venerdì 6 giugno 2014

CCF che restano in frigorifero ?


Matteo Salani pone alcune domande (“probabilmente ingenue” dice lui: ma no, non sono ingenue per nulla, questi temi di “meccanica monetaria e finanziaria” non sono affatto intuitivi…) in merito al futuro mercato dei Certificati di Credito Fiscale.

“Non mi è chiaro il motivo per cui l’emissione di CCF con utilizzabilità differita a due anni possa avere un effetto benefico immediato. Ho letto in alcuni dei tuoi post che l’emissione creerebbe un mercato di questi titoli. Da cui, per esempio, le imprese con carenza di liquidità (e ce ne sono, anzi oggi quasi tutte) potrebbero ottenere euro vendendo i CCF subito, scontati a un tasso paragonabile a quello dei normali titoli di Stato.

Ora, c’è la possibilità che tutti i percettori vendano contemporaneamente i CCF ricevuti ? e che cosa succederebbe ?

Inoltre, è possibile il caso opposto ? ogni percettore mantiene il possesso dei CCF ricevuti per tutti i due anni, non c’è beneficio su PIL e occupazione, nessuna ripresa economica e dopo due anni lo Stato ha il problema delle entrate fiscali che calano ?”

Risposta: si verificherà una combinazione di quanto segue.

Molti percettori (aziende, ma anche lavoratori e privati in genere) convertiranno i CCF in euro. Non c’è da temere una pressione al ribasso sui valori al di là di uno sconto poco diverso da quello di mercato su un BOT a due anni. Ricordiamo che stiamo parlando di un titolo supersicuro, una vera e propria banconota a utilizzo differito. Se il tasso di attualizzazione salisse anche solo di un punto sopra quello di BOT con scadenza equivalente, la corsa all’acquisto da parte degli investitori alzerebbe i prezzi e diminuirebbe il fattore di sconto.

Si creerà sicuramente, inoltre, un mercato di finanziamenti garantiti da CCF. Il percettore che ha bisogno di liquidità può anche non vendere il CCF ma costituirlo a garanzia di un finanziamento bancario. La banca, che tra due anni avrà pagamenti di tasse e imposte da effettuare (anche in qualità di sostituto d’imposta per retribuzioni, ritenute sugli interessi eccetera) mette in atto un operazione priva di rischio: anticipa per esempio 95 a chi ha ricevuto CCF per un valore facciale di 100, depositato magari su un conto titoli presso la banca stessa… se il soggetto finanziato non rimborsa a scadenza, la banca escute la garanzia e rientra del finanziamento con i risparmi di pagamenti di imposte conseguiti grazie all’utilizzo dei CCF. Partirebbe anche un importante mercato di pronti contro termine sui CCF.

Nascerà poi, con ogni probabilità, un significativo fenomeno di transazioni e compravendite, per operazioni di un certo importo, regolate direttamente in CCF, e si svilupperanno anche sistemi di pagamento elettronico (carte di credito) per operazioni al dettaglio.

Ma anche chi non ha bisogno di liquidità ha un “effetto ricchezza” immediato. Oggi la situazione economica è pesante, oltre che nella sostanza, anche sotto il profilo psicologico. Parecchi tagliano spese non strettamente indispensabili anche se potrebbero permettersele. Dopo la Riforma Morbida, chi ottiene maggior reddito sotto forma di CCF è molto più incentivato a spendere gli euro che possiede, e non a tenerli immobilizzati, perché entra in possesso di titoli che consentiranno minori esborsi per tasse e imposte in un futuro non distante.

Che i CCF messi in circolazione rimangano illiquidi e bloccati, e non mettano in moto una significativa ripresa della domanda e dell’economia, è in definitiva veramente da escludere.

56 commenti:

  1. OT. cosa ne pensa dell'inziativa svizzera di un referedum per abolire la riserva franzionata ? vedasi: http://www.iniziativa-moneta-intera.ch/
    elena

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    1. La riserva frazionaria è la conseguenza della pressione esercitata dalla "massa" a cui le banche hanno dato questa risposta. Non puoi fermare quella pressione. Se ci metti un muro crollerà. Così come non puoi fermare l'immigrazione.

