martedì 16 ottobre 2018

La Moneta Fiscale non porta al breakup


Dora Di Caprio e Raphael Raduzzi hanno riportato alla mia attenzione un tema che in effetti è un leitmotiv ricorrente del dibattito in merito alla Moneta Fiscale: introdurre la MF non verrà inevitabilmente visto come un passo verso lo scioglimento totale dell’Eurozona, o quantomeno verso l’uscita dall’euro dell’Italia, con tutte le turbolenze e le complicazioni insite in un processo di breakup ?

Effettivamente nell’equivoco “moneta parallela = breakup” sono caduti in parecchi (vedi qui, tra i tanti, Stiglitz). Ma le cose stanno diversamente, per varie ragioni.

In primo luogo, anche nel momento in cui esistesse già una Moneta Fiscale in circolazione, uscire dall’euro attivando un breakup è una procedura molto complessa. I problemi operativi sono molteplici: la necessità di ridenominare da euro a Nuove Lire un numero enorme di contratti, gli inevitabili contenziosi legali, le turbolenze che si produrranno sui mercati finanziari.

Nello stesso tempo, la Moneta Fiscale risolve le disfunzioni dell’eurosistema e restituisce allo Stato la possibilità di sviluppare le necessarie azioni di politica economica: immettere potere d’acquisto, ridurre il carico fiscale, rilanciare gli investimenti. A questo punto, l’incentivo a “rompere” l’euro viene meno. Nessuno si sveglia la mattina con l’idea di produrre uno sconquasso nel sistema monetario. Se l’ipotesi di breakup continua, oggi, a incombere (pur non rientrando nel programma dell’attuale governo) è per una ragione molto semplice: il sistema attuale è spaventosamente inefficiente. Le disfunzioni vanno comprese e risolte; solo a quel punto gli scenari di deflagrazione cesseranno di essere considerati una minaccia concreta.

Un altro elemento da avere ben presente è che l’immissione di Moneta Fiscale necessaria a sviluppare le adeguate politiche di rilancio dell’economia è una modesta frazione delle attività finanziarie in circolazione sul territorio italiano. Le nostre stime sono che, adottando il formato CCF (Certificati di Credito Fiscale), l’ammontare di titoli fiscali in circolazione non supererà mai un ordine di grandezza di circa 200 miliardi.

Queste poche centinaia di miliardi di CCF si confrontano con quasi 4.000 miliardi di depositi bancari e monete, e con oltre 3.000 di titoli a reddito fisso in euro (di cui 2.000 titoli di Stato).

Il confronto è quindi tra poche centinaia di miliardi di Moneta Fiscale, e molte migliaia di miliardi di attività finanziarie (denominate in euro) già oggi in circolazione – attività finanziarie che la Moneta Fiscale peraltro non è destinata a sostituire, ma a integrare.

Tra parentesi anche i CCF, pur non essendo titoli di debito (in quanto non sono soggetti a essere rimborsati cash) sono denominati in euro, in quanto sono utilizzabili per ridurre pagamenti verso la Pubblica Amministrazione (soprattutto a titolo di tasse e imposte) che andrebbero, altrimenti, corrisposti in euro.

L’euro in questo scenario rimane la valuta di conto (quella in cui si esprimono bilanci, posizioni bancarie, crediti e debiti). Non si verificano rotture del sistema, né ridenominazioni.

Il progetto Moneta Fiscale è, in sintesi, la maniera più efficace per risolvere le disfunzioni del sistema economico-monetario oggi in essere nell’Eurozona. Consente di sviluppare le necessarie azioni di politica economica bloccando, contemporaneamente, l’incremento del Maastricht Debt (il debito pubblico da rimborsare cash e da rifinanziare costantemente sul mercato dei capitali: quello che rappresenta un enorme fattore di inquietudine per tutti, perché l’Italia ha nello stesso tempo necessità di incrementare il potere di acquisto in circolazione, ma anche di ridurre – e non, viceversa, di incrementare – la dipendenza dai mercati finanziari).

E non ha neanche senso preoccuparsi più di tanto dell’ostilità dei media allineati all’establishment in merito al progetto Moneta Fiscale. Non mancherà, e già lo si è constatato. Ma è un’ostilità che va data per scontata, qualunque strada si prenda. Oggi la stiamo affrontando per una legge di bilancio che prevede un modesto incremento del deficit pubblico: un passettino nella direzione giusta, ma di per sé del tutto insufficiente. Il progetto Moneta Fiscale ha ben altre potenzialità. La sfida all’establishment va lanciata e vinta per effettuare un’azione risolutiva, non per raggiungere obiettivi di scarsa portata.


