Leggo abbastanza spesso lamenti & preoccupazioni in merito alla possibilità che i soldi che si stanno attualmente immettendo nell’economia vengano “spesi male” e quindi “si sprechino”.
Vorrei allora ricordare, una volta di più, che per risollevare un paese da una situazione di depressione deflattiva (in cui l’Italia si trova immersa da quasi TREDICI anni, leggi dalla crisi Lehman del 2008) la cosa FONDAMENTALE è alimentare la domanda in misura adeguata.
Non sto con questo affermando che la tipologia e la composizione della spesa siano irrilevanti. Ma se cercate di soccorrere una persone a rischio di morire di sete, vi mettete a discutere per giorni se sia meglio dargli acqua liscia, acqua gasata, limonata, vino o birra ? OPPURE gli date da bere quello che c’è / quello che è più veloce reperire ?
Ricordo che gli Stati Uniti sono realmente usciti dalla Grande Depressione con la seconda guerra mondiale. E la spesa bellica non è particolarmente “efficiente” o “virtuosa”. Anzi, la guerra sul piano microeconomico è spreco puro. Serve a sfasciare e a uccidere.
Però immette potere d’acquisto nell’economia. E sul piano MACROeconomico, è esattamente ciò che serve per uscire da una depressione.
Naturalmente la medesima espansione di potere di acquisto può essere ottenuta SENZA passare da una guerra. Per fortuna.
Ma per quanto
riguarda il contesto italiano odierno, sono molto poco preoccupato dalle
tipologie di spesa. Sono casomai MOLTO preoccupato dal rischio che non si
spenda abbastanza, e che i vincoli del Recovery Fund agiscano molto più in
negativo nel prossimo futuro, rispetto al beneficio dei (pochi) soldi in più
resi disponibili oggi.
Marco, tu sei avanti anni luce. Questi sono concetti incomprensibili, sia per i burocrati di Bruxelles, che fanno finta (o forse no?) di non capire, sia per tutti gli economisti e politici del pensiero unico. Sia per il popolino ignorante. Grazie per il tuo volonteroso contributo.
RispondiEliminaOggi c'è molta più consapevolezza di venti o trenta anni fa. Io per primo una serie di cose sono arrivato a capirle col tempo, mettendo a fuoco concetti che all'inizio erano al massimo dubbi o vaghe intuizioni. Fare informazione è fondamentale. Darà risultati in tempi brevi ? tempi lunghi ? non lo so ma è imprescindibile.
EliminaCorrelates of war our world in data è la stessa fonte ma grafico in migliaia di sterline sulle spese militari italiane nel 1913 parla di 38.600 sterline investite dall'Italia e gli USA circa 62.000 sterline. Poi nel grafico in miliardi di dollari billion dollars l'Italia tra il 1914 e il 18 investe 2/3 miliardi di dollari perché c'è questa discrepanza se la fonte è la stessa our world in data correlates of war military expenditures ??
RispondiEliminaSalvo
Va chiesto a chi gestisce quel sito...
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