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    2. Mi pare che la finalità sia quella di impedire i fenomeni di creazione incontrollata di moneta che hanno originato bolle speculative e crisi finanziarie. E che il fondamento teorico riprenda quello di una scuola di pensiero economico di cui si parla abbastanza negli ultimi tempi, la "positive money". Temi che mi riprometto di approfondire (al momento ancora non l'ho fatto :) )

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  2. Di fatto i CCf sono un titolo tossico per le banche in quanto emesso dallo Stato e non da loro.

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    1. Non vedo proprio nulla di tossico in un titolo di Stato privo di rischi di default...

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    2. ma non privo di rischio svalutazione a valori pari allo 0. del resto anche i titoli di stato sono a rischio zero perché coperti dalla bce oggi ma le tasse che aumentano cosa sono? non sono forse una svalutazione di quel risparmio? se ti do 100 euro ma ne te levo 110 non ti sto forse intossicando con un titolo che non puoi vendere se non perdendoci pure di più?

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    3. Ma le tasse continuano ad aumentare perché si è iniziato a fare austerità per "rimettere i conti pubblici in ordine": e invece più fai austerità più impedisci al PIL di crescere, i conti vanno sempre peggio e tu insegui l'incremento di debito pubblico, in una spirale senza fine...
      Il rischio svalutazione di un titolo come i CCF esiste se ne emetto troppi: ma la proposta è 200 miliardi annui utilizzabili a fronte di entrate dello stato di circa 800. Con queste proporzioni, il rischio che ce ne siano così tanti in circolazione da rendere problematico utilizzarli non esiste.

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  3. I soliti cartalisti ancora convinti che la moneta sia dello Stato. Ancora non riescono a capire che la moneta è della gente e non dello Stato.

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    1. La moneta non è "dello" Stato: ha valore in quanto "accettata" dallo Stato. Questo è il principio base del cartalismo, e mi è chiaro. Che cosa significhi "moneta della gente e non dello Stato", al contrario, mi sfugge...

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    2. Se la moneta ha valore se accettata dallo stato come dite voi vuol dire che è appunto lo stato ad essere il titolare. Ma è bene che nessuno sia il titolare della moneta perché i titolari sono i portatori che hanno deciso di scambiarsela. Cioè tutti noi. Siamo tutti singoli e privati. E lo fa perché ci sono autorità statali e private che la regolano. gli attori sono cioè diversi e non uno solo. voi invece volete tornare al passato rimettendo una seconda moneta solo di stato dentro il sistema monetario che a quel punto lo farà saltare. è stato fatto tante volte durante la storia. i greenbacks americani servirono a far saltare il gold standard pur di vincere una guerra. l'euro è il "gold standard" di oggi che voi volete far saltare più o meno consapevolmente. ma non è questo il punto. del resto molti economisti sono contrari all'euro e forse anche molte potenze...l'errore è che la riforma morbida non prevede al tempo stesso riforme liberali in economia. cioè lo stesso errore dell'eurozona attuale che di fatto è una burocrazia statalista fuori controllo ormai.

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    3. Continuo a non capire che cosa darebbe valore a una moneta fiat, se non l'accettazione da parte dello Stato !

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    4. l'accettazione da parte dello stato per le tasse è solo un "attore" del sistema monetario fatto da più attori. non esiste un solo attore a dare fiducia alla moneta fiat. così come non esiste un tavolo che si regge con una gamba sola. tanto è vero che un tipo di "moneta" stampata dallo stato (i titoli) sono tornati sicuri solo dopo essere stati coperti da un altro attore del sistema ovvero le banche centrali (private). senza questo secondo attore sarebbe saltato il sistema.

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    5. Ma quei titoli non erano più sicuri perché erano da rimborsare in euro, e lo stato italiano non possedeva la macchina da stampa. Fossero stati in lire non ci sarebbe stato nessun dubbio (come non c'è per USA UK e Giappone..)

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    6. ma lo stato ha 800 miliardi di spesa pubblica poteva benissimo tagliare e trovare gli euro necessari. non è in grado di farlo? bene, vuol dire che se non ci fosse stata la bce sarebbe fallito per insolvenza. se erano in lire l'italia avrebbe stampato e svalutato i risparmi per pagare i titoli in scadenza. ma che senso ha comprare i titoli se so già che me li svaluterai e mi alzerai il costo della vita con l'inflazione?

      e il 92? nel 92 la germania era un disastro e ancora non unita. la cina era agli inizi. oggi se svaluti, gli altri svalutano più di te. non ci sono più i dazi.