44 commenti:

  1. A lei non da' fastidio che l'Italia non sia abbastanza considerata nonostante tutto quello che ha dato al mondo ? Ma i peggiori sono quegl'italiani esterofili antitaliani che sono uno dei problemi che andrebbe risolto in un modo o nell'altro !?
    Il Papa ha detto che non c'e' la volonta' di combattere la poverta', aiuterebbe l'investimento di qualche miliardo in serre idroponiche italiane (che hanno resa e produttivita' maggiore rispetto a quelle considerate le migliori quelle olandesi) per combattere la poverta' nei territori piu' colpiti da carestie e siccita' ?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Un fastidio enorme, ma in realtà l'Italia è molto più considerata di quanto crediamo noi. Sono gli autorazzisti locali che vogliono fare credere il contrario… Le serre idroponiche non so. Quanto al Papa in astratto parla bene, in concreto vorrei sentirlo prendere posizioni più forti nei confronti delle politiche che oltre a non risolvere il problema della povertà nel mondo, l'hanno peggiorato dove era stato in buona parte risolto… tipo in Italia, appunto.

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    2. Infatti il Papa è tutto fuorché un socialista.. quando era in Argentina il cardinale prendeva ordini dal dipartimento di stato Usa e nn mosse un dito quando torturavano i teologi della liberazione (li segnalò a chi di dovere).. senza contare che era contro le politiche della Kirchner (e Wojtyla pure prima di lui)

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  2. Cosa pensa dell'introduzione di un salario minimo, per esempio a 780€ al mese ?
    2a domanda: a me viene da ridere quando sento gli americani definire gli USA "guida del mondo libero", e penso alla stessa guida del mondo libero come il paese che ha sterminato 30 milioni almeno di nativi americani, poi gli USA hanno invaso col pretesto di presunte e inesistenti armi atomiche l'Iraq e ne hanno massacrato 1,7 milioni di persone, e se non bastasse gli USA sono quelli che hanno un'arma per abitante e c'e' parecchia gente che ti spara addosso senza motivo ;) !? Evviva la guida del mondo libero, lei che ne pensa ?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Espressioni tipo "guida del mondo libero" sono retorica pura. Nessun paese ha diritto a uno status di superiorità etica rispetto a nessun altro. Ciò detto, sono sempre convinto di quanto affermo spesso: gli USA hanno molti difetti, ma se deve esistere (e in pratica esiste) una nazione egemone, tutte le alternative mi sembrano peggio di loro.

      Salario minimo intende reddito di cittadinanza o salario per chi effettivamente lavora ?

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  3. http://www.lanotiziagiornale.it/agenzia-italiana-di-rating-cosi-salta-il-ricatto-dello-spread-parla-economista-galloni/#.W7-xR8veP2Y.facebook

    leggo in questo articolo intervista a Nino Galloni..ove il Galloni parla di un agenzia di rating italiana.

    Domando : io non so come funzionano esattamente le agenzie di rating….ma se le note agenzie americane danno all'italia per esempio un bbb- ed l'agenzia di rating italiana da un aaa …quest'ultima in che modo può essere influente nei mercati internazionali ? in che modo un agenzia italiana può frenare lo strapotere delle tre agenzie americane nel caso di un giudizio all'opposto ?

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    1. Infatti non penso che inciderebbe un granché. Comunque non mi preoccupo dei rating, in realtà gli operatori di mercato con un minimo di cervello sanno benissimo che un deficit al 2,4% invece che all'1,6% non sposta nulla (anzi, sposta in positivo perché implica più crescita) riguardo alla sostenibilità del debito pubblico italiano.

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    2. quello che non capisco però, è perché i "mercati" comunque tengono conto del rating delle famose tre agenzie americane , quando tutti sanno che hanno conflitti di interessi, e che non son proprio "genuine" e indipendenti nei loro giudizi. Come si faccia a dar credito ad agenzie che come è noto hanno dato rating alti alla Parmalat e alla Lehman proprio prima che fallissero. "Di fatto" nonostante queste e altre cose...i mercati ne seguono il giudizio pur sapendo che è taroccato. Non capisco perché….
      per quanto riguarda l'Italia tutti gli economisti sanno che ha i fondamentali buoni (nonostante tutto ), c'è qualcosa che mi sfugge….

