mercoledì 23 febbraio 2022

Donbass

 

Non ho la minima intenzione di contrabbandarmi per un esperto di geopolitica, ma alcune considerazioni sulla crisi del Donbass mi appaiono di sufficiente buon senso perché valga la pena di sintetizzarle qui di seguito.

In primo luogo, nelle regioni orientali dell’Ucraina è in corso un conflitto – a livello non di guerra in campo aperto ma di guerriglia – non da oggi ma dal 2014.

Fin da allora, in contemporanea con l’occupazione della Crimea da parte della Russia, le repubbliche popolari di Lugansk e di Doneck si sono dichiarate indipendenti dal governo centrale di Kiev.

Quello che è avvenuto adesso è il riconoscimento formale dello status d’indipendenza da parte della Russia. Formale, perché nella sostanza sono otto anni che la Russia collabora con le forze autonomiste locali e fornisce loro supporto, in varie forme.

Va sottolineato che i due territori in questione non includono tutto il Donbass né tanto meno tutta l’Ucraina orientale. Complessivamente si parla di 3,7 milioni di abitanti su una superficie di 17.000 chilometri quadrati. La popolazione della Toscana e l’estensione del Lazio, grosso modo.

Ora, mi pare evidente che nessuno scatenerà un conflitto militare per opporsi all’azione di Putin. Succederà invece che, su pressione USA, verranno dichiarate ulteriori sanzioni economiche contro la Russia.

A queste sanzioni, la UE aderirà con toni chiassosi ma rendendone l’operatività, nella sostanza, quasi nulla. Questo, per tre ragioni.

La prima: la UE mette i propri interessi commerciali, o per meglio dire mercantili, davanti a tutto il resto.

La seconda: anche azioni più corpose comunque non risolverebbero il problema, nel senso che non otterrebbero il dietrofront della Russia.

E la terza: la UE ha bisogno del gas russo.

Per cui la mia previsione è che, semplicemente, si creerà una situazione di fatto che nel giro di alcune settimane, un paio di mesi al massimo, sarà accettata senza che se ne parli più. Chi parla più, del resto, dell’occupazione della Crimea ?

Quanto sopra potrebbe essere smentito se Putin andrà oltre, con l’annessione di fatto di altre parti dell’Ucraina Orientale o addirittura con l’inclusione di tutta l’Ucraina nella sua sfera di controllo, modello Bielorussia.

Ma questo non accadrà.

A breve.

3 commenti:

  1. Vincenzo Delillo: Condivido pienamente. Ho solo il dubbio, non parlando russo, che Putin abbia voluto estendere la protezione russa a tutto il Donbass. Verificherò.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si è fatto autorizzare dal parlamento a intervenire anche al di fuori delle due repubbliche. Ma non credo proprio che lo farò. Per ora.

      Elimina
  2. Oops. "A breve" significava "domani no ma dopodomani sì", a quanto pare.

    RispondiElimina