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    7. Non nel 1992, ma DOPO IL 2008 Giappone, USA e UK hanno stampato, garantito il rimborso del debito pubblico e NON C'E' STATA NESSUNA INFLAZIONE. Non c'è inflazione in presenza di un crollo di domanda prodotto da una crisi finanziaria. E non ci sarebbe stato neanche in Italia. Unità tedesca, Cina, dazi NON C'ENTRANO NULLA.

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    8. anche la bce ha garantito il debito pubblico stampando. i soldi dati alle banche infatti sono andati a comprare il debito e non all'economia come vorrebbe lei. lei cita l'america dove al contrario gli uffici pubblici vengono chiusi di colpo per rientrare dei soldi. non ha alzato le tasse per salvarli. non ha imposto austerità per salvare le città fallite. le ha fatte fallire. in italia ils ettore privato sta pagando i costi dei flalimnti dels ettore pubblico con al differenza che il pubblico continua ad avere los tipedio fisso mnentre gli altri no. e lei parla dell'america? andiamo suvvia. neanche i cinesi sono più statalisti come ancora l'italia.

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    9. Sì ma i soldi sono stati emessi e dati alle banche per comprare il debito pubblico DOPO che è stata imposta l'austerità. Negli USA invece la politica fiscale è stata espansiva (anche se potevano essere molto più avanti nella soluzione della crisi del 2008 se lo fosse stata ancora di più: c'erano ampi margini).
      Non sono mai stati "chiusi uffici pubblici per rientrare" negli USA. Esiste un tetto al debito pubblico che richiede un voto del Congresso per essere innalzato, cosa che avviene periodicamente. Alcuni mesi fa i repubblicani hanno cercato di strumentalizzare la situazione per ottenere alcune concessioni, e Obama ha messo in aspettativa per qualche settimana un certo numero di dipendenti pubblici per non cedere a questa forma di pressione (ricatto, per chiamarla con il suo nome). Era un bluff, e i repubblicani alla fine hanno ceduto. Nessuno è stato licenziato. Il problema comunque era esclusivamente legale-politico, non economico-finanziario.
      Le città in difficoltà, come Detroit, vengono lasciate fallire negli USA, certo. Ma un conto è il fallimento di amministrazioni locali - che hanno debiti in circolazione pari forse all'1%-2% del PIL locale. Un altro sarebbe il default di uno stato membro dell'Eurozona, con debito pubblico del 100% o del 130%...

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    10. nessuno è stato licenziato? guardi che quando hanno chiuso lo shuttle sono andati a casa 27mila persone. quando fiat ha comprato chrysler coi soldi del governo la forza lavoro ha dovuto accettare un contratto fatto dal privato e non dallo "stato". il sindacato è azionista dell'azienda. quando è fallita lehman sono andati a casa tutti i lavoratori il giorno stesso del fallimento. non in cassa integrazione straordinaria potendo poi lavorare in altre aziende in nero come si fa in italia. ovviamente io parlo dopo averci vissuto 3 anni in america e non parlo a vanvera. gli italiani è meglio che non si azzardino a parlare dell'america. meglio se parlano del sudamerica che è più consono alla cultura italiana.

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    11. Nessuno è stato licenziato come conseguenza del debt ceiling e del suo temporaneo non innalzamento: la cosa a cui lei si riferiva dicendo "lei cita l'america dove al contrario gli uffici pubblici vengono chiusi di colpo per rientrare dei soldi". Niente di tutto questo.

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    12. si faccia un giro in america. poi mi dice la differenza con l'italia riguardo il mondo del lavoro. e ovviamente non legga i giornali italiani perché raccontanto una america che non esiste per ovvi motivi di strumentalizzazione. il fallimento di roma lo stanno pagando gli italiani. anche gli evasori visto che poi pagano le tasse indirette.

