martedì 15 luglio 2014

Perché la Riforma Morbida è diversa dallo sforamento dei limiti


Come anticipato al termine del post precedente, rispondo alle osservazioni dei molti che mi hanno fatto notare come la Riforma Morbida, e in particolare l’emissione dei Certificati di Credito Fiscale, sia un diverso modo per ottenere gli stessi risultati che si conseguirebbero (più semplicemente) sforando il limite del 3% riguardo al rapporto deficit pubblico / PIL.

La differenza c’è, è sottile ma importante. Lo sforamento dei limiti implica di aumentare le emissioni di debito in euro. La Riforma Morbida no: si emettono CCF, che non sono debito bensì uno strumento monetario che verrà accettato, in futuro, a saldo di obbligazioni finanziarie verso lo Stato (una forma di moneta a utilizzo differito, in altri termini). Lo Stato NON si impegna a rimborsare i CCF in euro.

Perché questo è importante ? i limiti di Maastricht e, ancor più, il fiscal compact sono nati per prevenire il rischio che singoli stati andassero in default sul loro indebitamento. Il fiscal compact è stato infatti varato a fine 2011, nella fase più acuta della crisi dei debiti sovrani dei paesi dell’Eurozona.

L’idea era di ridurre questi rischi rafforzando i vincoli sui deficit e sui debiti pubblici. Ma in un contesto di economie ancora convalescenti dopo la crisi finanziaria del 2008, le misure di austerità introdotte per rispettare questi vincoli hanno prodotto il crollo di PIL e occupazione, e mandato fuori controllo (invece di ridurli) proprio i rapporti tra debiti pubblici e PIL.

Adottando l’euro, gli stati membri dell’Eurozona si sono spossessati della possibilità di rifinanziare o garantire i loro debiti mediante emissioni monetarie. Si sono messi nella posizione di paesi il cui indebitamento è denominato in una valuta estera, o (come avveniva in passato) in una moneta convertibile in oro.

In questo contesto, se determinati partner finanziari forniscono garanzie a paesi indebitati in oro, o in moneta estera, è comprensibile che impongano limiti a nuove emissioni di debito “forte” (chiamiamolo così).

Ma limiti stringenti di questo tipo creano deflazione e depressione, il che oltre a essere fortemente negativo sul piano economico e sociale finisce proprio per essere controproducente riguardo alla tutela degli interessi dei creditori stessi. A meno che…

A meno che, qualcos’altro sia disponibile per sostenere la domanda e per rilanciare l’economia dei debitori. I CCF svolgono appunto questa funzione: rilanciano l’economia senza aumentare il debito “vero”, quello che può causare insolvenze.

Il creditore di un paese indebitato in oro (più esattamente, in titoli di debito da rimborsarsi in oro, o in moneta convertibile in oro) è saggio se gli chiede di non aumentare quel tipo di debito. Ma è folle (o ha fini reconditi, che non sono la tutela del suo credito, e men che meno la collaborazione al rilancio dell’economia del debitore) se limita la facoltà del debitore di espandere l’economia e di riassorbire la disoccupazione emettendo moneta nazionale: definita come uno strumento finanziario che NON crea nessun possibile presupposto di insolvenza.

Rileggete il paragrafo precedente sostituendo “euro” a “oro”: rimane tutto valido…

L’unico modo sensato e cooperativo in cui il fiscal compact può essere interpretato e applicato richiede di definire i limiti di deficit e debito come riferiti esclusivamente al saldo annuale tra pagamenti e incassi statali in euro e al livello di debito vero, che NON comprende i CCF.

La Riforma Morbida ottiene appunto questo risultato. Riduce il deficit e il debito in euro. E immette nel sistema economico le risorse necessarie a rilanciare l’economia tramite una forma di moneta (non di debito), i CCF.

Sicuramente, di fronte a queste argomentazioni, qualcuno obietterà che i CCF nel momento in cui giungono a scadenza ridurranno (a parità di condizioni) gli incassi (in euro) dello stato emittente. Il che non è un problema se la ripresa dell’economia ha prodotto, nel frattempo, gettito compensativo in misura sufficiente. Ma se questo è vero, anche procedendo mediante sforamento, e non mediante Riforma Morbida, l’iniziale incremento di debito verrebbe, alla fine, assorbito.

