lunedì 18 novembre 2019

Che senso ha il debito pubblico in moneta propria ?


Nei giorni scorsi, ho ampiamente dibattuto su twitter, con vari interlocutori, in merito a un’affermazione più volte formulata in articoli di questo blog (vedi ad esempio qui).

L’affermazione è che se uno Stato emette la propria moneta, può finanziare i propri deficit pubblici direttamente con quella, e non collocando titoli di debito. Se esagera, naturalmente, può creare livelli eccessivi di inflazione. Ma questo avverrebbe anche finanziando a debito.

Mi è stato domandato più volte come mai, se questo è vero, anche gli Stati che emettono la propria moneta (praticamente tutte le economie avanzate, esclusa l’Eurozona, e la grandissima maggioranza delle altre) comunque collocano titoli di debito denominati in moneta nazionale.

Le mie considerazioni in merito sono le seguenti.

I titoli del debito pubblico svolgono due funzioni. La prima è di permettere alla Banca Centrale di effettuare operazioni – comprandoli e vendendoli – che ne fanno salire e scendere il valore, e quindi, di riflesso, scendere e salire i tassi d’interesse. Di conseguenza, sono una leva per regolare i tassi di mercato, che è una delle principali azioni di politica monetaria demandata alla Banca Centrale stessa.

La seconda, è che i cittadini di un paese che ha un deficit pubblico, se questo deficit non è assorbito da saldi commerciali passivi con l’estero, si ritrovano un incremento del proprio risparmio finanziario netto. E’ quindi un servizio interessante, proposto alla cittadinanza, offrire l’impiego del risparmio a un tasso modesto ma sicuro, in uno strumento d’investimento garantito dalla potestà di emissione nazionale della moneta.

E’ importante notare che il flusso degli eventi è invertito rispetto a quanto appare intuitivamente. Lo Stato non ha bisogno di collocare titoli per finanziare il deficit. Crea risparmio privato con il suo deficit, e poi offre titoli come forma di impiego del risparmio.

Va inoltre aggiunto che le due funzioni sopra descritte potrebbero essere svolte anche consentendo ai cittadini di depositare il loro risparmio presso la Banca Centrale, e regolando i tassi offerti sui loro depositi. Già oggi, in effetti, questa possibilità viene concessa, ma solo alle banche. Nulla impedirebbe di proporre la stessa cosa anche alle aziende non bancarie e ai privati cittadini.

Perché allora emettere titoli di Stato ?

Vedo due spiegazioni. In primo luogo, il mercato finanziario è ben felice che esista un grande mercato di titoli su cui conseguire commissioni di collocamento e svolgere attività di trading. Per le grandi istituzioni finanziarie, è business. E sicuramente queste istituzioni hanno parecchia influenza sui ministeri economici e sulle banche centrali.

In secondo luogo, all’establishment piace una cosa chiamata “vincolo esterno”. Lanciare strali e ammonimenti, nonché far passare determinate scelte politiche, perché “il debito pubblico rischia di andare fuori controllo” suona molto convincente (a chi – ma sono ancora parecchi – non ha capito la natura del debito pubblico in moneta propria).

Molto più difficile sarebbe persuadere la pubblica opinione che si stanno creando pericoli perché “i depositi presso la Banca Centrale crescono”.

Poi, c’è anche chi per dar corpo al “vincolo esterno” ha trovato una via perfino più efficace. Trasformarlo in una moneta straniera chiamata euro. Ma questa è un’altra (non tanto altra, diciamo collegata…) faccenda.


38 commenti:

  1. Sarebbe tutto così facile: far uscire l'euro dalla nostra vita. Dino

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    1. Ma in pratica non è facile. Molto più agevole, introdurre i CCF.

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  2. La politica molto raramente trova soluzioni. Ancor più raramente trova buone soluzioni. I cittadini devono quindi arrangiarsi. Dallo stato non arriverà nulla.
    Lo stato penserà solo alla propria sopravvivenza.
    Chi ha orecchie per intendere, intenda.

