giovedì 16 luglio 2015

I vicoli ciechi di Syriza


Perché la trattativa del governo greco con la UE si è conclusa con un risultato così tragicamente negativo ?

I problemi sono stati tre (in nessun particolare ordine né cronologico né d’importanza):

Primo, il fatto stesso di averla impostata come una trattativa serrata.

Secondo, il non aver predisposto linee di azione alternative.

Terzo, l’inattitudine al negoziato.

I tre punti si ricollegano l’uno all’altro. Syriza si è posta nei confronti della UE con un atteggiamento trasparente e di buona fede: un partito sinceramente europeista che cercava di correggere i difetti di impostazione della governance economica dell’Eurozona.

Ora, io non ho nessuna pretesa di essere un esperto di trattative. Le mie competenze, se ne ho qualcuna, sono di natura tecnica e analitica. Ma la mia attività professionale mi porta, comunque, a partecipare quasi quotidianamente a processi negoziali. E qualcosa (soprattutto dagli errori) ho imparato.

In una trattativa, quello che non serve a nulla è cercare di convincere la controparte della bontà / razionalità / correttezza della tua posizione. Anche se hai ragione, l’effetto che ottieni è solo quello di irritarlo.

Il governo greco comprendeva parecchi economisti di valore – Varoufakis, Tsakalatos e anche altri. Ma sono economisti con esperienza di ricercatore accademico, abituati a elaborare e argomentare tesi, a esporle a un pubblico di colleghi o di studenti.

In una trattativa, argomentare come fa un ricercatore o un docente è, quando non inutile, controproducente. Devi invece far leva sulle debolezze e sugli interessi delle controparti, mentire quando serve, ottenere vantaggi dando la sensazione di fare concessioni.

Ai greci questa esperienza e questa attitudine mancava. Ma prima ancora di questo: era veramente utile o necessario impostare il rapporto con la UE come un negoziato ?

Il problema, qui, è il non aver predisposto linee di azione alternative. Se ho come pregiudiziale la non uscita dall’euro, e per di più non prendo neanche in considerazione l’emissione di uno strumento monetario parallelo, in che situazione mi trovo ? in quella di andare a chiedere a qualcuno cose che a me sono totalmente indispensabili (gli euro), per di più con la pretesa di spiegargli che me li deve dare perché lui ha sbagliato tutto mentre io so come correggere i suoi errori.

Non stupisce che con questa impostazione si faccia poca strada. E non serve a niente avere, sul piano astratto e teorico, ragione.

Veniamo, appunto, al tema delle linee di azione alternative. Il governo greco, mi risulta, è in qualche modo, giunto a conoscenza di almeno tre progetti di strumento monetario complementare: i nostri CCF, i Geuro di Thomas Meyer e i TAN di Rob Parenteau e Trond Andreesen. E lo stesso Varoufakis aveva una proposta tecnicamente molto simile – gli FT-Coins – anche se li vedeva come una forma di finanziamento, non (cosa enormemente più efficace) come uno strumento monetario parallelo.

Non ha avviato approfondimenti seri, e men che meno progetti attuativi di dettaglio, su nessuno di questi schemi.

Era invece la primissima cosa da fare. Poniamo che a febbraio il governo greco avesse cominciato a mettere in circolazione una certa quantità di CCF per supportare azioni di sostegno della domanda e di riduzione della fiscalità. Si sarebbe avuto un primo effetto positivo sull’economia, ma soprattutto lo strumento monetario parallelo sarebbe diventato qualcosa di familiare per il pubblico, sarebbe stato oggetto di scambi e transazioni, ci sarebbe stata evidenza del suo valore. Non sarebbe più stato, in altri termini, un oggetto ipotetico e misterioso.

La minaccia, o l’effettiva attuazione, di un congelamento dell’ELA – avvenuta a fine giugno – sarebbe divenuta un’arma molto meno temibile nel momento in cui una forma di moneta complementare, e potenzialmente alternativa, fosse già stata in circolazione in Grecia. E anche l’interazione con la UE sarebbe avvenuta su altre basi. Non nella situazione di aver bisogno di qualcosa a tutti i costi, ma con l’attitudine di chi ha già identificato un percorso differente, e anzi lo sta ponendo in atto.