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    13. Ci sono stato spesso. Possiamo discutere quanto vogliamo di pregi e difetti del modello liberista anglosassone rispetto all'economia del welfare che esiste(va) in Europa. Lei però rifletta su una cosa.
      Gli USA oggi hanno una situazione economica non ottimale, ma migliore di quella dell'Eurozona nel suo complesso ed enormemente migliore di quella italiana.
      Tra il 2009 e il 2014, gli USA hanno accumulato deficit pubblici pari al 62% del PIL. L'Italia, pari al 22%.
      A suo parere immettere nell'economia maggior potere d'acquisto pari al 40% del PIL non fa nessuna differenza ? Nel caso dell'Italia si sarebbe trattato di 600 miliardi in sei anni, 100 miliardi all'anno.
      E chi è andato in difficoltà riguardo al finanziamento del deficit pubblico, gli USA dotati di sovranità monetaria o l'Italia che se ne è privata ?
      A fronte di tutto questo la UE, a quanto pare, ritiene che gli USA si siano ripresi meglio perché le loro aziende possono licenziare più facilmente, e che quindi la priorità italiana sia la 947esima riforma delle leggi sul lavoro. Menti illuminate, non c'è che dire...

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    14. ma io non ho detto che licenziare fa riprendere l'economia. la riduzione della spesa pubblica non serve a far riprendere l'economia ma serve a livellare il potere di acquisto. che solo una delle tante cose che serve a far riprendere i consumi.

      in america possono moltiplicare per 10 il bilancio della fed perché sanno che l'america si basa sul privato non sullo stato. nel momento stesso in cui la fed stampa, la città di detroit viene fatta fallire, così come grandi corporations e banche. le tasse rimangono basse non vengono alzate per salvare la lehman. le imprese non sono aggredite per salvare lo stato. i servizi sono privati ma esistono anche quelli pubblici. da noi sono tutti pubblici. questa differenza è abissale ed è la chiave di tutto.

      non è vero che l'italia non ha sovranità monetaria. l'euro è troppo alto per noi. questo è vero. l'italia fa parte dell'europa. le classi ricche italiane sono a favore dell'euro e dell'europa. gli statali pure. non hanno perso neanche uno stipedio mentre con la lira perdevano potere di acquisto ad ogni inflazione. pensate ai ricchi quando perdevano il 20% delle loro ricchezze. queste classi dominanti sono contrarie al libero mercato e al consumismo. da sempre. fanno finta di essere a favore. sono loro che impongono l'austerità. anche con la lira la imporrebbero.

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  4. una domanda da inesperto forse un po ingenua:

    a me personalmente sta proposta attrae-------->> ma domando : il motivo per cui siamo in difficoltà rispetto alla Germania sia fondamentalmente dovuto al differenziale tra l'Euro sottovalutato in Germania e sopravalutato in Italia...che penalizza e distrugge la nostra economia . L'introduzione dei CCF e dei Mosler Bonds..oltre a farci respirare..cambiano questo differenziale ? oppure la differenza tra moneta sottovalutata al nord e sopravalutata al sud dell' Europa resta?

    perché se resta...il problema di fondo non cambia.

    saluti

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    1. peggiorerà il differenziale. tutti sanno infatti che se l'economia riparte grazie ai ccf è ovvio che lo stato aumenterà la spesa publica senza renderla però elastica come invece il sistema economico privato è. ridare potere di creare moneta ad uno stato non elastico nella sua struttura significa espropriare i risparmi privati. gli italiani si sono mangiati il loro paese.

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    2. E' proprio questo il punto. Voi neoliberisti vi preoccupate dei vostri soldi in banca, mentre a noi interessa che il potere di creazione di moneta sia messo al servizio del benessere complessivo della comunità.
      Con buona pace di chi spera di poter vivere di rendite parassitarie.

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    3. il sistema non è né liberista né statalista. il sistema è ibrido. entrambi le visioni convivono e sono necessarie. il punto è che in italia la parte "statale" non è elastica e la parte "privata" impedisce il libero mercato. entrambi hanno torto. entrambi tengono l'italia in ostaggio.

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    4. Risposta ad Anonimo, 7 giugno 2014 ore 19.03: il differenziale di competitività tra Italia e Germania è recuperato grazie al fatto che si prevede di destinare circa 80 miliardi annui di CCF (su un totale di 200) a ridurre l'impatto di tasse e contributi che gravano sui costi di lavoro delle aziende. Questo equivale a ridurre di circa il 18% il CLUP delle aziende private italiane, con benefici simili a quelli di un riallineamento valutario (ma senza effetti negativi sui costi delle importazioni, in particolare riguardo alle materie prime).