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    1. Forse raramente, ma è successo e può succedere ancora. Pensi al dopoguerra e alla ricostruzione, per esempio.

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  3. Erano tempi di voglia di fare, di costruire, anzi di ricostruire.
    C'era tanta inventiva, intraprendenza, iniziativa privata, quella che lo stato oggi stronca, a causa della sua burocrazia.
    Ci vuole un default, solo allora ci saranno le condizioni per ricominciare.

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    1. Ci vogliono solo le leve d'azione per gestire la nostra economia. Lasci stare la burocrazia, non c'entra NIENTE. E lasci stare il default. Ci vogliono i CCF.

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  4. Caro Marco, da come scrive capisco che non conosce la realtà delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi che hanno sollevato l'Italia dopo la seconda guerra mondiale, aziende che a partire da Beniamino Andreatta, lo stato sta schiacciando. Lo so per esperienza quotidiana personale.
    E le giovani menti brillanti qui non trovano nulla, scappano all'estero.
    Può creare tutti gli strumenti fiscali che vuole, ma l'Italia intraprendente non c'è. Avrebbe bisogno di 20 anni per ricrearsi.
    E comunque, non ci sono politici illuminati in grado di farlo. Accenda la TV e mi dica se le capita di vedere un politico illuminato.
    Nel frattempo io aspetterei il default.

    PS. Ormai fido di più della tecnologia sottostante Bitcoin piuttosto che della classe politica.

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    1. Guardi, io non faccio altro, per lavoro, se non girare e vedere PMI tutti i giorni, dalla mattina alla sera…

      Certo che stanno schiacciando la voglia italiana di intraprendere. Ma lo strumento è proprio aver privato il paese (da Andreatta in poi, appunto) delle leve monetarie di governo dell'economia. La voglia e la capacità c'è ancora tutta, tanto è vero che l'unica cosa in crescita è l'export.

      Serve domanda interna. La burocrazia non c'entra, i suoi difetti sono gli stessi da sempre e non hanno mai impedito al paese di crescere.

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  5. Caro Marco, ha visto i testi sulla sicurezza sul lavoro dal DPR 547 del 55 alla attuale Dlgs 81 ? Sono diventate migliaia di pagine. Questo è un fardello pesantissimo sulle imprese. Qualunque cosa fai oggi, comunque rischi da imprenditore la galera.
    La burocrazia è contro l'Italia e contraria alla prosperità.
    Con queste leggi l'Italia chiuderà e, ripeto, non vedo politici illuminati che possano invertire la tendenza.
    Da vent'anni a questa parte di occupano solo della salvezza del loro partito.

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    1. Guarda, saranno eccessive e ferraginose, non ne dubito. Ma di imprese che comunque lavorano e crescono io ne vedo tutti i giorni. Il problema è che crescono sui mercati esteri, mentre la domanda interna è perennemente bloccata. E questo non è una conseguenza della burocrazia, ma della governance economico-monetaria.

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  6. Carissimo Marco,
    ma la governance economico-monetaria europea non fa mai gli interessi dell'Italia.
    Non li ha mai fatti e mai li farà (a parte la piccola parentesi Draghi).
    Per questo io, che sono un ex-programmatore di automazioni industriali, per un futuro di prosperità sociale ed economica, preferisco optare per qualcosa di completamente nuovo, un sistema monetario che nessuno può alterare secondo i propri interessi; per questo mi fido più di Bitcoin, perché è un sistema che capisco molto molto bene e replica il gold standard della belle epoque del 1800.
    Fine della incompetenza politica che distrugge il mercato.
    Ma gli economisti non conoscono Mises né Von Hayek né Rothbard, quindi Bitoin non lo possono comprendere, perché hanno la cassetta degli attrezzi sbagliata.
    Hanno le chiavi in pollici invece di quelle metriche.
    Il piano A, quello keynesiano, è ormai palesemente fallito visti i 255.000 Miliardi di dollari di debito globale calcolato proprio in questi giorni.
    I cerotti sono inutili: siamo nel 2019, tutto passa per la società dell'informazione; assurdo usare un sistema ideato nel 1936.
    Ma visto che nessuno ha il coraggio di ammetterlo, non mi resta che attendere il default globale.
    Solo allora si dovrà partire con il piano B.
    B come Blockchain.
    Blockchain come Bitcoin.

