sabato 5 luglio 2014

Dibattito a Ferrara: si scaldano i motori…


Poi vi confermo tutto, comunque data, ora e località del dibattito sono previsti come segue:

 

24 luglio 2014, ore 21

Sala della musica di Via Boccaleone, Ferrara

All’interno del chiostro di San Paolo, circa 250 metri dal palazzo comunale.

 

Partecipanti previsti: Luigi Marattin, Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi.

 

Nel frattempo Luigi Marattin ha rilasciato questa intervista a Sergio Gessi di www.ferraraitalia.it: Sergio la definisce “imprevista apertura di credito” (rispetto, si capisce, a giudizi espressi precedentemente). Il che forse deluderà chi si aspetta un duello all’OK Corral. Io mi attendo invece un proficuo confronto e scambio di opinioni, e il curriculum di Marattin mi rende ottimista sul fatto che così sarà.

Comunque qualche annotazione su quanto dichiarato a fine intervista da Marattin ve la anticipo:

LM: “Immaginiamo che io sia lo Stato e nell’economia ci siano solo due consumatori, A e B. Io emetto un titolo di 20.000 euro, e lo do a B. A se lo compra per 18.000 euro. Ma se è vero che ora B ha 18.000 euro di liquidità in più, è altresì vero che A ha 18.000 euro in meno… l’effetto aggregato è quindi nullo. Come dicevo, è solo un gioco delle tre carte. Del resto, anche in economia “nulla si crea e nulla si distrugge” o meglio “nessun pasto è gratis”.

SG: “E’ altresì verosimile che B induca A a scongelare 18.000 euro che A avrebbe trattenuto come riserva, con l’effetto che sul mercato vengono emessi 18.000 euro che altrimenti sarebbero rimasti immobilizzati”.

LM: “E che ne sai ? E se invece A li avesse spesi ? In realtà sono sempre quei soldi che il governo (o la banca centrale) ha immesso nel sistema economico all’inizio. Ma allora tanto vale ridurre le tasse per quell’ammontare (con interventi di politica fiscale) o aumentare la base monetaria di quell’ammontare (politica monetaria). Null’altro al di fuori di questo”.

 

Già qui avevo trattato abbastanza estesamente dubbi di questa natura. Il punto fondamentale è che chi riceve 20.000 euro in CCF, equivalenti nell’ipotesi a 18.000 in euro, ha UN EFFETTIVO ARRICCHIMENTO. Chi compra i CCF contro cash non fa nient’altro che modificare il suo portafoglio di attività finanziarie, e NON HA NESSUN IMPOVERIMENTO.

Certamente, se al maggior valore di CCF in circolazione non corrispondesse nessun incremento della produzione di beni e di servizi, questo maggior potere d’acquisto si tradurrebbe esclusivamente in crescita di prezzi (inflazione). Ma l’economia italiana oggi soffre di fortissimi livelli di disoccupazione, quindi di sottoutilizzo di capacità produttiva. Il maggior potere d’acquisto stimolerà quindi maggiore produzione, e di conseguenza maggior reddito reale, non inflazione.

Il punto finale di Marattin, che lo stesso effetto si otterrebbe riducendo le tasse, o emettendo moneta (diretta, aggiungo io, ad incrementare la domanda di beni e servizi, non a erogare credito che, se manca potere d’acquisto, nessuno è interessato a contrarre) lo condivido, invece, totalmente.

Ma i CCF servono proprio a superare il problema della moneta unica: se 18 paesi utilizzano la stessa moneta, questi interventi di stimolo della domanda servono di più in certi paesi e di meno (o per niente) in altri. E se lo sgravio fiscale viene finanziato non da moneta ma da debito pubblico, abbiamo il problema che ha portato alla creazione del Fiscal Compact: i paesi in difficoltà accrescono, nell’immediato, il debito, e gli altri (leggi Germania…) temono di dovere, alla fine, pagare i debiti altrui – o di subire le conseguenze di default e dissesti che colpiscono gli altri stati, e i loro sistemi finanziari (che sono i principali acquirenti del debito nazionale).

