mercoledì 8 agosto 2018

Come arrivare al 3% di crescita


L’ultimo aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, elaborato a cura dell’allora ministro Padoan nell’aprile scorso, riportava un’ipotesi 2019 “tendenziale” (cioè a legislazione invariata) di crescita del PIL reale dell’1,4%, e di deficit / PIL dello 0,8%.

Nel frattempo però la congiuntura europea si è raffreddata e tutte le principali economie del continente sono in rallentamento. Vedremo le nuove previsioni del Ministero dell’Economia a settembre-ottobre, ma proprio oggi alcune dichiarazioni del Ministro Tria citavano (sempre a legislazione invariata) una crescita 2019 all’1% e un deficit dell’1,2%.

Claudio Borghi pochi giorni fa scriveva su Twitter che, in assenza di vincoli dovuti alle interlocuzioni con la UE e alle turbolenze dei mercati finanziari, punterebbe a un deficit / PIL del 3%.

Supponiamo che si convenga, alla fine, di approvare una legge di bilancio 2019 che preveda un impulso fiscale (maggiori spese e/o minori tasse) positivo per un punto di PIL, corrispondente a circa 18 miliardi.

Stimando (prudenzialmente) un moltiplicatore fiscale di 1x, l’accelerazione della crescita sarebbe anch’essa dell’1%. Quasi metà dell'impulso fiscale verrebbe recuperato (ai fini del deficit pubblico) mediante maggiori incassi della pubblica amministrazione (visto che la pressione fiscale complessiva è, in Italia, di poco inferiore al 50%). Diciamo uno 0,4%. Il deficit / PIL aumenterebbe quindi dello 0,6%.

Avremmo quindi una crescita del 2% con un deficit dell’1,8%.

Come ottenere un maggior impulso fiscale, come (giustamente) desidera Borghi, e di conseguenza una crescita significativamente superiore ?

Introducendo nell’economia Moneta Fiscale (CCF o Minibot – ma nella misura in cui si trattasse di Minibot, emessi fiat con valenza espansiva, non a compensazione di crediti già esistenti: altrimenti l’effetto sulla crescita del PIL è molto più basso dell’importo facciale, come si spiegava qui) per un ulteriore punto di PIL: altri 18 miliardi.

Una parte dell’azione espansiva può essere destinata a ridurre il cuneo fiscale a beneficio delle imprese. Questo ridurrebbe il costo del lavoro lordo (senza però penalizzare i redditi netti dei lavoratori) ed eviterebbe che l’accelerazione dell’economia peggiori i saldi commerciali esteri.

La Moneta Fiscale non è debito pubblico. Avremmo un punto di ulteriore maggior crescita del PIL e un calo dello 0,4% nel deficit / PIL, dovuto al maggior gettito prodotto dall’incremento del PIL.

La crescita del PIL reale 2019 sarebbe quindi pari al 3%, e il deficit / PIL si assesterebbe all’1,4%.

Un 2019 così sarebbe un vero punto di svolta per l’economia italiana.

Si potrebbe fare ancora meglio (dal punto di vista del deficit) utilizzando Moneta Fiscale per l’intero importo (e non solo per una parte) della manovra espansiva totale.

Questo risultato però, dal punto di vista politico, è probabilmente più difficile da ottenere, in quanto la Moneta Fiscale è uno strumento innovativo, il che potrebbe (per motivi più psicologici che razionali) indurre – almeno per il primo anno – a non utilizzarla nella misura massima possibile.

In ogni caso, a costo di ripetere cose ovvie, mi preme ribadire che la legge di bilancio 2019 è un passaggio assolutamente chiave per il successo del governo in carica. Occorre ottenere una decisa accelerazione della crescita economica, e quindi l’avvio di una vera ripresa occupazionale.

Una crescita del 3% del PIL reale per il 2019 può sembrare ambiziosa, ma è invece fattibilissima. Raggiungerla, o quantomeno arrivarci molto vicini, uscendo dal tunnel degli zero virgola e degli uno virgola, è, per il governo in carica, la linea di demarcazione tra il successo e l’insuccesso.


