mercoledì 25 giugno 2025

Il deficit commerciale USA è un problema ?

 

Da quando Trump ha lanciato la sua (schizofrenica) offensiva su dazi e squilibri commerciali, ho sentito spesso dire che gli USA si trovano a dover agire perché il loro deficit nelle partite con l’estero è “insostenibile”.

Il che mi lascia molto perplesso.

Il deficit commerciale genera passività finanziarie nei confronti dell’estero, certo. Ma nel caso degli USA, che pagano le importazioni in dollari, non vedo in che modo questo possa dare luogo a uno squilibrio insostenibile. Gli USA NON POSSONO “restare a corto di dollari”.

Aggiungo che le passività finanziarie che si vengono a produrre in seguito alle importazioni sono passività del settore privato, non del settore pubblico: per la semplice ragione che il settore pubblico USA acquista, in stragrande prevalenza, beni e servizi da operatori INTERNI, non esterni al paese. Detto altrimenti, sono i privati che importano, non il governo.

Il deficit commerciale può essere un problema se il settore pubblico si indebita in moneta estera, o se il settore privato accumula una tale quantità di passivo in valuta da creare dissesti su larghissima scala, costringendo il governo a intervenire (o se i creditori hanno un’influenza politica così forte da indurre il governo all’intervento, anche dove non sarebbe magari necessario).

Ma questa non è la situazione degli USA, il cui debito prodotto da deficit commerciali è privato e denominato in dollari; non è pubblico e non è denominato in valuta straniera.

Ricordo che la crisi finanziaria del 2008 è stata generata da un eccesso di debito privato accumulato dalle istituzioni finanziarie USA, prodotto non da squilibri commerciali esteri ma da attività speculative sviluppatesi ALL’INTERNO del paese (una grossissima bolla immobiliare).

Peraltro la crisi finanziaria è scoppiata perché le istituzioni pubbliche USA non sono tempestivamente intervenute con salvataggi e nazionalizzazioni, come avrebbero potuto e hanno in realtà fatto, ma solo dopo lo scoppio della bolla.

Non c’erano ragioni tecniche per non farlo prima. C’era un problema di consenso politico.

Trump è fissato con la necessità (a suo modo di vedere) di azzerare o almeno ridurre il deficit negli scambi commerciali con l’estero. Ma sta combattendo contro i mulini a vento.

 

2 commenti:

  1. Anthony Ironmaker: Le transazioni con l estero tra privati generano anche contropartite tra le riserve delle banche. Ovvio che nulla accade se le riserve restano in usd. Se dovessero essere convertite in altre valute il cambio usd VS Altra valuta puo risentirne.

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