Allora, perché la proposta CCF è risolutiva ? perché si emette una forma di moneta NAZIONALE, che è accettata SOLO dallo stato emittente (non da tutti e 18 come l’euro). E che però non può generare nessun default e nessun dissesto, perché lo stato emittente si impegna ad accettarla per saldare obbligazioni finanziarie nei suoi confronti (tasse in primo luogo) ma NON a rimborsarla in euro. Appunto per questo NON si tratta di debito. E non interferisce con gli obiettivi di contenimento del deficit e del debito pubblico contemplati dal trattato di Maastricht e dal Fiscal Compact.

Non solo non interferisce con questi obiettivi, in realtà: E’ LA SOLA VIA PLAUSIBILE (per quanto so e per quanto mi riesce di immaginare) PER RISPETTARLI.

82 commenti:

  1. E DOPO I CCF COSA EMETTIAMO?
    I CCF 2?
    STAMPIAMO ALL'INFINITO ?

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    1. No. Ne emettiamo quanto serve per eliminare la disoccupazione causata dalla crisi e per mantenere in equilibrio i saldi commerciali Esteri.

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    2. E SE LA DISOCCUPAZIONE NON SI DOVESSE RISOLVERE CHE FACCIAMO? CONTINUIAMO A STAMPARE FINCHE' NON SI RISOLVE?

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    3. Senta, e' molto semplice. Questa e' una crisi di domanda. Sottrae potere d'acquisto, il PIL scende e la disoccupazione sale. Restituisce potere d'acquisto a cittadini e aziende, accade il contrario.

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    4. MA NON CAPISCO COSA AVETE IN MENTE NEL CASO CHE LE TASSE NON DOVESSERO RIENTRARE PER VIA DELL'EVASIONE O SE L'OCCUPAZIONE SARA' SOPRATTUTO IN NERO. DATO CHE IN ITALIA LAVORANO IN NERO PERFINO QUELLI CHE SONO IN CIG. E POI SE L'INFLAZIONE ANDRà SOPRA IL LIVELLO DEI TRATTATI E LA BCE DOVESSE ALZARE I TASSI A QUEL PUNTO STAMPERETE PIù CCF PER COMPENSARE LA MINORE LIQUIDITà IN EURO?

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    5. L'inflazione adesso e' troppo bassa e la BCE sta cercando disperatamente di alzarla. Ma non ci riuscirà, serve politica fiscale, non monetaria. Quanto al nero, i CCF casomai lo ridurranno, perché vengono attribuiti solo ad aziende e lavoratori in perfetta regola con tasse, contributi e normative.

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    6. ragazzi l'inflazione è bassa ma i prezzi sono ancora alti. come al solito le percentuali nascondono la verità. il dato vero è il costo della vita rispetto ad altri paesi che guarda caso viene nascosto in italia.

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    7. Infatti inflazione zero non vuol dire che i prezzi scendono, vuol dire che sono inchiodati. Ma intanto aumenta l'impatto di accise e imposte indirette.

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    8. ma le accise e le imposte indirette sono incluse sui prezzi finali su cui si calcola l'inflazione. voi dovete basare la vostra proposta tenendo in considerazione il costo della vita ancora troppo alto in italia e non basandovi sull'inflazione dicendo che essendo bassa non darà problemi quando si stamperanno ccf. in poche parole anche una inflazione del 2-3% cioè ancora bassa peserà però su un costo della vita che parte da un livello molto alto a causa di spesa pubblica, tasse alte, ed evasione ancora irrisolti in mancanza di riforme. in poche parole ai CCF vanno affiancate delle riforme sennò non funzionano.

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    9. Ma se introduci i CCF, non hai più bisogno di continuare ad incrementare IVA e accise, anzi puoi ridurle grazie al gettito prodotto dalla ripresa dell'economia. Oggi l'inflazione esclusi gli effetti delle variazioni di imposte indirette sarebbe sotto zero. Al 2% si tornerà solo dopo un forte recupero di PIL e occupazione, e a quel punto quel livello non darà nessun fastidio, anzi sarà sano e fisiologico.

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    10. in teoria è così ma in pratica non ci si riuscirà. ad ogni gettito in più lo stato se presente nell'economia a tale livello aumenta la sua spesa e quindi le tasse e quindi il suo debito se non riesce più a produrre pil. i CCF sono un'altra dose di droga e basta. ecco perché non rispondete mai alla domanda "e dopo?".