86 commenti:

  1. Fisiologicamente piu' del 3% la nostra economia non puo' crescere o usando sia CCF che la collocazione di piu' titoli di stato possiamo stimolare la crescita ancora di piu' ?
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Possiamo, non nel senso che la nostra economia possa crescere COSTANTEMENTE sopra il 3%, ma nel senso che può farlo per un periodo di tempo limitato - recuperando la disoccupazione e il sottoutilizzo di capacità delle aziende che si è formato in questi anni di crisi. Comunque tra il 3% per quattro anni e il 4% per tre anni poco cambia. Da lì in poi, la crescita si ridurrà a livelli fisiologici, che potrebbero essere tra l'1,5% e il 2%.

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    2. Ma possiamo sia stampare CCF che collocare piu' titoli di debito ? Seconda domanda: che tipo di limiti ha un paese con moneta sovrana nello stampare moneta per la spesa sociale: poveri e ceto medio ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    3. "Possiamo sia stampare CCF che collocare più titoli di debito": Certo. La differenza è i CCF li stampiamo come ci pare (il limite è che se ne emettiamo troppi in pratica una parte diventa inutilizzabile per pagare meno tasse in futuro, quindi ne depauperiamo il valore). I titoli di debito invece occorre che qualcuno li compri.


      Seconda domanda: il limite è l'inflazione. Se emettiamo troppa moneta e con quella facciamo circolare troppo potere d'acquisto, l'inflazione va fuori controllo. Ma non c'è a priori un limite quantitativo di rapporto debito pubblico / PIL che provoca necessariamente un eccesso d'inflazione. Il Giappone ha debito pubblico (in yen) pari al 230% del PIL, e l'inflazione è a zero.

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    4. Il Giappone ha disoccupazione quasi a zero una popolazione stravecchia un debito al 230% PIL cosa dovrebbe fare contro l'aspirale deflattiva ? Tra l'altro anche l'Europa e' stata in deflazione che e' forse piu' a pericolosa dell'inflazione ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    5. Penso incentivare maggiormente la natalità. Ma farei volentieri il cambio con la situazione economica del Giappone...

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  2. Ma supponendo di fare un impulso fiscale aggiuntivo di circa 36 miliardi senza CCF, andando contro l'UE, a quanto potrebbero arrivare i tassi d'interesse sui titoli di stato?
    Realisticamente non sarebbe in ogni caso conveniente? Cioè mettiamo di pagare anche 10 miliardi aggiuntivi di interessi sul debito, al "netto" avremmo comunque 26 miliardi in più che girano nell'economia (supponendo per semplicità che gli interessi sul debito abbiano moltiplicatore nullo)

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    1. La mia opinione è che gli interessi aggiuntivi, una volta che il mercato constatasse i benefici sulla crescita e quindi la riduzione del rapporto debito / PIL, potrebbero benissimo essere zero.

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    2. Mi sembra di capire quindi che l'unico problema potrebbe esserci se la BCE decidesse di interrompere l'OMT o facesse comunque qualche dichiarazione molto aggressiva

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    3. Esatto per la seconda cosa. Non so se avrebbero potuto dichiarare decaduto l’OMT, che peraltro non è mai stato utilizzato.

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    4. Sono un altro anonimo.. mi sembra che Barra Caracciolo disse che in realtà la Corte Giustizia Eu (o quella tedesca non ricordo bene) con molti giri, sofismi giuridici e salti mortali non abbia mai davvero accattato l'Omt.. non l'hanno dichiarato ufficialmente ovvio.. e cmq se guardiamo le condizionalità assurde con austerità feroce.. è un Omt davvero insidioso e azzopato.

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    5. Di sicuro non consiglierei a nessuno di chiederne l’attivazione... è stato un puro bluff di Draghi, che in quel momento ha raggiunto lo scopo di raffreddare gli spread.

