giovedì 14 maggio 2020

L’equivoco dei CCF “che portano alla rottura”


Certificati di Compensazione Fiscale non nascono per rompere l’euro. Nascono per risolverne le gravissime disfunzioni.

Esitare a introdurre i CCF nel timore che “sarebbero visti come un passo prodromico all’uscita” non ha senso. Chi lo dice non ha compreso la proposta (a meno che la sua posizione non sia totalmente pretestuosa).

Dalla UE, mettiamolo in chiaro, non arriverà mai alcun sostegno finanziario. Al massimo complicate partite di giro – il MES, il SURE, il Recovery Fund se mai decollerà – con l’implicazione di sottoporsi a vincoli e condizionamenti per usare soldi che dobbiamo comunque, in un modo o nell’altro, mettere o garantire noi.

I paesi nord-eurozonici non vogliono “pagare per l’Italia” e dicono che noi, in effetti, i soldi li abbiamo. Il che per la verità è un dato di fatto: l’Italia ha un notevolissimo surplus commerciale e la sua posizione patrimoniale sull’estero (NIIP) è gradualmente migliorata in questi anni, portandosi a inizio 2020 in territorio positivo.

L’Italia sconta soltanto la catastrofica decisione di aver convertito un debito in moneta propria – un non-debito, in effetti: depositi presso il Tesoro, garantiti dalla potestà di emissione monetaria dello Stato italiano – in un debito in moneta straniera (l’euro). In una moneta, quindi, che non possiamo emettere e che è troppo forte per i fondamentali della nostra economia.

La soluzione è emettere un titolo – i CCF – il cui valore è garantito dalla sua utilizzabilità a fini fiscali. L’unica condizione perché ne sia assicurato il valore è che le quantità in circolazione siano una frazione degli incassi lordi annui della pubblica amministrazione.

Ai mercati si spiegherà che il rapporto debito pubblico / PIL (dove il debito pubblico è quello da pagare in euro, che non comprende ovviamente i CCF) si ridurrà costantemente rispetto ai livelli di fine 2020. E questo sarà possibile grazie al recupero dell’economia al termine dell’emergenza sanitaria, e alle azioni espansive che i CCF consentono di effettuare.

Alla UE non si chiede nulla. Alla BCE, soltanto di riaffermare il principio di “evitare frammentazioni della zona euro”, che peraltro è uno dei suoi compiti essenziali, anzi esistenziali.

Su questi presupposti, lo spread calerà a livelli prossimi a zero.

Tutto questo è assolutamente possibile. L’Italia deve solo uscire dalla mentalità di passività e subordinazione. Le soluzioni NON arrivano dall’esterno. Le abbiamo in casa, e si tratta solo di applicarle.


10 commenti:

  1. Secondo lei qual è il popolo e il paese che ha più contribuito allo sviluppo umano in termini di invenzioni, scoperte scientifiche e tecnologiche a cui l'umanità è in debito (se così si può dire) ?
    Heidi Mi Sorridono i Monti

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    1. Il popolo ebraico. Durante i secoli in cui è stato sparpagliato, principalmente, tra vari paesi dell'Europa centrale: dalla Francia alla Russia passando per la Germania e gli altri paesi dell'est.

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    2. Beh i tedeschi hanno inventato fertilizzanti chimici gli
      Austriaci i gruppi sanguigni anche se erano di origine ebraica gli inventori erano e si sentivano tedeschi austriaci. Gli USA con borlaug hanno fatto la rivoluzione verde gli inglesi il vaccino contro il vaiolo e internet. I cinesi hanno fatto tante invenzioni e adesso dominaneranno. I francesi con Pasteur gli antibiotici.I russi hanno evitato con arkipov e petrov 2 guerre nucleari che si sarebbe già verificata durante la 2 guerra mondiale se il signor fermi non avesse sbagliato di 1 millesimi di millimetro di alluminio la scoperta della fissione nucleare nel 1934 che poi venne fatta dagli stessi tedeschi nel 38 hanh e strassmann e con 4 anni in più i nazisti sarebbero arrivati anch'essi alla bomba nucleare, poi noi italiani abbiamo fatto l'impero romano il rinascimento fondato le banche moderne e la finanza il miglior metodo istruttivo mondiale Montessori inventato telefono autostrade carro armato cemento il personal computer pila atomica e oggi abbiamo la prima industria farmaceutica europea nel 2019 sorpassata la Germania i vaccini moderni sono creati grazie a competenze italiane e secondo la prof gloria saccani jotti più del 50% degli antibiotici oggi prodotti nel mondo sono stati scoperti in Italia. Tirando le somme io penso che il popolo italiano sia quello che abbia dato qualcosa in più al mondo rispetto agli altri !?! ;)
      Heidi Mi Sorridono i Caproni