Quest’ultima argomentazione è corretta. Tuttavia, se l’obiettivo del fiscal compact è quello di riportare sotto controllo debito e rischi di insolvenza, evitare anche transitoriamente l’incremento delle emissioni di debito è un vantaggio apprezzabile.

Ancora più coerente con questo obiettivo sarebbe accelerare il processo di riduzione del debito, rifinanziando, nella maggior misura possibile e conveniente, il debito in euro già esistente (via via che giunge a scadenza) mediante emissioni di “tax-backed bonds”(titoli che lo Stato emittente accetta in pagamento di tasse o altre obbligazioni finanziarie nei suoi confronti, in luogo di rimborsarli in euro: in pratica, un’altra forma di CCF). Il che è possibile e rende ancora più efficace la Riforma Morbida, come si spiegava qui.

58 commenti:

  1. la moneta senza debito non esiste. è come una medaglia con una faccia sola. non può esistere per legge della fisica. così come un essere umano respira ed inspira. non può fare una cosa sola.

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    1. esiste solo se indebiti le generazioni future
      e quindi sempre debito è
      puoi solo spostarlo a qualcun'altro
      la moneta è credito e debito nello stesso istante
      non esiste la moneta senza debito

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    2. Non indebiti nessuno se emetti moneta e la usi per generare lavoro e produzione.

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    3. infatti per fortuna genera solo inflazione e non altro debito.

      ogni moneta è credito e debito, queste due cose puoi solo spostarle sulle spalle di qualcun'altro e non eliminarle.

      se i ccf creano inflazione creeranno probolemi alle fasce deboli. se creeranno debito andrnano sulle generazioni future.

      state solo spostando il problema senza risolverlo. come la bce.




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    4. Non creiamo né inflazione né debito. Creiamo lavoro, produzione e reddito.

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    5. allora liberalizzate l'economia
      che è il sistema migliore per creare lavoro e investimenti nell'economia reale

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    6. Non se non fai ripartire la domanda.

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    7. i soldi ci sono, manca la libertà di investire
      la domanda la fa ripartire il mercato non lo stato
      lo stato non risolve i problemi, vive creando i problemi ai cittadini
      il mercato finanziario funziona benissimo perché è libero e aperto a tutti

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    8. I soldi sono risucchiati da tasse sempre più alte. La prima cosa da fare è rimettere potere d'acquisto in circolazione.

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    9. - il potere di acquisto crea solo consumi e inflazione

      - liberare l'economia dallo stato e dalle "monarchie" private in tutti i settori crea occupazione e concorrenza che tieni i prezzi lontano dall'inflazione

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    10. l potere d'acquisto NON crea inflazione se viene utilizzato per mettere al lavoro risorse inoperose (persone in primis).

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    11. - il potere d'acquisto non crea inflazione solo in un paese con libero mercato

      - in una società chiusa il potere d'acquisto è solo consumo e inflazione.

      - i ccf sono gli incentivi alla rottamazione, non servono a nulla come gli 80 euro.

      - chi ti dà gli 80 euro è lo stesso che te li toglie. chi ti dà i ccf è lo stesso che te li svaluta alzando le tasse

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    12. Il potere d'acquisto che crea produzione addizionale non crea inflazione. Non c'è eccesso di domanda rispetto all'offerta: salgono in parallelo. Niente tensioni sul prezzo, quindi.

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    13. magari fosse così semplice. con disoccupazione e deflazione la gente risparmia e non spende e non investe. ecco perché keynes (che a voi piace tanto) diceva che solo lo stato in questi frangenti può ristabilire quella fiducia di lungo termine per far ripartire NON solo i consumi ma anche gli investimenti che sono più importanti dei consumi.

      ma siccome in italia sono quasi tutti criminali è ovvio che keynes non funziona. perché i soldi se li fregano prima di arrivare alla famosa economia reale.