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    5. ottimo. però la riduzione deve andare solo alle ditte private che fatturano meno del 5% con lo stato. perché in italia abbiamo la metà delle aziende che lavora solo col pubblico.

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    6. Ma proprio la riduzione dei costi di lavoro le renderà automaticamente più competitive, spingendole quindi a vendere di più all'estero, e anche all'interno recuperando quote perse a favore delle importazioni, e meno al pubblico. Comunque la percentuale di fatturato al settore pubblico non è così alta, già oggi.

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    7. è enorme. tutti i servizi del resto sono in mano pubblica. quale è dunque la differenza tra uno stato che fallisce per finanza o uno che fallisce per statalismo? la durata della crisi. il primo riparte in 3-5 anni. il secondo uccide generazioni per 20 anni.

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  5. Risposta ad Anonimo, 7 giugno 2014 ore 19.03: il differenziale di competitività

    Citazione post M.Cattaneo

    grazie del chiarimento.....

    sono quell'anonimo x che se non ricordo male con il nick Shardan scrisse entusiasta per la proposta (quel sardo...che accennò nel contempo...su un movimento indipendentista sardo che propone una possibile annessione alla Svizzera...
    https://www.facebook.com/cantonmarittimo
    http://www.cantonmarittimo.org/

    illusione e fantapolitica...che però a quanto pare attrae più gli svizzeri che i sardi (con mia grande sorpresa....) da quattro mesi non smettono di parlarne.....in questi ultimi 15 gg...hanno trasmesso altre 2 servizi televisivi in proposito .....più un articolo "serio" in un settimanale ..il Schweiz am Sonntag....un altro della London School of Economics...e decine in vari giornali del mondo .....c'è qualcosa che mi sfugge..perché tanto interesse per una proposta partita per provocazione/ scherzo ??? bohh...qui qualche illuso /ingenuo sta incominciando a crederci....;-)

    è la misura che "siamo alla frutta"...e si sta incominciando a "sragionare"...

    io alcuni miei amici stiamo per inviare loro un documento proponendo di spostare il discorso su una indipendenza...senza annessioni assurde ....magari avendo come punto di riferimento cio che propone la me-mmt...(che io trovo interessantissima...in particolare la proposta di abolizione dei Titoli di Stato..che taglierebbero le gambe ad ogni possibile speculazione da parte del cosiddetto Mercato.speculativo..e la proposta dei PLG...il Piano di Piena Occupazione..con i cosiddetto "lavoro di transizione" a reddito minimo (ma dignitoso)...in sostituzione della cassa d'integrazione o del deleterio "reddito di cittadinanza " del M5s...parassitario, socialmente diseducativo....suscettibile di creare inflazione...(oltrettuto.essendo .noi italiani notoriamente "furbetti"... potremo escogitare ogni sorta di "escamotage" per buscare il reddito di cittadinanza con l'aggiunta di un po di lavoro nero...tirando a campare vita natural durante...ed implementando il sommerso..).

    Detto questo: io non son competente di economia ... mi sto rileggendo il vostro libro...per assimilarne meglio i concetti..sino ad ora trovo interessantissima la vostra proposta------->>>
    noto però...che un certo mondo antieuro...tende ad eluderla (non capisco perché....a me sembra ottima )

    Qui nella mia citta...nel no euro tour..con la lega nord...è venuto Borghi...a..gli ho chiesto la sua opinione sui CCF...ha risposto che non risolvono sostanzialmente il problema...era molto evasivo (vorrei sapere perché...)

    Tempo fa Barnard alla Gabbia..aveva parlato dei Mosler Bonds..che per certi versi son simili ai CCF...dopodiché silenzio di tomba....

    In un meeting regionale di ReteMMT...(autonoma dal Barnard...per litigi vari ) ...ho chiesto ai relatori...sui CCF e Mosler Bonds..hanno risposto che per alcuni versi potevano essere interessanti...ma sostanzialmente erano elusivi...come se volessero metter da parte la proposta....molto vaghi...