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    11. Alla domanda "e dopo ?" abbiamo sempre risposto. DOPO avremo un'economia che ha riassorbito la disoccupazione prodotta dalla crisi, salvaguardando il vincolo di equilibrio commerciale esterno. Emettere CCF nella dimensione e con la composizione giusta lo consente. Lei teme che a quel punto si spingerà eccessivamente la spesa pubblica, finanziata da ulteriori incrementi di tasse ? può essere oppure no, sono scelte politiche. Io non mi auguro un'economia iper statalista. Ma il problema di oggi non è quello, e' la depressione permanente...

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    12. se siamo in depressione perché non ci sono scioperi di massa o guerriglie urbane come in nord africa, ukraina ecc.? una crisi colossale mai vista e nessuno protesta? come mai?

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    13. Perché c'è ancora molto risparmio pregresso. Perché gli anziani sono sempre più rassegnati e i giovani sempre di più emigrano. Perché i tempi in cui maturano certi sconvolgimenti politici sono lenti e imprevedibili. Ma arrivano... E non ci sono scuse per non cambiare rotta il prima possibile.

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    14. se siamo in depressione perché non ci sono scioperi di massa o guerriglie urbane come in nord africa, ukraina ecc.? una crisi colossale mai vista e nessuno protesta? come mai?
      CITAZIONE anonimo

      Caro anonimo....per fortuna ancora non c'è violenza...ma fra qualche anno...se il trend continua in questo modo...arriverà

      ci son 26 milioni di disoccupati in tutta Europa...in Spagna la disoccupazione è a un livello intollerabile...in Portogallo si sta malissimo...la Grecia è più morta che viva...in Francia..la disoccupazione è quasi a livelli Italiani...in Italia..è al 13%..cosi dicono i dati...ma secondo me è molto più alta..perché non si considerano i cosidetti "scoraggiati"..cioè quelle persone..che rinunciano a cercarsi un posto di lavoro..senza considerare che probabilmente la maggioranza di quelli in cassa integrazione..non verranno riassorbiti..e finiranno per ingrossare le file dei disoccupati....al sud poi..la disoccupazione è di gran lunga superiore alla media nazionale...

      Si tira avanti...con i risparmi..che finiranno prima o poi...e con le pensioni degli anziani...o delle poche persone che lavorano nel nucleo familiare..

      ma per quanto può durare ancora?...qualche anno....poi la violenza esploderà...è inevitabile.

      In Italia..attualmente la "famiglia"...è l'unica istituzione che svolge il ruolo di "contenitore sociale"...ma non può durare a lungo.

      ciao Shardan

      Ps--->>ln..Inghilterra..che sta benino rispetto a noi..i senza reddito ..cioè letteralmente semiclochard...sono aumentati di un milione ...(e non hanno l'euro )....in Germania..nonostante sia l'unica ad aver tratto vantaggio dal sistema eurozona...e nonostante un sistema di Welfare..tradizionalmente solido e ben oliato...non è che si stia tanto bene...ci son milioni di tedeschi ..che vivono con un lavoro sottopagato.(condizione sine qua non..per poter essere competitivi nell'esport..in un sistema euro : massacrare i redditi dei lavoratori ..)..

      a volte penso: e se scoppia per disgrazia un altra bolla come quella del 2008 ?...che succederà?

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    15. diciamo la verità: noi italiani non c'abbiamo voglia di fare un tubo....

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    16. Forse. O forse e' solo questione di tempo. Altri popoli sono più rivoluzionari di noi, ma grandi svolte politiche le abbiamo attuate anche qui. Con esiti vari, ma sono avvenute. Nel 1861, nel 1922, nel 1945... Succederà anche stavolta - se non per nostra iniziativa autonoma, per effetto dell'insostenibilita' della situazione attuale...

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    17. Se quei disgraziati..continueranno a far solo politica monetaria e non politica economica....il disastro arriverà (probablimente è quello che vogliono..non si spiega diversamente )

      - manovrano soldi astratti...tutte le loro manovre a loro dire secondo le aspettative del mercato arricchiscono solo i loro adepti...non risolvono l'occupazione ..il problema delle aziende in asfissia...le famiglie ..etc etc

      - I tassi negativi sui depositi di denaro alla BCE...ma anche i tassi di interesse molto bassi non funzioneranno...per stimolare gli investitori a levare il denaro dai depositi e a prestarlo..non funzionerà---al limite sottraggono guadagno da interessi ai risparmiatori piccoli -medi...impoverendo ulteriormente l'economia.

