lunedì 1 ottobre 2018

La banale differenza tra recessione e depressione


In questi giorni si sprecano commenti e analisi sull’impatto della manovra economica che il governo andrà ad approvare. Si “sprecano” nel senso che rischiano di essere tempo perso, fino al momento in cui non saranno noti, oltre che l’obiettivo di deficit / PIL (l’ormai famoso 2,4%) il dettaglio degli interventi, le stime in merito all’andamento dell’economia in assenza di manovra, le ipotesi sugli impatti delle azioni da mettere in atto, eccetera.

Per questo motivo, non formulo giudizi fino al momento in cui sarà diffuso il documento analitico – 700 pagine che saranno da leggere con molta, molta attenzione – che costituisce la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (per gli amici, il NADEF). Ed è questione di pochissimi giorni.

Nel frattempo, un caveat.

Uno dei commenti più fuorvianti, che si legge però con discreta frequenza, è che l’economia italiana sta crescendo, per cui sarebbe sbagliato impostare politiche espansive – che vanno messe in atto nei periodi di recessione, non di crescita.

L’equivoco, banale, sta nella differenza tra recessione e depressione.

Un’economia è in recessione quando il PIL reale – la quantità di beni e servizi che si producono, misurata a potere d’acquisto costante – scende.

Un’economia è in depressione quando il PIL reale è significativamente al di sotto del suo potenziale (il che implica alta disoccupazione e basso utilizzo della capacità produttiva delle aziende).

Un caso limite, utile come esempio: se un paese perde il 20% del PIL nel 2017 e recupera il 4% nel 2018, direste che la sua economia è “tonica” e che non servono politiche espansive perché il 4% è un ottimo tasso di crescita ?

In realtà è solo un modesto rimbalzo, se confrontato con il disastro avvenuto nell’anno precedente, ed è del tutto insufficiente a riportare l’economia in condizioni di normalità.

Nel 2017 il PIL reale italiano è cresciuto dell’1,6%, che non è un tasso sbalorditivo ma è quantomeno il migliore ottenuto da parecchi anni a questa parte.

Ma il PIL reale 2017 è stato ancora inferiore di 100 miliardi a quello dell’ultimo anno pre-crisi – il 2007, dieci anni prima !

Nel 2017 l’economia italiana ha quindi conseguito una (modesta) espansione, insufficiente però a risollevarla dal suo stato di (pesante) depressione.

In aggiunta a tutto ciò, il 2018 sta mostrando segni di rallentamento, non solo in Italia ma in tutti i paesi dell’Eurozona.

La mia preoccupazione, di conseguenza, è che la manovra economica non sia abbastanza espansiva, e che non riesca quindi a conseguire un tasso di crescita 2019 almeno pari al 2% reale – che è la linea di demarcazione tra il successo e un risultato deludente.

Sarebbe quindi stato estremamente opportuno aver predisposto strumenti quali la Moneta Fiscale, per dare un impulso all’economia molto maggiore, e senza aumentare la dipendenza dai mercati finanziari.

Ma rimediare è possibile. Quello che non si è fatto prima può essere fatto ora. Deve diventare una priorità del governo, però.


28 commenti:

  1. Non capisco quale sia il problema nell'emettere circa 10 miliardi di crediti fiscali, almeno per gli investimenti. Cioè anche dal punto di vista politico è semplice, non c'è nemmeno bisogno di annunciarlo, lo si mette un po' di nascosto nella legge di bilancio e amen.

    Se qualcuno chiede di cosa si tratta basta rispondere con qualcosa del tipo: "gli investimenti li paghiamo con dei crediti fiscali, le aziende ci costruiscono infrastrutture e in cambio hanno diritto ad uno sconto sulle tasse! Hai presente i super ammortamenti?".

    Se proprio serve possono ridurre il deficit al 2,2% (in modo che se ad esempio emetti lo 0,8% di CCF arrivi al 3, però il numero 3 non lo devi pronunciare perché non deve nemmeno venire il sospetto che i CCF possano essere debito) e sparare qualche scemenza del tipo: "visto? abbiamo pure fatto meglio del previsto, siamo passati dal 2,4 al 2,2!"