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    3. Non ho scritto che hanno fatto TUTTO gli ebrei, e gli italiani hanno sicuramente fatto MOLTO, MOLTISSIMO. Però se ci chiediamo "quale POPOLO ha fatto di più…" la risposta IMHO non può che essere: il popolo ebraico.

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    4. Purtroppo il popolo ebraico ha anche il triste primato ed invenzione dell'usura (o era nata prima coi Greci?). A proposito l ha sentito il Tajani 2 settimane fa su rete4 a tarda ora ammettere che le 12 stellette lo straccio blu dell'Ue stanno a designare le 12 tribù giudaiche? Ha solo omesso di dire che fu Kalergi a creare lo straccetto e scegliere la 9a sinfonia come inno per la Paneuropa.

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    5. Penso che sia nata con l'umanità, o giù di lì. Quanto a Kalergi, mi risulta fosse di madre giapponese e con antenati in vari paesi europei dal lato paterno (anche veneti: a Venezia c'è il palazzo Vendramin Calergi), ma non ebreo.

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    6. Non intendevo che Kalergi fosse ebreo ma che nei suoi scritti desiderava una élite ebraica (discendente o comunque affine elite bancaria) che dominasse i popoli europei mischiandoli a quelli africani. Beh mi pare che più o meno ci siamo arrivati a parte il melting pot fallito (hanno realizzato "solo" enclavi musulmane ecc in Francia Svezia Uk)

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  2. Marco, ok, i ccf pian piano sostitueranno dal mio punto di vista il ricorso ai mercati per fare deficit. Faranno aumentare il PIL e di conseguenza il gettito tributario in euro aumenterà (nei primi 2 anni nn possono entrare ccf in tasse) e tutto ciò abbatterà lo spread. Il ricorso ai mercati sarà minimo e solo per ottenere euro in ambito di utilizzo per l'import e per pagare gli interessi sul debito pubblico. Ma facendo cosi, nn domandando quasi più euro a prestito dai mercati, e immettendo sempre di più ccf in economia, nn equivale ad una uscita nel medio periodo dall'euro (che nn vedo l'ora sinceramente che accada)? Ciao Giò

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    1. Per pagare l'import no, dato che siamo in forte surplus commerciale. Nel lungo (molto lungo) termine effettivamente l'utilizzo di euro rischia di diventare secondario, ma è un problema dell'eurosistema, che è concepito sul presupposto assurdo che la quantità di potere d'acquisto in circolazione non debba crescere in funzione dello sviluppo del PIL nominale (se non grazie a surplus esteri - che però sono deficit di qualcun altro - o a espansione di credito - con il conseguente rischio di eccessi e di bolle speculative). Vedi anche il post del 28.4.2019.

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  3. Ma non è che lei apprezza gli ebrei perché lavorando nella finanza oltre ad essersi fatto comprare dagli ameriCANI si è fatto comprare anche da sta' massa di circoncisi schiavetti degli Usa, ma d'altronde i riccastri ladroni imprenditori italiani dovevano trovare un PAPPONE che li proteggesse dai comunisti dopo la 2 guerra mondiale e si sono pure inventati un piano Marshall che avrebbe dovuto rialzare le economie europee, i francesi hanno fatto delle ricerche, e in un documentario hanno smontato la teoria della ricostruzione dell'europa fatta grazie allo pseudo piano d'aiuti che fu solo propaganda dell'impero dei meticci stupratori USA, infatti con pochi miliardi di dollari nel dopoguerra non si sarebbe mai potuto ricostruire un continente come l'Europa. Allora mi dica ha fatto affari economici anche con gli ebrei oltreché coi suoi padroncini USA per questo li lecca così tanto ???
    Heidi Travone Svizzero

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