    Un saluto cordiale

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    1. Draghi ha fatto gli interessi dell'Italia ? no, ha solo tenuto insieme l'euro - senza risolverne le disfunzioni.

      La governance europea ci è sempre stata ostile ? appunto per questo bisogna svincolarsene.

      Fallito il piano keynesiano ? ma no, il debito globale non ha alimentato crescita per la parte - preponderante - in cui è rimasto nel circuito finanziario invece di arrivare all'economia reale. Che non è quanto proponeva Keynes.

      Al bitcoin non credo, né al pensiero economico di Mises, Hayek e Rothbard. Di sicuro il bitcoin non può sostituire la moneta fiat.

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  7. Così disse Friedrich Von Hayek nel 1984:
    "Non credo che avremo mai un buon sistema monetario finché non ne toglieremo la gestione dalle mani dei governi. Tuttavia non potremo toglierglielo con la violenza. Tutto ciò che possiamo fare è trovare una via alternativa che ci permetta di introdurre qualcosa che loro non possono fermare."
    La BCE può fermare CCF o Minibot.
    Ma Bitcoin non lo possono fermare.

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    1. Non può fermare neanche i CCF. Quanto al bitcoin, come si fa a usare come moneta una cosa che non ha una funzione d'uso e oscilla selvaggiamente di valore ?

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    2. Per ora non deve essere utilizzato come moneta, se non strettamente necessario.
      La stabilità non si può richiedere al momento, vista l'esigua capitalizzazione di mercato, lo diventerà con il tempo all'aumentare della stessa.
      Che significa "non ha una funzione d'uso"?

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    3. Significa che con i Bitcoin non fai nulla, puoi solo sperare che qualcuno accetti di scambiarlo con te, e non si sa a che valore. Con i CCF invece paghi le tasse.

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    4. Permette a persone in paesi con monete ultrainflazionate di convertire in un asset che, sebbene volatile, garantisce una riserva di valore superiore alle stesse. Domani ce ne renderemo conto anche noi
      Permette di spostare un capitale (come qualche giorno addietro) di oltre un miliardo di dollari pagando una commissione di 0,49 dollari https://cryptonomist.ch/2020/01/16/bitcoin-transazione-1-miliardo-dollari-fee/
      e per di più senza rendere conto di nulla d un ente terzo.
      Permette di poter trasportare la propria ricchezza in un mezzo monetario sì acerbo, ma in costante evoluzione, ad inflazione controllata e senza influsso geopolitico. Permette rendite dentro smart contract di oltre il 6% l'anno.
      Se per voi questo è "far niente" tenetevi i vostri ccf.

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    5. "Non fai nulla" nel senso che non esiste una funzione d'uso che garantisca un valore stabile. Per i CCF invece c'è, fintanto che la quantità che circola è una frazione delle tasse da pagare.

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  8. Come moneta è presto,in anche se Giappone molti supermercsti lo accettano.
    Come riserva di valore è già usata, soprattutto negli Stati Uniti, ad esempio da Fidelity.
    In Italia come al solito siamo indietro ma quando gli interessi negativi arriveranno nei conti correnti, voglio vedere cosa succederà.

