lunedì 12 ottobre 2020

Ideologia di ”sinistra” e ideologia “cristiana”

 

Le virgolette sono d’obbligo, perché qui parlo delle rispettive ideologie così come vengono praticate dalle più importanti istituzioni che ad esse si riconducono (a parole): non parlo, quindi, di come sono state originariamente concepite. 

Sia la “sinistra” che la “cristianità” si ergono a protettrici delle classi disagiate. Ma la loro finalità non è risolverne il disagio. Se lo facessero, eliminerebbero la loro stessa ragione d’essere.

Entrambe ritengono (o affermano) di aver ricevuto una forma di rivelazione: sono quindi intrinsecamente illiberali e antidemocratiche, perché in caso contrario autorizzerebbero gli adepti a porre in dubbio la rivelazione.

Entrambe ritengono che gli iniziati, il “clero”, debbano guidare il “gregge”, che deve essere illuminato dalla rivelazione e accettare la guida del “clero”. Non deve invece sviluppare forme di pensiero autonomo.

Vedono di conseguenza con scetticismo più o meno marcato, quando non con esplicita ostilità, il suffragio universale. Come può un’opinione condivisa dalla maggioranza del “gregge” prevalere su quanto gli “iniziati” ritengono necessario per guidare il “gregge” ?

Non stupisce che questi due flussi di pensiero si siano fusi così bene nell’ambito di organizzazioni politiche quali (ad esempio) il Partito Democratico italiano.

E ancora di meno stupisce che entrambe si ritrovino molto a loro agio con il pensiero europeista, anch’esso basato sul principio che un’élite illuminata debba guidare il popolo: non importa se contro l’opinione di quest’ultimo, perché il “gregge” non è in grado di identificare né quale sia il suo interesse, né tantomeno come debba essere perseguito.

 

4 commenti:

  1. Giovanni Greco: Non del tutto d'accordo, del centralismo democratico del PCI è rimasto poco, inoltre la DC con tutti i suoi limiti era tutto meno che confessionale e clericale. Diciamo che il PD ha ereditato il peggio del peggio approdando a quanto hai scritto, salvo smentite, rivolte interne al partito, drammatici crolli elettorali...

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    1. Beh una buona parte della DC lo era. Non tutta, sono d'accordo. Ma quel retaggio negativo è confluito nel PD.

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  2. Non sono molto d'accordo. Il trait d'union con l'europeismo è l'elitarismo di matrice liberal- conservatrice, che in Europa si declina nell'ordoliberismo , che sta all'Europa, in senso non ufficiale, come il leninismo stava all'Urss in senso ufficiale. L'ideologia delle ex sinistre è per l'appunto il vincolo esterno liberal-europeo, ed in passato alcuni dei suoi più importanti alfieri erano tecnocrati del genere di Guido Carli, per fare un esempio . Ironie della storia, il PD su tante cose è un facsimile del PLI della I repubblica.
    In più, il collante del centrosinistra col proprio elettorato è il senso di superiorità morale, il sentirsi parte sana ed avanzata ( cioè europea, perchè per costoro gli europei sono a prescindere più " civili " di noi ) del paese.

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    1. Mi pare che in realtà stiamo dicendo la stessa cosa. Il senso di superiorità morale della "sinistra" è quello che la induce ad affermare che le spetti di "condurre il gregge" anche contro la sua volontà. Un concetto che ritrova pari pari nel mio post.

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