Apparentemente, Syriza ha invece visto l’introduzione di uno strumento monetario parallelo come un inevitabile preludio, nella sostanza se non nella forma, alla Grexit. E qui ha giocato ancora la pregiudiziale ideologica: pretendere di reindirizzare il progetto di integrazione europea, non accettare che una mossa unilaterale, non concordata, potesse essere la strategia vincente. Anche se le controparti ogni giorno di più davano prova di non voler concordare nulla.

Ma il mio forte sospetto è che abbiamo giocato, purtroppo, anche dei limiti di comprensione tecnica. Varoufakis, in particolare, in un recentissimo articolo sul Guardian, se ne è uscito con questa affermazione, che non esito a definire sbalorditiva.

“To exit, we would have to create a new currency from scratch. In occupied Iraq, the introduction of new paper money took almost a year, 20 or so Boeing 747s, the mobilisation of US military’s might, three printing firms and hundred of trucks. In the absence of such support, Grexit would be the equivalent of announcing a large devaluation more than 18 months in advance: a recipe for liquidating all Greek capital stock and transferring it abroad by any means available”.

Boeing 747 ??? centinaia di camion ??? svalutazione annunciata 18 mesi in anticipo ??? se vi sfugge il significato di tutto questo, siete in buona compagnia. E’ una sequela di idiozie.

Ricordiamo a chi fosse sfuggito che la Grecia non è in guerra, che i camion sono perfettamente disponibili, le società specializzate nello stampare banconote pure, che l’introduzione di due (non una) nuove monete in Cecoslavacchia è stata effettuata in poche settimane, e che rispetto ad allora (1993) le transazioni elettroniche sono diventate nettamente predominanti rispetto a quelle in banconote e monete metalliche.

Con buona pace di chi sostiene che in ultima analisi le motivazioni politiche prevalgono sempre sui concetti tecnici, mi pare purtroppo evidente che a Varoufakis è mancata proprio una corretta comprensione di questi ultimi. Non aver capito che per aprire una scatola, la prima cosa che serve è un apriscatole. Che al di là di ideologia e politica, la cosa più importante era – torniamo a Keynes, 1930 – ricaricare la batteria scarica.

22 commenti:

  1. anche chi non condivide nulla delle posizioni di syriza va detto che cattaneo esagera nel criticare così duramente tsipras perché la causa non va ricercata negli errori di trattativa bensì nell'enorme differenza tra i contendenti ovvero una portaerei contro un gommone (con rispetto parlando). in tali circostanze la trattativa neanche esiste.

    a dire il vero il governo greco non ha neanche commesso gravi errori ma anzi ha portato a casa una vittoria parziale (seppure inutile) costringendo la controparte a schierarsi per il sì e quindi all'errore. l'europa non doveva schierarsi affatto perché chi ha già vinto non può stravincere altrimenti passa dalla parte del torto perdendo consenso. e i vertici tedeschi hanno anche litigato duramente tra di loro e questa è una vittoria (anche se inutile) che va a syriza. cioè il gommone è riuscito a dare tutti i fastidi possibili prima di essere affondato. perché criticare chi si è battuto con coraggio?

    la critica di cattaneo alla mancanza di alternative è sfatata in quanto le alternative c'erano ma ciò che varoufakis aveva capito era appunto che nessuna alternativa sarebbe stata accettata perché devi firmare ciò che ti dice l'europa e non ciò che proponi tu. l'europa non può far fare riforme durissime ad un solo partito perché gli altri remerebbero contro. tsipras invece puntava ad essere riconosciuto come unico leader con cui trattare ed era disposto ad accettare tutto chiedendo un taglio del debito (il mito della sinistra) anche a costo di unirsi con gli altri partiti. l'obiettivo dell'europa è stato raggiunto ovvero tutti devono votare riforme durissime e non solo un partito.

