sabato 1 novembre 2025

La crescita che manca al governo Meloni

 

Gli ultimi dati sul PIL mostrano, tanto per cambiare, un’Italia a crescita zero. Naturalmente si leggono tante diagnosi e ricette su come aumentare produttività, come eliminare vincoli allo sviluppo, come spendere al meglio “le poche risorse che ci sono”.

E continua invece a mancare il riconoscimento che nella stanza c’è un elefante: la carenza di domanda. Problema che tecnicamente è facilissimo da risolvere, come dimostrato dall’utilizzo del Superbonus durante il periodo Covid e immediatamente successivo.

Nel frattempo al MEF Giancarlo Giorgetti si pavoneggia con i complimenti ricevuti da UE e FMI. Dopo aver messo la bara sulla Moneta Fiscale in modo parecchio più drastico di quanto avesse fatto Draghi.

Nonostante tutto ciò, la maggioranza attuale ha ottime probabilità di durare fino alla scadenza della legislatura e di rivincere le prossime elezioni politiche. Solo e semplicemente perché l’opposizione è un accrocchio da cui emergono poche idee, ancora meno proposte valide, e su quelle poche non c’è nemmeno consenso interno alla (cosiddetta) coalizione.

La Moneta Fiscale è la strada giusta e l’azione politica da effettuare è reintrodurla, potenziata e migliorata. Sul come farlo, in questo blog trovate molte indicazioni. Sul chi dovrebbe farlo, o si può sperare che lo faccia, mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

2 commenti:

  1. Luigi Soldati: In questo momento in parlamento non c'è nessun partito che meriti il voto, giacché sono tutti genuflessi a organizzazioni sovranazionali come UE e NATO. In sostanza, non c'è nessuna autentica opposizione, ma meramente formale e di facciata. Ciò spiega la ragione sia della durata di questo governo sia la probabilità che venga rieletto, che come detto sopra non dipendono assolutamente dai "meriti" di questo governo.

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