giovedì 15 maggio 2025

L’intelligenza non si può misurare

 

Mi fa sorridere sentir parlare di “quoziente d’intelligenza” e vedere dei tentativi di quantificarlo, di affermare che a 100 sei una persona normale, a 120 sei brillante e a 150 sei un genio.

Mi fa sorridere perché ritengo che l’intelligenza non possa essere non dico misurata, ma neanche definita con precisione.

Arrivo a sostenere che l’intelligenza non esiste. Esistono attitudini. Esistono capacità. Di vario tipo, e nessuno le possiede tutte, e neanche la maggior parte.

Chi ha forti capacità analitiche spesso non ha competenze adatte a creare relazioni interpersonali.

Chi si esprime molto bene oralmente a volte non è altrettanto efficace per iscritto.

Chi ha attitudini grafiche magari è scarso nella memorizzazione di dati e testi.

Chi ha talento nella manipolazione di strutture fisiche può essere mal coordinato sul piano motorio.

I cosiddetti test di intelligenza ben che vada possono essere utili per valutare alcune di queste attitudini.

Ma nessuna attitudine di per sé rappresenta quello che comunemente s’intende per “intelligenza”.

Corollario: attenzione a sottostimare il prossimo perché lo si giudica “poco intelligente”. Scoprirai che qualche attitudine, di scarso rilievo in un particolare contesto ma essenziale in un altro, la possiede – e magari molto più di te.

7 commenti:

  1. Paolo Fanelli: Ho sempre sostenuto che dobbiamo essere una spugna nell'apprendere e ascoltare perché anche dalle persone più insignificanti ci può essere qualche elemento utile da imparare.

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  2. Luigi Secchi: l'intelligenza è una capacità CREATIVA e pre-logica, ad esempio di proporre definizioni.

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  3. Una capacità creativa che si esprime in varie forme, differenti da contesto a contesto.

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  4. Ludovico Lupinacci: Condivido tutto. Tempo fa in un libro di astrologia avevo letto che, almeno secondo l'esperienza di questa astrologa, il tipo veramente scemo è rarissimo, molto più raro di quello che si pensi normalmente 🙂 poi bisogna crederci all'astrologia, ma comunque diceva più o meno la stessa cosa 😉

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    1. Marco Cattaneo: Ludovico Lupinacci non credo all'astrologia ma sono d'accordo che anche una persona comunemente considerata tonta può dire qualcosa d'intelligente. Ed è vero anche il contrario: una persona comunemente considerata intelligente può fare delle grosse scemenze...

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  5. Esplicitiamo meglio il concetto, arriva!


    "Le intelligenze multiple di Howard Gardner"

    15 Giugno 2024

    La teoria delle intelligenze multiple, proposta dallo psicologo Howard Gardner nel 1983, ha rivoluzionato il modo in cui comprendiamo e valutiamo l’intelligenza umana. Gardner ha sfidato l’idea tradizionale di un’unica intelligenza generale, proponendo invece che esistano vari tipi di intelligenza, ciascuno rappresentante diverse modalità di elaborazione delle informazioni.

    Proseguimento:

    https://psiche.altervista.org/le-intelligenze-multiple-di-gardner/

    Breve commento

    "Ognuno col suo mestiere", detto popolare italiano del secolo scorso

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