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    1. Ma l'alternativa dello strumento monetario parallelo non doveva essere "accettata". Doveva essere ATTUATA, fin da febbraio. La UE non avrebbe potuto impedirla.
      La mia critica principale è che Syriza si è infilata in un negoziato serrato che doveva evitare. E per di più l'ha condotto male, anche se questo (qui sono d'accordo) è secondario.

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    2. cattaneo lei nega l'evidenza. non sono i trattati a dire se lei può fare una cosa oppure no. se lei fa una cosa contro una portaerei non è che la portaerei starà ferma perché i trattati le impediscono di muoversi. reagirà contro di lei che si trova a bordo di un pedalò. siete dei kamikaze o cosa?

      la trattativa infatti si è conclusa con un win-win ovvero l'europa ha costretto syriza a "unirsi" agli altri partiti (e non a fare l'uomo solo al comando) e la grecia ha ottenuto l'apertura della discussione sul taglio del debito.

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    3. Che c'entrano i trattati ? a febbraio la Grecia poteva emettere CCF e nessuno sarebbe stato in condizioni di impedirlo. Non l'ha fatto perché non ha capito che la via su cui andare era quella, non per altre ragioni.
      Sul win-win dissento rispettosamente :) direi che si è trattato di uno dei più clamorosi casi di lose-lose della storia recente.

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    4. ma emettere ccf quando metà della popolazione non lo vuole e neanche metà parlamento significa subire la reazione del popolo e delle altre nazioni. è stato proprio il mantenimento della posizione eurista di tsipras che ha mandato in tilt l'elite tedesca che si è spaccata costringendo la parte intransigente a venire allo scoperto ed essere "sconfitta". la battaglia non era in grecia bensì a berlino.

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    5. Non ho capito perché secondo lei metà della popolazione non vorrebbe i CCF, tanto più che sono una forma di arricchimento patrimoniale erogato senza contropartita.
      Dice che l'elite tedesca si è spaccata ? l'elemento nuovo è che si è resa esplicita la possibilità che un paese esca dall'euro. Proposta da Schaeuble e forse non gradita da altri. Ma sconfessioni esplicite non se ne sono sentite. Un'ccasione che Tsipras avrebbe dovuto prendere al volo. Ma l'incompetenza tecnica e i dogmi europeisti hanno preso il sopravvento, purtroppo.

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    6. 1) perché l'emissione di un'altra moneta da parte della grecia darebbe all'opinione pubblica tedesca la scusa per rafforzare la parte intransigente e cacciare la grecia per violazione dei trattati. solo la bce ha il monopolio di emissione. la forza della grecia sta proprio nel non poter essere cacciata.

      2) la proposta di una "possibilità esplicita" è stata spinta ad uscire allo scoperto proprio per essere centrata dai "mirini" e costretta a retrocedere.

      3) le sconfessioni ve le siete perse ma sono arrivate da tutto il mondo sui mercati che hanno gradito e dal FMI che ha annunciato proprio la discussione sul taglio del debito ovvero sul punto principale di tsipras che fa arrabbiare i "falchi" tedeschi.

      tutto questo non significa che i problemi europei siano stati risolti

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    7. Non ho capito i punti 2) e 3). Sull'1) dissento (la BCE ha il monopolio dell'emissione di legal tender e i CCF non lo sono) ma se anche l'espulsione fosse avvenuta, a quel punto la Grecia avrebbe già avuto la sua moneta in circolazione e tutta una serie di problemi attuativi si sarebbero risolti da se'.

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    8. Oh by the way certo che non tutti i problemi europei si sono risolti. Non se ne è risolto neanche mezzo.

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    9. i punti 2-3 rispondono alla sua affermazione secondo cui a vincere sarebbero stati appunto coloro che esplicitamente parlano di una possibile uscita dei paesi dall'euro e di una presunta assenza di sconfessione a tale ipotesi. in realtà è avvenuto il contrario. sia in grecia e sia a berlino hanno vinto i "moderati" che intendono tenere unito l'euro. per un motivo molto semplice ovvero gli europei sanno che i problemi dipendono da altri fattori.

      legal tender è una definizione e basta. non posso stampare ccf e dire che sono peperoni e non moneta (o quasi moneta) quando in realtà funzionano come una moneta e quindi di fatto pongono il paese fuori dall'euro e a dover rispondere nelle sedi internazionali. se invece vieni cacciato dall'euro a quel punto i mercati mondiali se la prenderebbero con chi ti ha cacciato perché se uno sbaglia va aiutato e non cacciato a mali parole altrimenti che razza di paese leader sei se non sei capace neanche a gestire il più piccolo dei tuoi figli seppure scapestrato.

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    10. Se per vittoria dei moderati intende che l'euro è ancora lì, è una definizione come un'altra. Io la ritengo una sconfitta per tutti, perché il sistema non funziona (per quello parlavo di lose-lose) e una prova di questo è la totale impossibilità che l'accordo greco risolva qualcosa.
      Legal tender è una definizione giuridica molto precisa: con gli euro posso pagare tasse in qualsiasi paese dell'Eurozona e saldare qualsiasi contratto di diritto privato espresso in euro. Con i CCF no. Così come non posso obbligare la controparte ad accettare un pagamento in petrolio, in oro o in azioni Generali. Il che non toglie che petrolio, oro e azioni abbiano valore.
      "Se uno sbaglia va aiutato...": devo ancora vedere l'applicazione di questo concetto nei cosiddetti salvataggi eurozonici...

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    11. il lose-lose a cui vi riferite voi è generico sull'intera questione euro che ancora è "in corso" e quindi non potete prevedere il futuro. la recente trattativa con la grecia invece si è conclusa appunto il voto favorevole greco e la concessione di aiuti e la disussione sul debito (l'obiettivo politico di tsipras) spaccando anche il fronte tedesco. che senso ha criticare il governo greco, pur se non si condivide la sua politica, se non poteva fare nulla? l'idea che la grecia potesse fare qualcosa e non l'ha fatto è solo una vostra illusione.

      legal tender i ccf lo diventano di fatto. le definizioni accademiche contano zero nella realtà di tutti i giorni.

      riguardo il "salvataggio eurozonico" ha ragione e infatti state assistendo ad un "regolamento di conti" non ad atene ma dentro la parte fondamentalista tedesca che vuole solo austerità che impedisce appunto salvataggi meno traumatici


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    12. Penso che il governo greco potesse invece fare cose diverse e ho spiegato quali. Sul fatto che la vicenda sia ancora in corso sono invece d'accordo, in primo luogo perché è stato concordato un piano totalmente privo sia di senso che di attuabilità... Il "lose-lose" è un giudizio riferito alla situazione attuale. Che non è ovviamente quella definitiva.

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    13. ma il win-win e il lose-lose sono due facce della stessa medaglia. se entrambi rinunciano al 50% per accordarsi sul restante 50% vuol dire appunto che per metà c'è stato un win-win e per l'altra un lose-lose. è ovvio che per voi è un lose lose perché volevate che la grecia facesse saltare l'euro dando la colpa ad essa e alla germania nascondendo tutti i disastri italiani. troppo facile.

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    14. E' più semplice. Io voglio che si arrivi a una soluzione positiva per la Grecia e per tutti. Questa non lo è: al contrario. Detto questo, siamo ben lontani da qualcosa di definitivo - qui siamo d'accordo, come si diceva sopra.

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    15. ma non deve essere definitivo e infatti è stato spinto all'eccesso affinché non sia sostenibile. ad ogni alternativa tsipras si sentiva infatti rispondere con un no. ma anche se si rifiuta la posizione politica di syriza, non ha senso accusarla di colpe che non ha. voi invece criticate duramente syriza in questo articolo per cose che non poteva fare.

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    16. No: per non aver fatto cose che poteva.

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    17. poteva solo distruggersi e finire all'opposizione ovvero un favore enorme alla germania. il governo greco è riuscito a spaccare il fronte tedesco, un successo enorme. ovviamente con l'aiuto di certe potenze di fuoco dietro le quinte. ma questo è sottointeso no? o credete alle favole?

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    18. Il fronte tedesco mi sembra ben poco spaccato.

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  2. Come è che si dice: "parlare a Nuora perchè Suocera intenda........"

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