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    3. Ma siamo proprio sicuri che i mercati ne tengano conto ? le agenzie davano rating investment grade a Lehman mentre tutti i finanziatori scappavano a gambe levate, e infatti una settimana dopo è fallita. Qualche anno fa (mi sembra nel 2013) S&P ha tolto la tripla agli USA (sulla base di ragionamenti astrusi). Le risulta che ci sia stato un qualsiasi tipo di impatto ? Non confondiamo le (consuete) drammatizzazioni mediatiche con il peso effettivo di queste istituzioni, che nella realtà è molto più modesto.

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    4. beh io voglio vedere che succede quando le agenzie di rating ("quelle " ) sentenzieranno fra qualche settimana. Se ci declassano e non succede nulla ...bene. Se ci declassano e succede qualcosa come conseguenza…...

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  4. Salario minimo a chi lavora ?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Qualcuno dice che taglierebbe fuori dal mercato le persone meno qualificate, ma io non credo. La cosa importante però è rafforzare la domanda. Se le aziende hanno bisogno di assumere, i salari comunque crescono.

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  5. Com'era il potere d'acquisto della Lira negli anni 80 lei che ha anche vissuto quel periodo? Io credo che nonostante l'inflazione fosse comunque superiore a quello attuale.. ma vorrei conferma da lei

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    1. Quello che so è che una famiglia monoreddito (padre responsabile amministrativo di una piccola azienda, mamma casalinga), partita da zero, negli anni Ottanta si comprava casa in città, seconda casa in montagna, e laureava due figli di cui uno in una costosa università privata. Lo so perché era la mia famiglia. Oggi è così ?

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    2. Assolutamente no! Infatti oggi siamo ridotti a un Paese del terzo mondo.. grazie per la sua testimonianza ne ero sicuro ma volevo sentire il suo parere

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  6. Secondo lei se i Nazisti fossero arrivati per primi all'atomica avrebbero vinto la guerra ? Perche' io penso che il TEMPISMO come spesso capita sarebbe stato decisivo: dipende in quanto tempo gli USA sarebbero stati in grado di dotarsi dell'atomica, perche' se ci fossero riusciti entro 6 mesi al massimo avrebbero potuto combattere una guerra nucleare prima e termonucleare poi, se invece non ci fossero riusciti entro pochi mesi la Germania avrebbe vinto; ma bisogna ricordarsi che gli USA avevano: scienziati come Fermi, Szilard, Oppenheimer, Einstein ecc. ecc., una potenza economica enorme e un territorio ricchissimo di materie prime. Quindi io penso che gli USA sarebbero riusciti a recuperare la Germania nel caso la stessa fosse riuscita ad arrivare per prima all'atomica, lei che ne pensa ???
    Luca il PATRIOTA

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    1. L'atomica avrebbe cambiato i termini del potenziale conflitto in modo imprevedibile. Forse la guerra non ci sarebbe stata proprio, sarebbe sorto un equilibrio del terrore come tra USA e URSS dagli anni Cinquanta in poi.

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    2. Dipende da quando ci si sarebbe dotati dell'atomica, dipende dal tempismo, dal caso, ma sono certo che a guerra iniziata qualsiasi arma a disposizione sarebbe stata usata (le prime bombe nucleari facevano 200.000 morti a Hiroshima e Nagasaki, poi sono arrivate le termonucleari 1000 volte piu' potenti) !?
      Luca il PATRIOTA

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    3. Ma le bombe atomiche gli USA le hanno usate perché non c'era possibilità di risposta. Altrimenti dubito molto che ci avrebbero provato, anzi francamente lo escludo.

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    4. Ma se la Germania a guerra quasi finita e la sconfitta era vicina avesse avuto la possibilita' di creare una bomba nucleare l'avrebbe usata eccome per difendersi dall'invasione degli Alleati, eppoi da li in poi ci sarebbe stato un effetto domino (se la usi tu la uso anch'io) Hitler avrebbe portato il mondo a picco con se', questa e' una citazione del baffetto austriaco :) !!! ???
      Luca il PATRIOTA

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    5. Forse. O forse si sarebbe concordato un armistizio, dopo che la Germania avesse dato dimostrazione di cosa potesse fare con la bomba… o prima.

