
    (Tratto da un articolo sul signoraggio)
    Dove manca la prova per far reggere il ragionamento di cui sopra?

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    1. Che sia possibile non emettere debito pubblico è vero, come spiegato nel post del 16.8.2017. Che tutta l'emissione monetaria sia una distrazione di valore a danno del pubblico e a favore di interessi privati no: questo è vero solo per la componente di oneri finanziari eccedente una corretta remunerazione reale del servizio di tesoreria offerto ai propri cittadini (vedi sempre il post sopra menzionato).

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  46. Hai bisogno di un prestito urgente oggi per impostare un business o per pagare il tuo
    fatture? Sono così felice ora perché ho appena ricevuto il mio prestito oggi dalla signora Kayla Abubaker, mandalo via email se hai bisogno di un prestito anche via (financierlibertycapitals@gmail.com)

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  47. MECCANISMO DELL’OMESSA CONTABILIZZAZIONE DEI FLUSSI DI POTERE DI ACQUISTO DEL SISTEMA BANCARIO

    Contabilmente, quando la banca centrale di emissione cede moneta legale, segna un’uscita di valore patrimoniale.
    Ma se è uscito, quel valore, è necessariamente anche entrato-è entrato nel modo suddetto, dalla società.
    Analogamente, la banca di credito, quando eroga, SEGNA UNA PASSIVITA’ ,l’uscita di un titolo di debito(che diventerà contabilmente un costo in caso di insolvenza del debitore).Ma non segna quando il potere di acquisto è entrato. Quando ti presta 100, la banca segna -100 di uscita del prestato( come se prelevasse, o si impegnasse a prelevare su richiesta, il potere di acquisto che ti presta da un suo magazzino-come se il prestato preesistesse al prestare) e segna +100 di entrata del credito che acquisisce verso di te; saldo 0, ma in realtà essa realizza anche un’ulteriore entrata di +100,che è il potere di acquisto che la banca ti presta a interesse, e che preleva da te nel momento in cui tu accetti come denaro e valore la sua promessa di pagamento priva di valore proprio, con cui ti eroga il prestito-ossia l’assegno circolare o il bonifico. Se segnasse anche quell’introito, avremmo +100+100-100= +100 .
    Attraverso il gioco di sponda dei banchieri e sulla fiducia della moneta bancaria, si crea ricchezza, perché con un click di promessa di pagamento dal nulla si immette credito in un sistema di moltiplicazione monetaria dei depositi con interessi.
    Qui abbiamo un business bancario in quanto le banche creano moneta dal nulla, o meglio eroga mezzi monetari, guadagna sulla cessione di un valore che essa riceve dalla comunità per la fiducia riposta nel sistema.
    Quando io banchiere presto moneta, presto potere di acquisto, che non creo io, ma mi entra dal mercato, ma questo valore, questo flusso di potere di acquisto che va dalla comunità, dal mercato, alla banca erogante, NON VIENE CONTABILIZZATO,ma appare nei bilanci, conseguentemente non viene tassato.
    In conclusione, questo meccanismo produce un BUCO NERO monetario che assorbe, cancella contabilmente valore e non lo restituisce( o lo restituisce extracontabilmente ai vertici della banca), in quanto, nei conti delle banche, comporta l’omessa registrazione dei flussi patrimoniali attivi di potere d’acquisto, che la banca realizza nell’erogazione dei prestiti, PARI AL VALORE DEL CREDITO EROGATO.
    Se i principi contabili (IAS) venissero rettificati per imporre la registrazione di quegli introiti di potere di acquisto, i bilanci delle banche migliorerebbero drasticamente, e così pure quelli pubblici, dato l’emergere del maggior reddito imponibile delle banche stesse.
    Lorenzo Zanellato

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    1. Non la penso così e il punto dell'articolo che ne spiega la ragione è "la concessione di credito aumenta la moneta in circolazione nel sistema economico SE E SOLO SE al momento dell’utilizzo di questa disponibilità (da parte del cliente) la banca si fa finanziare dalla banca centrale".

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    2. Però non mi hai risposto sull'omessa registrazione dei flussi patrimoniali attivi di potere di acquisto.

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    3. Da parte della banca centrale ? ma la banca centrale non dovrebbe neanche redigere uno stato patrimoniale. Vedi post del 9.5.2016.

