martedì 14 ottobre 2014

CCF: proiezioni economiche aggiornate

Ecco i dati completi. Rimangono validi i commenti di cui all'ultimo articolo.



Previsione inerziale cautelativa (MC) 20142015201620172018201920202021
Prodotto Interno Lordo  1.6271.6271.6271.6271.6271.6271.6271.627
Variazione reale PIL          
Variazione deflatore PIL  
Variazione nominale PIL          
Debito pubblico   2.1412.1902.2392.2882.3362.3852.4342.483
Debito pubblico / PIL  131,6%134,6%137,6%140,6%143,6%146,6%149,6%152,6%
Incassi pubblici   786786786786786786786786
Spese pubbliche interessi esclusi758756754753751749747746
Spese pubbliche835835835835835835835835
*di cui interessi7779818284868889
Incassi pubblici / PIL  48,3%48,3%48,3%48,3%48,3%48,3%48,3%48,3%
Spese pubbliche interessi esclusi / PIL46,6%46,5%46,4%46,3%46,1%46,0%45,9%45,8%
Spese pubbliche / PIL51,3%51,3%51,3%51,3%51,3%51,3%51,3%51,3%
*di cui interessi   4,7%4,8%4,9%5,1%5,2%5,3%5,4%5,5%
Deficit pubblico   -49-49-49-49-49-49-49-49
Deficit pubblico / PIL  -3,0%-3,0%-3,0%-3,0%-3,0%-3,0%-3,0%-3,0%
Saldo primario   2830323335373940
Saldo primario / PIL  1,7%1,8%1,9%2,1%2,2%2,3%2,4%2,5%
Crescita esportazioni   3,0%3,0%3,0%3,0%3,0%3,0%3,0%
Importazioni / PIL   -26,5%-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%
Esportazioni di merci e servizi 476490505520536552568585
Importazioni di merci e servizi-431-431-431-431-431-431-431-431
Saldo commerciale45597489105121137154
Altre voci partite correnti-22-22-22-22-22-22-22-22
Saldo partite correnti  233752678399115132
Saldo commerciale / PIL  2,8%3,6%4,5%5,5%6,4%7,4%8,4%9,5%
Saldo partite correnti / PIL  1,4%2,3%3,2%4,1%5,1%6,1%7,1%8,1%
Ipotesi base per introduzione CCF 20142015201620172018201920202021
Lavoratori dipendenti totali  16.400.00016.846.49517.196.42117.407.32717.653.47617.906.00918.165.17618.431.240
Redditi netti inferiori a 20.000 euro6.100.0006.266.0746.396.2306.474.6776.566.2326.660.1626.756.5596.855.522
Redditi netti compresi tra 20.000 e 42.500 euro5.800.0005.957.9076.081.6616.156.2506.243.3036.332.6136.424.2696.518.366
Redditi netti superiori a 42.500 euro4.500.0004.622.5144.718.5304.776.4014.843.9424.913.2344.984.3475.057.353
Datori di lavoro per lavoratori dipendenti del settore privato13.300.00013.662.09713.820.05113.789.69613.984.69014.184.74114.390.04714.600.818
Costo azienda unitario inferiore a 45.000 euro4.900.0005.033.4045.137.9555.126.6705.199.1645.273.5385.349.8665.428.225
Costo azienda unitario compreso tra 45.000 e 95.625 euro4.700.0004.827.9594.857.8394.847.1694.915.7114.986.0305.058.1975.132.284
Costo azienda unitario superiore a 95.625 euro3.700.0003.800.7343.824.2563.815.8573.869.8153.925.1733.981.9854.040.309
Lavoratori autonomi6.600.0006.779.6876.853.8526.838.7996.935.5037.034.7157.136.5347.241.062
Reddito lordo inferiore a 45.000 euro2.150.0002.208.5342.254.4092.249.4572.281.2662.313.8992.347.3902.381.772
Reddito lordo compreso tra 45.000 e 95.625 euro2.100.0002.157.1732.170.5242.165.7572.196.3822.227.8012.260.0452.293.148
Reddito lordo superiore a 95.625 euro 2.350.0002.413.9802.428.9202.423.5852.457.8562.493.0152.529.0982.566.142
ASSEGNAZIONI DI CCF PER LAVORATORE
Lavoratori dipendenti totali  euroeuroeuroeuroeuroeuroeuroeuro
Redditi netti inferiori a 20.000 euro 3.5003.5003.5003.5003.5003.5003.500
Redditi netti compresi tra 20.000 e 42.500 euro 1.5001.5001.5001.5001.5001.5001.500
Redditi netti superiori a 42.500 euro  1.5001.5001.5001.5001.5001.500
Datori di lavoro per lavoratori dipendenti del settore privatoeuroeuroeuroeuroeuroeuroeuroeuro
Costo azienda unitario inferiore a 45.000 euro 7.0007.0007.0007.0007.0007.0007.000
Costo azienda unitario compreso tra 45.000 e 95.625 euro 3.0003.0003.0003.0003.0003.0003.000
Costo azienda unitario superiore a 95.625 euro  3.0003.0003.0003.0003.0003.000
Lavoratori autonomieuroeuroeuroeuroeuroeuroeuroeuro
Reddito lordo inferiore a 45.000 euro 3.5003.5003.5003.5003.5003.5003.500
Reddito lordo compreso tra 45.000 e 95.625 euro 1.5001.5001.5001.5001.5001.5001.500
Reddito lordo superiore a 95.625 euro   1.5001.5001.5001.5001.5001.500
ASSEGNAZIONI DI CCF TOTALI IN MILIARDI
Lavoratori dipendenti totali   31393940404141
Redditi netti inferiori a 20.000 euro 22222323232424
