lunedì 4 luglio 2016

CCF per effettuare manovre espansive senza incremento di debito



Adottando lo schema qui descritto, è possibile emettere Certificati di Credito Fiscale (ad esempio) nel 2017, utilizzabili per ridurre pagamenti d’imposta altrimenti dovuti a partire dal 2019.

Ed è anche possibile prevedere manovre fiscali compensative, per lo stesso importo, che si attiveranno anch’esse nel 2019, ma solo nell’eventualità in cui l’emissione di CCF non abbia prodotto un incremento di gettito fiscale tale da renderle superflue.

Identico discorso per emissioni di CCF 2018 utilizzabili per sconti fiscali a partire dal 2020, per emissioni 2019 utilizzabili a partire dal 2021, eccetera.

Un’azione così impostata, effettuata cioè combinando l’emissione di CCF con la previsione di manovre fiscale compensative, per pari importi e pari scadenze temporali, esclude nella maniera più totale e incontrovertibile che l’emissione di CCF possa dar luogo a una crescita di indebitamento.

Qualsiasi eventuale obiezione, motivata sulla base di rischi per la stabilità finanziaria e per il profilo futuro dei livelli di debito pubblico, appare a questo punto priva di base logica.

6 commenti:

  1. a me quelli del M5s non mi stanno a genio e non li voterò MAI (per tutta una serie di ragioni..che è inutile elencare qua ).

    Secondo me Renzi cadrà ...(soprattutto dopo gli esiti del prossimo referendum sulla Costituzione...referendum che sarà un boomerang per renzi come è stato un boomerang per Cameron il referendum Brexit ...non credo che gli italiani permettano uno stravolgimento cosi "sostanziale" della nostra (bellissima & Keniesana anche se sfregiata e sterilizzata dal Keynes dal criminale "pareggio di bilancio" ) ...Costituzione che se stravolta secondo i criteri di questa nuova proposta costituzionale...diventerebbe un "qualcos'altro" e darebbe immensi poteri al Presidente del Consiglio ..di turno. Per la prima volta negli ambienti che frequento..tra la gente comune ..sento i "Piddini" (e lo dico con molto disprezzo )..affermare che non seguiranno le indicazioni del partito: voteranno contro (questa costituzione piace..capisco che capiscono che se la si tocca..è un danno enorme )...qualche briciolo di buon senso a sti piddini elettorato base ..è rimasto...poco me ne è rimasto .

    Se come penso il referendum boccia Renzi...dovrebbe dimettersi...e se si fanno nuove elezioni non c'è ombra di dubbio che i prossimi al potere saranno il M5s...(probabilmente Di Maio...già candidato dai cosiddetti "poteri forti " esteri---->> non è un caso che in "contemporanea ": economist, waal Street journa, the guardian, financial times etc etc del Di Maio ne parlino in toni positivi..;-)

    Io non ho nessuna fiducia nel M5s--->>> ma credo che "comunque" Lei debba contattare e intensificare questa proposta con loro in modo "particolare"---->>> chissà ..forse potrebbe succedere il miracolo e potrebbero far propria in TOT la sua proposta ...visto che se non ricordo male qualche esponente la ha valorizzata anche se in modo limitata.(se non erro per l'edilizia ).

    saluti
    Shardan

    ps- solitamente quando una forza politica conquista il potere nella Capitale..la medesima va al potere. I CCF fanno proprio al loro caso...non vogliono uscire dall'Euro ..pero ne son critici...---->>> CCF= formula adatta per le loro esigenze (se rifiutano o bypassano anche questa...beh allora vuol dire veramente che son "telecomandati" --->> cosa che io penso da sempre )

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    1. "Contattare e intensificare questa proposta con loro": lo faccio da più di tre anni e continuerò a farlo. Con M5S e con chiunque mi sta / starà a sentire, peraltro. Mi rendo conto dei suoi dubbi, ma sono sempre stati quelli che hanno ascoltato, più di qualsiasi altro (e una proposta di legge per un'applicazione, sia pure molto parziale - ma era un tentativo di cominciare a far qualcosa non potendo certo, dall'opposizione, pensare di poter far passare il progetto CCF "pieno" - legata alle ristrutturazioni immobiliari, l'hanno anche formulata).
      D'altra parte se chi sta al governo continua a non muoversi, l'unica è puntare su chi al governo oggi non c'è ma ci può arrivare. E' un'incognita? sì. Ma l'alternativa è proseguire con un "cognito" che non funziona e che non è minimamente accettabile, quello di oggi.

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  2. Una domanda sorge spontanea.
    In caso di Italexit e sovranità monetaria si continuerebbe (come da secoli in tutti gli Stati) con la storia del debito pubblico.
    Lorenzo Zanellato
    Uno Stato veramente sovrano non ha bisogno di indebitarsi neppure con i propri cittadini eppure si continua con questa storia del debito.Perche non si esce da questa logica?

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    1. Buona domanda... un tentativo di risposta (ma c'è da riflettere ulteriormente) l'ho dato nel post del 3.11.2013.

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  3. Non è necessario che lo stato crei debito esercitando la sovranità monetaria.
    Infatti, la emissione di denaro ex novo crea un debito, ma quel denaro viene impiegato per pagare lavoro, del quale si diviene proprietari, quindi il valore debitorio -x dato dalla emissione viene ompensato dal valore +x del lavoro aquistato.
    Esempio: emetto x per pagare il lavoro di costruzione di un palazzo, alla fine il mio bilancio societario include un passivo monetario e un corrispondente attivo in beni reali di pari valore, che porta in pareggio il bilancio complessivo.
    Poi lo stato, se lo vuole, può estinguere il debito monetario vendendo il palazzo.
    Ma in regime di sovranità monetaria ciò è inutile, perhé si tratta di un debito con se stessi.
    Questo genere di fatto implica che lo stato può autofinanziarsi senza limiti, one giustamente spiegava già nel XIX seolo Georg Friedrick Knapp.

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    1. Un limite c'è: la produzione fisica ottenibile con le risorse - impianti e lavoro - a disposizione. Se si spinge la domanda oltre quel limite, non aumenta la produzione ma i prezzi. Non è il problema odierno, ovviamente.

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