giovedì 21 novembre 2024

Zerovirgolismi

 

Alcuni esponenti della Lega, tra cui Alberto Bagnai, Alex Bazzaro, Claudio Borghi, hanno il dente particolarmente avvelenato con i partitini che si presentano con un programma eurocritico / euroscettico e conseguono piccole percentuali di suffragi. Zero virgola, uno virgola, cose così.

Ma perché – dicono – queste liste, che hanno un programma sovrapponibile al nostro per magari l’ottanta per cento, non scompaiono ? non hanno possibilità di vincere, sottraggono voti a noi, tirano la volata agli euristi, fanno eleggere candidati del PD.

Perché non prendono esempio da Kennedy jr, che si è ritirato dalla competizione elettorale USA e ha fatto confluire i suoi consensi su Trump ?

Ultimamente ce l’hanno soprattutto con Marco Rizzo di Democrazia Sovrana e Popolare, che un paio di giorni fa ho sentito Borghi invitare a confluire nella Lega.

Capisco la posizione. Però mi pongo un paio di domande.

La prima. Kennedy si è ritirato, certo, ma ha ottenuto in cambio qualcosa di molto significativo. Il ministero della sanità. Al Rizzo della situazione che cosa la Lega è disposta a (e in grado di) offrire ? 

La seconda. Se il Rizzo di turno non accetta, Borghi ne deduce (dedurrebbe) che la sua finalità non è sostenere il fronte eurocritico, ma danneggiarlo a favore di PD e associati. Ma come si risponde al Rizzo che obietta “si vabbè euroscettici e poi vi tenete in casa Giorgetti” ?

E qui la replica di Borghi, “ma Giorgetti l’ha scelto Giorgia Meloni come ministro dell’economia, non io” è deboluccia. Molto deboluccia.

Giorgetti è targato Lega. Mi spiace, ma l’euroscetticismo di un partito che lo tiene nelle proprie fila, e come esponente di primarissimo rilievo, per questo solo fatto perde MOLTA credibilità.

Per il fronte leghista eurocritico, è un problema. Grosso.

 

1 commento:

  1. Ma infatti la realtà della politica della Lega è Giorgetti, i leghisti "euroscettici" servono a pescare voti nei bacini elettorali di chi è sensibile a questi temi, è lo stesso meccanismo del preteso "sovranismo" della Meloni di una volta, becchi i voti (anche) di chi si fa incantare dal brand "sovranismo" e poi prosegui le privatizzazioni a favore dei fondi americani, cioè di chi veramente sta sopra nella catena alimentare del potere economico e non solo , in Occidente.

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