      -con il cosiddetto LTRO...le banche ricevono una montagna di soldi dalla BCE a tassi molto bassi...che finiranno sicuramente per l'ennesima volta investiti in finanza speculativa...e non entreranno in circolo fra cittadini e aziende....distorcendo ulteriormente il mercato (altroché prestiti , mutui , fidi...le banche per "istinto" non ne prestano soldi in una situazione economica asfittica...con altissime probabilità di insolvenza dei fruitori )

      - il QE...in USA ha fatto un clamoroso flop per cittadini e aziende...si ferma alle riserve e non va oltre....quella liquidità non entra nel mercato reale. Sarà cosi anche in Europa.

      I CCF possono risolvere realmente e anche velocemente questa condizione drammatica.

      Diversamente bisogna superare il deficit del 3% di deficit...e portarlo almeno al 8%...non ci sono alternative...(ma le regole di Mastrich...lo impediscono...poi non ho capito ancora su quale criterio..è stato stabilito sto assurdo 3%...)...o si prendono le distanze dall' Austerità che non ha nessun senso...o finiremo male.(e la violenza ci sarà..adesso siamo nel dolore ma ripiegati su noi stessi....ma dopo quando il dolore sarà insopportabile...la reazione violenta è sicura....)----->>> cioè Keynes: aumentare la spesa pubblica. (quei giochi monetari ...al massimo avranno un impatto molto modesto nell'economia reale e predispongono solo ed esclusivamente a creare bolle speculative )

      Se rimaniamo nell'euro..poi con un debito al 135 % con un economia ferma da 6 anni con le banche che hanno una montagna di crediti incagliati e un altra montagna di BTP in pancia....e con una BCE che non finanzia i deficit degli Stati....e senza poter creare moneta ...dovremo per forza fare defoult.

      Tutte le soluzioni proposte da "quelli là"..non servono a nulla.

      Siamo seduti in una polveriera.
      Santi CCF...potrebbero toglierci dai guai. Poi si vedrà...ma adesso dobbiamo salvare le cosiddette chiappe...!!!

      ciao
      Shardan


      -

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    18. il mio precedente post...era una mia considerazione...sul commento critico di Anonimo 08 luglio 2014 10:37

      In una contingenza che ci può far scivolare letteralmente nell'abisso...le alternative quali sono? le soluzioni di Draghi,Merkel & affini ??...
      Shardan

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    19. Se dobbiamo stare a quanto dicono, soluzioni Draghi Merkel & C. non ne offrono...

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    20. per shardan

      1) il QE1 e 2 americani hanno portato la disoccupazione dal 10 al 6. noi siamo al 13. e' ovvio che i successivi hanno un effetto quasi nullo ma intanto si tiene acceso il motore. noi siamo al 13 e penso che saremmo contenti se avessimo il 50% in meno di disoccupazione.

      2) l'america ha fissato la volcker ovvero una regola che impedisce che i risparmi privati siano coinvolti in default o azioni proprietarie della banca stessa. in europa non esiste nulla di tutto questo. solo raccomandazioni a parole.


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    21. per cattaneo
      draghi cosa c'entra? draghi fa il banchiere centrale. è la politica che non vuole una autorità fiscale unica. soprattutto la politica tedesca. se in europa non esiste un "tesoro" che colpa ne ha draghi?

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    22. Sono d'accordo che serve politica fiscale e non monetaria, quindi a rigore Draghi non c'entra. Il che però non gli ha impedito di caldeggiare e di continuare (ancora oggi) a insistere sulla necessità del fiscal compact...

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    23. per forza, comanda la germania. è costretto a parlare inglese con accento tedesco. pensa te.

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    24. I BOT sono già utilizzati nell'interbancario come mezzo di pagamento...sono considerati liquidità a tutti gli effetti. Perché non utilizzare i Ccf come mezzo liquidabile? Io la trovo una bella idea! Complimenti

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    25. Penso infatti che accadrà anche questo... verranno utilizzati per tutta una serie di transazioni in modo analogo a quanto avviene oggi per i "normali" titoli di Stato.

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  2. come entra nella contabilità del PIL il ccf?

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    1. I CCF in quanto tali non sono una voce del PIL. Sono un'emissione monetaria che da' potere d'acquisto ai cittadini e riduce i costi delle aziende. Si crea quindi incremento di capacità di spesa e di domanda: e' questo che genera il maggior PIL.

