I “keynesiani da
salotto” sono una categoria di economisti (e di commentatori economici)
abbastanza particolare. Non sono euroausterici: non sostengono follie tipo il
pareggio di bilancio e l’austerità in condizioni di domanda depressa.
Sostengono la
necessità di un’azione attiva del governo per stabilizzare l’economia, e in
particolare di intervenire con azioni anticicliche per evitare, o per risolvere
rapidamente, situazioni di disoccupazione o sottoccupazione delle risorse
produttive. E a maggior ragione, oggi, per affrontare emergenze come il
Coronavirus.
Fin qui, tutto
bene. Ma le cose le hanno capite a metà. Una loro affermazione tipica, per
esempio, è che oggi esiste “spazio fiscale” per le manovre espansive, in quanto
i tassi d’interesse sono vicini a zero. E che i tassi vicini a zero li abbiamo
in quanto c’è l’euro: con la lira non sarebbe così, quindi meglio restarci,
nell’euro – ma senza i vincoli del patto di stabilità e del fiscal compact.
Perché hanno
capito le cose a metà ? perché i tassi d’interesse sul debito pubblico, lo
Stato li può sempre portare a zero,
se è l’emittente della moneta in cui il debito pubblico viene emesso. Basta che
si impegni a comprare alla pari tutti i titoli di Stato in circolazione.
Non solo: lo
Stato non ha bisogno di emettere debito per fare deficit. Può emettere direttamente moneta.
Il limite al
deficit è la creazione di potere d’acquisto eccedente la capacità produttiva
del sistema economico. Quel livello di deficit non è più utile per espandere produzione
e occupazione ma crea, invece, eccesso d’inflazione.
Non c’è bisogno
di utilizzare una moneta emessa e gestita da altri (e per di più troppo forte
per i fondamentali della propria economia) per attuare politiche economiche
espansive quando è necessario. Al contrario: quella moneta la devo reperire da
terzi, e questo mi può creare un mare di guai. Perché i terzi potrebbero non
darmela – se non a condizioni per me disastrose – esattamente quando ne ho
bisogno per rilanciare il mio sistema economico.
I “keynesiani da
salotto” sono tali perché criticano il sistema ma cercano di non cadere in
disgrazia presso l’establishment che
l’ha costruito. Il controllo della moneta è la fonte del potere di quell’establishment, e loro non si sognano
certo di porlo in discussione. Sperano di esserne cooptati, e di “correggerlo”
quel tanto che basta per renderlo un po’ meno iniquo e vessatorio.
Sono animati da
buone intenzioni (quelle di cui sono lastricate le strade dell’inferno) e sono
anche in buona fede (che è una virtù da non sopravvalutare: in buona fede, ci
si convince, spesso, di ciò che ci riesce conveniente).
State pur certi
che all’establishment non danno
fastidio.
Stefano Sylos Labini: Non solo non danno fastidio ma fanno proprio comodo all’establishment.
RispondiEliminaGiustissimo.
EliminaHa sentito il Gualtiero che faccia tosta chi puo pagare le tasse lo faccia? Ma come possiamo sperare che sti servi maledetti emettano moneta (anche a debito tasso zero) ccf invece di volerla da noi? Non lo faranno o cadranno le loro menzogne dette da decenni. Preleveranno dai nostri cc l'ha detto pure Zibordi. Che iddio ci aiuti qua si rischia la guerra civile.
RispondiEliminaNon so più come commentare il comportamento di questi VENDUTI.
EliminaQuesti di Keynes non sono nemmeno l'ombra
RispondiEliminaGentile Marco sa niente di cosa è stato deciso sul MES oggi? Cattive nuove?
RispondiEliminaCredo che l'Eurogruppo sia ancora in corso, le ultime notizie comunque sono che non se ne sarebbe discusso.
EliminaVorrei sapere se il dott. Cattaneo ha delle obiezioni su questo primo trucco contabile:
RispondiElimina(La Kfw è pubblica ma i suoi debiti, per la contabilità tedesca, non sono debito pubblico)
In Italia c’è la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), in Germania la Kreditanstalt für Wiederaufbau, la Banca per la ricostruzione (post-bellica), per gli amici Kfw. Entrambe sono di proprietà pubblica: la Cdp è del Ministero dell’Economia e delle Finanze e delle fondazioni bancarie oltre che di azioni proprie. La Kfw è di proprietà del governo federale e dei diversi lander (l'equivalente delle nostre regioni, ndr) in cui è suddiviso il territorio tedesco. Entrambe, per finanziarsi, emettono dei titoli. La Cdp sottoforma di obbligazioni, la stragrande maggioranza delle quali coperte da garanzia statale. La Kfw, pure, emettendo titoli a tassi bassissimi grazie al doppio filo che la lega al governo tedesco e ai suoi affidabilissimi Bund.