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    14. Ma il deficit spending lo può fare anche abbassando le tasse, non solo aumentando la spesa pubblica. Senza contare che anche una cattiva spesa pubblica aumenta redditi e quindi consumi e investimenti privati. So che per molti suona paradossale, ma è così...

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    15. ma i consumi non sono così importanti come lei crede. devi produrre e consumare. se pensi solo a consumare avrai solo inflazione. il problema dell'italia è che nessuno fa impresa. puoi alzare la domanda quanto vuoi ma avrai solo inflazione. i soldi delle tasse vanno a mantenere persone che non producono nulla. questo è il rmama che lei nasconde ai suoi lettori. e le banche centrali stanno sostenendo questo sistema marcio masscarando invece le aziende con una moneta troppo apprezzata

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    16. Completo la frase visto che non è risultata chiara l'implicazione logica: "anche una cattiva spesa pubblica aumenta redditi e quindi consumi e investimenti privati, quindi domanda che rimette in moto la produzione. A condizione che ci sia capacità produttiva inutilizzata: cosa che oggi è vera, dati gli altissimi livelli di disoccupazione e di sottooccupazione."

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    17. se ripartono i consumi ripartono solo i centri commerciali ma non i posti di lavoro. e i centri commerciali rialzano i prezzi dei prodotti in un giorno. i consumi invece di grandi cifre essendo tutti con prestiti finanziari non possono ripartire perché i fianziamenti sono bloccati. il target 2 non permette più ad esempio di comprare auto tedesche col finaziamento ma solo in contanti.

      i posti di lavoro o li crei nello stato o nel privato. nel primo caso fai default domani mattina sui titoli di stato e nel secondo devi liberalizzare il commercio altrimenti senza concorrenza crei solo inflazione sui prezzi.

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    18. Non fai default sui titoli di stato se incrementi la domanda con moneta sovrana (e i CCF lo sono, come lo sarebbe di fatto anche un debito pubblico totalmente garantito dalla banca centrale). Per evitare inflazione occorre che l'offerta salga di pari passo alla domanda, questo è vero. Ma oggi ci sono spazi amplissimi. I finanziamenti sono bloccati OGGI, ma il credito si rimette in moto con la ripartenza della domanda: nell'immobiliare, per esempio (per parlare di beni durevoli).

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    19. spazi amplissimi dove? commercio chiuso, professioni chiuse, iva al 22% forse al 23 in futuro. l'immobiliare regge le banche quindi scordatevi una bolla in quel settore.

      se stampi moneta sovrana come i ccf lo farebbero anche gli altri paesi e quindi il default arriva perché cadrebbe l'euro.

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    20. Commercio e professioni non erano certo più aperti di adesso nel 2007 (sette anni fa !) quando il PIL reale era il 10% più alto di oggi... l'immobiliare non c'è alcun bisogno che vada in bolla (anzi), basta che torni a livelli normali. E se i CCF li stampano anche gli altri non c'è nessun problema, anzi è auspicabile: è la via per rendere stabile e sostenibile un eurosistema che oggi non lo è.

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    21. perché nel 2007 stavamo ancora consumando l'espansione del credito dell'eurozona iniziata nel 2002. quel credito è andato tutto ad assistenzialismo pubblico o privato (e acquisto di auto tedesche) in quanto l'italia non ha fatto nessuna riforma nel frattempo che apriva settori in cui poter fare concorrenza e investimenti. se stampate soldi senza fare riforme, i soldi dati ai consumatori andranno dritti dritti ai chi già è ricco e vive di rendita perché solo lui ha la "licenza" per fare certe attività economiche. la liberalizzazione combatte l'inflazione in un modo eccezionale e costringe gli stati a diminuire le tasse, a quel punto stampate pure i ccf che volete.

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    22. Se fosse come dice lei, servirebbero anni per ottenere qualsiasi tipo di risultato. Non è così, vedrà...

