giovedì 9 aprile 2015

Breve conversazione sui CCF, tra me e un Puntiglioso Interlocutore


Penso sia interessante leggere questo scambio di opinioni, intercorso ieri su facebook, perché tocca alcune delle più comuni obiezioni (e sintetizza le relative risposte) che vengono formulate in merito al progetto Moneta Fiscale.

 

Puntiglioso Interlocutore: i CCF non saranno debito pubblico per lei, ma lo sono per la BCE. Perché finge di non saperlo ?

Marco Cattaneo: non lo sono sulla base dei trattati, e neanche dei regolamenti attuativi. Naturalmente la BCE può decidere, se la Grecia introduce una moneta parallela, di interrompere l’ELA, forzando di fatto la Grexit. Ma a quel punto è una SUA responsabilità. E, tra parentesi, sarebbe la BCE, in questo caso, ad agire in violazione dei trattati.

 

PI: e allora citiamoli questi punti nei trattati in cui si parla della moneta parallela che non crea debito e non toglie euro all’erario. Me li linka cortesemente ?

MC: è LEI che mi deve linkare i punti che lo vietano…

 

PI: lei continua a dribblare le domande scomode.

MC: io non dribblo niente. Un principio generale di qualsiasi ordinamento giuridico è che è consentito tutto ciò che non ne viola i principi generali o le disposizioni specifiche. In merito ai CCF, in quasi tre anni non è stata identificata alcuna incompatibilità a questo riguardo. Però se l’ha ravvisata lei me la segnali…

 

PI: ma l’articolo 128 del TFUE lei lo conosce meglio di me, no ? “La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La BCE e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche in euro con l’approvazione della BCE per quanto riguarda il volume del conio”.

MC: certo, parla di banconote e di monete metalliche. I CCF non sono né l’una né l’altra cosa.

 

PI: lei cosa vorrebbe far emettere allo stato italiano (o greco, per rimanere in tema), monete o non-monete ? perché nel primo caso non può, nel secondo non hanno valore legale. The end.

MC: c’è un universo di altre cose la cui emissione e circolazione NON è disciplinata da quell’articolo. Per esempio, i CCF: titoli negoziabili che danno diritto (a termine) a uno sconto fiscale. E che non hanno valore legale nel senso che non hanno potere liberatorio, ma a cui gli operatori attribuiscono valore, come lo attribuiscono a un’azione o a un’obbligazione.

 

PI: titoli in quale valuta ?

MC: la valuta è l’euro, come è (può essere) in euro il valore facciale di un’obbligazione o di un’azione. Che non sono disciplinate dal TFUE.

 

PI: lei non può emettere euro. E’ un diritto esclusivo della BCE.

MC: infatti non sto emettendo euro.

 

PI: quindi sta emettendo qualcosa che non ha corso legale.

MC: se per corso legale intendiamo potere liberatorio (cioè obbligo di accettazione, imposto alla collettività, al fine di saldare impegni finanziari in euro), no. Appunto per questo NON sto emettendo euro.

 

PI: e cosa sta emettendo allora ? titoli con controvalore in euro ?

MC: titoli con valore facciale in euro, sì. Che però non sono moneta legale, né debito. Attribuisco gratuitamente a cittadini e aziende diritti patrimoniali, ma non emetto debito. E questi diritti sono costituiti dall’impegno dello stato emittente, alla scadenza, a concedere sconti fiscali ai soggetti titolari dei CCF.

 

PI: come fa a dire che questo non è un debito ?

MC: non lo dico io ma il Sec 2010, articolo 5.06: “Definizione: si ha una passività allorché un debitore è obbligato a corrispondere uno o più pagamenti a un creditore”. Il possessore di un CCF ha diritto a uno sconto fiscale, ma non a ricevere alcun pagamento.

 

(NB: la definizione di “Puntiglioso Interlocutore” è puramente descrittiva e non le attribuisco alcun connotato negativo. Anch’io sono puntiglioso - dicono, e non ho dubbi che sia vero).

13 commenti:

  1. sbagliate entrambi

    il puntiglioso interlocutore si sofferma troppo sulla questione legale dell'emissione. ma quello che conta non è la legalità o meno dei ccf perché gli stessi potrebbero essere emessi dalla bce stessa (anche se non se ne capisce la motivazione per cui dovrebbe farlo dato che ha strumenti molto più potenti). questo dimostra che il problema non è tanto la legalità dei ccf (le leggi si cambiano) bensì se i ccf funzionano o no. è come parlare di una medicina se è legale o no invece di studiare se funziona o no. invece di fare domande sul funzionamento, l'interlocutore fa domande solo sulla questione legale. questo è un vizio tipico italiano nel chiacchierare di tutto tranne della cosa che conta.

    cattaneo invece sbaglia nel non accettare la natura della moneta debito. la moneta fiat è sempre debito di chi la emette. è curioso come cattaneo che con la sua proposta dimostra di essere un cartalista knappsiano cerchi disperatamente la quadratura del cerchio ovvero inventare una moneta fiat non debito. è come lo spazio senza tempo oppure una moneta con una faccia sola. non esiste perché non avrebbe dimensione.

    ma non essendo gli studiosi che propongono i ccf degli idioti bensì degli economisti è ovvio che ci sarà pure una motivazione alla base della proposta stessa. la motivazione è semplice da capire ovvero il tentativo dello stato e degli economisti di scuola socialista di ri-monopolizzare la moneta successivamente ad una ipotetica caduta dell'euro.