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    2. Ma allora le transazioni devono avvenire in euro e non in CCF altrimenti risulterebbero in nero , si può emettere una fattura in CCF?

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    3. La transazioni continuano ad avvenire in euro, si'. Utilizzare i CCF come contropartita in alcune transazioni potrebbe avvenire, ma non è indispensabile per il funzionamento della Riforma Morbida.

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  3. ma se i ccf sono convertibili e tutti vanno a convertirli in banca, le banche dove predono gli euro? la bce dovrà stampare 200 miliardi per pagare un titolo che essa non ha emesso e che per statuto non può comprare?

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    1. Le banche creano moneta, non c'è bisogno che lo faccia la BCE. Vedi il post del 6.6.2014 per una spiegazione dei vari modi tramite i quali i CCF si trasformeranno in liquidità e potere d'acquisto.

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    2. le banche creano credito non euro cash. la bce crea euro. se tutti cambiano ccf in euro, il cliente ha euro cash ma la banca si ritrova piena di ccf. perché le banche dovrebbero accettare un titolo che il governo non rimborsa e la bce non converte in euro? se le banche rimangono senza cash falliscono il giorno stesso chiudendo gli sportelli e creando il panico.

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    3. Mi pare che nella proposta originale di Cattaneo non si parlasse di CCF convertibili, ma semplicemente negoziabili.
      Se le banca non ha bisogno di CCF (o non ha liquidità) semplicemente smette di acquistarli.

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    4. cattaneo ha detto che si possono anche convertirli in euro cash

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    5. dicono che sono convertibili eppoi la differenza quale è? la palla passa a qualcun'altro.

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    6. Negoziabili appunto, non convertibili. Vedi qui sotto il mio commento di oggi - 10.7.2014 - alle 8.13.

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    7. Lavorando nella tesoreria di una banca, confermo le parole di Cattaneo. Quando io soddisfo una richiesta di mutuo, scrivo un numero corrispondente a soldi (che non ho realmente) sul conto del cliente, che è una mia passività. Iscrivo all'attivo un mutuo, e al passivo un conto. Gli unici limiti sono Basilea II e il credit standing del cliente. Così creo prestiti che a sua volta vanno a creare depositi. Più del 95% del "mezzodì pagamento" europeo è moneta bancaria (sul sito BCE lo trovi nella pagina nella quale spiega gli aggregati monetari); solo appena il 3/5% è moneta cartacea. So che anonimo è rimasto accademicamente legato al 10 TUB, ma ahimè è da un pezzo che quell'articolo non viene più applicato! Possibile esista ancora cotanta ignoranza al mondo? Un saluto e complimenti a Cattaneo e Zibordi!!

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    8. Saluti a grazie a Lei ! come tanti concetti in economia, non è complicato ma è controintuitivo...

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  4. Le banche creano moneta ogni volta che erogano un finanziamento, come già spiegato molte volte. I CCF per loro saranno un eccellente investimento, super sicuro, perché le banche hanno continui versamenti da effettuare allo stato, non tanto per imposte sul loro reddito, quanto come sostituto d'imposta: ritenute sugli interessi e contributi e imposte versati per conto dei dipendenti...

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    1. ma allora quale è la differenza con diminuire semplicemente le tasse? senza dover neanche spendere soldi per gestire i ccf.

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    2. I costi di gestione sono insignificanti. Abbassare direttamente le tasse funzionerebbe altrettanto bene, certo: ma nel breve termine violerebbe i trattati UE.

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    3. gli 80 euro non hanno mica violato i trattati e sono di fatto una diminuzione delle tasse anche se solo per una parte di cittadini.

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    4. Ma non hanno risolto nulla, perché i soldi lasciati in tasca a qualcuno sono stati tolti a qualcun altro... I trattati impediscono politiche espansive, che oggi sono, invece, indispensabili. Non posso espandere la domanda con gli euro ? La espando con i CCF. Se no non se ne esce...

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    5. infatti non se ne esce neanche coi ccf. i ccf sono liquidità. ma la crisi di liquidità è già stata risolta dalla bce cattaneo. a che serve stampare moneta se la bce è strapiena di riserve tanto che ha messo pure i tassi negativi? il problema è la solvibilità dei paesi con debito pil troppo alto e insostenibile. i ccf o peggiorano il debito pil invece di migliorarlo oppure lo nella migliore ipotesi lo lasceranno intatto in quanto ci sarà o inflazione o aumento della spesa pubblica.