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    23. “E’ evidentemente impossibile dimostrare l’esistenza del mercato, i vantaggi della concorrenza; il semplice fatto di dubitarne o cercare di giustificarsi vuol dire negare l’esistenza del mercato come valore supremo. Il mercato è un atto di fede” F. A. von Hayek
      Trascurando prezzi amministrati, beni non tradable, monopoli naturali...
      In Italia ciò che è stato privatizzato è andato anche peggio di quando era in mano pubblica: cfr. Autostrade, Telecom Italia, Trenitalia.
      Inoltre il ritardo accumulato nella IR&S si può colmare solo con una robusta azione pubblica, in tutti i paesi che oggi crescono è presente un forte e vivace settore pubblico, altro che stato minimo e simili baggianate...

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    24. Di sicuro se privatizzare significa trasferire ai privati rendite di posizione o diritti di sfruttamento di monopoli naturali o di legge, non ci siamo...

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  2. Secondo me funziona.
    Un'altro importantissimo vantaggio rispetto ad uno sforamento del 3% e' il non peggioramento della bilancia commerciale, anzi un suo miglioramento x gli effetti sul CLUP.
    Importante anche il contributo al l'emersione del lavoro nero.

    Purtroppo difficilmente potrò essere a Ferrara il 24.

    Dottore, approfitto x farle alcune domande e magari altre in futuro, mettendomi i panni del critico nato:
    1) siamo certi che la concessione gratuita dei CCF anche alle aziende non possa essere vista in sede europea come aiuto di stato?
    2) se la soluzione CCF contribuirebbe al l'emersione del lavoro nero (nel senso di lavoro dipendente), la concessione dei CCF alle professioni intellettuali tende invece ad occultare il reddito (+ CCF x chi dichiara meno)
    3) lei prevede giustamente di non concederne alla PA trattandosi di partita di giro. Valuterebbe una ripartizione fra le aziende più sbilanciata in favore dei settori manifatturieri a danno di quelli dei servizi, nettamente + esposti alla concorrenza internazionale?
    4) si potrebbe pensare di non rilasciate CCF al settore bancario (ai bancari si, alle banche no) e concentrare più CCF dove ritenuto più utile, visto che comunque tutte le banche in 3 anni avrebbero un beneficio indiretto enorme x via del miglioramento dei rating delle aziende e dei privati clienti, con un crollo delle necessità di capitale e accantonamenti?
    5) infine, interpreto bene il suo pensiero dicendo che questa dei CCF e' un'ottima soluzione x superare il problema centrale che e' rappresentato dall'euro, emblema della perdita della sovranità monetaria x il nostro paese?

    Anticipatamente grazie x l'attenzione e mi scusi x errori di battitura da un iPhone o banalità

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    1. Grazie ! sinteticamente:
      1) Alcune considerazioni positive al riguardo le trova nel post del 18.6.2014.
      2) Al contrario, i CCF sono assegnati anche ai lavoratori autonomi, tanto più quanto maggiore è il reddito dichiarato. Quindi c'è anche qui un incentivo all'emersione del sommerso.
      3) e 4) Sono tutte ottimizzazioni da prendere in considerazione, soprattutto per massimizzare il beneficio sui saldi commerciali esteri a parità di allocazioni (l'obiettivo non è attuare politiche mercantilistiche ma assicurare, in contemporanea, pieno impiego, equilibrio delle partite correnti e rapidità di rientro di deficit e debito in euro).
      5) E' il modo più efficiente che sono riuscito a concepire per risolvere le gravissime disfunzionalità dell'eurosistema odierno. Per essere chiari, la mia posizione è che l'euro è un progetto sbagliato, ma "spaccarlo" in modo deflagrante è complesso, inefficiente e controverso...

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  3. Detto in modo iper semplicistico, i CCF sono un modo per far smuovere i soldi dei più ricchi e metterli in circolazione, ma in modo molto più astuto.

    Mentre un politico ignorante in economia per ottenere risultati simili, ma inferiori, potrebbe attuare una mega patrimoniale solo sui ricchi.
    Quei soldi "rubati" andrebbero ripartiti tra aziende e lavoratori.

    I CCF funzionano in modo simile, ma dopo 2 anni quei soldi "rubati" ti vengono restituiti

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    1. giusto, allora diamo i ccf a tutti tranne agli statali. solo a chi lavora nel privato e senza nessuna commessa pubblica. perché a rubare lo stipendio non sono solo i ricchi.