Redditi netti compresi tra 20.000 e 42.500 euro 999991010
Redditi netti superiori a 42.500 euro  777778
Datori di lavoro per lavoratori dipendenti del settore privato 50626263646566
Costo azienda unitario inferiore a 45.000 euro 35363636373738
Costo azienda unitario compreso tra 45.000 e 95.625 euro 14151515151515
Costo azienda unitario superiore a 95.625 euro  111112121212
Lavoratori autonomi 11151515151516
Reddito lordo inferiore a 45.000 euro 8888888
Reddito lordo compreso tra 45.000 e 95.625 euro 3333333
Reddito lordo superiore a 95.625 euro   444444
SINTESI ASSEGNAZIONI, COMPRESI ALTRI INTERVENTI DI SPESA2015201620172018201920202021
Lavoratori dipendenti con redditi netti <20.000 22222323232424
Lavoratori dipendenti con redditi netti >20.000 9161617171717
Datori per dipendenti con costo azienda <45.000 35363636373738
Datori per dipendenti con costo azienda >45.000 14262626272728
Lavoratori autonomi con redditi netti <45.000 8888888
Lavoratori autonomi con redditi netti >45.000 3777777
Altri interventi di spesa 357777777777
TOTALE    92150193195196198200
CCF in circolazione a fine anno  92242343388391394398
Incremento della retribuzione netta per un lavoratore dipendente con una retribuzione annua netta di 20.000 euro, 
e decremento del costo azienda totale per il suo datore di lavoro (45.000 euro prima dell'intervento): 15%-17% circa. 
Lavoratori dipendenti del settore privato13.300.00013.662.09713.820.05113.789.69613.984.69014.184.74114.390.04714.600.818
Lavoratori dipendenti del settore pubblico3.100.0003.184.3983.376.3703.617.6313.668.7863.721.2683.775.1293.830.423
Lavoratori autonomi6.600.0006.779.6876.853.8526.838.7996.935.5037.034.7157.136.5347.241.062
Lavoratori totali   23.000.00023.626.18224.050.27424.246.12624.588.97924.940.72425.301.71025.672.303
Attualizzazione valore CCF - tasso annuo3,0%a due anni -94,26%     
Valore attuale erogazioni di CCF  86142182183185187188
Moltiplicatore keynesiano   1,301,301,301,301,301,301,30
Valore attuale riduzione costo azienda  47585859606162
*Effetto moltiplicativo su export 0,500,500,500,500,500,500,50
*Effetto moltiplicativo su sostituzione import 0,500,500,500,500,500,500,50
Previsione con introduzione CCF 20142015201620172018201920202021
Prodotto Interno Lordo  1.6271.7551.8541.9421.9992.0582.1202.183
Variazione reale PIL   6,9%4,1%2,8%1,0%1,0%1,0%1,0%
Variazione deflatore PIL 0,9%1,5%1,9%1,9%1,9%1,9%2,0%
Variazione nominale PIL   7,9%5,6%4,8%2,9%3,0%3,0%3,0%
Deficit pubblicoescluso effetto CCF-49-49-49-49-49-49-49-49
Incassi pubblici / PILescluso effetto CCF48,3%48,3%48,3%48,3%48,3%48,3%48,3%48,3%
Maggiori incassi pubblici 62110152180208238269
Utilizzo CCF 92150193195196
Interessi su debito pubblico  7779818284868889
Considerando i CCF come moneta:  
Surplus (deficit) pubblico-49136112-19-33-523
Surplus (deficit) primario289214194655282113
Debito pubblico2.1412.1282.0672.0552.0752.1082.1132.090
Surplus (deficit) pubblico / PIL-3,0%0,7%3,3%0,6%-1,0%-1,6%-0,3%1,1%
Surplus (deficit) primario / PIL1,7%5,2%7,6%4,9%3,2%2,5%3,9%5,2%
Debito pubblico / PIL  131,6%121,3%111,5%105,8%103,8%102,4%99,7%95,7%
Considerando i CCF come parte di deficit e debito:        
Surplus (deficit) pubblico-49-79-90-89-64-37-920
Surplus (deficit) primario280-9-7214979109
Debito pubblico2.1412.2202.3092.3992.4622.4992.5082.488
Surplus (deficit) pubblico / PIL-3,0%-4,5%-4,8%-4,6%-3,2%-1,8%-0,4%0,9%
Surplus (deficit) primario / PIL1,7%0,0%-0,5%-0,4%1,0%2,4%3,7%5,0%
Debito pubblico / PIL  131,6%126,5%124,6%123,5%123,1%121,4%118,3%114,0%
Crescita esportazioniescluso effetto CCF 3,0%3,0%3,0%3,0%3,0%3,0%3,0%
Importazioni / PILescluso effetto CCF-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%-26,5%
Maggiori esportazioni per effetto CCF 23292930303031
Sostituzioni di importazioni per effetto CCF 23292930303031
Esportazioni di merci e servizi 476490505520536552568585
Importazioni di merci e servizi-431-441-462-485-500-515-531-547
Saldo commerciale4549433536373738
Altre voci partite correnti-22-24-25-26-27-28-29-30
Saldo partite correnti  23251889999
Saldo commerciale / PIL  2,8%2,8%2,3%1,8%1,8%1,8%1,8%1,7%
Saldo partite correnti / PIL  1,4%1,4%1,0%0,4%0,4%0,4%0,4%0,4%