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  9. Nella giornata di oggi, in una piattaforma come Binance, sono stati scambiati Bitcoin per un controvalore di oltre 600 Milioni di Dollari. Coinbase, con sede a San Francisco, la più famosa piattaforma di criptovalute americana, ha scambiato oggi 135 milioni di dollari in Bitcoin. Direi quindi che è molto facile scambiarli. Inoltre, tutte le volte che le forze dell'ordine come l'FBI hanno confiscato Bitcoin detenuti illecitamente, li hanno sempre venduti all'asta con esito positivo. Significa che c'è un mercato. Un libero mercato. Senza il doping dalle banche centrali. Un mercato controllabile sulla Blockchain da chiunque. Tutto il contrario delle Dark Pool della finanza "tradizionale"...

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    1. Certo che si scambiano. Anche un'azione altamente speculativa si scambia. Ma a valori estremamente fluttuanti anche su periodi di tempo brevi. La moneta corrente - o quello che si usa come succedaneo - ha bisogno di stabilità.

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    2. Ribadiamo il concetto di come la volatilità sia tale vista l'esigua adozione di Bitcoin.

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  10. Bitcoin ha tre caratteristiche che sono valori enormi:
    1. E' raro per definizione. Significa che non può essere inflazionato da nessuno, tanto meno dal politico incompetente di turno (e di questi ce n'è molta inflazione).
    2. Per crearlo bisogna lavorare (sgobbare, diciamo noi). Bitcoin non è gratis, ma è per imprenditori che vogliano installare strutture di dimensioni industriali.
    3. E' vera proprietà privata, in tutti i sensi, perché NON può essere censurato nè confiscato nè sequestrato.
    I punti 1 & 2 sono caratteristiche che lo rendono analogo all'oro.
    Il punto 3 invece, oltre ad dare a Bitcoin un "plus" rispetto all'oro, fa morire di invidia e di rabbia i socialisti, che vogliono vivere alle spalle degli altri senza lavorare.
    Sono la prova vivente di quanto disse Bastiat: "Lo Stato è la grande finzione attraverso la quale ognuno cerca di vivere a spese di tutti gli altri."
    Ma Bitcoin è arrivato per demolirla.

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    1. Un oggetto che vale 19.500 dollari a fine 2017, 3.200 un anno dopo, e 8.800 oggi, come succedaneo della moneta proprio non lo vedo.

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    2. Non vorrei sembrare scortese, ma da quello che scrivi è chiaro che non hai le capacità tecniche per giudicare Bitcoin. Lo giudichi in base al prezzo giornaliero, fatto anche di speculazione. ma ad esempio qual'e il valore dell'infrastruttura? Qual è il valore di Bitcoin nei paesi dove i cittadini sono privati della loro libertà di commerciare?

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    3. Guarda, io dell'infrastruttura tecnica del Bitcoin non so nulla. Dico solo che un'attività finanziaria dal prezzo così volatile non è in grado di sostituire la moneta come intermediario di scambio corrente. Tutto qui.

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    4. Ma non è neanche nelle intenzioni di Bitcoin, o almeno no ora. Bitcoin vuole dare un'alternativa, e rendere le banche non necessarie.
      Quello di non saper nulla sull'infrastruttura è un male, anche se solo a scopo prettamente speculativo. Veda l'infrastruttura come una grande macchina in grado di "stampare" Bitcoin. Alla macchina possono essere aggiunti dei pezzi, in maniera decisamente onerosa, per potenziarla. Ciò però non crea più bitcoin, bensì allarga il bacino di utenti, i minatori ai quali questi andranno, in proporzioni sempre più frazionate. Perché da Settembre 2017 ad oggi, nonostante un declino quasi verticale del prezzo , la rete è stata potenziata di circa 20 volte? Si parla di cifre enormi. Lei è una persona istruita, colta. Allarghi la visuale, dia un'occhiata al trend su larga scala. Nel 2012 il valore minimo di Bitcoin è stato di 4 dollari. Nel 2013 di 65. Nel 2014 di 200. Nel 2015 di 185. Nel 2016 di 365. Nel 2017 di 780. Nel 2018 di 3200. Nel 2019 di 3358 dollari. Secondo lei quale sarà il minimo del 2020?