    (Comunque la scemenza che di gran lunga si sente di più in questi giorni è che la spesa corrente sarebbe improduttiva e non farebbe aumentare il PIL)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verissimo il commento sulla spesa corrente: è spesa corrente tra l'altro anche quella per il personale sanitario, per gli insegnanti, per le forze dell'ordine. Tutte cose inutili ? non mi pare proprio.

      I CCF in prima istanza potrebbe essere utilizzati, oltre che per gli investimenti pubblici, per il cuneo fiscale (che era poi il nocciolo originario dell'idea, vedi il post del 27.1.2013 "Il primo articolo sul progetto Certificati di Credito Fiscale").

      Elimina
    2. Dal punto di vista politico dovrebbe essere molto più facile iniziare a distribuirli alle aziende, quindi sia per gli investimenti che per la riduzione del cuneo fiscale (alle aziende, non ai lavoratori). Questo perché così facendo eviti i soliti idioti che parlano di stampare moneta, carta straccia, Zimbabwe, Venezuela, etc. e in generale sarebbero più "nascosti" ai media.

      Io proverei a far arrivare ad alcuni membri del governo (in particolare Savona, ma anche personalità come Garavaglia e Bitonci) una proposta specifica che potrebbe riguardare l'emissione di circa l'1% del PIL di CCF per investimenti e riduzione cuneo fiscale alle aziende. Se poi la si associa ad una riduzione del deficit in euro (come ho detto ad esempio 2,2 invece di 2,4) non dovrebbe nemmeno essere difficile convincere Tria.

      Elimina
    3. Ci stiamo muovendo proprio in quella direzione. Però niente decremento del deficit. Deve rimanere al 2,4%. Tria non va "convinto", Tria è un valente tecnico che deve eseguire al meglio il programma politicamente definito dal governo e dalla maggioranza parlamentare che lo sostiene.

      Elimina
    4. Le probabilità di successo quali sono?

      Elimina
    5. Sono convinto che siano significative. Se no, non ci dedicherei tutti questi sforzi...

      Elimina
    6. Lo spero, perché leggere che litigano su come spartirsi le briciole non mi ispira molta fiducia...

      https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/04/manovra-scontro-di-cifre-in-maggioranza-salvini-al-reddito-8-miliardi-m5s-si-e-confuso-lega-loro-usano-simulazioni/4668666/

      Elimina
    7. L'affidabilità delle fonti giornalistiche su queste cose è bassissima. Ma è chiaro che dalle briciole bisogna passare alle pagnotte. E per questo ci vuole la Moneta Fiscale :)

      Elimina
  2. Hanno già completato i lavori di riparazione dell'A14 a Bologna per l'esplosione ad agosto dopo 50 gg.. niente male direi, alla faccia dei noti cialtroni stella rizzo e codazzo simile che da anni cianciano della lentezza degli italiani nel dna e di altri 2mila difetti.. ma il loro mestiere è chiaro spargere letame e autorazzismo per infondere autocondanna nel popolo in modo che non si ribelli a questo sistema credendo sia colpa nostra.. se avessimo la moneta come prima saremmo tra i primi altro che piigs

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh una bella notizia questa dell'A14 ! speriamo che siano rapidi anche per il ponte Morandi, che naturalmente è una cosa più complicata… ma ha ragione lei, in Italia sappiamo fare tutto. Il nostro limite sono l'autorazzismo e le divisioni interne.

      Elimina
    2. E dei politici mediocri e traditori.. almeno quelli avuti sinora dal 92 in poi.. per quelli attuali al gov aspetto a pronunciarmi e spero in bene

      Elimina
  3. Oggi la Commissione Eu ci attacca e lo spread è salito.. succede questo perché i mercati ritengono che ci sarà scontro su exit?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Ritengono" è una parola eccessiva, ma le dichiarazioni bellicose incrementano la probabilità stimata che allo scontro si possa arrivare. E un incremento di probabilità, per quanto marginale, aumenta lo spread.

      Elimina
  4. Ha letto dichiarazione di Conte di un'ora fa ? L'euro è irrinunciabile.. ma se proprio oggi Juncker ha detto che con Italia NON ci sono concessioni o allentamenti.. io non capisco che senso ha dichiarare che euro è irrinunciabile? Allora ha ragione Mori fanno il balletto e son già d'accordo cosi (forse non si arriva agli Use ma continua l'eurogabbia cosi com'è)?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, vuole semplicemente dire che Conte in questo momento ha interesse a calmare le acque, e Juncker invece a intorbidarle (o almeno così pensa lui…).

