martedì 26 gennaio 2021

La Germania impone la sua volontà all’Europa ?

 

Mi capita di discutere in merito a questo tema con interlocutori convinti che la Germania sia in grado di imporre la sua volontà all’intero continente europeo. Spesso, lo ritengono addirittura inevitabile.

Vediamo un po’.

L’Europa è attualmente abitata da oltre 740 milioni di persone, suddivisi tra 50 stati.

La Germania è il principale stato dell’Unione Europea per popolazione e per PIL, ma 23 stati parzialmente o totalmente appartenenti al continente europeo non fanno parte della UE: Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia, Georgia, Islanda, Kazakistan, Liechtenstein, Moldavia, Principato di Monaco, Montenegro, Nord Macedonia, Norvegia, Russia, San Marino, Serbia, Svizzera, Turchia, San Marino, Città del Vaticano e Regno Unito.

Sia la Germania che l’Unione Europea intrattengono relazioni commerciali e sviluppano interazioni politiche con questi stati, come con tutti gli altri esistenti al mondo, ma la Germania non è in grado di “imporre la sua volontà” a nessuno di loro.

Poi ci sono i 27 stati appartenenti alla UE, abitati da più di 440 milioni di persone. Otto di questi, tuttavia, non utilizzano l’euro: Svezia, Danimarca, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Romania, Bulgaria e Croazia. Utilizzare la moneta nazionale implica un ampio grado di indipendenza nella gestione dell’economia. Gli otto paesi UE non euro aderiscono a un’area di libero scambio e di cooperazione economica, ma la loro situazione non è un granché diversa rispetto a quella che caratterizzava il periodo della vecchia CEE.

Arriviamo quindi ai 19 paesi eurozonici. In tutto, 330 milioni abbondanti di persone. Tuttavia, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi sono paesi le cui monete, prima dell’euro, tendevano a muoversi in sincrono con il marco tedesco. Appartenevano in effetti alla vecchia “area marco”, il che significa che utilizzare una moneta unica, gestita con le logiche monetarie e fiscali del marco, ha cambiato e cambio molto poco la loro situazione.

Quest’ultima affermazione è meno vera per la Francia che per gli altri; tuttavia il peso geopolitico della Francia – status di potenza nucleare, seggio permanente all’ONU, seconda economia dell’Eurozona – “sterilizza” la Francia dagli effetti dell’egemonia tedesca. In altri termini la Francia non codecide (fa solo finta) ma è in grado di evitare gli impatti deleteri delle decisioni tedesche, anche se i suoi fondamentali economici tenderebbero a inserirla nel gruppo “mediterraneo” più che nell’ex area marco.

I sei paesi sopra citati valgono oltre 110 milioni di persone. Ne rimangono quindi circa 220, di cui 80 rappresentati dalla Germania stessa.

Su chi viene imposta, quindi, l’egemonia tedesca ? su 140 milioni di anime (come si diceva una volta) in dodici stati. I paesi dell’Europa mediterranea, più alcune altre economie (eurozoniche) di minore dimensione. Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Cipro, Malta, Slovenia, Slovacchia, Estonia, Lettonia e Lituania.

130 di quei 140 milioni stanno nei primi sei sopraelencati: quelli che in varie fasi del recente passato – e del presente – hanno sofferto e continuano a soffrire a causa dello scellerato sistema di governance imposto dalla UE a trazione tedesca.

Particolarmente colpita l’Italia. Perché ha un debito pubblico alto (che non sarebbe mai stato un problema, né tanto meno un’arma di ricatto, se l'avessimo lasciato in lire) ? perché è il principale concorrente manifatturiero della Germania, che quindi ha uno specifico interesse a indebolirla ? perché è storicamente un paese frammentato e diviso al suo interno (da una quindicina di secoli in qua…) ? per una combinazione di questi fattori.

Ad ogni modo, la Germania “egemonizza” il 20% della popolazione europea. Non di più. Per fortuna dell’altro 80%. Ma non per fortuna nostra, visto che pesiamo per quasi la metà di quel 20%.

2 commenti:

  1. Paolo Canziani: Sintesi, no, solo al 20% dell'Europa. Peccato che in quel 20% ci stiamo noi.

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    1. Riassunto breve ma esaustivo complimenti ! (ti ricordi le recensioni dei film su "La Notte" ?)

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