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    6. I CCF invece risolvono, perché sono potere d'acquisto che va direttamente in mano a cittadini e aziende e alimenta domanda, produzione e occupazione. La BCE stampa invece moneta che non esce dal circuito finanziario: per questo tutte le manovre di agevolazione del credito, il quantitative easing se e quando lo faranno ecc., non risolvono nulla. Lo spiegavo più in dettaglio qui

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  5. "E’ LA SOLA VIA PLAUSIBILE (per quanto so e per quanto mi riesce di immaginare) PER RISPETTARLI."

    NON E' VERO. ESISTONO TANTI MODI GIA' USATI DA ALTRI PAESI PER DIMINUIRE IL DEBITO TRASFORMANDOLO SENZA MONETIZZARLO OVVERO RISPETTANDO I TRATTATI CHE IMPEDISCONO LA MONETIZZAZIONE. MA I TEDESCHI NON VOGLIONO PERCHé SIGNIFICHEREBBE LA FINE DEL LORO DOMINIO. IN POCHE PAROLE NON VOGLIONO UNA EUROPA UNITA MA SOLO UNA MONETA UNICA.

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  7. Ma scusa anonimo

    quelle riserve non vanno in circolo....nell'economia reale (qui sta il problema )...i CCF invece....si.

    Il nostro debito pubblico...se avessimo autonomia monetaria è solvibilissimo ...abbiamo una ricchezza totale che è di circa 8mila miliardi..a fronte di un debito di 2 mia e qualcosa....

    inflazione perché? se ci son circa 6 milioni di disoccupati e i nostri fattori di produzione sono ampiamente sottoutilizzati.....

    entrano in circolo i CCF....aumenta la disponibilità di spesa degli italiani..e di conseguenza si rimettono in funzione i fattori produttivi.fermi...

    meglio che risponda il Dott. Cattaneo.....ma a me sembra questa la dinamica.

    quella liquidità ferma nelle riserve...invece al massimo vien utilizzata per attività speculative ...che produce altre bolle....si ferma al finanziario (sta proprio la il problema...)
    Shardan

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    1. quelle riserve non vanno in circolo perché nessuno investe risorse in un paese che ha un debito/pil fuori controllo e in tendenza negativa perché se lo fai in pratica ti accolli il debito degli altri.

      la solvibilità dei paesi non dipende dalla sua ricchezza patrimoniale ma da come i conti pubblici sono messi. la ricchezza patrimoniale dei cittadini infatti non puoi escuterla senza rischiare la corsa agli sportelli.

      i CCF non affrontano il problema della solvibilità ma solo quello della liquidità che essendo messa in circolo alzerà l'inflazione. così come se NON la metti in circolo finisci in deflazione come oggi.

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    2. Condivido in pieno la sintesi di Sherdan. L'inflazione non salirà perché l'incremento della domanda metterà al lavoro risorse produttive inutilizzate. A quel punto, ma solo a quel punto, occorrerà non espandere ulteriormente la domanda per non alimentare l'inflazione.

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    3. vede, anche lei riconosce che nessuno riuscirà a fermare la bolla inflattiva che i ccf provocheranno...del resto anche le tasse sull'abissinia non le hanno mai eliminate...quindi...

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    4. Rilegga quello che ho scritto: non partirà nessuna inflazione degna di nota finché non sarà stata riassorbita la disoccupazione prodotta dalla crisi, dal 2008 in poi.

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    5. l'inflazione non dipende dalla disoccupazione. il tasso di occupazione può solo variare le "quantità" consumate ma non i prezzi.

      i prezzi in italia sono ancora più alti rispetto a tutta europa. basta andare in germania per rendersene conto

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    6. Questa e' una delle tante dimostrazioni che la Germania dovrebbe avere una moneta più forte e l'Italia una più debole...

