lunedì 15 luglio 2013

CCF e debito pubblico


Il progetto CCF risolve due fondamentali problemi causati dall’attuale sistema monetario europeo.
 
Permette di riequilibrare la competitività tra i vari paesi, analogamente a quanto (prima dell’introduzione dell’euro) avveniva per effetto dei riallineamenti dei cambi.
 
E permette ai singoli paesi di mettere in atto, quando necessario, politiche attive di sostegno della domanda finanziate mediante emissione di moneta (più precisamente, mediante emissione di CCF, che sono uno strumento monetario – anche se non prendono la forma di banconote e monete metalliche).
 
Rimane in essere un problema: l’esistenza di debiti pubblici nazionali denominati in una moneta (l’euro) di cui i singoli stati non gestiscono l’emissione.
 
Nell’immediato, il progetto CCF dà avvio a una forte e rapida ripresa, e risolve quindi anche le tensioni che caratterizzano oggi la finanza pubblica di parecchi paesi europei. E la possibilità di attuare politiche di piena occupazione è un’arma molto forte per evitare che insorgano di nuovo in futuro.
 
A breve-medio termine (un paio d’anni circa), via via che i CCF diventeranno uno strumento finanziario ampiamente diffuso e utilizzato, è tuttavia molto opportuno che i singoli paesi estinguano i debiti pubblici in euro, utilizzando ulteriori emissioni di CCF.
 
A quel punto, tensioni speculative sul mercato dei titoli di Stato come quelle insorte nell’estate 2011 diverranno impossibili.

Nessun commento:

Posta un commento