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    6. La cosa pazzesca è che sia bastata la parola di un banchiere centrale per impedire che saltasse tutto. Hanno un potere troppo grande che va oltre gli Stati (che tali non sono più in eurozona). Ovvio che la Germania è in realtà il dominus dietro a Draghi e Bce.. o anche il Group of 30 ?

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    7. Più che la Germania, i grandi interessi industriali (che sono in buona parte ma certo non tutti tedeschi) e finanziari (che tedeschi, salvo casi limitati, non sono).

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    8. Quindi European Roundtable of industrialists e Business Europe.. più finanza europea e anglosassone.. un bel problema

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    9. E comunque il sogno di Hayek e dei neoliberisti si è avverato.. hanno una BC indipendente pura (indipendente dalle democrazie costituz) al LORO servizio. E un mercato comune basato su trattati liberoscambisti ordoliberisti. Un inferno (per noi)

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    10. Non sono neanche sicuro che sia il sogno di Hayek. Non è affatto un modello di libero mercato, ma di rafforzamento e tutela degli interessi delle élites.

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    11. Ma secondo lei Hayek non era forse pro elite? Parguez l'ha conosciuto di persona.. era un fascista e pro monarchico (per dirne qualcuna). Odiava Keynes e stimava Pinochet.. più di cosi.. cmq si l'eurozona o se vogliamo l'unione europea è un vero impianto neofeudale, peggiore del neoliberismo

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    12. Era però un antistatalista, e la UE / Eurozona è un’organizzazione superstatale.

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    13. Diciamo allora che ha avuto una grossa influenza (ovvio non solo lui) sulla creazione Ue. L'euro in effetti è stato creato dai francesi e lo pensò anche Funk. Ma sicuramente era pro oligarchia.. non lo sapremo mai ma penso che essendo monarchico, un sistema neofeudale come l'UE non gli sarebbe dispiaciuto (magari poi avrebbe aborrito Parlamento e Commissione Ue, ma non credo la BCE). Ma secondo lei la CEE pre Maastricht era un libero mercato?

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    14. Era un’organizzazione che promuoveva gli scambi internazionali e la cooperazione tra Stati. Non interferiva però con la capacità di questi ultimi di promuovere il welfare e la tutela del lavoro e delle produzioni locali. Quanto al cosiddetto libero mercato, in realtà è un’astrazione, non esiste... all'università alla prima lezione di microeconomia ci hanno spiegato il modello di concorrenza perfetta: alla seconda, che era pura teoria...

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  3. Mi spiega il meccanismo che permette all'inflazione di mangiarsi il debito ?
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. È molto semplice. Se ogni anno il debito aumenta dell’1% ma l’inflazione è al 3%, il valore effettivo del debito cala del 2%. E se in più il PIL reale cresce del 2%, la crescita nominale è approssimativamente del 5% (due più tre) e il rapporto debito / PIL cala del 4% (cinque meno uno).

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    2. E' vero che con un'inflazione alta ma non esagerata del 3,5/4% l'Italia eliminerebbe il debito pubblico in 10 anni ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    3. No, potrebbe ridurre significativamente il rapporto debito / PIL - dipende però anche dai tassi d’interesse, dalla crescita reale e dal saldo primario del bilancio pubblico - ma certo non azzerarlo.

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    4. Oltre all'inflazione servirebbe un alta crescita, dei bassi tassi d'interesse e un saldo primario in attivo ( che abbiamo gia' ) ? Giusto ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    5. Si’, ma azzerarlo in dieci anni richiederebbe comunque un mix di condizioni pressoché impossibili.

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    6. Realisticamente secondo lei di quanto potrebbe diminuire il debito pubblico ( che poi non sarebbe tutto sto grande problema il debito ) ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    7. Infatti non lo sarebbe. Comunque sarebbe buono scendere dal 130% al 90% ma grazie alla crescita del PIL.

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  4. Dott.Cattaneo sarebbe quantomai opportuno che lei entri in contatto immediatamente col Prof. Borghi. L'ha mai contattato?

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    1. Certamente, è stata una delle primissime persone con cui ho parlato di questi argomenti, addirittura nel 2012.

