venerdì 18 febbraio 2022

La falsificazione prova il valore della moneta – anche della Moneta Fiscale

 

Ancora in merito alle frodi sui crediti fiscali prodotti da incentivi al settore immobiliare. Non mi ricordo più quale famoso economista (magari qualche lettore mi può aiutare recuperando la citazione) disse che la miglior prova del valore di una moneta è il fatto che venga falsificata.

Può sembrare un paradosso, ma ci vuol poco a capire che è vero, e perché lo è. Dubito che qualcuno dedichi grandi sforzi a contraffare il bolivar venezuelano. E tra il 1921 e il 1923, giurerei che i falsari siano stati ben poco attivi, nella Germania di Weimar.

Le monete che ci si sforza di falsificare sono quelle che valgono. E quindi le frodi accertate in merito ai crediti fiscali, che si trasformano in Moneta Fiscale nel momento in cui vengono (i crediti stessi) compravenduti, sono la prova migliore che la Moneta Fiscale ha valore.

Il che magari vi sembrerà ovvio. Ma vi garantisco che quando formulavo le prime proposte in merito a CCF e Moneta Fiscale non lo era affatto: almeno dal punto di vista di parecchi commentatori, che ironizzavano sul fatto che io volessi risollevare l’economia “con i buoni pasto”.

La Moneta Fiscale invece VALE, ed è uno strumento potentissimo di gestione dell’economia. Il che non vuol dire che la sua falsificazione non sia un fenomeno da contrastare: ma si è visto che in presenza di controlli appropriati, ridurre al minimo le “contraffazioni”, altrimenti detto la generazione di crediti fiscali senza che ne esistano i presupposti di legge, è assolutamente possibile, e neanche particolarmente difficile.

Il che è un ottima notizia, perché la Moneta Fiscale è la via per risolvere le disfunzioni dell'euro e per superare, una volta per tutte, i terribili guai in cui l’economia italiana si è infilata, dalla firma del Trattato di Maastricht in poi. La Moneta Fiscale va posta, sempre di più, al centro del dibattito politico.

 

4 commenti:

  1. Vincenza Scialpi: Sì...ma il dibattito di chi?!Con chi?!

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    1. in primo luogo dei partiti. Io sto parlando con parecchi di loro.

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  2. a questo concetto si potrebbe applicare anche la legge di Gresham. La moneta cattiva scaccia quella buona. Applicato a questo caso gli euro verrebbero tesaurizzati come riserva di valore mentre la moneta fiscale girerebbe come mezzo di scambio molto più velocemente.

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    1. Ma la legge di Gresham non si applica alla Moneta Fiscale, perché non viene imposto forzosamente un valore di conversione in euro disallineato rispetto ai valori intrinseci. Vedi il post del 2.7.2015.

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