domenica 31 gennaio 2021

Recovery Fund, benzinai e carrozzieri

 

In attesa di conoscere quale sarà l’esito della crisi di governo – che mi suscita, come raccontavo pochi post orsono, profondi sbadigli – ho letto di recente una notizia in effetti vecchia di qualche mese (ma ai tempi mi era sfuggita).

La nuova direzione generale “Sostegno alle riforme strutturali” presso la Commissione UE sarà guidata da un italiano, Mario Nava. E questa sarebbe, dice qualcuno, una notizia molto positiva per il nostro paese, visto che la direzione generale in questione “sarà centrale per attuare il Recovery Instrument, ex Recovery Fund”.

Non ho il piacere di conoscere Mario Nava né ho elementi di giudizio sul suo curriculum né sulle sue competenze. Per ricoprire quell’incarico sono necessari skills elevatissimi, dato che le “riforme strutturali” sarebbero (almeno così la pensano a Bruxelles) un elemento chiave per assicurare l’efficacia di un progetto da 750 miliardi di euro, che interessa 27 paesi con una popolazione di oltre 440 milioni di persone.

Non avendo elementi di giudizio sulla professionalità di Mario Nava, ho deciso di adottare un atteggiamento positivo e costruttivo e di dare per assunto che le sue competenze siano altissime, assolutamente adeguate al compito.

Questo mi rende più ottimista sul Recovery Fund ?

Neanche per idea.

Non mi rende neanche un pelo più ottimista perché la situazione della UE, ma ancora di più dell’Eurozona, ma ancora di più dell’Italia, è quella di un’automobile a cui manca benzina per marciare come potrebbe e dovrebbe.

La benzina sono i soldi. E quelli del Recovery Fund, per motivi evidentissimi già nel momento in cui è stato proposto, sono pochi, sono sostanzialmente finti (debiti o cosiddetti “contributi a fondo perduto” da compensare con tasse), e non si ha ancora la minima idea di quando arriveranno.

Il ruolo delle “riforme strutturali” è invece equivalente ad aggiustare un bozzo sul paraurti dell’auto. Una cosa che è bene sistemare, certamente. Ammesso che lo si sappia fare. Ma non una cosa che fa ripartire l’auto.

Diamo quindi per scontato che Mario Nava sia un fenomenale carrozziere. Gli diamo l’auto con il bozzo sul paraurti e ce la restituisce con il bozzo perfettamente sistemato. Il paraurti sembra nuovo, tanto è liscio e luccicante. Un intervento a regola d’arte, non c’è che dire.

Ma la benzina ?

La benzina continua a non esserci. E l’auto continua a non camminare.

La storia delle riforme strutturali del resto ce la raccontano da dieci anni. Sono dieci anni (almeno) che a Bruxelles ragionano sulla base di una diagnosi sbagliata del problema.

E non si vede proprio nessun cambiamento di attitudine all’orizzonte.

 

2 commenti:

  1. LE CONDIZIONI PER OTTENERE IL RECOVERY FUND

    I Recovery Fund/Plan sono riforme, country specific raccomandations, raccomandazioni specifiche per ogni paese.

    Per l'Italia 4 condizioni

    1) Riforma delle pensioni, eliminare quota 100 e ripristinare la legge Fornero, cioè aumentare l'età pensionabile. Quindi non solo rimarranno i 3 mln di anziani over 60 al lavoro, non lasciando liberi i posti di lavoro ai giovani, ma verranno aumentati anche con gli over 67, e poi 68, 69, 70 e cosi via.

    x) Quando invece è l'esatto contrario che bisognerebbe fare, portare l'età pensionabile da 67 anni a 60 anni, rimettere i 3 mln di anziani over 60 in pensione, lasciando oltre 3 mln di posti di lavoro potenzieli, liberi ai giovani, riformare l'inps, separare l'assistenza (-64 MLD) dalla previdenza e cederla al fisco, ricalcolare tutte le pensioni retributive al contributivo (-70 MLD), instaurare una Pensione Fiscale di 1.000 Eu mese per l'assistenza e l'integrazione a tutte quelle pensioni ricalcolate che risulteranno molto basse.