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    2. Barnard che ne pensa del suo progetto con Zibordi? Dato che si ispira al Mosler Bond penso che sia d'accordo (o magari no dato che è sempre stato pro exit?). C'era quando ci fu i vari summit mmt prima con la Kelton e Hudson e poi quello con Mosler? Mi pare che Zibordi aveva partecipato

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    3. Con Barnard non ho mai parlato, e ai summit 2012 non ho preso parte. Zibordi sì, e per questo quando ha saputo dei miei primi interventi sui CCF mi ha proposto di pubblicare il libro con Hoepli, la cui prefazione è stata scritta da Mosler.

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    4. Pragmaticamente la vostra soluzione è a mio avviso la migliore. Spero che il governo la applichi magari con prudenza all'inizio e poi accelerando una volta preso il via. Ma pare che abbiano altre intenzioni, altrimenti l'avrebbero contattata non crede?

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    5. Non so. Potrebbe essere coerente con il volerla introdurre (all'inizio) su scala ridotta, parlandone il meno possibile. Qualche riflessione è in corso, ma ne so molto poco anch'io, per il momento.

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  5. E' chiarissimo da sempre che occorre ripristinare uno strumento governativo che consenta di immettere beni finanziari al netto necessari a ripristinare il corretto funzionamento del sistema economico-produttivo nazionale. Con conseguente riassorbimento degli assurdi ed inaccettabili livelli di disoccupazione attuali.

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  6. Qual e' l'accusa che viene fatta ai CCF ? Che vengono considerati debito ? Le da' fastidio ?
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Mi da’ fastidio che non si risolvano i problemi dell’economia... le accuse sono: che sono debito (ma non lo sono), che l’economia non ripartirebbe a sufficienza incrementando la domanda (ma non è vero), che si creerebbero squilibri nei saldi commerciali esteri (ma vengono dati anche alle aziende riducendo il costo del lavoro lordo), che non verrebbero accettati (ma non ha senso perché uno sconto fiscale trasferibile equivale a soldi sicuri).

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  7. Salve una domanda macro. Tra Cina ed Usa c'è ora conflitto riguardo al grosso deficit commerciale degli Usa verso Cina. Ma la Cina non acquista parte del debito Usa ? A quanto ammonta (se ancora lo fa) l'acquisto di titoli Usa? Non è un modo per "ricambiare" il favore agli Usa?

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    1. Quello che spesso sfugge è che gli USA pagano le importazioni in dollari, che questi dollari in qualche modo devono essere reinvestiti, e che è sostanzialmente inevitabile che una parte rilevante di quel reinvestimento avvenga in titoli di Stato... l’idea che gli USA continuino ad avere un deficit commerciale senza che in qualche modo i paesi in surplus glielo finanzino contraddice la partita doppia.

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    2. Quindi se non ho inteso male la Cina deve per forza reinvestire i dollari in titoli Usa.. però volevo sapere se la quantità del reinvestimento è sufficiente.. direi di no dato che Trump vuole mettere dazi per riequilibrare. Ma quindi quali sono le cifre del deficit e del reinvestimento grosso modo? O anche solo la differenza tra le due a svantaggio Usa?

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    3. L’ordine di grandezza del reinvestimento è lo stesso del deficit, 500 miliardi circa. Trump vuole ridurre il deficit commerciale non perché abbia problemi a finanziarlo, ma perché vuole più produzione o più occupazione negli USA.

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  8. Lo sa che ho parlato di lei come economista di riferimento su Voci dalla Germania facendo riferimento ai CCF e lo sa come sono stati bollati da un imprenditore veneto Maurizio Cocucci ? Buoni pasto fiscali. Ma che Cocucci sia un ebete lo si capisce quando io parlando dell'€ come Marco svalutato lui mi risponde facendo riferimento ai CCF e a lei dicendo che lei e' un Marco svalutato ! Io non ho parole questo Cocucci si permette anche di andare contro non solo a lei ma anche a Stieglitz che consiglia all'Italia d'uscire dall'€ mentre Cocucci e' pro €. Cosa bisogna fare con questa gente ? Difficile non essere violenti ?
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Basta ignorarli... è gente per la quale il top del pensiero economico è Oscar Giannino, o giù di lì. E quando i loro guru si lanciano in politica, scoprono di pesare lo zero virgola dell’elettorato.

