martedì 26 luglio 2022

Banche centrali, dipendenze e indipendenze

 

L’indipendenza delle banche centrali dal potere politico è un non senso logico e mina seriamente l’assetto democratico del paese che la accetta. Per il semplice motivo che gestire l’emissione di moneta è una leva fondamentale per attuare la politica economica dello Stato. E senza libertà di azione in materia di politica economica le funzioni dello Stato medesimo sono in larghissima misura svuotate di contenuto.

Inoltre, se un funzionario pubblico è indipendente da meccanismi di controllo democratico gestiti dallo Stato, a chi risponde ? a se stesso ?

In realtà risponde nei fatti alle grandi istituzioni finanziarie e ai grandi poteri economici, spesso esterni al paese. Perché il funzionario di una banca centrale vede come alternativa di carriera le possibilità offerte da quelle istituzioni. Oppure è conscio che il suo percorso nelle gerarchie interne della banca centrale è fortissimamente agevolato dall’essere, da loro, considerato “affidabile”. Affidabile nel promuovere, si capisce, i LORO interessi.

Ma nell’eurozona, siamo riusciti ad andare ancora un passo più in là. Non abbiamo nemmeno l’indipendenza totale della BCE dagli Stati. Abbiamo la dipendenza degli Stati dalla BCE.

Il meccanismo è sotto gli occhi di tutti. Consiste nel rifiuto di garantire illimitatamente e incondizionatamente il rifinanziamento del debito pubblico. Debito pubblico che, va ricordato, non ha nessuna ragione ineluttabile di esistere: uno Stato che emette la SUA moneta può spendere in deficit senza bisogno di collocare neanche un centesimo di titoli di Stato.

Ma l’eurozona è basata sul principio di sottrarre agli Stati la potestà di emissione monetaria. L’emissione di debito pubblico diventa quindi non un’opportunità ma una necessità, e il potere di condizionamento della BCE sulla politica economica degli Stati sale smisuratamente.

Un’ennesima prova di tutto questo l’abbiamo sotto gli occhi in questi giorni. Il partito del vincolo esterno, il PD, da un lato è agitato per il rischio molto forte di perdere le prossime elezioni politiche (non ne ha più vinta una dal 2006, del resto). Dall’altro si compiace e si bea perché “per fortuna ci sono la BCE e la UE che nel caso rimetteranno le cose a posto”.

A posto come ? reinsediando il PD nelle sue funzioni di proconsole del vincolo esterno. A danno della grande maggioranza dei cittadini italiani, ma questo per il PD non riveste la minima importanza.

 

3 commenti:

  1. Ennio Caruccio: Esatto. PS hai detto bene nella parte centrale...cioè che la BCE(ed il sistema bancario) non controlla ne decide l'emissione di moneta...ma più precisamente...controlla e decide quanto indebitamento gli stati o i privati possono chiedere😎. Se per assurdo nessuno chiedesse di indebitarsi...non ci sarebbe nessuna possibilità di emissione di moneta.

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    1. Nella logica che tutta la moneta debba nascere a debito. Che è un falso ideologico e fattuale.

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  2. Infatti sarebbe auspicabile una uscita organizzata e preventivamente l’uso di CCF

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