lunedì 10 giugno 2013

CCF: progetto editoriale


La riforma monetaria
per il conseguimento della piena occupazione
 
Le origini della crisi economica sono molto più semplici e molto più facili e rapide da risolvere di quanto si creda. Risiedono in un problema di funzionamento del sistema monetario, la corrente vitale senza la quale il motore dell’economia non si avvia.
 
Paradossalmente, le politiche economiche degli ultimi anni hanno creato un terribile circolo vizioso, soprattutto ma non solo in Europa, per aver trascurato o dimenticato principi e concetti noti da decenni: il paradosso della frugalità, la trappola della liquidità, gli effetti perversi dei sistemi monetari rigidi.
 
Il libro espone con chiarezza e rigore metodologico come l’ignorare questi concetti abbia ricreato problemi analoghi a quelli sperimentati durante la Grande Depressione; quali errori d’impostazione e di gestione abbiano caratterizzato il sistema monetario europeo dall’avvento dell’euro in poi; quali riferimenti storici consentano di interpretare la realtà odierna e di identificare le soluzioni della crisi.
 
Fornisce, infine, una serie di meccanismi “chiavi in mano” – i Certificati di Credito Fiscale, i Tax-Backed Bonds, il rifinanziamento a breve termine del debito pubblico con vincoli di portafoglio al sistema bancario – che consentono una rapida e poderosa ripresa dell’economia.
 
Risolvendo, tra l’altro, i difetti strutturali del sistema monetario europeo – ma senza dover attuare una “rottura secca” della moneta unica.
 
Non c’è motivo per prolungare l’attuale, pesante malessere dell’economia, per restare inerti di fronte al deterioramento del tessuto sociale che si sta, ogni giorno di più, aggravando. E’ una situazione che si può e si deve risolvere in fretta, per recuperare le condizioni di sviluppo armonioso e di pacifica convivenza che l’Italia e l’Europa hanno saputo costruire durante la seconda metà del ventesimo secolo.

7 commenti:

  1. può cortesemente darmi più dettagli sul libro
    ( autore, editore,ISBN,etc..)? grazie GFC

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  2. E', appunto, un progetto... c'è un contatto in corso finalizzato alla pubblicazione entro ottobre. Ho postato la traccia editoriale e presto farò lo stesso con l'indice, per raccogliere opinioni e... suscitare un po' di curiosità. Traccia e indice sono ancora da concordare con il co-autore e con l'editore: l'argomento base naturalmente è quello del superamento della crisi mediante riforma del sistema monetario e recupero dell'autonomia nazionale.
    Vi tengo aggiornati man mano...

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    1. per quel minimo che posso servire,mi consideri a sua dispsizione.....GFC

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    2. entro ottobre!!! ... speriamo che l'Italia ci arrivi :-)

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  3. Grazie in anticipo, intanto, per commenti e suggerimenti... e a tra pochi giorni per gli sviluppi.

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  4. Dott.Cattaneo è da poco che leggo il suo interessante blog ma non ho capito,considerata la struttura dei certificati di credito fiscale,come fa ad essere sicuro che lo stato italiano fra 2 anni avrà le casse abbastanza piene da poter accettare "carta" per tasse, imposte, ticket sanitari, multe ecc.e non soldi veri.
    Grazie x un'eventuale risposta.
    Giovanni.

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    1. Vedi post del 21.4: in una situazione di domanda depressa, un'azione di sostegno produce un incremento di PIL più che proporzionale (è vero anche il contrario quando si effettuano azioni restrittive, e questa è la causa del disastroso risultato delle politiche di austerità adottate in mezza Europa). A parità di condizioni, quando nel 2016 i CCF saranno utilizzati e ridurranno le entrate statali, il PIL sarà 300 miliardi più alto rispetto al caso "senza CCF". Il maggior PIL produce le maggiori entrate che compensano l'utilizzo dei CCF. Si arriva ad avere lo stesso debito pubblico in euro, ma con un PIL molto più alto - e il rapporto debito / PIL è inferiore di oltre venti punti.

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