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    2. Stieglitz ha un'opinione sui CCF o preferisce l'uscita dall'€ e Oscar Giannino che tipo d'economista e' ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    3. Stiglitz pensa - come altri - che la prima cosa porti necessariamente alla seconda, il che non è: vedi post del 15.6.2018. Il pensiero economico di Giannino faccio fatica a capire quale sia o se ne esista uno, al di là dello “Statoladro!!!”.

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    4. Giannino non è un'economista infatti.. è un attore pagato della fila degli spaghetti tea party (i liberisti "de noantri").. deve far passare l'idea che lo "Statobruttoinvasivoecc" sia il problema dell'Italia, mica il vincolo esterno dell'euro e dei trattati europei

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  9. Cosa dovrebbe fare la Turchia che e' in crisi con la sua moneta ? E i successi delle dittature in ogni campo politico ed economico di Russia e Cina danneggiano la credibilita' delle pseudo-democrazie ?
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. La Turchia ha un problema di deficit commerciale e di debito con l’estero in valuta - non, attenzione, di debito pubblico. Deve riequilibrare i saldi esteri; a complicare le cose ci sono l’ostilità di Trump e le sanzioni. Russia e Cina hanno il vantaggio di processi decisionali più rapidi e meno complicati proprio per la minore dialettica politica interna. Ma appunto la Turchia dimostra che questo non evita sempre e comunque i guai, in particolare in campo economico...

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    2. Quindi la Turchia ha un problema di deficit commerciale e di debito con l'estero in valuta estera ? Erdogan ha detto ai turchi di convertire le monete straniere in Lira Turca, la Turchia ha saldi esteri in negativo nel senso che importa piu' di quello che esporta ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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  10. Zibordi è molto critico verso i 5S riguardo il decreto dignità, dice che le imprese non potranno assumere e andremo in recessione.. lei è dello stesso avviso (immagino attende la legge bilancio per dare un giudizio?

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    1. Non certo per il decreto dignità, che corregge solo (leggermente) certi eccessi di liberalizzazione - e di spinta alla precarizzazione - introdotti con il jobs act. Certo, il decreto dignità è una mossa corretta se abbinata a una legge di bilancio espansiva.

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  11. Con la situazione politica attuale e' piu' probabile vengano fatti i CCF o l'uscita dall'€ ? :)
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Una cosa non capisco.. se finalmente venissero implementati i ccf.. i mercati e tutti quelli che ci guadagnano con l'eurogabbia che avrebbero da perderci? Se l'economia tira va bene anche per loro o no? In effetti l'euro è un sistema rentier parassitario, la pacchia finirebbe.. ma non credo gli andrebbe male.. secondo me è questione di potere non di soldi

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    2. Giusto al 100%. Se legge il post del 15.3.2016, infatti...

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    3. Letto. Eh sul ravvedimento delle élite come vede non è cambiato nulla.. come al solito è toccato al popolo e alla classe medio borghese rovesciare il tavolo. Speriamo che il governo ora proceda a realizzare il mandato che il popolo ha richiesto.

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  12. Prof può spiegare la partita doppia? È come quando si gioca a carte un gioco a somma zero? Avviene tra lo Stato e il settore privato e tra i settori commerciali esteri degli Stati (cioè ha a che fare con bilancio pubblico e bilancia commerciale)? Grazie

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    1. Eh in un post non c’è lo spazio... il principio base, se vogliamo banale, è che ogni transazione comporta movimentazioni contabili per i due soggetti che vi partecipano. Quali che siano: interni vs esterni, pubblici vs privati, ma anche interni vs interni e privati vs privati.

