Il mio twitter sparring partner @eligio68
continua a non essere convinto di quanto sostenuto in questo post. Sintetizzo
qui di seguito la sua posizione.
Se in situazione
di sottoutilizzo delle risorse produttive metto (nominalmente) al lavoro
qualcuno, ma in pratica lo impiego per fare cose inutili (lo “scavare buche per
poi riempirle” di keynesiana memoria) è come essere su un’isola e dare a
qualcuno “pani e pesci senza fargli fare nulla, o facendogli fare la tela di
Penelope, il che è lo stesso”. E’ un trasferimento, un sussidio, e non crea
reddito né ricchezza.
Dove si sbaglia (a
mio modesto avviso, ovviamente) il mio interlocutore ?
Il nostro
scavariempitore di buche non otterrà (direttamente) pani e pesci. Otterrà
moneta. Che potrà utilizzare per comprare pani e pesci da fornai e pescatori,
che sono in grado di produrne di più di quanto facciano oggi: ma che in pratica
questo sovrappiù non lo producono, perché nessuno è in grado di comprarglielo.
Tutto questo
funziona a una condizione: che ci sia capacità produttiva inutilizzata.
E’ meglio dare
moneta a qualcuno per fare cose utili, invece che per scavare e riempire buche
? certo che sì.
Ma è meglio dargli
moneta per fare cose inutili, o anche semplicemente dargli moneta in cambio di
nulla, che lasciare inutilizzata una parte della capacità produttiva (del
fornaio e del pescatore, nel caso specifico) a causa dell’insufficiente potere
d’acquisto in circolazione.
Tutto qui.
Sempre saggio e didattico Marco Cattaneo.
RispondiEliminaCi provo :)
EliminaCi vorrebbe quella citazione di Galbraith padre a proposito dell'ozio dei ricchi e dell'ozio dei poveri, e di come sia differentemente considerato il vivere di rendita rispetto al vivere di sussidi...
RispondiEliminaQuesta non la conoscevo !
EliminaSu un piano puramente teorico non è possibile determinare - se non caso per caso ad uso dell'esempio a funzione argomentativa - cosa in un sistema economico aperto sia utile o inutile e di conseguenza cosa sia un bene e cosa non lo sia. Moneta e credito sono due entità immutabili come il numero 0 e il cerchio o sono concetti fluidi? Ovviamente la seconda... mi permetto di consigliare la lettura del saggio "Moneta e credito" ne Lo sviluppo economico moderno. Dalla rivoluzione industriale alla crisi energetica (Venezia, Marsilio, 1997, II ed. 2006) di Toninelli.
RispondiEliminaSono concetti fluidi. I CCF (Certificati di Compensazione Fiscale) oggetto principale del presente blog hanno alcuni aspetti della moneta e alcuni aspetti del credito, ma non sono né l'una né l'altra cosa.
EliminaSalve potrebbe spiegare in sintesi il Trilemma di Rodrik (o indicarmi un vecchio post al riguardo se lo ha già fatto)? Dato che il suo modo di spiegare è sempre chiaro e fruibile e l'argomento importante ed attuale. Grazie
RispondiEliminaPer la verità il Trilemma di Rodrik non mi convince un granché. Comunque gli dedico il prossimo post.
EliminaOk attendo il post (mi ha incuriosito sul fatto che non la convince :)
EliminaGrazie