      Elimina
  5. Sto pensando al reddito di cittadinanza. Se è come ho letto nelle condizioni di qualche tempo fa...praticamente il reddito di cittadinanza andrà solo ai rom residenti o con la cittadinanza italiana (i rom son TUTTI idonei sottolineo Tutti non in senso ironico ma nel senso che rispondono perfettamente alle condizioni richieste dal regolamento e dall'Isee ) . Non lo percepiranno TUTTI I disocupati che vivono in un necleo familiare (anche se poveri: la stragrande maggioranza anche se povero (o neo povero ) ha un reddito Isee superiore agli 8000 Euro ) ..
    ci sono alcuni miei conoscenti che stavano discretamente bene finiti in disgrazia ...hanno la casa di proprietà , nel nucleo familiare disocupati totali e difficilmente ricollocabili per età (over 45 ) ma con reddito da nucleo familiare che va sui 20 milaa euro perché c'è un solo reddito più un mezzo reddito di lavoro stagionale. . La situazione dei disoccupati italiani è più o meno questa. Possibile che i tecnici del M5s e della lega (economisti piuttosto conosciuti ) non abbiano pensato a questo ? . Invece è buona , a mio parere, l'idea di render il reddito di cittadinanza spendibile solo attraverso una card o il codice fiscale (cioè non spendibili all'estero ). Posto che la furbizia è sempre in agguato : basta mettersi d'accordo con altri utenti , far acquisti regolari per conto loro (anche familiari con reddito normale ) e poi farsi dare l'equivalente in moneta contante. Comunque la card tendenzialmente indirizzerà allo spendere in Italia (tendenzialmente al netto delle furbizie italiche ).

    Se il badget è 10 Miliardi..(ma non parlavano già dall'anno scorso di 18 miliardi già con copertura individuata ? ..) 10 miliardi sono appena sufficienti per dar il RdC agli zingari e ai residenti regolari extracomunitari e qualcosina agli italiani (la stragrande maggioranza non entra nel target richiesto: i giovani ad' esempio ...chi è che non vive in un nucleo familiare con reddito ? praticamente nessuno…)
    (continua )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. (segue)
      Forse è meglio pensare ad altre forme di sostegno ed eliminare questo Reddito di Cittadinanza. Secondo me è una gran illusione ed una grande fregatura. Quando gli italiani si renderanno conto che non ci possono accedere , potrebbe rivelasi un boomerang per i grillini ma per i gialloverdi in generale. Se invece estendono le regole e l'Isee in modo da renderlo accessibile ...allora ci vogliono ben altro rispetto non dico ai 10 ma anche ai 18 miliardi da loro previsto.

      Devono pensare ad altre soluzioni . Questo Reddito di Cittadinanza lascia perplessi….

      oltreché far nascere l'ostilità già presente della parte produttiva del paese il Nord in generale e il Lombardo Veneto in particolare (ostilità non priva di giuste motivazioni…)

      e poi : ma chi si sbatte dalla mattina alla sera per un lavoro retribuito 850 euro ..continuerà a farlo se se ne può avere 720 ..avevolmente per 3 anni...altro e se si escogitano forme di occupazione /disoccupazione a fisarmonica ? si prende il Reddito di cittadinanza...poi si vien assunti in lavori momentanei poi si vien licenziati per riprendere il reddito di cittadinanza e cosi via vita natural durante ( in Inghilterra gli inglesi che non sono i nostri cari meridionali (non lo dico in senso razzista , sono meridionale...ma la verità va detta ) negli ultimi decenni con i sussidi se ne sono inventati una più di bertoldo pur di essere sussidiati a vita.