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    2. Ok attendo il post. Che sarà certamente spiegato in modo chiaro come lei sa fare :). L'ho chiesto perché lei e altri la nominate spesso ed è uno dei principi fondamentali dell'economia credo.

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  13. Esiste per caso una legge o formula in economia con relativo nome (es. legge di Okun) che stabilisce la quantità di moneta che una BC può creare senza creare inflazione troppo elevata?

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    1. No, perché dipende da vari fattori: quanta parte di quella moneta alimenta domanda di beni e servizi; quando credito viene generato dal sistema finanziario-bancario; quanta capacità produttiva inutilizzata esiste nel sistema economico; eccetera.

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  14. Il debito estero ita è sempre stato al 40% ? Negli anni 70 e 80 era inferiore?

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    1. Il debito pubblico detenuto dall’estero. Era meno, perché essendo in lire era molto più interessante detenerlo per il risparmiatore italiano che per l’investitore / speculatore estero, Vedi post del 18.7.2018.

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  15. Il governo vuole ostacolare il gioco d'azzardo legale negandogli la pubblicita', c'e' il rischio di favorire il gioco illegale non sarebbe meglio nazionalizzarlo e con parte dei soldi creare un fondo per curare i ludopatici ???
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. C’è da pensarci. Ho il sospetto però che le regole UE creino vincoli anche su ipotesi del genere.

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  16. la Turchia con la propria sovranità monetaria (come auspicato dai sovranisti qua ) che cresce ad un fantastico 7 %..per poi nel giro di un giorno: ploooooooooooff …

    Ma non si diceva che con la "sovranità monetaria" etc etc

    Nei vari commenti nei forum..leggo molta ironia sui sovranisti, su Bagnai ...etc etc

    Questa faccenda verrà presa ad esempio ed a monito per chi vuol ritornare alla Lira….



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    1. Invece è un ulteriore elemento a favore delle tesi eurocritiche. La Turchia è in crisi perché la crescita impetuosa è andata di pari passo con forti deficit commerciali e accumulo di debiti esteri in valuta. Ora, se hai la tua moneta PUOI, ma non necessariamente DEVI contrarre debito in moneta estera. Se usi l’euro, TUTTO il debito è in moneta estera ! Tanto è vero che le crisi di Grecia, Spagna, Irlanda (tutti paesi dell’Eurozona) scoppiate nel 2011-2 sono state crisi di debito estero. Alla faccia dell’euro che dovrebbe proteggere da eventi di questo tipo (una bufala delle più assurde...).

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  17. Sono forse troppo giovane mi dice che tipo di gruppo era Montedison lei che c'ha lavorato ???
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Era il più grande gruppo industriale italiano dopo la Fiat. Chimica, energia, agroindustria e partecipazioni in tantissimi altri settori.

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    2. Eppoi che fine ha fatto, scusi l'ignoranza ???
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    3. Il gruppo aveva accumulato molto debito per effettuare una lunga serie di acquisizioni, di aziende in realtà valide ma spesso pagate troppo. Il tutto poteva funzionare se si fosse razionalizzata la gestione selezionando i settori su cui puntare, ma l’azionista di riferimento (i Ferruzzi) non lo fece. Subentrarono quindi le banche creditrici, spezzettando il gruppo per rientrare dall’esposizione (operazione che richiese alcuni anni, ma dal punto di vista dei creditori riuscì).

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    4. Quindi Montedison e' morta come azienda ? Seconda domanda: i Certificati di Credito Fiscale sono impegni irrevocabili ( una specie di titoli di stato ) di sconti su soldi dovuti allo stato in futuro ( 2 anni ) non sono debito in quanto lo stato non s'impegna a rimborsarli ma solo a accettarli come sconti in futuro emettendone 100 miliardi € annui ( circa 1600 € a persona ) porterebbe un immediato recupero di competitivita' ( verrebbero dati a tutti con privilegi distributivi per ceto medio e poveri che hanno piu' propensione al consumo ) con una manovra espansiva di questo tipo il PIL crescerebbe circa del 3% e presto ( pochi anni ) si arriverebbe alla piena occupazione e una volta raggiunta il progetto CCF si puo' chiudere. Ho capito il progetto CCF :) ???
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    5. Il gruppo non esiste più, ma tutte le principali aziende operative che ne facevano parte ci sono tuttora. Quanto al resto ottima sintesi con una precisazione: può essere che il progetto CCF in futuro si possa chiudere, più probabilmente le emissioni si stabilizzeranno a un certo livello - tipo 100 miliardi annui. L’essenziale è che lo strumento resti a disposizione per essere utilizzato in misura maggiore o minore a seconda delle necessità.