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    2. Per Rossi.
      L'unico modo per smuovere i soldi dei ricchi casomai è svalutare i soldi stessi e non stampare una moneta parallela. E comunque se pensi che i soldi andrnano all'economia reale scordatelo. La finanza è di grand lunga migliore. Tasse al 20%, nessun problema coi sindacati, efficienza massima. E' l'economia reale che deve porsi certe domande sul perché non funziona più visto che è massacrata di tasse e di parassitismo burocratico. Le tasse puoi anche ridurle coi CCF ma il prassitismo e la criminalità che fai? E' ovvio che la finanza è di gran lunga più efficiente dove investire. E la colpa non è della finanza di certo.

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  4. Ma in realtà non rubi nulla a nessuno: e' moneta di nuova emissione. E siccome viene utilizzata per espandere la produzione (rimettendo al lavoro risorse inutilizzate, disoccupati in primis) non ha significativi effetti sull'inflazione e quindi non penalizza neanche "i ricchi" o per essere più esatti i titolari di attività a reddito fisso.

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    1. Anonimo 16.07.2014 h 17.09 il parassitismo e la criminalità c'erano anche vent'anni fa, ma senza un sistema monetario sbagliato e le tasse assurde di oggi si cresceva e si stava ragionevolmente bene...

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    2. anni fa eravamo all'80-90% di deb-pil
      poi siamo arrivati al 135 proprio col parassitismo
      puoi parassitare fino ad un certo punto e non all'infinito
      alla fine il parassita si mangia la pianta

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    3. a quei tempi eravamo all' 80-90 di deb pil
      poi siamo arrivati al 135 proprio parassitando
      alla fine la pacchia finisce
      il parassita si mangia la pianta

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    4. Eravamo al 105% nel 2007, livello più basso da quasi vent'anni.
      Una prima crescita è stata effetto della crisi finanziaria mondiale, non certo colpa dell'Italia.
      Il resto, dal 2011 in poi, l'hanno fatto le scellerate politiche imposte dalla UE.
      Il parassitismo non c'entra nulla.

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    5. il debito italiano reale è al 200%
      viene tenuto nascosto con trucchi che non conteggiano il parassitismo privato

      siamo una grecia moltiplicata per 10

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    6. Non è così ma se fosse, quale che sia il livello, per sostenerlo - o per sostenerne il più possibile - occorre far lavorare l'economia a pieno regime. Non far esplodere la disoccupazione con l'austerità.

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    7. l'austerità serve per abbattere la partitocrazia che affonda il paese

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    8. Se quello è lo scopo, non lo sta assolutamente raggiungendo. Sta solo facendo esplodere la disoccupazione. E di partitocrazie oggi ne abbiamo due, una a Roma e l'altra a Bruxelles.

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    9. Lo stanno facendo eccome trasformando la partitocrazia in monarchia eliminando la filiera dei centri elettivi in italia e in europa.

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    10. Ma non stanno eliminando né strutture né costi...

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    11. perché la "monarchia" funziona mantenendo in piedi il suo "esercito" con i suoi costi e che distribuito sul territorio impedisce il rovesciamento dello stato. e gli italiani adorano lo stato. c'è poco da fare. come una religione. o una squadra di calcio.

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  5. VOLETE STAMPARE MONETA E ABBASSARE LE TASSE
    MA CHE RAZZA DI CARTALISTI SIETE?

    CARTALISTI FATEVENE UNA RAGIONE, LO STATO HA PERSO IL MONOPOLIO DELLA MONETA

    E PURE LE BANCHE CENTRALI LO STANNO PERDENDO

    ARRIVANO LE MONETE INTERNET DELLE GRANDI CORPORATIONS

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    1. Noi vogliamo ridarla agli Stati. Che è coerente con il cartalismo, appunto...