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    1. Rimonopolizzare la moneta ? La moneta infatti funziona, nelle economie moderne, se e in quanto è un monopolio statale gestito nell'interesse pubblico. Stiamo semplicemente proponendo di ripristinare normali condizioni di funzionamento del sistema monetario, che l'euro ha fatto venir meno (per come è gestito attualmente).

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    2. il monopolio statale non garantisce l'interesse pubblico ma solo l'interesse di una parte della società contro un'altra. ecco perché gli 80 euro vanno solo ad una parte e il jobs act riguarda solo il privato.

      se anche la moneta seguisse questo schema sarebbe già caduta. essendo molto importante (come un acquedotto) fu messo in "sicurezza" in modo che nessuno abbia il monopolio ma solo "azioni" delle istituzioni che emettono moneta. anche gli stati posseggono queste azioni ma non possono distruggere l'acquedotto a piacimento in base a chi vince le elezioni o in base a come tira il vento.

      sono i cittadini a volere che l'acquedotto sia in sicurezza e a impedire che la politica lo distrugga per interessi non pubblici ma personali.

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    3. I cittadini non hanno certo votato per una gestione che crea deflazione e depressione pluriennale. I tubi dell'acquedotto sono intasati e vanno sbloccati.

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    4. ma solo a patto che chi gestisce l'acquedotto sappia come funziona l'acquedotto stesso. accetti cioè la natura delle cose. così come si accetta che l'acqua è bagnata e il sole splende. se l'acquedotto ha i tubi intasati, aumentare la pressione li farà scoppiare. bisogna liberare gli intasamenti (riforme). il qe peggiorerà la situazione anche se essendo un qe all'europea è più "mediatico" che reale e quindi non dovrebbe peggiorare più di tanto.

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    5. No, no: io ho detto che i tubi intasati vanno sbloccati. Che non vuol dire aumentare la pressione senza rimuovere l'intasamento (il QE di Draghi che non fa arrivare liquidità all'economia reale ma la lascia nel circuito finanziario) bensì fornire capacità di spesa e potere d'acquisto a cittadini e aziende (il progetto Moneta Fiscale).

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    6. ma l'intasamento non è provocato da mancanza di liquidità (siamo allagati dalla liquidità). è provocato da tassazione eccessiva derivante da statalismo che a sua volta provoca corruzione, burocrazia, rendite, mancanza di mercato. che rende la finanza di gran lunga più conveniente attirando i capitali della bce. se quindi stampi miliardi per abbassare le tasse (ccf) è come buttare benzina sull'inflazione che manderà in crisi anche i redditi fissi.

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    7. Dove la vede l'inflazione ? Oggi il problema è l'opposto - depressione deflattiva. Il mercato finanziario riceve la liquidità ma rimane bloccata li' e non circola, produce solo plusvalenze sui titoli di stato. Bastano meno soldi, ma vanno indirizzati direttamente a cittadini ed aziende.

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    8. non c'è inflazione nell'economia reale proprio perché nessuno applica teorie inflazionistiche monetarie di cui i ccf ne sono un esempio seppure avete posto dei limiti. ma al tempo stesso potete vedere questa inflazione oltre il 10-30% in alcuni paesi che destabilizzano il mondo e che sostenevano che non sarebbero mai andati oltre 5.

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    9. Questi paesi con l'inflazione al 10-30%, così importanti da destabilizzare il mondo, dove li vede ? io vedo inflazione a zero, disoccupazione a due cifre se non oltre il 20%, disoccupazione giovanile al 40-50%, in metà dell'Eurozona...

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    10. venezuela, russia, iran, brasile, argentina, egitto secondo lei stanno scherzando? perfino la piccola grecia può tirare giù l'intera europa.

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    11. La Grecia può tirare giù l'intera Europa se si ostinano a imporre politiche economiche demenziali, che abbattono PIL e occupazione senza nessuna prospettiva di ripresa, e men che meno di rientro dai debiti. L'ultimo dei problemi è l'inflazione...

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    12. così come è demenziale la politica europea è anche demenziale la cultura utopistica dei popoli (o di chi li spinge in tale direzione) che si illudono di vivere sulle spalle degli altri. entrambi hanno torto ed entrambi subiranno un durissimo ritorno alla realtà. come già accaduto nel secolo scorso.

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