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  8. pardon ho sbagliato cliccando "rispondi"

    era una mia considerazione sul commento di ---->>>Anonimo11 luglio 2014 10:39

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  9. Una delle critiche mosse ai CCF è che essi rischiano di essere spesi tutti in prodotti esteri (attualmente più convenienti) con l'unico effetto di peggiorare la bilancia commerciale.
    Per questo lei dice che un 60% di CCF dovrebbe essere dato alle imprese,
    dando per scontato che esse lo utilizzerebbero per rendere più competitivo il loro prodotto investendo l'intera quota CCF nell'azienda.
    Ma un imprenditore investe nella sua azienda solo se vede la domanda del suo prodotto aumentare, quindi non crede che occora in qualche modo recuperare il rimanente 40% di CCF dato ai lavoratori forzandone l'utilizzo all'acquisto di soli prodotti italiani, in modo da fare aumentare proprio la domanda interna made in Italy?

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    1. puoi anche comprare prodotti stranieri senza alcun problema basta che il paese da cui compri poi ti ripresti i soldi magari comprandoti il debito. la ruota gira. ma il paese da cui compri i prodotti ti ricompra il debito se quel debito è sostenibile e non se stai affondando.

      per convincere le imprese ad investire è necessario liberalizzare l'economia (e ridurre le tasse) in modo che tutti i settori possano essere obiettivo di investimento. ma le caste e i partiti non vogliono.

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    2. Comprare prodotti stranieri "senza alcun problema" è un ottimo metodo per rendere qualsiasi debito estero insostenibile.
      Per convincere le imprese ad investire in italia devi aumentare la domanda di made in Italy. Se il prodotto italiano si vende (ovviamente con margini di profitto) l'imprenditore investe e assume in italia.

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    3. Per la precisione l'idea è di assegnare il 40% dei CCF alle aziende in proporzione ai costi di lavoro da esse sostenuti, e il restante 60% al sostegno della domanda. La maggior domanda si tradurrà in maggior produzione interna e in parte anche in maggior import di materie prime e di altri prodotti non facilmente sostituibili da produzione interna. Ma questo darà compensato da maggior export (aziende italiane più competitive per riduzione del loro costo del lavoro effettivo) e sostituzione di alcune importazioni con produzione interna (stesso motivo). L'obiettivo è rilanciare l'economia e recuperare tutta la disoccupazione prodottasi dal 2008 in poi, mantenendo i saldi commerciali esteri in equilibrio. Se la proporzione 60%-40% dovesse rivelarsi non perfettamente centrata, si può naturalmente regolarla negli anni successivi.

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    4. x Anonimo12 luglio 2014 11:23
      quello che dici era vero prima della globalizzazione. oggi non più. la bilancia dei pagamenti non è un problema se ci sono trasferimenti. l'italia si regge unita proprio per i trasferimenti nord sud. gli stati uniti anche. l'europa del nord non vuole. ecco perché non funziona. con la globalizzazione, la bilancia commeciale in futuro neanche esisterà più come concetto.

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    5. x cattaneo
      la maggiore esportazione di prodotti italiani se la scorda. gli altri paesi non stanno a guardare. la stessa germania è stata accusata di troppo surplus e gli altri paesi hanno già minacciato ritorsioni.

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    6. L'eccesso di surplus tedesco è una violazione dei trattati, ma in che cosa sono consistite le ritorsioni ? esattamente in NULLA.
      Se lei abbassa il CLUP, mediante un riallineamento valutario oppure mediante l'adozione dei CCF sulla base del progetto proposto, a parità di domanda interna il saldo commerciale estero migliora; o, alternativamente, lei è in grado di non peggiorarlo nonostante una forte crescita della domanda interna. Questo è un fatto, constatato in innumerevoli occasioni.

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    7. il costo del lavoro si abbassa se oltre ai ccf lei fa una riforma della spesa pubblica bloccandola a certi livelli. in caso contrario qualsiasi gettito in più sarà usato per saldare i debiti dello stato e aumentare la spesa publica o tenerla sullo stesso livello del maggiore pil dovuto ai ccf. ma non c'è da preoccuparsi perché in realtà i ccf alzeranno solo l'inflazione senza alcun maggiore gettito perché non essendoci concorrenza in italia i prezzi saliranno subito.

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    8. Non alzeranno l'inflazione: i prezzi crescono quando la domanda supera l'offerta. In presenza di capacità produttiva che si rimette al lavoro (disoccupazione che si riassorbe) domanda e offerta salgono insieme, e non si creano tensioni inflattive.

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    9. i prezzi salgono anche quando lo stato alza le tasse come l'iva. la rpessione fiscale in italia dimostra chi fa alzare i prezzi, cioè lo stato. il 75% della benzina sono tasse.