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    2. lo stato può stampare moneta sia emettendo titoli sia abbassando le tasse. se emettesse moneta a casaccio inflazionerebbe l'economia creando la guerra civile.

      se lo stato ha perso questo diritto di inflazionare e distruggere la società a suo piacimento (o facendo guerre o rubando) è perché lo ha già fatto in passato diverse volte e i cittadini non ci ricascano più.

      ecco perché nel corso dei secoli è nato un sistema ibrido dove anche lo stato (i politici) è sottoposto a rispettare ciò che dice e non a rubare e distuggere un paese e poi scappare in sudamerica col malloppo

      avete studiato all'università o a disneyland?

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    3. Credo che argomentare senza offendere chi vede le cose in modo diverso sia una grande qualità.
      Aggiungo, ma e' solo un mio pensiero, che x chiedere basta educazione, x contraddire o confutare sarebbe meglio aver prima letto il libro.
      Molte risposte alle domande o critiche ascoltare sono lì analizzate e smontare una per una.

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    4. era una domanda non una offesa

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  6. Anche senza andare a Disneyland, informandosi si scopre che le crisi peggiori, le depressioni, si ricollegano alla deflazione e non al l'inflazione, alla carenza di moneta e non al suo eccesso...

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    1. inflazione e deflazione sono i due estremi e quindi uguali
      entrambi distruggono l'economia.

      l'eccesso di moneta puoi sostenerlo solo se liberalizzi il mercato e cambi il welfare che di fatto impediscono alla spesa pubblica di salire perché chi alzerà le tasse per alzare la spesa publica perderà le elezioni come in america.

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    2. Inflazione e deflazione sono entrambe distruttive se portate all'estremo, certo. Oggi però il problema e' la seconda, non la prima.

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    3. con i ccf sarà l'inflazione così come con l'austerità è la deflazione. oppure non succederà niente perché lo satto alzerà le tasse e quindi risultato zero. come con gli 80 euro. ti do 80 ma te ne levo 100.

      e cmq non parlate di questa cosa nei vs dibattiti altrimenti perdete il voto degli statali che grazie alla deflazione hanno aumentato il loro potere di acquisto. a votare ormai ci vnano solo loro e i parenti...i dibattiti voi li dovete vincere e stracciare chi vi prende in giro ma parlando di una economia moderna non degli anni 30...

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    4. Noi parliamo del fatto che l'economia è una macchina, la domanda e la moneta sono la sua alimentazione, e se le fai mancare artificialmente la macchina si ferma. Questo è vero oggi, era vero ottant'anni fa e sarà vero tra ottant'anni.

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    5. l'economia ha bisogno di imprese che producono non di stato che si mangia il paese. puoi alzare i consumi quanto vuoi e avrai solo inflazione. ma nessuno farà impresa se le condizioni non lo permettono. non esiste una economia di soli consumatori. le banche centrali stanno sostenendo uno stato marcio invece di farlo fallire e far emergere l'economia sana che produce e fa impresa. non è questo il mandato delle banche centrali.

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    6. Infatti con la Riforma Morbida vogliamo mettere potere d'acquisto in mano ad aziende e cittadini, per alimentare consumi, investimenti, quindi domanda E PRODUZIONE di beni e servizi reali.

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    7. e la riforma del lavoro dove sta? io investo se guadagno. me ne frego della domanda interna quando poi lo stato si mangia il margine di profitto. meglio fare finanza. e quindi niente occupazione anche se i consumi salgono. si chiama jobless recovery. il pil risale ma l'occupazione no. nessuno assume con un tax rate così alto. nesusno lavora gratis per lo stato. finora i condoni rendevano ancora possibile fare impresa. finiti i condoni, per via del debito, non ha piuù senso fare impresa.

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    8. Faccia ripartire la domanda e poi vediamo... ah, e il tax rate noi lo riduciamo, e di parecchio anche...

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    9. liberalizzi il mercato poi vede come fiorisce l'italia e i soldi invece di andare in finanza andranno all'economia famosa reale....a quel punto la politica potrà alzare le tasse quanto vuole.....perderà le elezioni...

      ecco perché in america non c'è iva, non c'è partita iva, non c'è registro iva, la gente paga le tasse, usa la carta di credito, e può usare tutti i cash che vuole senza limiti....questa è libertà...l'europa si sta chiudendo a questa libertà come al solito e si sta autodistruggendo....

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