i miliardi di debito contratto dalla Cdp coperto da garanzia statale entra nel conteggio del debito pubblico italiano. I miliardi di euro della Kfw invece no. Il motivo è una regola contabile dello Stato tedesco che esclude dal debito pubblico le società pubbliche che si finanziano con pubbliche garanzie ma che coprono la metà dei propri costi con ricavi di mercato e non con versamenti pubblici, tasse e contributi. Regola alquanto discutibile: la proprietà di Kfw è pubblica, la sua vigilanza non è deputata alla Bundesbank (la banca centrale tedesca, ndr), ma al ministero delle Finanze, i suoi tassi sono diretta conseguenza di quelli dei Bund e se avesse problemi sarebbe lo Stato a intervenire.( cit. Francesco Cancellato economista)
Beh più che avere obiezioni prendo atto, e mi chiedo perché la Cdp non si sia posta in passato nella condizione di superare con i ricavi di mercato il 50% dei costi. Faccio fatica a pensare che non fosse possibile.
EliminaHo appena sentito al tg5 uscire dalla bocca del Tajani che l'Italia deve sbloccare i 300 miliardi che ci servono accendendo al Meccanismo Eu di stabilità. Qui c'è un cortocircuito.. ma è lo stesso Tajani alleato col Salvini e la Meloni che urlano a gran voce di non azzardarsi a firmare quel contratto infernale che ci mette la troika in casa? Ma possiamo fidarci pure di questi elementi qua? Hanno ragione allora vari divulgatori che avvertono che in realtà son tutti uguali servi di Bruxelles. Ma poi si rendon conto che rischiano di essere linciati se ci portano in mano agli usurai stranieri?
RispondiEliminaTajani era il presidente del parlamento europeo, ricordiamolo. Europeista di ferro. Speriamo nella maggioranza contro il MES, trasversale Lega - FdI - M5S.
EliminaSono anni che ci propinano la balla che lo Stato deve risparmiare risorse con avanzi primari. In realtà i soldi non vengono affatto messi da parte ma semplicemente non vengono immessi nel circuito economico (o meglio immessi in misura inferiore di quel che servirebbe). Questo accade a livello centrale ma vorrei sapere se tecnicamente a livello locale accada la stessa cosa o se davvero regioni e comuni mettano da parte nei loro conti risorse da utilizzare piu avanti nel tempo (anche se sarebbe cmq assurdo se cosi fosse)
RispondiEliminaE invece e proprio così: ci sono enti pubblici territoriali che hanno soldi sui conti ma non li possono usare a causa dei limiti di spesa del settore pubblico.
EliminaLe faccio un'altra domanda: lei come la vede la situazione? A sentire Crosetto Mori e altri in rete qua stiamo rischiando la guerra civile.
EliminaCi arriviamo se a un giorno punto vengono meno gli approvvigionamenti di generi di prima necessità, oppure se lanciano idee folli tipo megapatrimoniali per restare a tutti i costi nell'euro...
EliminaBuonasera Dott. Cattaneo,
RispondiEliminaallo stato attuale quali sono le differenze di trattamento per l'accesso ai capitali tra Italia e gli altri membri UE?
Grazie mille
Lorenzo Zanellato
Nessuna, perché il regime è di libera e totale circolazione.
EliminaForse mi sono spiegato male.
EliminaVorrei capire se è vero che l'Italia potrà( allo stato attuale) usufruire solo dei 25 miliardi in luogo dei 500 della Germania (semplificando al massimo).
Sono grandezze non confrontabili. I 25 italiani sono soldi effettivi, i 550 tedeschi garanzie su finanziamenti che dovrebbero (anche data la situazione c'è da dubitarne) attivarne altrettanti in investimenti.
EliminaIn ogni caso non vedo helicopter money in ambo le situazioni, ma debiti(pur con le differenze che sappiamo tra kfw e cdp)?
EliminaInfatti per adesso non c'è nessuna helicopter money.
EliminaHo fatto leggere questo articolo ad un'ordoliberista e mi ha risposto:
RispondiElimina"l'extra deficit mette e repentaglio la sostenibilità della finanza pubblica". quella spesa (forse) non entrerà nel conteggio del deficit ai fini del rispetto o meno degli impegni presi in ambito comunitario. MA SARA' COMUNQUE DEBITO ULTERIORE, altre cambiali scaricate sulla schiena di figli e nipoti, ulteriore indebolimento del sistema Italia
Cretinata totale e assoluta. Se il deficit lo attuiamo emettendo moneta - o debito in moneta propria - non grava proprio sulla schiena di nessuno. Anzi, è ricchezza che entra nell'economia e si distribuisce tra la popolazione. L'unico rischio è l'inflazione, ma non nelle circostanze attuali (dove il problema è esattamente l'opposto).
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