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    6. Lei e' molto fiducioso nella volonta' di pace dell'essere umano, io no :) sapendo che per milioni di anni ci si e' massacrati peggio degli animali. E la differenza tra il conflitto USA-URSS e il conflitto Asse-Alleati e' che il conflitto USA-URSS e' sempre rimasto freddo mentre quello Asse-Alleati si e' acceso nella 2a Guerra Mondiale !?
      Luca il PATRIOTA

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    7. Ma appunto, è rimasto freddo perché entrambi avevano l'atomica. Non volontà di pace: equilibrio del terrore.

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    8. Dovrebbero dare il Nobel per la pace all'atomica, grazie a lei abbiamo evitato la 3a Guerra Mondiale. Comunque io mi riferivo a una situazione ipotetica in cui la Germania in difficolta' bombardasse con l'atomica il Regno Unito eppoi vai a fermare la sete di vendetta dell'orgoglioso Impero Britannico che a mio parere avrebbe fatto di tutto per vendicarsi anche convincere gli USA ad usare piu' di una atomica sulla Germania e a quel punto la guerra nucleare prima e termonucleare poi difficilimente si sarebbe potuta scongiurare !?
      Luca il PATRIOTA

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    9. A quel punto non si sarebbe più potuta scongiurare, no. Ma forse sarebbe bastata la minaccia per arrivare a un armistizio.

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    10. Paradossalmente se tutti i paesi avessero la bomba nucleare ci garantiremmo la pace forse per sempre, altro che € e Europa il deterrente nucleare fa la differenza; che senso ha avuto creare l'€ ? Prima si fa l'unione politica eppoi forse quella monetaria, che comunque per 19 paesi diversi sarebbe comunque sbagliata avere un'unica moneta che e' stata fatta solo per togliere sovranita' ai singoli paesi europei e dare potere a organismi sovranazionali !?
      Luca il PATRIOTA

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    11. La minaccia di un'arma nucleare avrebbe portato a un armistizio ma in che modo ? Sicuramente su qualcuno andava testata questa bomba nucleare per dimostrarne la sua esistenza, e l'impatto piu' grande l'ordigno non l'avrebbe avuto sui sovietici ma su Londra invece si, e i tedeschi non si sarebbero fatti scrupoli, certo poi gli inglesi col nazionalismo che hanno si sarebbero sicuramente vendicati con magari l'atomica USA presa in prestito. C'e' da ricordarsi che i primi missili della storia le V2 le armi segrete di Hitler furono lanciate proprio su Londra, e se avessero avuto altre armi le avrebbero usate probabilmente su Londra, siamo probabilmente arrivati molto vicini a una guerra almeno nucleare se non termonucleare ma il CASO e il TEMPISMO oltre che l'errore benedetto di Fermi nel '34 sulla fissione dell'uranio, hanno fatto la differenza...
      Luca il PATRIOTA

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    12. Che l'euro portasse la pace è una bufala ancora peggiore rispetto a pensare che avesse un senso economico...

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    13. Poteva bastare un test su una città piccola. Ma siamo sulla fantapolitica pura.

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  7. Come fa il Trentino Alto Adige Sudtirol a avere una disoccupazione a meno del 3% ? Merito solo dell'autonomia usata bene ? Secondo lei se ci fosse un referendum, il Sudtirol voterebbe per l'indipendenza ? Secondo me no, anche e' vero che sono diversi, di madrelingua tedesca e ladina, ma anche Cavour era di madrelingua francese quindi straniera ma ha fatto l'Italia, mentre Napoleone era italiano, ma la invasa e ne parlava sempre male dell'Italia, non bisogna giudicare solo dalla madrelingua !?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Anche la Lombardia avrebbe la disoccupazione al 3% e forse anche meno se non sostenesse il resto d'Italia con trasferimenti pari al 16% del suo PIL ! Trentino e soprattutto Sudtirolo invece i soldi li ricevono… il che non rende scontato che voterebbero per l'indipendenza.

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    2. Veramente la Lombardia dona il 16% del Pil alle altre regioni ? Quindi il federalismo e' giusto, e l'autonomia ? Ma il Sud lo facciamo morire ? Veramente riempiamo di soldi il Sudtirol, in che misura ?
      Luca il PATRIOTA

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    3. Non ho le cifre del Sudtirol, ma sicuramente sono rilevanti. E ripeto, immaginiamo la Lombardia anche solo a saldo trasferimenti zero. Oggi sono 54 miliardi ! ma in uno Stato unitario le regioni più economicamente avanzate devono sostenere le altre. Il punto è farlo in modo di promuovere sviluppo dove non c'è, non di perpetuare situazioni di dipendenza. Io i soldi al Sud li darei in primo luogo con una fortissima detassazione delle attività produttive (riduzione del cuneo fiscale in primis).

