mercoledì 14 ottobre 2015

I CCF non sono Helicopter Money (ma quasi…)



Biagio Bossone fa notare che non è del tutto appropriato descrivere il progetto CCF come una forma di Helicopter Money, in quanto per HM si intende generalmente un aumento di spesa (o una riduzione di tasse) finanziata direttamente da moneta emessa dalla Banca Centrale.

L’espansione fiscale via CCF, rispetto a una manovra di HM, comporta un problema nel caso in cui il maggior PIL non produca maggiori introiti fiscali sufficienti ad evitare l’incremento del deficit. Questa eventualità è comunque improbabile soprattutto se l’effetto espansivo su domanda e produzione è particolarmente accentuato, come ci si può aspettare in un momento come l’attuale, caratterizzato da un forte sottoutilizzo della capacità produttiva del sistema economico.

Naturalmente, in quest’ultimo caso anche una manovra espansiva a debito si autofinanzierebbe. Il vantaggio (rispetto a quest’ultima eventualità) dell’utilizzo dei CCF è che non c’è emissione di debito all’avvio, e se (contrariamente alle aspettative) i maggiori incassi fiscali prodotti dalla ripresa sono insufficienti, la carenza può essere coperta emettendo ulteriori CCF (come previsto dalle clausole di salvaguardia) e non maggior debito. E questo è il motivo per cui le clausole di salvaguardia sono un elemento essenziale del progetto CCF.

E’ anche vero che, in uno scenario in cui le cose funzionano come previsto, l’HM non si limiterebbe a autofinanziarsi, ma produrrebbe maggiori disponibilità finanziarie (perché lo stato non ha né emesso maggior debito, né messo in circolazione titoli – i CCF - che danno diritto a sgravi fiscali). In altri termini, i CCF sono un second best rispetto all’HM – in teoria: ma le cose stanno diversamente in pratica, se la Banca Centrale non è disponibile ad attivare l’HM…

In uno scenario negativo, peraltro, l’HM effettuato con moneta legale gratuita (e non con quasi-moneta fiscale – si parla sempre dei CCF, ovviamente) non aumenterebbe mai il debito, ma il suo mancato funzionamento (se si distribuisce maggior potere d’acquisto a fronte del quale la produzione non sale in misura corrispondente) creerebbe comunque un danno, sotto forma di eccesso di inflazione.

Quest’ultimo punto dovrebbe risultare chiaro a chi segue questo blog: le politiche espansive non sono una stampante magica che risolve qualsiasi problema dell’economia, sono la soluzione a una crisi economica riconducibile a carenza di domanda rispetto alle potenzialità produttive del sistema. Sono la soluzione a UN problema specifico dell’economia: che però è quello in cui ci troviamo dal 2008, e che nell’Eurozona è stato affrontato con modalità prima inadeguate, e poi, dal 2011, completamente sbagliate

12 commenti:

  1. i ccf non sono hm in quanto non vanno a risolvere un problema di liquidità del settore finanziario ma emettono una nuova moneta distribuita ai cittadini. i ccf non fanno da prestatore di ultima istanza a chi sta per fallire ma vorrebbero aumentare la domanda dei consumi che è troppo bassa. il problema è che lo stesso che emette i ccf è lo stesso che tassa e lo stesso che emette i titoli ccf. una cosa del genere funzionerebbe solo se lo stato fosse appunto una dittatura in modo da impedire che i cittadini possano spingere democraticamente lo stato a stampare sempre di più. per impedirlo bisogna appunto impedire la democrazia. esistono sistemi di questo tipo nel mondo e infatti sono dittature politiche e militari e sono tutti paesi poveri o impoveriti e non ricchi come quelli occidentali seppure in crisi. purtroppo anche il sistema attuale con la separazione tra banca e stato che ha funzionato per molto tempo è arrivato al capolinea e quindi sarà necessario stabilire nuove regole perché sono appunto i cittadini che chiedono ordine e regole e non vogliono tornare indietro alle dittature bensì vogliono rimanere in democrazia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, oggi il problema non è che "i cittadini possano spingere democraticamente lo stato a stampare sempre di più". Proprio il contrario...

      Elimina
    2. lo fa eccome, la famosa indipendenza tra banca e stato fa ridere. a salvarsi sono appunto banca e stato. non l'economia o il mercato. e quando bombardi il popolo, il popolo reagirà. in america almeno danno credito ai giovani per imprese innovative e che fanno appunto da ammortizzatore sociale senza uno stato oppressore che le fa fallire.

      Elimina
  2. come si fa rimettere in moto le produzioni nazionali se la domanda interna viene sostenuta dagli eccessi produttivi dei paesi emergenti? riuscirà cattaneo a far comprare il debito ccf ai cinesi? e anche in tal caso come frenerà la deindustrializzazione nazionale che questo comporta?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La domanda interna invece rimetterà in moto produzione nazionale perché oggi l'Italia ha proporzionalmente molto più eccesso di capacità dei paesi emergenti. Ed è competitiva - 3% di surplus commerciale su PIL - e lo diventerà ancora di più dato che una parte dei CCF sarà utilizzata per ridurre il cuneo fiscale. Quindi REindustrializzazione, non DEindustrializzazione. I saldi commerciali resteranno in equilibrio e non ci sarà accumulo di passività verso l'estero. Da cui, nessuna necessità di vendere il (non-debito) CCF ai cinesi.

      Elimina
    2. allora non si capisce perché le aziende chiudano e producono all'estero oppure rimangono ma solo e finanziate dallo stato sia a fondo perduto, sia con commesse pubbliche, oppure con soldi pubblici per i lavoratori privati.

      Elimina
    3. Perché per molte produzioni a valore aggiunto non particolarmente elevato e' più conveniente produrre in altri paesi. Il progetto CCF risolve questo problema abbassando fortemente il cuneo fiscale.

      Elimina
    4. ma anche quelle ad alto valore aggiunto stanno arrivando da altri paesi. oppure l'iphone lo costruite in italia? in italia si rivende e basta e questi rivenditori sono senza concorrenza. quindi se alzate la domanda avrete solo inflazione perché non avete un eccesso di offerta se l'economia è appunto chiusa. ecco perché creerete posti in cina e non in italia. ecco perché dovete convincere la cina almeno a comprare i ccf per importare svalutazione necessaria alla domanda che avete stimolato e che senza mercato crea inflazione.

      Elimina
    5. In Italia si rivende e basta ? Pare proprio di no, visto che si importa per 450 miliardi e si esporta per 500. Siamo i maghi della rivendita, a quanto pare, se riusciamo a fare 50 miliardi di surplus sulla pura commercializzazione. Evidentemente non è così - oggi - e ancora meno lo sarà applicando il progetto CCF e recuperando venti punti di competitività rispetto al Nord Europa...

      Elimina
    6. non significa essere maghi significa appunto che tali capitali non sono investiti in italia e, quando investiti, non nell'economia reale. stampate i soldi per abbassare l'inflazione e non il contrario. ovvio che non li vedete nell'economia reale. per il semplice motivo che non esistono sbocchi per investimenti nell'economia reale. il dato che dovete tenere presente non è la bilancia ma l'occupazione perché la proposta ccf è presentata da voi per questo problema e non per altri. non importa a nessuno se i ccf non sbilanciano l'economia quando il loro scopo è l'occupazione.

      Elimina
  3. CATTANEO HA RAGIONE SULLA SOVRANITA'

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina