lunedì 13 novembre 2017

Se mi indebito per comprare casa


Se io (privato) accendo un mutuo per comprare casa, mi ritrovo con un debito e con un attivo (la casa). Non mi arricchisco né mi impoverisco (se ho pagato un prezzo corretto per la casa). Però ho aumentato il mio debito, il che comporta un rischio finanziario (non riuscire a pagare il debito).

Se uno Stato s’indebita per costruire un ospedale, la situazione può sembrare analoga. Il rischio finanziario dello Stato aumenta. L’operazione ha senso (o meno) purché l’attivo (l’ospedale) abbia un valore superiore al debito contratto.

Questo dal punto di vista dello Stato, inteso come pubblica amministrazione nazionale.

Ma vediamo invece le cose dal punto di vista della collettività nazionale, ipotizzando che l’ospedale venga costruito mettendo al lavoro persone, aziende, impianti italiani (senza generare, cioè, un peggioramento dei saldi commerciali esteri).

In questo caso si crea reddito per chi ha lavorato alla costruzione dell’ospedale: e il maggior reddito è pari al maggior debito dello Stato. L’impatto finanziario netto per la collettività nazionale è nullo. Ma la collettività nazionale si ritrova con un ospedale in più.

C’è, si dirà, maggior rischio finanziario per lo Stato, perché il suo debito si è incrementato. Ma questo non è più vero se lo Stato emette la moneta in cui si indebita – o se emette moneta e paga direttamente con quella persone, aziende e impianti.

In questo caso, lo Stato non assume debito che potrebbe non riuscire a rimborsare. Il problema che può sorgere è casomai quello dell’inflazione: se per costruire l’ospedale ho dovuto distogliere persone, aziende, impianti da altre attività, si produrrà una scarsità di offerta di altri beni, il che ne aumenterà i prezzi. Effetto a ciò connesso è che qualche altro bene non verrà prodotto: l’inflazione sarà in effetti la conseguenza della scarsità di risorse produttive. Avrò un ospedale in più, ma verrà a mancare qualche altro bene o servizio, e i prezzi aumenteranno.

Ma se ho costruito l’ospedale mettendo al lavoro persone, aziende, impianti che altrimenti sarebbero rimasti inattivi, non creo scarsità di offerta di nessun altro bene o servizio, e nemmeno, quindi, impatti significativi sull’inflazione.

In queste condizioni – tipiche di un contesto di forte disoccupazione e di massiccio sottoutilizzo delle risorse produttive, come oggi in Italia - costruire un ospedale utilizzando risorse produttive nazionali, pagate in moneta nazionale, porta ai seguenti risultati:

un ospedale in più

incremento dell’occupazione

incremento dei redditi della collettività nazionale

nessun incremento dell’indebitamento statale

nessun incremento del rischio finanziario dello Stato

nessun incremento indesiderato dell’inflazione.


17 commenti:

  1. Tiziano Tanari: Lo volete più chiaro di così? Al contrario di quello che ci raccontano media e politici, la mia generazione non avrebbe lasciato sulle spalle delle nuove generazioni un debito pesantissimo, ma infrastrutture, scuole, ospedali e uno dei paesi più avanzati al mondo. Tutto questo, ovviamente, se avessimo ancora la nostra liretta!!!!!

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  2. Credo che l'economia sia l'unica disciplina in cui anche tra esperti si faccia confusione su argomenti di base, io ad esempio i matematici che fanno discussioni sulle addizioni non li ho mai visti :)

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    1. Purtroppo è così. In parte naturalmente è dovuto al fatto che non è una scienza esatta. Ma giocano anche gli interessi economici e di potere, che spingono alcuni (importanti) gruppi di influenza a dare credito e visibilità a gente che sostiene idee contraddittorie, prive di supporto fattuale o totalmente assurde...

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  3. Questa teoria che lei espone ha bisogno comunque di persone oneste,che abbiano a cuore l'interesse della Nazione,della collettività.Se viceversa la classe politica pensa soltanto al suo tornaconto, ha ancora senso quello che lei ha esposto?Grazie.

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    1. Se la classe politica non ha a cuore l’interesse della collettività, quanto suggerisco io non viene messo in atto. E infatti, in questi anni...

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  4. Articolo fondamentale da divulgare come una catena di Sant'Antonio. Mi permetto di far notare che vi sono un paio di refusi laddove, anziché proseguire con l'esempio dell'ospedale, si fa riferimento alla costruzione di una strada. Proprio per le finalità di divulgazione, sarebbe opportuno correggere il post in tal senso.

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  5. io intanto sto pensando a questo: ....e non penso sia un titolo allarmistico dei soliti giornali...la letterina c'è stata.....

    http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13280575/euro-complotto-2018-come-2011-bce-lettera-italia-indiscrezione-tutela-palazzo-chigi-governo-instabile-conti-pubblici-.html

    e se arrivano "quelli" prima dei CCF .....???

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    1. Con tutto quello che è accaduto in questi anni un minimo di plausibilità purtroppo l’hanno anche le illazioni più strampalate... ma l’articolo è pieno di elucubrazioni gratuite e di imprecisioni.

