giovedì 13 giugno 2013

Progetto editoriale: indice preliminare del libro


LA RIFORMA MONETARIA
per il conseguimento della piena occupazione

 
PREMESSA
UNO - Che cosa non funziona nell’euro

 
GLI STRUMENTI PER RISOLVERE LA CRISI
DUE - Ridare flessibilità al sistema monetario con i Certificati di Credito Fiscale
TRE - Bozza di proposta di legge per introdurre i Certificati di Credito Fiscale
QUATTRO - I Tax-Backed Bonds
CINQUE - Emissioni di BOT a un anno con vincoli di portafoglio per il sistema bancario
SEI - L’Italia fuori dalla crisi: previsioni macroeconomiche 2014-2017

 
I TEMI MACROECONOMICI CHIAVE
SETTE - Il paradosso della frugalità: l’austerità sconfigge se stessa
OTTO - Bolle speculative e trappola della liquidità
NOVE - Debito pubblico: perché non è la causa della crisi
DIECI - Riforme strutturali: perché non sono la soluzione
UNDICI - Carenza di moneta e depressione economica
DODICI - Keynes: grandezza e fraintendimenti
TREDICI - Moneta a cittadini e aziende, non al sistema finanziario
QUATTORDICI - Manifesto di politica macroeconomica

 
LEZIONI DELLA STORIA
QUINDICI - William Jennings Bryan, Korekiyo Takahashi, Hjalmar Schacht
SEDICI - Gli anni Trenta e la fine del gold standard
DICIASSETTE - La crisi petrolifera e i suoi equivoci
DICIOTTO - La crisi SME del 1992
DICIANNOVE - La crisi argentina del 2001

 
CONCLUSIONI
VENTI - Un nuovo assetto monetario per l’Europa

17 commenti:

  1. Luca Pieroni: Mi permetto di suggerirti un capitolo: Macroeconomia: perche' non c'e' mai l'"uomo" ? Se guardi tutti i trattati partono da postulati relativamente ai comportamenti di chi poi effettivamente tiene i comportamenti economici. Ovvero: posto che il lavoratore scegliera' sempre l'opzioni in cui viene pagato meglio .... posto che il merato del lavoro non risenta dei fattori logistici .... a furia di "posto che ..." si costruiscono modelli che fanno disastri ... sarebbe carino provare ad inserirlo 'sto "omino" ... No ?

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    1. Beh è un tema molto interessante però mi sembra più filosofico... sono d'accordo che molti modelli, specialmente quelli neoclassici, partono da presupposti di razionalità economica alquanto scollegati dalla realtà. Qui però l'impostazione è keynesiana - mi spiego meglio perché non mi piacciono le etichette anche se per comodità si finisce per usarle: necessità di politiche attive di sostegno della domanda per uscire da una condizione di trappola della liquidità; ed effetti perversi dei sistemi monetari rigidi (gold standard ai tempi di JMK, euro-con-la-struttura-attuale oggi). Qui non è tanto una questione che l'omino sia perfettamente-economicamente-razionale, è che se non lavora non mangia; se non c'è domanda non lavora; e se la moneta non circola non c'è domanda. Poco da sfogliare verze...

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  2. Appunto poco da sfogliare verze. Io sarei anche d'accordo. Ma purtroppo la mia opinione è che la fattibilità politica complessiva di soluzioni come queste che già giudicherei più proponibili rispetto a quelle del duo Borghi-Bagnai sia attualmente eguale ad un bello zero rotondo. Lieto di essere smentito dai fatti naturalmente. Peccato che quelle stesse serie storiche alle quali sovente gli economisti o soi-disants si appellano siano proprio le prime a condannarli. Senza appello. Buona giornata.

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    1. Quanto alla fattibilità politica oggi mi sento pessimista anch'io, ma è un cattivo umore di giornata... Vediamo, l'unica certezza è il cambiamento (diceva il Buddha).

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  3. Scusate Carlo e Marco non ho capito, cosa richiede la politica perchè una soluzione(anche semplice) diventi "fattibile"?
    Avere(forse) la tessera di partito?
    Giovanni

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    1. Non è una questione di tessere. Al governo ci dev'essere qualcuno che pensi all'interesse collettivo e non al proprio. Che capisca di che cosa si sta parlando. O in alternativa, che sappia scegliere a chi dare ascolto. La ricetta per uscire dalla Grande Depressione, Keynes l'aveva formulata subito, ma per applicarla in pieno ci sono voluti dieci anni (e la guerra...) Speriamo stavolta di accorciare i tempi...

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    2. Ciao Giovanni.
      Non penso ovviamente ad un improponibile storicismo di marca crociana che ci condannerebbe senza appello. Preferisco pensare che sia sempre possibile agire, al di fuori di condizionamenti ideologici per il determinismo di un progetto non violento. In questo senso giudico la proposta di Marco tra le più politicamente plausibili che abbia mai sentito finora. Purtroppo, rinunciare ad uno storicismo non significa dover negare qualsiasi valore euristico alla storia. Non ad una storia per seipsam ma, piuttosto, all'interesse dovuto al dispiegarsi delle operazioni mentali della comunità degli storici ;o))))

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  4. Il suo progetto viene incontro alle esigenza sia degli industriali e sia dei sindacati e allora cosa vogliamo, la luna?
    giovanni

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  5. Le faccio io una domanda: questo progetto ha avuto l'onore di essere pubblicato sul Sole 24 Ore a fine ottobre 2012 (vedi post 27.1). Reazioni ? NESSUNA. Nemmeno di qualcuno che spiegasse perché "non" dovrebbe funzionare. Secondo lei, perché ? Io ho qualche teoria, nessuna però che mi convinca del tutto...

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    1. Secondo me dott.Cattaneo la sua proposta è stata gia vagliata e analizzata da chi di dovere ma il problema secondo me è assumersi il rischio di questo progetto, delle conseguenze nei confronti della Germania e quindi della Bce.
      Direbbero: avete trovato questo escamotage benissimo, quì in Germania possiamo anche fare a meno dell'euro adesso!
      Forse questo è il motivo....

      giovanni

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    2. Se fosse così direbbero a chi di dovere (e senza farsi sentire): semaforo verde procedere. Troppo bello per essere vero, ma chissà...

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    3. Dott cattaneo un appunto x il suo progetto editoriale:le raccomando, se l'idea è semplice e funzionale faccia a modo che anche il libro sia semplice da capire anche x chi non conosce quasi un H di economia!
      Si deve leggere come bere un bicchier d'acqua.Grazie.
      giovanni

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    4. @Giovanni obbedisco !!! nessuna formula, numeri e grafici lo stretto indispensabile, linguaggio appropriato ma nessun tecnicismo fine a se stesso ! anzi, lei mi mazzoli e mi segnali se in qualche post ha visto capriole di linguaggio inutilmente erudito...

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  6. mi permetto di inserirmi nell'ultimo commento e concordo con
    il dott. Cattaneo quando ( nel precedente post ),si rivolge a
    Grillo: ma come? questo è il punto focale GFC

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    1. Intanto ci sono voci di sommovimenti nel M5S, in parte anche legati alle ambiguità sul tema euro. Grillo o non Grillo, anche da una posizione di minoranza loro hanno il megafono per farsi sentire riguardo alla sovranità monetaria. Devono usarlo.

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  7. Ho il sospetto che Grillo non sia completamente libero, un suo recente post sul MES sembra un ordine impartito direttamente da Bruxelles ... confido più nei parlamentari del M5S e negli otto milioni che li hanno votati.

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    1. E' il dubbio che abbiamo in tanti. Certo, i messaggi di Grillo - soprattutto su temi economici - sono sempre stati ondivaghi. Ma adesso non si tratta più di scegliere gli slogan che fanno più effetto sulle piazze: elettori e attivisti sentono la necessità di messaggi chiari. In primo luogo in materia di economia e sovranità monetaria.

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