      Ma non è meglio allora sviluppare forme di aiuto (ma produttivo ) sviluppando soluzione tecniche come quelle ideate da Warren Mosler ..con i PLT (piano di lavoro transitorio )? ti do un sussidio e quel sussidio te lo lavori tutto (e nel mentre ti cerchi lavoro ) cioè dare 800 euro ai disoccupati e organizzare piani di lavoro da commissioni rigorosamente territoriali (che conosco la struttura economica della zona e le sue esigenze ) e formare le commissioni territoriali ad hoc inserendoci laureati esperti di impostazione economica e similari, tecnici del mondo produttivo privato e tecnici del mondo produttivo pubblico e stabilire "cosa serve " e indirizzare sistematicamente i fruitori che hanno perso il lavoro (ma non disocupati proprio grazie ai PLT ) a fare i lavori che servono realmente ed imporre criteri di produttività /controllata e monitorata come il settore privato (cioè non permettere forme di parassitismo bighellone "parcheggio " statale come i famosi e falliti LSU (Lavori Socialmente Utili ). Inserendo nella struttura produttiva in modo "permanente " cioè strutturale al sistema economico/produttivo..si eliminerebbe totalmente la disoccupazione , l'indigenza totale (e le conseguenza sociali ) , si migliorerebbe il territorio e il sistema produttivo in generale (se si applicano con il rigore prima detto ) , i disoccupati "sussidiati " verrebbero salvaguardati anche nella loro dignità : non fannulloni (come i titoloni di Vittorio Feltri ) ma produttivi e pagati per quel che producono. Etc etc

      E in questa direzione che bisogna muoversi...non nei redditi di cittadinanza che sono un "palliativo " nocivo...

      Elimina
    2. Io ancora più semplicemente avrei proposto un rilancio dell'impiego pubblico, assumendo operatori sanitari, insegnanti, personale per le forze dell'ordine eccetera. Ma il reddito di cittadinanza è un'istanza storica del M5S, sono praticamente nati con quello. I dubbi che ha lei li capisco, ma occorre attendere le proposte di legge per capire se sono stati adeguatamente affrontati e risolti.

      Elimina
  6. Una domanda su Draghi e BCE.. secondo lei quando salvarono l'eurosistema 6 anni fa fu di loro inizitiva o cmq il permesso/consenso lo ebbero di sotterfugio dal potere finanziario e industriale europeo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'iniziativa fu sicuramente di Draghi, ma è chiaro che l'establishment finanziario e industriale aveva un fortissimo interesse a evitare l'esplosione del sistema. In realtà Draghi fu abile e forse fortunato a bluffare: il "whatever it takes" fu letto dal mercato come una disponibilità della BCE a intervenire nel momento in cui l'euro fosse sul punto di collasso, ma la veste giuridica che assunse - l'OMT - comporta condizionalità che ben difficilmente sarebbero accettate da un qualsiasi paese. Un bluff quindi, che in quel momento nessuno andò a "vedere". Ma oggi non so… e per di più Draghi è in uscita, ed è tutta da capire la posizione che assumerebbe un futuro presidente BCE "rigorista".

      Elimina
  7. Se governo vorrà implementare ccf cct e tutto ciò che serve per predisporre recupero e difese dell'Italia.. pensa che ci riuscirà coi tecnici che rallentano o remano contro nei ministeri? Quanto ci vorrebbe a sostituire il personale? Ma gli statali si possono rimuovere avendo vinto il concorso pubblico (posto a vita)?? Non mi tornano queste cose..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rimuovere no, passare ad altro incarico sì. Comunque la cosa non mi preoccupa. Se la maggioranza è compatta e coesa, quello che si vuole fare passa. Tria era dipinto come l'argine contro il deficit al 2,4% e invece ha preso atto che un tecnico fa quello che la maggioranza politica decide.

      Elimina
  8. Ipoteticamente una volta usciti da €: meglio una sola moneta, o 2 una al Nord e una al Sud porterebbe maggior crescita ?
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è una logica dietro la doppia moneta Nord - Sud, ma meglio ancora a mio parere un'allocazione differenziata di CCF: vedi post del 24.11.2013.

      Elimina
    2. Quali sarebbero i pro e i contro ? Il Sud esporterebbe e produrrebbe di piu' ? E non sarebbe un caos a livello nazionale avere 2 monete ? Le materie prime si pagherebbero con la moneta forte del Nord ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

      Elimina
    3. Un caos no, semplicemente una maggiore allocazione di CCF è molto più semplice da gestire rispetto a una conversione della moneta in circolazione e dei crediti in essere. Quanto alle materie prime, in linea di massima si pagano in dollari, comunque...

      Elimina
    4. Ma con 2 monete, il Sud aumenterebbe produttivita', esportazioni ( grazie alla debolezza monetaria ) e mercato interno ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

      Elimina
    5. Anche con i CCF allocati in misura più che proporzionale a cittadini e aziende del Sud. Vedi anche il post del 31.5.2013.

      Elimina