    Lei e Zibordi...dovreste fare in modo...di poter parlare di questa proposta in una trasmissione televisiva a tiratura nazionale..tipo La Gabbia...per far conoscere meglio..e sottoporre a dibattito questa proposta...(che a me..invece sembra ottimale...in questo frangente ...per quanto riguarda il problema euro...)

    se non troviamo una soluzione ...qui finiremo annientati....in tutta la mia vita..io non ho MAI visto una situazione del genere.

    saluti

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    1. Qui nella mia citta...nel no euro tour..con la lega nord...è venuto Borghi...a..gli ho chiesto la sua opinione sui CCF...ha risposto che non risolvono sostanzialmente il problema...era molto evasivo (vorrei sapere perché...)

      Citazione mio precedente post

      mi spiego meglio::: ok....se si ritiene che non sia valida....ma noi fruitori di un certo discorso...vorremo sapere anche perché----->>> cioè un contradditorio /tecnico.....ho frugato anche in internet...non c'è da nessuna parte ne da Borghi ne da Bagnai ne da altri.....(non ne ho trovati )

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    2. per Anonimo10 giugno 2014 13:15
      è ovvio che in certi programmi non vedi persone serie ma solo esagitati e scalmanati. se non capisci il motivo di tale scelta devi farti un corso di comunicazione e controllo delle masse. e di come il potere costruisce una opposizione per evitare che ne nasca una vera.

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    3. Anonimo 10 giugno 2014 13:36 "Borghi... ho chiesto la sua opinione sui CCF...ha risposto che non risolvono sostanzialmente il problema...era molto evasivo (vorrei sapere perché...)". E esattamente la stessa sensazione che ha dato a me quando gli ho parlato.
      Comunque se Borghi, o gli altri sostenitori del break-up, vogliono sedersi (anche nell'ambito di un dibattito pubblico) a parlare della cosa, sono pienamente disponibile. Chi legge regolarmente questo blog ha ben presente per quali ragioni ritengo la Riforma Morbida una strada molto più efficiente, molto meno complessa e molto meno controversa del break-up. E mi sembrano ragioni molto oggettive.

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    4. L'unica spiegazione a cui riesco a pensare per questa evasività è che i breakuppers vedono smentita una tesi su cui battono da un paio d'anni, cioè che la "rottura" deflagrate dell'euro non ha alternative. Dovrebbero invece vedere la Riforma Morbida per quello che è: una via molto più efficiente per risolvere il problema... ognuno ragiona come vuole, naturalmente.

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    5. Anonimo x (il sardo mmt )

      Caro Dott. Cattaneo...

      è la stessa mia conclusione.....non ci sono altre spiegazioni...

      solitamente voi che vi occupate di economia ..nel dibattito .vi pizzicate a vicenda..proposte varie, teorie e contro teorie, postulati economici vari e il loro contrario, etc etc (a volte...siete anche piuttosto complicati ..in questo "dialogo aperto" ..che esiste da Adam Smith in poi...e per noi ordinari pinco pallino qualsiasi non esperti di economia...che cercano di "capire"..sovente .anche piuttosto incomprensibili....a dire il vero..c'è tutto e il contrario di tutto....;-)

      Io il libro appena acquistato lo ho letteralmente divorato di botto...in una seconda lettura più riflessiva...capitolo per capitolo..nei limiti delle mie capacità di comprensione ..non occupandomi di economia...lo trovo sempre di più interessante e convincente...detto e premesso che l'economia la capisco in superfice..se andiamo nel "profondo" mi perdo (non ci capisco un piffero ..detto papale papale...ma il vostro libro è esposto bene..con un po di sforzo in alcuni punti..è accessibile a chiunque..come d'altronde il libro di Bagnai "Il tramonto dell' euro "..che mi ha aiutato molto a capire le "dinamiche" dell'euro..). Voi economisti..dovete abituarvi a trasmettere l'economia con linguaggio il più semplice possibile...per renderla accessibile a tutti nella comprensione..altrimenti resta relegata nel cortiletto elitario "degli esperti "...con un linguaggio contorto, complicato, sofisticato...che quasi appare come non saprei definirla..una sorta di "masturbazione mentale tecnica che si avvita su se stessa in modo complicato sino al parossismo " ovviamente creando un senso di rigetto da parte della persona comune magari potenzialmente interessata...(ho cercato di leggere certi libri..."per capire"...e tra me e me pensavo: ma che stanno a dire ?...di che parlano costoro ? bohhh....sto scherzando ovviamente...ma mica tanto ;-)