    2) Riforma del lavoro, cioè piu' flessibilità, tradotto in piu' schiavitu', rendere piu' precario il lavoro, piu' il lavoro è precario, piu' i salari saranno da fame.

    x) Invece il lavoro va creato riducendo drasticamente la tassazione, dal 88% complessivo al 28% per i lavoratori, dal 64,8% al 8% per le imprese, andando a creare la domanda interna, i consumi, la produzione, l'occupazione, il gettito fiscale, la competitività delle nostre imprese all'estero, garantendo il lavoro e stabilendo un reddito minimo garantito sotto il quale si commette il reato di sfruttamento. Con l'obbiettivo dell'occupazione quasi piena, 1 milione di disoccupati fisiologici, piuttosto che gli attuali e reali 12 mln.

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  2. LE CONDIZIONI PER OTTENERE IL RECOVERY FUND


    3) Riforma della giustizia civile, riforma a favore delle banche, favorire la gestione degli NPE, non performing loans, andare a svendere i crediti non esigibili delle banche, cosi da permettere al sistema bancario di andare a comprare le garanzie dei prestiti ad un prezzo stracciato sul mercato, e cioè le vostre case, i vostri patrimoni, le vostre attività, i vostri capannoni, i risparmi che avete in banca, rendere piu' veloce per le banche la escussione delle garanzie.

    x) Abbiamo uno dei sistemi giudiziari piu' corrotti al mondo, dove un giudice, un apparato manda in galera gli innocenti al posto dei colpevoli e non condanna i colpevoli soprattutto se sono ipergarantiti, oltretutto la giustizia viene utilizzata per creare business miliardari, dai carceri alle case famiglia, dai commissariamenti delle attività fallite, fino a quelle gestite dalle mafie, coinvolgendo anche tutte le forze dell'ordine che sono le loro guadie armate, e mai un giudice viene processato, perche cane non mangia cane, e piu' viene garantita l'impunità piu' la criminalità aumenta, sia quella mafiosa che quella dei colletti bianchi. Il 100% degli appalti del Nord Italia è gestito da 1 solo studio di commercialisti, il 100% degli appalti del cenntro Nord italia dalla mafia direttamente, senza intermediari.

    4) Avanzo primario, lo Stato deve avere piu' entrate che uscite, cioè piu' gettito fiscale che spesa pubblica, che in una economia normale, dove l'economia è florida, l'occupazione è piena, l'export è in crescita potrebbe essere anche una buona cosa, magari per ripagare il debito, o per investimenti straordinari, ma in un paese dove i lavoratori e contribuenti sono 23 mln su 34 mln di adulti abili al lavoro, dove le tasse complessive superano l'88% per i lavoratori e il 64,8% per le imprese, significa suicidarsi e svendere tutto.

    x) L'avanzo primario uno Stato lo deve fare perche gestisce in maniera esemplare la propria economia, e cioè tasse bassissime, le piu' basse possibili, attività di stato nei servizi pubblici, imprese strategiche, e 3° settore, che garantiscono oltre 250 MLD di utili per lo stato, oltre che servizi a basso costo per i cittadini, e poche tasse, perche questi utili vengono scalati dal fisco, dalle entrate, piena occupazine, cioè pagare le imposte e contributi sui redditi in 34 mln, invece che in 22 mln, si paga meno per ognuno dei lavoratori e si fanno avere molti piu' soldi al nostro Stato, Pil in forte crescita, rapporto debito/Pil sempre piu' basso, export in forte crescita, import in forte calo, benessere generalizzato, una economia tale che permette allo stato di avere 100/115 MLD di avanzo primario, col quale ripagherà il nostro debito in soli 20 anni. Invece che tagliare scuola, sanità, forze dell'ordine, magistratura, infrastrutture, trasporti, perche peggio vanno le cose meglio la cricca controlla la popolazione.

    Marco Cristofoli Moneta Pubblica

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