venerdì 18 ottobre 2019

La lotta all’evasione non risolleverà l’economia italiana


Il governo giallorosso, molto più del governo gialloverde, è prodigo di dichiarazioni a favore della lotta all’evasione fiscale. Addirittura sembra essere diventata un pilastro della politica economica, nonché un elemento chiave della prossima legge di bilancio.

Il mio giudizio in merito è molto semplice, e cerco di spiegarlo con la massima chiarezza perché i fraintendimenti in questa materia sono molto, ma molto frequenti.

Se la lotta all’evasione nasce da principi di correttezza, equità e rispetto della legge, è giusta e doverosa.

Se l’obbiettivo della lotta all’evasione è “risanare le finanze pubbliche” nonché “reperire risorse da destinare all’espansione economica” siamo completamente, ma proprio COMPLETAMENTE fuori strada.

A parità di ogni altra condizione, un’efficace lotta all’evasione significa aumentare il carico fiscale effettivo e quindi togliere potere d’acquisto dal sistema economico. Due cose che sono le ultime, ma proprio le ULTIME, di cui l’Italia ha bisogno.

L’economia italiana ha bisogno di una forte spinta espansiva sulla domanda interna e sulla competitività delle aziende, e la strada per conseguirla è il progetto CCF.

Va benissimo, per i motivi detti sopra (correttezza, equità, legalità) abbinare al progetto CCF misure di contrasto all’evasione. A condizione che – ed è una condizione IMPRESCINDIBILE – l’effetto netto di tutto quanto si attua sia: più domanda interna, e minore tassazione dei fattori produttivi. Ad esempio: immissione di CCF, e insieme meno evasione fiscale con i relativi proventi RIALLOCATI a favore di domanda e competitività.

Se invece pensiamo di utilizzare i proventi di queste misure per ridurre deficit e debito, otterremo un ulteriore rallentamento della “velocità di crociera” della nostra economia.

E se mettiamo in atto una pura riallocazione (senza il beneficio espansivo dei CCF), l’effetto netto sulla crescita del PIL sarà comunque intorno allo zero. Il che NON toglie l’economia italiana dalla depressione, NON riduce il Maastricht Debt, NON fa niente di positivo per disoccupazione e sottoccupazione e NON risolve il problema della dipendenza dai mercati finanziari.

Bene. Se arrivati a questo punto vi siete fatti l’opinione che “Cattaneo è a favore dell’evasione fiscale”, vi prego: tornate all’inizio del post e rileggetelo da capo.


5 commenti:

  1. Eligio68: Ma se il recupero dell’evasione rialloca verso l’economia reale risorse altrimenti destinate al risparmio o all’estero, ha lo stesso identico effetto di una espansione monetaria.

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    1. Non lo stesso. Solo parziale. Vedi il post del 14.10.2016.

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    2. Eligio68: Ma il recupero dell’evasione non è una ricomposizione di spesa, é la possibilità di immettere nel sistema risorse aggiuntive, oggi congelate nei depositi di risparmio di qualche furbacchione.

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    3. Eh no, è ricomposizione della spesa pubblica netta. Togli a qualcuno per dare a qualcuno altro. Magari è giusto, magari è etico. Ma non sono soldi in più nel sistema economico.

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  2. Non solo non serve a nulla dal punto di vista macroeconomico ma questi pazzi stanno discutendo sull'eliminazione del forfettario, che è l'unica cosa decente di tutto il fisco italiano. Roba che se lo fanno prenoto immediatamente i biglietti di sola andata per qualche paese dell'est.

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