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    4. Ma secondo lei è vero o no che alla grande industria del nord ha sempre fatto comodo tenere il sud arretrato? Basti pensare a quanti operai che migrarono per lavorare in Fiat.. ricordo anche una frase ma non ricordo chi fu a dirla: "Non permetteremo più al Sud di rialzarsi!"

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    5. Ha fatto comodo nel breve-medio termine perché garantiva un mercato protetto e senza concorrenza, e un serbatoio di forza lavoro. Ma poi tutti questi vantaggi sono stati "pagati" con i trasferimenti, e hanno indebolito il paese - sia il Nord che il Sud - perché un terzo della popolazione in zone economicamente dipendenti a lungo termine è un problema per tutti. Ma gli imprenditori purtroppo tendono a essere miopi: qualcuno vive giorno per giorno, altri guardano a cinque anni, ben pochi a trenta…

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    6. Proprio come i politici: statisti veri che abbiano una visione a lungo termine proprio non ne vedo..

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    7. E anche ai politici gestire i flussi di trasferimenti nel breve-medio termine fa un gran comodo.

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  8. Quindi con una forte detassazione del 20% (per esempio) con abbassamento del cuneo fiscale usando i CCF (oppure uscendo dall'€ magari utilizzando 2 monete) al Nord e soprattutto al Sud, porterebbe al riassorbimento della disoccupazione ???
    Luca il PATRIOTA

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    1. Certamente la ridurrebbe di molto, e ridurrebbe anche la disuguaglianza tra Nord e Sud. Vedi il post del 31.5.2013.

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  9. C'e' Brambilla economista vicino alla Lega che dice che i 5 milioni di poveri non sono veri, e che l'Istat si sbaglia, la spesa pensionistica e' altissima e lo Stato Sociale troppo generoso, Brambilla sembra che odii i poveri o ne neghi l'esistenza !?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Da queste affermazioni parrebbe. E se è così, nei panni della Lega cambierei consulente in materia pensionistica, ammesso che Brambilla abbia effettivamente quel ruolo.

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  10. https://www.liberoquotidiano.it/news/economia/13390775/moody-s-taglia-rating-italia-un-solo-gradino-spread-banche-borsa-titoli-stato-attacco-finanziario.html

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    se ci degradano tutte e tre le più importanti (purtroppo ) agenzie di rating ..cosa si prospetta ? e cosa dovremo fare noi in reazione ?

    altro: Jp Morgan e se non erro Black Rock ..di recente non hanno espresso parere negativo ..anzi se non erro è stata proprio la JP Morgan..recentemente a ribadire che l'Italia ha fondamenti sani .

    Ora non capisco una cosa: le Agenzie danno un raging negativo e questi colossi però presi singolarmente non son pessimisti...eppure son gli stessi che in qualche modo sono "intelaiati " con le agenzie di rating..(al netto della presunta , molta presunta indipendenza delle agenzie di rating )..

    ma possono veramente emettere un giudizio negativo sino al quasi junk bond ...un paese con dei fondamentali tutto sommato sani ?

    l'articolo scrive:

    "... Un solo gradino più in basso, evitiamo così che i nostri titoli di Stato diventino "junk", letteralmente carta straccia, con l'impossibilità soprattutto per molti fondi di investimento internazionali di acquistarli.. "

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    cioè..saranno pure screditate , però se riducono il rating a junk ...i riflessi negativi e pesanti ci sono sul nostro paese.

    Non riesco a capire perché tre agenzie screditate abbiano cosi potere al mondo...visto che coprono 80 % mondiale ...pur sapendo che taroccano e non son indipendenti ...

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    1. Non hanno realmente potere, sono un ingranaggio nell'ambito di un meccanismo molto più articolato. Comunque il declassamento di Moody's lascia ancora l'Italia in zona investment grade, e perché i megagestori siano forzati a vendere i nostri titoli occorre che TUTTE le rating agencies portino il rating a livello junk. Vedrà che non succederà.

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    2. Il giochetto è chiaro: l'Italia è troppo grossa NON possono permettersi di farla saltare insieme all'eurozona.. gli conviene tenerla dentro e specularci tramite i Btp invece.

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