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mercoledì 4 giugno 2014

Crescere esportando. Tutti insieme, come no.


Vito Lops su twitter si chiede:

“Chi sposa senza se e senza ma l’attuale modello economico iper-mercantile” (che, nota mia, è quello praticato dalla Germania e che tutti gli altri membri dell’Eurozona dovrebbero adottare, stando alla Commissione Europea) “sa che è impossibile che tutti i paesi abbiano CONTEMPORANEAMENTE una bilancia commerciale positiva ?”

Tanto per cambiare, Keynes nella “Teoria Generale” era stato di una chiarezza adamantina anche su questo punto.

“Se le nazioni imparassero a raggiugere la piena occupazione con le loro politiche interne, non ci sarebbero più forze economiche che mettono gli interessi di un paese contro quelli dei vicini”.

“Il commercio internazionale cesserebbe di essere quello che è, cioè un espediente disperato per mantenere l’occupazione interna spingendo le vendite all’estero e limitando gli acquisti, che – se funziona – non fa altro che spostare il problema della disoccupazione sul paese vicino che esce in condizioni peggiori dalla lotta”.

Scritto nel 1936. E nel 2014 ci ritroviamo con Olli Rehn e i suoi vaneggiamenti: “Keynes oggi non sarebbe keynesiano”.

C’è molta ironia in tutto questo. Scusate però, non riesco a trovarci niente di divertente.