      Il vostro libro è esposto benissimo.

      gli anti euro breakuppers....dicono che la vostra proposta non risolve il problema...ma non fanno il contradditorio/tecnico (d'obbligo)..ed eludono il confronto ? deduzione logica:: questa proposta è migliore della loro...e disturba tutto il loro lavoro...

      se uno mi contesta un qualcosa...mi deve dire anche perché...(lo pretendo....) ..sino ad ora nel caso della vostra proposta...non mi risulta che lo abbiano fatto.

      saluti

      ps- ho inviato un post anche a Bagnai tempo fa...nel forum di Goofynomics ...chiedendogli un parere...il post non è apparso (sarà un errore tecnico ? )...

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    6. Sarà un errore tecnico ? io non sono malizioso quindi non mi esprimo :)

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    7. per Anonimo11 giugno 2014 10:29

      guardi che gli economisti non ci capiscono un fico secco di cosa succede nell'economia. millantano. le banche centrali aggiungono un paio di zeri sul bilancio e tirano a campare. la massa più grande dell'economia è totalmente esclusa dai bilanci e dalle analisi economiche che lei legge in giro. totalmente esclusa.

      L'economista è un esperto in grado di spiegare domani perché le cose che ha predetto ieri non si sono verificate oggi

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    8. Ognuno tira acqua al suo mulino...
      È evidente come la priorità del trio BBR (Bagnai, Borghi e Rinaldi) non sia la soluzione del problema, ma la soluzione del problema solo ed esclusivamente con il loro metodo.
      Non possono rischiare che i CCF riallineino la competitività con la Germania o il nord in generale e faccia ripartire la domanda, perché ciò toglierebbe forza alla teoria del breakup.
      Il loro rifiuto a confrontarsi con Marco Cattaneo è la prova evidente, che preferiscono di gran lunga che la situazione peggiori, che chiudano altre imprese, che altri imprenditori compiano gesti sconsiderati o che la disoccupazione salga ancora di più, perché più la situazione diventerà insostenibile, più probabilità ci saranno che si coalizzerà il consenso politico necessario per mettere in pratica un breakup unilaterale dall'euro.

      Ma il consenso politico si può, anzi, si deve raggiungere anche con la discussione. Opinioni diverse contribuiscono a trovare la giusta soluzione, in funzione della sua efficacia.

      Si parla tanto di produttività economica, ma la produttività di una teoria economica non viene presa in considerazione. Sarebbe giusto valutare ogni teoria attraverso il rapporto fra la probabilità che venga realizzata e l'efficacia nella soluzione del problema.

      Ed è in questo rapporto che i CCF sbaragliano la concorrenza.

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    9. Ciao Matteo ! "Rapporto fra la probabilità che venga realizzata ed efficacia nella soluzione del problema"... condivido in pieno.

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    10. x Matteo Thomann
      chi sostiene il breakup lo fa perché è un argomento facile e molto forte da capire a livello politico al contrario di una riforma morbida molto più complessa. i messaggi semplici e forti passano in politica per farsi eleggere. non per fare le cose ma per farsi eleggere. per la poltrona. no all'euro è un messaggio chiaro e forte, la riforma morbida ci metti ore a spiegarla. eppoi un paese che evade a tal livello come fa ad accettare una riforma collegata proprio alle tasse? c'è il rischio di tracciabilità e questo impaurisce la gente.

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    11. Il "basta euro" inteso come breakup non è affatto più semplice. Si presta meglio a essere sintetizzato in uno slogan, su questo sono d'accordo.
      Ma è utile per prendere voti ? non ci giurerei. Alle Europee il "basta euro" nel programma l'aveva la Lega, che è andata bene (non superbene) ma i suoi candidati "breakuppisti" non sono stati eletti.
      Il messaggio forte "breakup" fa effetto, certo, ma per ogni elettore che convinci un altro (ma forse anche due o tre) lo spaventi...