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  48. MECCANISMO DELLA FALSA CONTABILIZZAZIONE DELLA MONETA LEGALE
    I bilanci delle banche centrali di emissione applicano due principi contabili falsanti che producono sparizione carsica di ricavi per decine e decine di miliardi-quindi un altro buco nero monetario.
    1) In primo luogo,esse non registrano gli utili derivanti dai titoli che acquistano spendendo la moneta legale( cartacea ed elettronica) da esse creata a costo praticamente zero( cioè non registrano il signoraggio da creazione e spendita della moneta,bensì solo quello consistente negli interessi attivi percepiti sui valori con essa acquisiti-che però non è vero signoraggio,ma sua conseguenza), quindi realizzando un profitto netto pari praticamente al ricavo.
    In tal modo, i loro topo manager si ritrovano con una eticamente imbarazzante disponibilità di enormi utili occulti, e ovviamente non sanno che cosa farne: trasferirli in conti segreti di paradisi fiscali, o semplicemente azzerarli per far quadrare i conti e i falsi principi contabili?
    Se si rettificasse questo punto,emergerebbero utili di esercizio nell’ordine di parecchi miliardi l’anno,che andrebbero a beneficio dei rispettivi stati per la quota loro spettante degli utili, e- cosa non meno importante- vi sarebbe più liquidità nel sistema.
    2) In secondo luogo,esse registrano,nello stato patrimoniale,la moneta circolante( cioè la moneta che hanno emesso e che è in circolazione) come passività,come debito(liability). Però la moneta legale, come noto, non è più un debito da quando non è più convertibile,cioè da quando la banca emittente non ha più l’obbligazione di convertire le banconote in oro, a richiesta del portatore.
    Se fosse un debito,non sarebbe utilizzabile per pagare,ovviamente. Dunque non vi è ragione giuridica o economica per continuare a segnarla come tale.
    Se si rettificasse questo secondo punto(rettifica dello stato patrimoniale) eliminando la suddetta voce di debito,le banche centrali di emissione avrebbero un forte attivo patrimoniale(pari al valore circolante),con un pari e conseguente miglioramento del conto economico(ovviamente per il solo anno in cui si facesse la rettifica in parola), e una grossa devoluzione allo Stato di utili.
    Per contro, se non viene contabilizzato l’introito di potere d’acquisto e non viene eliminato il falso contabile relativo al circolante,nazionalizzare le banche centrali di emissione o di credito non porrà fine a questa anomalia, e il loro signoraggio continuerà ad essere invisibile, a prendere strade private verso le Cayman Island e altri paradisi di segretezza e anonimato, e a scavare un buco nero monetario-debitorio.
    Lorenzo Zanellato

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    1. Anche in questo caso vale quanto ho risposto sopra: la banca centrale non dovrebbe neanche redigere uno stato patrimoniale. Vedi post del 9.5.2016.

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    2. Dovrebbe? ...o esiste o non esiste.
      Ho letto,ma allora come si spiega questa diversità di concetti tra ciò che ho riportato e quello che scrive Lei?
      Cos adicono i manuali?

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    3. Non dovrebbe nel senso che è totalmente superfluo, e anzi genera confusione. I manuali per quanto ne so di questo non parlano proprio. Ma dovrebbero.

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  49. MECCANISMO DELLA CREAZIONE ABNORME DI RICCHEZZA FINANZIARIA ASTRATTA
    Mentre la ricchezza reale può crescere solo in ragione di fattori di produzione oggettivi,esterni,compresi la disponibilità di risorse finanziarie,la richhezza finanziaria,ossia la massa di titoli finanziari,può essere aumentata illimitatamente,senza bisogno di disponibilità di ricchezza reale o altre risorse,con l’unico limite della capacità-volontà della società di assorbire i nuovi titoli.
    Creare nuovi titoli derivati non ha alcun costo intrinseco.
    Posso emettere titoli indicizzati all’andamento delle quotazioni di qualsiasi cosa,ovviamente anche di altri titoli,di borse, di indici-in un progressus in infinitum di avulsione e allontanamento dalla ricchezza reale.
    Possono essere titoli-scommesssa –scommessa presino sul fallimento o sulla svalutazione di società, di Stati, di loro obbligazioni(credit default swaps).
    Possono essere scommesse sull’andamento dei tassi di interesse.
    I titoli non alcun valore intrinseco e perlopiù non hanno reali garanzie, o sono garantiti da assets o da soggetti suscettibili di divenire illiquidi o insolventi.
    Il mercato dei titoli finanziari tira, cioè sale,fintanto che in esso viene immessa sempre nuova liquidità,per far salire i prezzi,perché se i potenziali investitoriprevedono che il mercato tende a salire,investono; viceversa,stanno fermi o disinvestono.
    Quando gli emittenti dei titoli appaiono,o vengono fatti apparire,in difficoltà a pagare gli interessi e a rimborsare i titoli;quando le previsioni volgono al brutto; quando chi ha titoli in mano ritiene che liquidarli,ossia cambiarli con cash,stia diventando difficile; allora la crescita si inverte, i titoli tendono a diventare illiquidi,cioè semplici pezzi di carta o aggregati di impulsi elettronici senza valore: titoli tossici,proprio perché nessuno più li vuole.
    Per sostenere il gonfiaggio dei mercati,le banche propongono al pubblico persino prestiti per speculare in titoli(contratti myway,For you),sovente senza spiegare loro di che si tratti realmente.
    Inoltre costituiscono società da loro controllate,dette special investment vehicles,cui procurano liquidità rilasciando fidejussioni,cioè assumendosi i loro rischi.
    Quindi se queste società vanno male,trascinano le banche controllanti con sé.
    Si stima che nel 2011,il pil mondiale sia stato poco sopra i 62000miliardi di dollari e il valore delle transazioni finanziarie sia stato 3 milioni di miliardi di dollari, 50 volte tanto.
    Si stima pure che, al 31 Dicembre 2011,la massa di titoli tossici nel mondo fosse stata di 1,5 milioni di miliardi di Dollari,quasi raddoppiata dalla precedente crisi del 2008,grazie alle iniezioni di liquidità volute dai Governi,soprattutto da quello U.S.A. in favore delle banche da sostenere.
    Le banche si aiutarono con quei soldi creando ulteriori masse di titoli finanziari per rilanciare il loro gioco.
    Lorenzo zanellato

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