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    5. Non so nulla dell'infrastruttura sul piano tecnico, intendevo. Quale sarà il prezzo minimo nel 2020 ? non ne ho la minima idea. E lì sta il problema: un bene del valore del quale non c'è modo di farsi una cognizione non è un oggetto d'investimento che vale la pena di prendere in considerazione. Parlo a titolo personale, può essere benissimo che altri questa cognizione l'abbiano. Ma su quali basi, proprio non riesco a capirlo.

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  11. E' risaputo che Bitcoin ha un prezzo volatile ed attualmente non può essere "unità di conto". E' in corso la Price Discovery in un libero mercato e non sappiamo quanto potrà durare. Da questo punto di vista è un esperimento molto interessante, direi senza precedenti.
    Comunque se alcune persone avessero comprato Bitcoin invece che titoli di certa immondizia che ci teniamo in casa, tipo ad esempio la Popolare di Bari o di Vicenza o MPS o CARIGE, starebbero sicuramente meglio.
    Qualsiasi cosa è meglio di zero.

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    1. Che ci siano stati investimenti peggiori (anche Lehman o Bear Stearns…) non c'è dubbio. Ma è un altro discorso.

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    2. Non è proprio un altro discorso: le cose sono molto collegate.
      Il software Bitcoin è stato sviluppato proprio in quei giorni di ottobre 2008 dopo i famosi default americani. E' nato per protesta. Il suo senso è quasi banale: giocate con i soldi pubblici? Allora noi ci facciamo i nostri. Tecnicamente parlando ci sono perfettamente riusciti. Hanno realizzato un bene "virtuale" ma raro e non falsificabile. Questo è già un valore. Ed è un valore anche per la scuola economica austriaca. Ma questa scuola è scomoda, quindi viene divulgata in modo distorto, negativo, per favorire quella Keynesiana.
      Un modello, quello della "Teoria Generale...." che serve alla politica per comprarsi gli elettori, per fare promesse impossibili. E serve per mettere gli amici degli amici nelle banche di partito. O per far galleggiare le banche fallite.
      Con Bitcoin tutto questo non sarà più possibile. Anche questo, a mio modo di vedere, è un valore. Io preferisco questo modello: l'onestà che ne deriva è 1000 volte più forte del modello attuale basato sul denaro di stato.
      Denaro fiat che, se guardiamo gli articoli di questi giorni, soprattutto sulla FED, è molto più a rischio di diventare carta straccia, rispetto a Bitcoin.

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    3. Sul modello austriaco e su quello keynesiano abbiamo opinioni un bel po' diverse...

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    4. La scuola austriaca che io intendo è quella di Mises e di Hayek (non Schumpeter, che è andato per altre direzioni). Quindi libero mercato anche monetario con le banche in concorrenza tra loro con la propria valuta. Com'era all'epoca del Free banking del 1800. So che voi economisti non sopportate questo modello, ma l'economia non è scienza esatta. Le criptovalute come Bitcoin ricalcano alla perfezione questo modello e sta funzionando. Senza bisogno di leggi o di incentivi statali. Libero mercato. Poi che il prezzo sia ancora instabile nessuno lo nega. E' in corso una sperimentazione. Il modello tecnico, dopo 10 anni di test, funziona. Quello economico e sociale è tutto da vedere. Dipende anche se le valute fiat collasseranno o meno. Se segui cosa sta facendo la FED dal 17 Settembre, converrai che me che stanno giocando col fuoco. Con Bitcoin queste cose proprio non le puoi fare. E poi, ultimo punto, le criptovalute come Bitcoin, non essendo controllate da nessun governo, impediscono di fare default per "Deficit delle partite correnti". Un problema inesistente con il sistema aureo e creato con l'invenzione delle valute fiduciarie, quindi dal 28 Giugno 1914. Un sistema aureo non può fallire, come non può fallire un sistema come Bitcoin. La moneta Fiat invece fallisce, vedi ad esempio Venezuela.

