In queste
problematiche, surreali giornate, sta circolando la voce della “inevitabilità”
di una megaimposizione patrimoniale, che colpirebbe i cittadini italiani.
Si dice: i CCF non vengono capiti / accettati. La rottura dell’euro non ci si rassegna ad
attivarla. Per cui ?
Per cui, una
patrimoniale da centinaia di miliardi è “l’unica altra possibilità per
risolvere la situazione”.
Allora,
chiariamoci le idee: una megapatrimoniale non risolve nessuna situazione.
Devasta totalmente l’economia italiana, getta in povertà altri milioni di
persone, produce ulteriori decine (o centinaia) di migliaia di fallimenti, fa
saltare in aria il sistema bancario e il sistema assicurativo.
E dopo che tutto
questo è avvenuto ? dopo, la rottura dell’euro è comunque inevitabile.
La
megapatrimoniale non è una soluzione, è una follia.
Se poi mi dite
che di follie se ne sono già viste tante e quindi non se ne può escludere una
in più, posso essere d’accordo.
Il MES è una
follia.
Il Fiscal
Compact è una follia.
Il bail-in dei risparmi in banca è una
follia.
E la follia più
grande di tutte è l’euro.
Dopo tante follie,
nessuno – purtroppo – può essere certo che non ne mettano in atto un’altra ancora.
Ma non è una soluzione. E’ il passo che conduce – rapidissimamente – alla deflagrazione
del sistema.
Se invece
vogliamo immaginare una strada che porta a un sistema sostenibile, e minimamente
sensato, le vie sono altre.
La BCE che
garantisce (non formalmente ma di fatto) i debiti pubblici.
I CCF o forme
equivalenti di strumenti monetari paralleli all’euro.
O lo
scioglimento dell’euro medesimo.
Queste sono
soluzioni.
La megapatrimoniale
è il tasto di autodistruzione del sistema.
È chiaro che una data cruciale sarà il 5 Maggio fra una settimana. Secondo lei i tedeschi tagliano il ramo o no? Voglio dire sto sistema lo tengono ancora in piedi o no? Mia impressione comunque e che sento dire da pochi è che dietro dipenda molto e soprattutto dalle decisioni della Francia. Che ne pensa?
RispondiEliminaI tedeschi puntano a dare un ennesimo calcio al barattolo, cioè a concedere il minimo possibile per evitare il collasso senza però risolvere le disfunzioni del sistema. La Francia influisce, certo, ma la "soluzione" potrebbe essere, anche in questo caso, la solita: concedere molto a loro e il minimo indispensabile a noi.
EliminaHo capito:
RispondiElimina- BCE non garantirà
- CCF non saranno attuati, né approvati
- Si romperà l'EURO (e posso pure starci)
Ma la rottura la gestisse la lega staremmo freschi.
La rottura, se ci sarà, lascerà un po' di calcinacci ma toglierà la cappa di piombo che sta intorno al nostro Paese.
EliminaLa gestirà chi vorrà gestirla.
EliminaVero. Via la cappa di piombo e riposizionamento geopolitico dell'Italia
RispondiEliminaC'è un'intervista di Cabras su Repubblica. In essa i CCF non vengono minimamente menzionati. Cabras parla di diminuire la tassazione sui titoli di stato italiani (se ho capito bene). Boh. Non so se lei sa qualcosa in più di me.
RispondiEliminaCabras ha dalla sua parte una quota significativa di parlamentari M5S ma non la maggioranza di loro, e non i vertici.
EliminaDal momento in cui la maggior parte degli italiani (e votanti) è rappresentata da pensionati e dipendenti privati o pubblici che a fine mese sibguadagnano la pagnotta in un modo o nell'altro, è inevitabile che si voglia ritardare quanto più possibile l'apertura ed intervenire sulle persone che detengono più ricchezza, senza capire che sono anche coloro che la ricchezza la producono, incentivando sempre più a migrare in porti più sicuri (cosa già avvenuta in passato)
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