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    12. x cattaneo
      era utile a prendere voti ma poi la tv è corsa ai ripari infangando l'immagine dei breakuppers accomunandoli a pazzi furiosi che urlano. in fondo è bene che non sia l'italia ad essere contro l'euro. faremmo un grande favore alla germania che ci comprerebbe a 4 soldi coi soldi nostri. il colmo. il più grande leverage buy out della storia. e lei è esperto di LBO cattaneo...

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    13. Effettivamente mi occupo di LBO anzi più in generale di investimenti in aziende e loro parametri di valutazione. Quindi mi sento molto sicuro nell'affermare una cosa: se l'Italia uscisse dall'unione monetaria e svalutasse poniamo del 20%, i prezzi di mercato delle aziende italiane aumenterebbero, in media, PARECCHIO DI PIU'. Qualcosa tipo il 40% e oltre. Per il compratore straniero diventerebbero PIU' CARE, non più a buon mercato.

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    14. certo. ma la maggior parte delle aziende italiane lavora per la germania come fornitore di prodotti a basso valore aggiunto. lavoriamo cioè per chi vuole comprarci a basso costo. inoltre io mi riferivo a gioielli non privati (già comprati) ma pubblici che invece di essere comprati dal privato italiano finirebbero al privato "straniero". e siccome il privato straniero è fatto di cittadini azionisti è molto più potente di un priavto "familiare" italiano. è come una portaerei che si scontra con un peschereccio. la portaerei è di tutti mentre il peschereccio è di una famiglia che ovviamente perderà. e farà perdere l'intero paese.

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    15. Le posso assicurare che ai tempi in cui l'euro non aveva causato l'attuale problema di competitività all'Italia, di acquisizioni estere ce n'erano più di oggi, ma a prezzo decisamente più alti... ed anche che le aziende italiane molto più spesso di oggi compravano aziende straniere.

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    16. e allora la classe dirigente italiana politica e non polituca deve chidere gli aiuti alla bce e basta con questo idiota tentativo di dire ce la facciamo. stanno devastando il paese solo per mantenere il controllo di aziende, banche e parlamento. uccidendo le aziende che vivono di mercato.

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    17. Non abbiamo bisogno di "aiuti" concessi in cambio di ulteriore austerità. Abbiamo bisogno di espandere la domanda e far ripartire produzione ed occupazione.

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    18. sono facce della stessa medaglia. l'austerità è lo strumento necessario per tenere in piedi il socialismo ovvero stato e privato illiberale insieme che pianificano a tavolino l'economia. l'austerità non è la causa ma la conseguenza del socialimo. cioè è la conseguenza di una cosa che non funziona perché la gente vuole libertà economiche. i ccf sono un altro tentativo disperato di tenere in piedi il sistema illiberale. far fallire un paese sperando che la gente non se ne accorga sarà pagato duramente dalla politica.

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    19. Ma se assicuro che il potere d'acquisto in circolazione sia adeguato ad assorbire le capacità di lavoro, poi sarà, appunto, l'iniziativa dei singoli a stabilire COME impiegarle, in funzione di bisogni liberamente espressi. Il sistema odierno è iniquo e illiberale appunto perché impedisce a un'ampia percentuale della popolazione di lavorare.

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    20. Ma se l'iniziativa dei singoli è bloccata da leggi come fanno questi singoli a lavorare? Fanno gli abusivi?

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    21. L'eccesso di burocrazia è sicuramente una cosa su cui si deve e si può intervenire. Ma non è nato nel 2008 o nel 2011. In altri termini: c'era anche prima, non è la causa di questa crisi. E' una delle tante cose su cui occorre lavorare per migliorare la macchina dell'economia. Che però resterà finché non si rimette il carburante (pardon la domanda) al giusto livello.

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    22. la burocrazia non blocca il sistema ma ne inflaziona al massimo i costi. qui si parla di abolizione di tutti gli ordini professisnali e e di aprire il commercio senza proteggere le solite aziende statali o parastatali che impediscono il libero mercato. cosa che non faranno e quindi preparatevi alla grecia.

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    23. Se ci arriviamo, non sarà per questo.

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    24. la germania è una società chiusa. ecco perché stiamo andando tutti vrso la grecia. il pesce puzza dalla testa.

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