L’economia italiana, da Maastricht in poi, ha molti problemi, però di tanto in tanto anzi spesso ci si preoccupa di quelli che non esistono.
Quante volte avete sentito dire che le aziende italiane vengono massicciamente comprate da concorrenti e da investitori stranieri ? Che la nostra economia è ormai ampiamente colonizzata ?
Parecchie, immagino. Ma poi se si vanno a guardare i dati (pagine 17 e 18 qui, fonte Bankitalia) si scopre che gli investimenti diretti italiani all’estero erano, al 31 marzo 2025, stimati pari a 596 miliardi di euro; gli investimenti diretti esteri in Italia ammontavano invece a 445 miliardi. Saldo positivo per oltre 150 miliardi, quindi.
Siamo in presenza di quella che definirei un’illusione ottica. Quando uno straniero compra in Italia, l’oggetto della transazione è conosciuto. Quando un italiano compra all’estero, spesso si tratta di qualcosa che nessuno qui ha mai sentito nominare. Salvo casi particolarmente noti tipo Ferrero con Kellog’s: ma sono eccezioni.
Semplicemente, conosciamo meglio le cose nostre che quelle estere: ma non è provincialismo, sicuramente la stessa situazione si verifica in qualsiasi altro paese. E’ la normalità.
Le aziende italiane all’estero, a comprare, ci vanno.
Spesso e volentieri, e più frequentemente di quanto avvenga il contrario.