Un Gentile (anonimo) Lettore ha commentato l'ultimo articolo del blog nei termini
seguenti.
“Monacelli
è un ordinario di economia monetaria. Pur se il concetto di equivalenza
ricardiana è discutibile (e se ne discute da decenni, in modo più approfondito
da Barro in poi) posso far notare che l’atteggiamento di supponenza (“il peso
che merita… nessuno”) e il modo sbrigativo con il quale trattate questioni
complesse (i saldi settoriali… sic!!) da un lato non vi fa onore, dall’altro
induce il sospetto di una certa povertà di conoscenza che può preoccupare.
Capisco che un blog porti a semplificare, ma c’è modo e modo, a mio avviso. PS
Monacelli non ha bisogno della mia difesa, ma è tornato un paio di settimane fa
da Londra, dove la Bank of England era interessata ad ascoltare il suo parere.
Sarei un filo più cauto nei giudizi sommari, per quello che conta (temo nulla,
visto il tono dei commenti…) Saluti.”
Caro Gentile
Lettore, la ringrazio dell’intervento e mi fa piacere risponderle. E tuttavia,
senza intenti polemici, mi sento di iniziare osservando che il commento
sbrigativo, qui, è il suo (“i saldi settoriali…sic!!”). A me non pare di essere
stato sbrigativo, casomai sintetico (ma la sintesi non è un difetto, se non
pregiudica la chiarezza) nel far notare che l’equivalenza ricardiana è un
concetto largamente screditato, da molto tempo, e che comunque non c’è alcuna
ragione di chiamarla in causa per spiegare la correlazione tra alto debito
pubblico e alto risparmio finanziario privato interno, in paesi con saldi
commerciali esteri in equilibrio o positivi.
Monacelli è
professore ordinario in Bocconi, certo. L’ho scritto io stesso all’inizio dell’articolo
che lei ha commentato. Ma fosse anche un premio Nobel, resterebbe a mio modesto
avviso applicabile l'insegnamento di un Nobel vero, Richard Feynman:
“Non
abbiate alcun rispetto per l’autorità. Dimenticate chi ha detto una cosa, e
guardate invece da dove parte, dove finisce, e chiedetevi “è ragionevole” ?”
Dove “non avere
rispetto” non significa “mancare di rispetto”. Significa “non avere timori
reverenziali”.
Essere un
professore ordinario rende magari più facile far conoscere il proprio pensiero,
compreso eventualmente alla Bank of England. E’ anche legittimo – visto che le
informazioni sono tante, tutto non si può leggere, e un criterio di selezione
bisogna pur darselo – adottare come principio “quando leggo di economia, ignoro
tutto salvo che sia scritto – minimo – da un professore ordinario”.
Se lei avesse
adottato questo principio, non avrebbe letto né commentato il mio articolo, visto
che io non sono professore ordinario di nulla.
Ma avendolo,
invece, letto e commentato, l’argomentazione che “Cattaneo è in disaccordo con
Monacelli, quindi… (?)”, mi scusi tanto, non argomenta niente e di conseguenza non conduce
a una discussione proficua.
Mi fornisca invece,
se ritiene, le sue (o di qualcun altro, magari di Monacelli stesso, se lo
conosce e ha occasione di sentirlo) ragioni di contrasto alle mie obiezioni. Le
pubblicherò con piacere e ne nascerà, nel caso, un confronto utile.