Non di rado, sento
mettere a confronto la situazione dell’indebitamento degli stati USA e quella
degli stati membri dell’Eurozona. USA ed Eurozona sono entrambi unioni
monetarie: i primi usano il dollaro, la seconda l’euro. Entrambi hanno un unico
istituto di emissione, rispettivamente la Federal Reserve e la BCE. La Fed non
garantisce il debito degli stati USA: quindi perché mai la BCE dovrebbe
garantire il debito degli stati eurozonici ? è giusto che non lo faccia, no ?
Suona quasi
un’ovvietà, fino a quando non si riflette sul fatto che la grande maggioranza
dell’indebitamento del settore pubblico USA è contratto dal governo federale,
non dagli stati o da altri enti pubblici locali. E il governo federale gestisce
e finanzia, peraltro, la grande maggioranza dei programmi di spesa.
Certamente, la
Federal Reserve non garantisce il debito degli enti territoriali, che spesso in
effetti non sono neanche autorizzati ad assumerne (hanno il vincolo del
pareggio di bilancio e vivono di imposte locali e di trasferimenti da
Washington). Per quelli non soggetti al vincolo, capita, e nemmeno
infrequentemente, che si verifichi un default: è accaduto per la città di New
York negli anni Settanta, per la California e per Detroit più di recente.
La differenza è
che, se la California fallisce, non sono a rischio le attività pubbliche svolte
nel territorio dello stato, ma sotto la responsabilità del governo federale (e
finanziate da quest’ultimo). Non si minacciano tagli di dipendenti federali,
non sono a rischio le pensioni o i sussidi di disoccupazione.
Inoltre il
debito in circolazione emesso dal singolo stato, quando esiste, è una piccola
quota del PIL locale, non certo percentuali vicine o superiori al 100%. E il
debito non è prevalentemente posseduto da istituzioni finanziarie e investitori
locali: in buona parte i creditori sono sì statunitensi, ma residenti in altri
stati (non in quello che subisce il default).
Il default di
uno stato USA è un problema, sicuramente, ma un problema confrontabile a quello
del fallimento di una grossa azienda locale. Non crea un rischio di dissesto
dell’intera economia e/o dell’intero sistema bancario e finanziario dello
stato.
Nell’Eurozona,
al contrario, la spesa pubblica è gestita solo per frazioni minime a livello
UE, e non esiste un’”eurodebito pubblico”. Spesa e debito sono pressoché interamente
problemi dei singoli stati membri.
Il che significa
però che il default di uno stato membro dell’Eurozona crea danni ben più alti rispetto
a una situazione analoga negli USA. E di conseguenza il debito contratto in una
moneta (l’euro) che nessuno stato emette, senza che l’istituto di emissione lo
garantisca, è un pericolo di un ordine di grandezza molto, ma molto superiore.
La maggiore
disfunzione dell’Eurozona, più ancora della mancanza di un meccanismo di
riequilibrio di competitività tra gli stati (la flessibilità dei cambi), è l’aver
trasformato i debiti pubblici, da passività in moneta sovrana, a passività in
moneta straniera.
Gli USA sono una nazione con una moneta, l'area euro sono diciannove nazioni senza moneta.
RispondiEliminaEsatto...
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