19 commenti:

  1. le formule matematiche di keynes non sono mai state dimostrate e quindi non sono vere. se fosse così saremmo tutti ricchi. la matematica serve a fregare la gente non a prevedere il futuro. non a caso la finanza è matematica.

    cioè fregature da vendere a qualcuno guadagnando soldi nel lasso di tempo che intercorre tra la fregatura e la consapevolezza di essere stato fregato da parte della vittima.

    solo il capitalismo concede a tutti di fregarsi a vicenda e quindi è democratico. gli altri sistemi danno questo diritto solo a poche caste partitiche o private. e quindi non funziona perché a vincere sono sempre i soliti e quindi scatenano rivolte estremiste nella società. nei apesi capitalisti infatti non ci sono scioperi o estremismi perché tutti si fregano a vicenda quindi nessuno protesta..



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    1. Keynes era un matematico, ma era il primo a dire che in economia troppa matematica non serve. Serve la capacità di analizzare i dati. Modelli e previsioni sono utili per indicare la direzione verso cui andare, per tarare gli interventi da effettuare, sempre mantenendo la flessibilità necessaria per regolarli e adattarli. Questa è la funzione dei modelli numerici e il modo sano e corretto per impiegarli.

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    2. cattaneo. le politiche keynesiane non esisterebbero se non ci fosse stato il 29 che era perfettamente evitabile. non esisterebbero i keynesiani.

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    3. Tutte le crisi finanziarie sono evitabili. Magari anche tutti gli incidenti d'auto sono evitabili. Ma gli incidenti prima o poi succedono. E quando succedono, superi il problema se hai gli strumenti giusti e li applichi. Che, per le crisi finanziarie, sono quelli di cui ha parlato Keynes...

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    4. ma non è vero che sono stati superati grazie a keynes. questa è una balla che si racconta in europa per sostenere il socialismo. keynes fu totalmente escluso dal piano marshall nonostante ne fosse uno dei responsabili e fu "spedito" nel terzo mondo con la sua banchetta mondiale. peggio di un esilio a sant'elena. le sue teorie non ebbero alcun ruolo in europa e mai furono applicate.

      la ricostruzione europea è stata fatta dall'america con la sua forza militare imposta in europa occidentale e che portava con sé ovviamente il sistema americano ovvero l'industrializzazione, il consumismo e via discorrendo, tutte cose che ci hanno arricchito dal 45 all'89.

      poi crollato il muro è uscito fuori keynes (la rivincita) e ci siamo rovinati con lo statalismo e la tassazione e la burocrazia perché in europa keynes viene interpretato appunto come statalista e non come liberale.