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    5. La moneta fiat fallisce se ne emetti troppa. Ma se lo Stato non interviene immettendo potere d'acquisto nell'economia quando scoppiano bolle di credito privato, la crisi degenera in depressione. Visto negli anni Trenta, rivisto nell'Eurozona. PS il sistema aureo non è finito nel 1914 ma nel 1971, e non è vero che evita le depressioni - anzi ! vedi gli anni Settanta del XIX secolo. E dalla Grande Depressione si è usciti proprio, al contrario, abbandonando il gold standard. E l'euro non funziona (anche) perché al gold standard assomiglia parecchio.

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  12. Le bolle di credito privato scoppiano perché la banca centrale distorce il mercato manipolando (al ribasso) i tassi di interesse. Un effetto devastante che si è visto nel 1929, di cui la FED ne è stata la causa, agevolando investimenti infruttuosi con prestiti a basso interesse.
    A fine '800 invece c'era il Gold Standard (e non c'era Keynes), eppure c'è stato un fiorire di innovazione e crescita generalizzata: la Belle Epoque.
    Con lo scoppio della 1. Guerra Mondiale, il Gold Standard è stato sospeso, altrimenti i governi non avevano abbastanza soldi per far guerra (e si sarebbero evitati 24 milioni di morti).
    Poi, è stato ripristinato nel 1944 con BRETTON WOODS, cosa che pesato sul nuovo boom economico degli anni '60, compreso quello dell'Italia.
    Nel 1971, Domenica 15 Agosto, Nixon ha chiuso definitivamente con il Gold Standard, per poter stampare dollari a suo piacimento.
    Gli effetti si sono visti quasi subito: continue crisi economiche, ripetuti boom e bust.
    E tutto torna, compresa la crisi Lehman dovuta ancora una volta ai tassi bassi manipolati dalle banche centrali.
    Oggi FED e BCE stanno stampando miliardi di dollari/euro al mese.
    Stanno giocando ad una gara (o una guerra) a chi per primo distrugge la propria valuta.
    Che facciamo ? Stiamo ad aspettare che l'asteroide ci arrivi sulla testa?
    Speriamo che il presidente di una Banca centrale abbia il potere di salvare il mondo ?
    Io credo di no: ecco perché sostengo Bitcoin.
    La sua offerta è rigida? Vero, possono essere emessi solo 21 Milioni di "monete". Significa che è un sistema equivalente al gold standard.
    Ma è meglio un gold standard che carta senza valore.
    Proprio quello che sta succedendo in questi giorni in Venezuela.

    PS: gli Stati Uniti stampando dollari dal 1971 in avanti hanno costruito 10 Portaerei Nucleari classe Nimitz: 330 metri x 100.000 Tonnellate ciascuna.
    Sono queste le cose di cui ha bisogno il mondo ?
    No grazie, non è questo il futuro che voglio per i miei (5) figli.

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    1. La depressione degli anni (Ottocento) Settanta se la sta convenientemente scordando, in questa ricostruzione. Così come che senza l'uscita dal Gold Standard, non si sarebbe mai usciti dalla crisi degli anni Trenta.

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    2. C'è un bellissimo sito che documenta il disastro causato dalla rottura degli accordi di Bretton Woods.
      Niente parole: solo grafici, una trentina.
      https://wtfhappenedin1971.com/
      In pratica viene messo a nudo il fallimento della Fiat Money
      Ma si sa come va il mondo: di uomini che abbiano il coraggio di ammettere i proprie errori ce ne sono quasi zero in questo pianeta. Figurarsi se lo fa il presidente di una Banca Centrale. Si nega anche l'evidenza.
      Anche se sono NUMERI!
      Come dice il proverbio, non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
      Le banca centrali piuttosto che ammettere che sono la causa del disastro, sono pronte a distruggere le nostre economie e portarci tutti in rovina.
      Ed i politici, ancor più incompetenti, le seguiranno.

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