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  18. Secondo varie stime la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi dal 2050. Secondo lei sarà sostenibile per il pianeta e per le risorse disponibili? Mia opinione è che le risorse in realtà ci siano, no però qualche dubbio sull'inquinamento.. o anche quello è uno spauracchio dei neomalthusiani e delle oligarchie?

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    1. Spauracchio. Sono vari secoli che si fanno questi discorsi, e nel frattempo la popolazione mondiale è passata da uno a 7,5 miliardi, con un tenore di vita medio molto più alto di prima. Quando arriveremo a 10 si constaterà che sono sostenibilissimi anche quelli.

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  19. I CCF sono titoli scambiabili 1 a 1 con l'€ bisogna mettere degli interessi per incentivare gli scambi e chi ci guadagnerebbe negli scambi CCF / moneta ???
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Valgono 1:1 nel senso che due anni dopo l’assegnazione si potrà indifferentemente pagare 1.000 euro di tasse in euro o consegnare 1.000 CCF e azzerare la tassa. Nel frattempo il CCF sarà negoziabile sul mercato finanziario a un valore leggermente inferiore a causa del differimento di utilizzabilità. Potranno essere applicati interessi attivi ai conti in CCF per fare in modo che il valore del CCF resti sempre molto vicino a quello dell’euro, ma sarà comunque sempre un valore determinato dal mercato.

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  20. Il problema e' che c'e' una sola moneta per una ventina di paesi diversi in UE ed difficile fare tassi di cambio flessibili con l'€ che di fatto e' un Marco svalutato se la Germania avesse la sua moneta si rivaluterebbe e le esportazioni crollerebbero e costringerebbe i tedeschi a puntare sul mercato interno. L'Italia e gli altri paesi del sud Europa rischiano di far la fine del Regno delle Due Sicilie quando fu annesso dai Sabaudi e gli fu imposta una moneta sopravvalutata che distrusse l'economia del sud che prima dell'Unita' era protezionista e chiusa e funzionava; prima dell'Unita' non c'era immigrazione in Italia mentre dopo... e lo dico da nazionalista. Che ne pensa ?
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Che l’euro non si sarebbe mai dovuto fare. Detto questo, il progetto CCF è il meglio a cui riesco a pensare senza passare tramite le complessità politiche e operative della rottura.

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  21. Leggo di una possibile sostituzione di Tria con Savona al MEF ...pare che Tria non sia ben visto da nessuno . Savona non concede più nessuna intervista ed da un po fa silenzio..ma pare che sia "attivissimo" e che si sia incontrato con Draghi ..ove Savona ha ribadito e chiesto "quei" 50 miliardi di cui si è parlato qualche settimana fa.(differenza export import ) ..minacciando che se non fossero concessi ..ci potrebbe essere una seria reazione dell'elettorato , proprio alle votazioni di maggio europe.

    Domanda: ma di che natura sono questi 50 miliardi ? non ne ho capito la composizione: son soldi nostri ? e a che titolo ? è un prestito da restituire e se lo è di che natura ? (Paolo Barnard ad esempio dice che è una fregatura architettata da Savona , a nostra insaputa, con condizioni particolari che ci legherà ancor di più all'UE con obblighi coercitivi : insomma dice che Savona è in mala fede: a me sembra strano, non credo che i vari Borghi , Bagnai , e altri ne ignorino i meccanismi che si possono innestare conseguenti alla concessione di questi 50 MLD che ripeto non ho capito se è un prestito, se non lo è , se son soldi nostri e che cosa implica la concessione come "obblighi " conseguenti. Nicola Porro oggi mette in evidenza un articolo del sempre informatissimo Bisignani che dice che fra un po faranno smammare Tria per sostituirlo con Savona.