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    5. La Grande Depressione è stata superata non DOPO la guerra, ma CON la guerra. Che è stata una grandissima azione di deficit spending (grande quanto serviva). Meglio sarebbe stato, naturalmente, se non ci fosse stato bisogno di un conflitto mondiale per raggiungere il consenso politico necessario a metterla in atto. Ma questo è un altro discorso.
      Prima della guerra, peraltro, ottimi risultati li aveva conseguiti il New Deal di Roosevelt tra il 1933 e il 1936 (prima che gli interessi finanziari prendessero il sopravvento e forzassero una parziale retromarcia, che causò la seconda fase della Depressione nel 1937-1938) e ancora migliori Schacht in Germania.

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    6. ma la guerra ci fu in europa mica in america quindi la sua tesi è smontata. nonostante la crisi gli americani non divennero mica fascisti o comunisti.

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    7. La guerra in America non ci fu, ma il riarmo e la relativa spesa sì...

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    8. con i mefo ccf!!!!

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    9. Credo che ci debba essere correttezza di informazione: Keynes è molto il 21 aprile del 1946; il Piano Marshall fu annunciato il 5 giugno del 1947.
      Prima di scrivere sciocchezze mi sembra necessario documentarsi. Dire che Keynes era socialista mi sembra una opinione priva di senso e di verità.

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    10. bretton woods è del 44. dove sarebbero le sciocchezze? tutto fu deciso nel 44 anche il piano marshall.

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    11. sono le teorie di keynes sulla spesa pubblica durante le crisi ad essere socialiste e non tanto keynes in sé.

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    12. Mi sembra che confondere Bretton Woods con il Piano Marshall e dire che il Paino Marshall fu deciso prima della fine del conflitto mondiali sia una grande panzana. Poi come si fa a sostenere che Keynes era un liberale mentre le sue teorie economiche erano e sono socialiste? Ma non ha letto niente del giudizio di Keynes sull'esperienza sovietica; anzi, una moderata socializzazione degli investimenti da parte dello Stato era, proprio per Keynes, l'antidoto migliore per evitare che crisi e disperazione economica portassero alla rivoluzione bolscevica. Cerchiamo di essere obiettivi e non ideologici almeno sulla storia.

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  2. ci vuole un bel video esplicativo :-)

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    1. Alcuni nel blog ci sono ma ha ragione, bisogna produrne un paio rivisti e aggiornati...

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  3. piu' ceh altro spiegare la tabella di cui sopra, io l'ho letta e la trovo interessante, anceh se l'ipotesi di pil bloccato non l'ho capita
    grazie per il lavoro "volontario" che fa!! :-)

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    1. Il PIL "bloccato" è la situazione prevedibile se continuiamo con le politiche attuali, cioè se non viene messa in atto nessuna azione di rilancio della domanda.

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  4. 1)Il $ ha raggiunto la parità con €. Prossimamente anche con la sterlina…mi sembra che l’Euro con questo esempio sia una buona cosa.
    2) se un imprenditore ha comprato con 100 euro 140 dollari ed adesso con cento dollari si ricomprare 100 euro, quanto ha guadagnato? Anche questo depone a favore dell’Euro.
    3) quando svaluti una moneta, svaluti anche il patrimonio di un paese, delle persone e delle famiglie ed imprese, ovvero è il paese che vale di meno rispetto al resto del mondo.
    4) Infatti con le drammatiche svalutazioni competitive ci siamo salvati appena in tempo dalla bancarotta entrando nell'euro, che guarda caso ci ha salvato dalla bancarotta anche nel default del novembre del 2011. Quindi?
    5)Una discussione che non esiste, basta chiedere al sistema d'imprese del Nord-Est oggi saldamente in rete con il sistema delle imprese del Nord Europa per capire cosa è cambiato
    Lorenzo Zanellato

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    1. 1) Il cambio nominale non ha significato. Altrimenti lo yen sarebbe la peggior valuta tra quelle dei paesi di un qualche rilievo economico…
      2) ??? se ha comprato DOLLARI. Il che vuol dire che ha fatto bene a liberarsi degli euro…
      3) quindi si diventa più ricchi adottando una moneta di terzi, più forte della propria ? non è così, lo si capisce a intuito, e per chiarimenti di dettaglio vedi il post del 5.9.2019.
      4) Quindi con la lira (che emetteva l'Italia) il rischio di bancarotta era inesistente. L'abbiamo invece corso (e lo corriamo ancora) proprio con l'euro.
      5) In rete lo era assolutamente anche con la lira, con la differenza che competeva molto meglio.

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