Non so se la sovrattassa sugli extraprofitti bancari sia una buona o una cattiva mossa. Non ho ancora abbastanza dettagli. D’istinto sono scettico sulle proposte di nuove tasse. E sono invece molto più in linea con il concetto che sarebbe meglio rendere il sistema bancario più competitivo.
Motivo ? le banche stanno generando grossi utili perché i tassi d’interesse sono saliti rispetto al livello zero o giù di lì degli ultimi anni: senza che questo incremento sia stato condiviso con i depositanti. Sui conti correnti e sui depositi le banche continuano a pagare zero o zero virgola.
In passato, negli anni della lira, le cose non funzionavano così. E la domanda che mi pongo, ma me la ponevo anche prima, è la seguente: la cosiddetta “Europa”, cioè la UE, afferma che l’economia deve diventare il più concorrenziale e competitiva possibile. Fortemente competitiva.
Ma la cosiddetta “Europa”, in questo caso l’ente di riferimento che è la BCE, nello stesso tempo dice, in effetti da parecchio tempo, che le banche sono troppe e che bisogna stimolare il sistema bancario a concentrarsi, a ridurre il numero degli operatori.
Il che in effetti è avvenuto e il risultato lo stiamo vedendo. I benefici dell’incremento dei tassi non vengono condivisi con i risparmiatori. La concentrazione crea una rendita di posizione oligopolistica.
La motivazione di questa difformità di comportamento
sarebbe interessante che qualche autorità UE / BCE, o anche solo qualche commentatore
euroentusiasta (ce ne sono parecchi) la spiegasse. Perché spiegazioni non ne ho
mai sentite, e francamente non riesco a ipotizzarne nessuna.
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