    Giorgetti poi dice insistentemente che i "poteri forti " nazionali e esteri son pronti ad attaccarci malamente da fine agosto in poi ..perché l'Italia va punita !) per aver osato "ribellarsi " 2 ) e come monito futuro a chi osa ribellarsi ...all'establishment UE/euro. Possibile che uno scaltro come Giorgetti (ha contatti e buoni rapporti con tutti...è uno dei pochi che può permettersi il lusso di alzar la cornetta e parlar direttamente con Draghi…)

    Altri mettono (al netto di P Barnard ) in dubbio la buona fede di Savona per via della sua "impostazione economica "..in fin dei conti è uno bravo economista dal punto di vista tecnico ma appartenente a quel solco del "pensiero unico " neoliberista o keynesiano (scuola Modigliani : il keynesismo bastardo ..adiacente e complementare per non dire utile al neoliberismo: cioè indirizzo neoclassico ..).vice direttore dell'Aspen ..e quindi anche se un po ribelle : uno di "loro"...pronto furbescamente e molto sottilmente a sdoganare "più Europa" (si parla di strizzata d'occhio /intesa in tal senso proprio nel recente incontro a quattro occhi tra Savona e Draghi ).

    Mi interessa capire soprattutto la "natura " di quei 50 miliardi (non la ho capita e non ho capito se è un prestito….se è un surplus (suppongo ) sono soldi nostri (e non è un prestito ) perché ce lo devono concedere/autorizzare la UE ? e perché vanno restituiti (se vanno restituiti )… non ho le idee chiare in proposito (da leggere: non ci ho capito una cippa…)

    Saluti

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    1. Pardon ..più che Bagnai Borghi …(che non son del governo ma sono nelle commissioni ) mi volevo riferire all'espertissimo giurista uno dei Vice di Savona : Il noto magistrato Lucio Barra Caracciolo…(penso sia qualificato più delle congetture di P Barnard...e non penso si presti ad ambiguità ..visto la sua da sempre nota posizione antieuro )

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    2. Possibile che uno scaltro come Giorgetti (ha contatti e buoni rapporti con tutti...è uno dei pochi che può permettersi il lusso di alzar la cornetta e parlar direttamente con Draghi…) (Precedente post )

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      non ho finito la frase: Se uno scaltro come Giorgetti dice pubblicamente una cosa del genere: che l'Italia sarà attaccata ..non penso che lo dica a vanvera: suppongo che abbia elementi "consistenti" per dirlo.

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    3. I 50 miliardi di cui parla Savona sarebbero semplicemente autorizzazione a fare maggior deficit a fronte di investimenti pubblici. Il nesso con il surplus commerciale è in realtà indiretto e anche se vogliamo piuttosto labile: il ragionamento è che COME PAESE (non come settore pubblico) se facciamo surplus significa che miglioriamo costantemente la nostra posizione netta sull’estero. C’è quindi spazio per maggiori investimenti a debito, a fronte dei quali ci saranno peraltro maggiori attività - appunto perché sono investimenti fisici. Quanto alle dichiarazioni di Giorgetti, sono difficili da interpretare. Lui non mette in dubbio l’applicazione - sia pure graduale - del contratto di governo, e non la mette in dubbi per la verità neanche Tria. Il messaggio che da’ potrebbe anche essere rivolto alla BCE: noi andiamo avanti, vedi tu di tenere le acque calme, dal caos se tu il soggetto che rischia maggiormente. Per carità sono illazioni: ma lo sono anche tutte quelle che si leggono sui media...

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    4. Ho capito: credo che ce li possiamo scordare. Non penso autorizzino una cosa del genere.

      Grazie dei chiarimenti.

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