mercoledì 18 maggio 2016

Flessibilità, che noia…



Che noia e che irritazione leggere che l'”Europa” – ovvero l’Unione Europea, l’Europa è un continente – ha concesso 14 miliardi di “flessibilità” all’Italia, quasi che Juncker si sia presentato da Renzi con un sacco di juta pieno di banconote.

La UE non ci sta dando nulla. E’ l’Italia che ha dato e continua a dare: 63 miliardi ai fondi salvastati per tappare buchi di banche tedesche e francesi che hanno dissennatamente finanziato consumi spagnoli e greci; cinque miliardi all’anno di saldo negativo (per l’Italia) tra contributi dati e contributi ricevuti.

La UE sta solo ratificando che le previsioni, tanto per cambiare, non erano realistiche: perché una ripresa degna di questo nome non può essere avviata, se ci si ostina a non immettere più potere d’acquisto nel sistema economico.

I meccanismi ci sono, anche senza arrivare alla rottura dell’euro. Ma finché non vengono posti in atto, si continuerà, anno dopo anno, a prendere atto che i conti non tornano, e a buttare la palla avanti per un altro po’ di tempo.

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