mercoledì 26 luglio 2023

Perché il Green New Deal abbia senso

 

Sono ragionevolmente convinto che ci sia una tendenza della temperatura media terrestre ad aumentare.

Sono molto meno convinto in merito alle proposte che vengono formulate, e ampiamente pubblicizzate, dai media considerati più influenti e (da qualcuno, non da tutti e non da me) più attendibili.

In sintesi, sono molto meno convinto in merito al cosiddetto Green New Deal.

Motivo ? dando come dicevo per acquisito che il riscaldamento globale si stia verificando, perché il Green New Deal abbia senso occorre che siano veri non uno, non alcuni, non la maggioranza, ma TUTTI i presupposti qui di seguito elencati.

UNO, le conseguenze dell’aumento delle temperature sono gravi.

DUE, la causa è antropica, cioè dovuta all’attività dell’uomo.

TRE, il fattore chiave è l’aumento della concentrazione di CO2 nell’atmosfera.

QUATTRO, gli interventi proposti (auto elettriche, efficientamento energetico degli edifici) sono efficaci.

CINQUE, verranno adottati non solo in Occidente ma anche nel resto del mondo.

SEI, il beneficio che produrranno supererà il loro costo economico e sociale.

Ora, sono convinto dell’aumento delle temperature, ma in merito a questi sei presupposti, mi pare che una stima ragionevole sia “forse che sì forse che no”. Diciamo 50-50. Per ognuno dei sei.

Ne segue che la probabilità che almeno uno di questi presupposti NON sia verificato, come può facilmente stimare chi ha studiato calcolo delle probabilità (!) è uno meno 0,5 elevato alla sesta potenza.

Che equivale a 63/64, ovvero all’1,6% circa.

Altrimenti detto, abbiamo il 98,4% di probabilità di (detto in termini tecnici) fare un gran casino per NON risolvere un problema che forse NON esiste.

3 commenti:

  1. Antonello Climan:
    Grazie per questo articolo.
    La questione è certamente seria, ha necessità di analisi, di fare chiarezza e di avere dati e studi davvero attendibili.
    A me invece pare che tutto venga analizzato appositamente in modo estremamente confuso e approssimativo. Stando ai media sembra che viviamo in un'altra epoca, di secoli fa, a presso agli stregoni e a dati presi (incredibilmente) male, ricordiamoci ad esempio le temperature mostrate dai media sui rilievi nel terreno. Chiariamoci perché.
    In tutto questo (apparentemente voluto) marasma abbiamo delle certezze:
    1) prima di tutto bisogna intervenire nella "normalità" semplicemente con la manutenzione e la prevenzione ordinaria; e considerando che pensiamo che gli eventi sgradevoli siano in aumento, allora dovremmo migliorare e perfezionare tali interventi. Invece notiamo che addirittura la manutenzione sta peggiorando, e i fondi destinati ad essa stanno diminuendo.
    Stessa cosa per la prevenzione. Oggi abbiamo più mezzi tecnologici per prevenire in modo più efficace ed intervenire anche meglio. Anche qui, vedo poco e niente, sembra che non sappiamo che il Vesuvio erutterà, che ci sono terreni alluvionali dove non bisogna costruire e ciò che è stato costruito va letteralmente spostato in altre zone sicure. Sembra che non sappiamo che l'Italia è sismica e vanno realizzate strutture antisismiche, e che oggi si può fare.
    Sembra che l'unica cosa che sappiamo fare è dire: sta cambiando il clima, stiamo a guardare. Inaccettabile.
    2) l'altro aspetto è dato dall'analisi estremamente approssimativa e dalla soluzione.
    Tutti i governi europei convergono che la causa è la CO2 antropica, e chi si oppone viene censurato e ridicolizzato. Ok, bene. Ma questi hanno considerato un fatto incontrovertibile che la CO2 e quindi l'effetto serra sono un fenomeno globale e non locale? Hanno trovato accordi con Cina e USA che emettono molto più di tutto il resto del mondo insieme? Hanno considerato che anche se tutta l'Europa smette di emettere CO2 le emissioni globali comunque aumenteranno in prospettiva? A volergli bene direi che sono degli sprovveduti ingenuotti.
    3) il ruolo dei media. Come mai ad esempio non riportano i tweet di Greta di 5 anni fa, dati per verità scientifica, che dicevano che se non avessimo azzerato le emissioni saremmo morti dopo 5 anni? Cito questo perché è clamoroso, ma ci sono fior di articoli catastrofistici tutti disattesi. Così, dico almeno per spirito di fare informazione e chiarezza, almeno.
    4) non è accettabile che si individua un problema (male, malissimo), si dichiara una soluzione e la si dichiara La Soluzione, in modo assoluto, e poi però non si comunicano previsioni e risultati. Ma dai, se dai una soluzione, dicendo che quella è la soluzione, allora sei in grado di dire che risultato porterà, altrimenti stai dicendo che non hai la più pallida idea di cosa stai dicendo.
    Le decisioni che già si stanno prendendo stravolgeranno la vita di molti, modificheranno radicalmente la vita nelle città e la nostra società. Molto probabilmente ci saranno stravolgimenti anche negli equilibri geopolitici ed economici. Alla luce di tutto questo, la questione, certamente seria, viene trattata con tale pressappochismo. Sconcertante

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    1. Grazie l'interessante commento. Solo un dettaglio: Greta 5 anni fa non ha detto che saremmo morti entro 5 anni, ha detto che accadrà una catastrofe se non si interverrà entro 5 anni. Poco cambia: a questo punto se lei avesse ragione, tanto vale non intervenire più, è comunque troppo tardi...

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  2. Grande Marco!!! Negli USA si spenderanno 50 mld senza nessuna certezza di ridurre di mezzo grado la temperatura.
    Smettiamola di parlare di cose strumentalizzate.
    Parliamo di CREDITI FISCALI, quelli negli USA li usano dal 1969 se non erro
    Noi non abbiamo così ci dicono risorse per rifare strade crollate.

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