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    10. Beh, il progetto CCF le tasse le riduce - e di parecchio, anche...

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    11. anche gli 80 euro sono stati poi annullati da aumenti di altre tasse

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    12. anche gli 80 euro sono stati annullati dall'aumento di altre tasse. i ccf hanno la stessa dinamica perché non prevedono riforme di nessun tipo..

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    13. Certo che sono stati annullati, e infatti non hanno prodotto nessun beneficio. I CCF NON devono essere compensati da altre tasse: fanno ripartire l'economia e NON sono inflazionistici perché rimettono al lavoro risorse produttive oggi inutilizzate. In primo luogo, persone (riassorbimento della disoccupazione).

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    14. sì ma se io stato ti abbasso il costo del lavoro coi ccf e ti alzo il costo dell'energia (o uno dei tanti altri costi) il vantaggio è azzerato. i ccf infatti sono emessi dallo stato. sarebbe interessante se i ccf fossero emessi da una entità non statale ma bancaria o assicurativa o a livello europeo.

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    15. Il punto è che vengano emessi in modo da ESPANDERE le risorse a disposizione dell'economia reale. Che se ne occupi la BCE o la UE invece dello stato italiano non cambia il risultato... se la politica è espansiva. Ma sono proprio UE e BCE che hanno imposto politiche (limiti di Maastricht, fiscal compact ecc.) restrittive (e quindi catastrofiche nel contesto attuale) invece che espansive...

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    16. esatto. infatti la colpa non è della politica espasiva o restrittiva visto che entrambe sono utili in momenti diversi dell'economia. il problema è che non essendo uniti ognuno fa politiche a suo vantaggio.

      bisogna unire il debito e ristrutturarlo non c'è altra via di uscita. i ccf quindi si configurano come una presa di tempo simile a quella che sta facendo la bce. non risolvono il problema di fondo. tamponano la crisi di liquidità ma non quella solvibilità.

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    17. Invece i CCF risolvono perché consentono di fare politica fiscale: aumentare il potere d'acquisto in circolazione e la domanda.
      Certamente ci sono periodi in cui occorre una politica restrittiva: ma oggi la si sta (ferocemente) attuando quando serve l'esatto contrario...
      La mutualizzazione del debito e la sua ristrutturazione sono totalmente evitabili. Quanto all'unità politica, può essere una cosa buona o una cosa cattiva. Ma sicuramente, oggi, è una cosa sulla quale NON c'è consenso, e che quindi non si fa. Intanto abbiamo un sistema monetario e una governance economica che non funzionano: e QUELLE vanno cambiate. Il prima possibile.

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    18. se lei non vuole unificare il debito, e constata anche che l'unificazione politica non va avanti, allora siete contro l'euro e l'europa.

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    19. Sono molto scettico sugli Stati Uniti d'Europa ma, soprattutto, constato che non esiste la volontà di crearli. Esiste, questa sì, una fortissima volontà da parte di una serie di gruppi d'interesse di sfruttare a loro beneficio i meccanismi di governo dell'Unione Europea. Con risultati economici e sociali pessimi, per non dire catastrofici e inaccettabili.
      E l'euro così com'è oggi non funziona. Questo è un dato tecnico, non un'opinione.

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    20. non fa una piega ma non si capisce se volete i ccf per evitare il break up o per velocizzarlo.

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    21. Per evitarlo, in quanto si conseguono gli stessi benefici del break-up senza tutte le complicazioni di quest'ultimo. E ferma restando la possibilità (ma lo si può decidere in seguito) di sostituire integralmente, nel giro di qualche anno, l'euro con una moneta nazionale circolante. Vedi, per una descrizione delle possibili modalità, il post dell'8.4.2014.

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    22. ah ecco "riforma morbida per uscire morbidamente dall'euro"
      adesso la vs posizione è chiara

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  10. Shardan

    ma scusate ...i vari anonimi...ma non è meglio che vi firmiate con un nick...o una sigla..o non so che. (come faccio io )...in modo che si capisca..il dialogo...e chi lo esprime ..di volta in volta....

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    1. Sono d'accordo... non modero i commenti (cancello solo le trivialità e gli insulti, peraltro rarissimi) però usare dei nick sarebbe veramente utile.

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