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  6. LA MONETA BANCARIA E IL MOLTIPLICATORE DEI DEPOSITI
    Le banconote sono solo una parte della moneta esistente.
    Il moltiplicatore dei depositi funziona come il moltiplicatore degli investimenti(ne parlerò la prossima volta)
    Esempio: se le banche hanno il permesso di prestare l’80% degli Euro che ricevono in deposito,appena io metto in banca i miei 2000 Euro si creano (seguendo l’esempio) 10000 Euro di moneta bancaria.
    Cerchiamo di capire il perché.
    Dei miei 2000 Euro,400 Euro(il 20%) restano ferme là,da qualche parte,nessuno le tocca,le altre 1600 Euro prendono il volo,diciamo che la banca li presta a uno che deve fare certi lavoretti.
    Quel signore non ritira i soldi in contanti,fa versare 1600 Euro sul suo conto corrente e paga i lavori che fa con degli assegni.
    E ADESSO ATTENZIONE: ecco che la banca,dopo aver ricevuto da me 2000 Euro,adesso riceve da quel signore 1600 Euro.
    Non conta proprio niente il fatto che si tratti che si tratti proprio degli stessi biglietti di banca che avevo portato io al mattino presto, e che prestati dalla banca al cliente,adesso a mezzogiorno,vengono subito depositati dal cliente sul suo conto.
    ( Un’osservazione: noi stiamo ragionando come se esistesse una banca sola; ma in una sola nazione,l’intero sistema bancario si comporta come se esso fosse una sola banca).
    Quello che conta è solo quello che è capitato: alle 8.30 io ho dato alla banca 2000 Euro,a mezzogiorno la banca riceve altri 1600 Euro.
    Il fatto che siano le stesse che essa ha appena prestato non conta niente: lei ha fatto il suo dovere,i 400 Euro di riserva obbligatoria le ha chiuse in cassaforte e costituisce la riserva obbligatoria più i 1600 Euro appena depositati dal nuovo cliente), ma la banca è pronta a pagare assegni per 3600 Euri( moneta creditizia)…e così via continuando le operazioni con l’esempio.
    Qua riporto per intero la spiegazione in sintesi dal manuale di economia bancaria:
    Capacità delle banche di favorire, nel momento in cui concedono prestiti, l'aumento dei depositi e creare in questo modo nuova moneta bancaria .
    L'idea centrale che sta alla base del concetto di moltiplicatore dei depositi è data dal fatto che gli accreditati dalla banca utilizzano i prestiti, per la maggior parte, a mezzo di assegni bancari e coloro a cui gli assegni sono dati in pagamento spesso se ne servono senza tramutarli in biglietti (versandoli sul proprio conto in banca o girandoli a terzi).
    Per ogni prestito accordato ai clienti, quindi, si creerà un nuovo deposito presso le banche e queste ultime utilizzeranno i fondi così ottenuti per concedere nuovi crediti.
    Per ogni deposito di biglietti effettuato presso la banca questa potrà accordare prestiti per un importo di gran lunga superiore alla moneta legale di cui dispone: la differenza tra i due importi è colmata dagli assegni bancari che saranno spiccati sulla banca e circoleranno tra i numerosi soggetti economici, senza essere convertiti in biglietti.

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  7. Possiamo perciò concludere che un aumento della moneta legale dalla Banca centrale o, meglio, un aumento della base monetaria comporta un aumento della moneta bancaria di gran lunga superiore: esso, infatti, sarà pari all'incremento di moneta legale per il moltiplicatore dei depositi.
    Il moltiplicatore dei depositi
    La capacità delle banche di creare ulteriori depositi partendo da una somma inizialmente depositata può essere illustrata attraverso un esempio numerico.
    Supponiamo che la Banca centrale aumenti di 1 milione la base monetaria (ad esempio stampando banconote) e che i cittadini depositino questa somma in una banca. La banca, ora, potrà creare ulteriore liquidità bancaria partendo dal deposito iniziale. Dopo aver, infatti, accantonato una certa quota a titolo di riserva obbligatoria (poniamo il 20%) la banca potrà prestare le restanti 800 mila lire a coloro che hanno bisogno di credito. Se questo denaro ritorna di nuovo nel circuito bancario, la banca che lo riceve potrà riutilizzarlo, dopo aver nuovamente dedotto la quota di riserva obbligatoria, ovvero potrà concedere credito per 640 mila lire. Chiaramente la somma disponibile sarà sempre minore; il processo si arresterà quando la somma delle riserve accumulate dalle banche sarà uguale al deposito iniziale.
    dove il simbolo indica l'ammontare della moneta bancaria ottenuta dal deposito iniziale, M la base monetaria e 1/q è il moltiplicatore dei depositi, espresso come l'inverso del coefficiente di riserva obbligatoria (q).
    Da una base monetaria iniziale di 1 milione il sistema creditizio avrà generato moneta bancaria per un ammontare pari a 5 milioni.
    DOMANDE:
    1) E' vero o non è vero che la stragrande maggioranza dei manuali universitari afferma questo concetto espresso nell'articolo moltiplicatore dei depositi( oltre che la Consob,insomma quasi tutti9?
    2) Se è vero, quanto si discosta dalla realtà nella sua complessità?Cosa manca?
    3) Dove sta la l'eventuale menzogna? ( purché sia evidente nell'articolo, non se manchi nella sua complessità).
    Lorenzo Zanellato

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    1. Non è che ci sia una menzogna: quello descritto è un POTENZIALE di espansione della moneta in circolazione. Perché questo potenziale si trasformi in espansione reale, tuttavia, occorre che il credito venga domandato, e che la banca sia disponibile a erogarlo. Perché a fronte del maggior credito aumentano i depositi, che per la banca sono una passività, e se si producono insolvenze il patrimonio bancario si erode. Per cui il fatto che il sistema bancario disponga di questo potenziale di creazione di moneta (e sempre fintantoché, va ricordato, la Banca Centrale non modifica i parametri di riserva obbligatoria) non significa affatto che automaticamente la creazione avverrà, o comunque che avverrà nelle dimensioni massime possibili.

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  8. Gentile Marco una domanda: la teoria del signoraggio bancario denunciata da Saba e Della Luna, con tutto il rispetto per loro, è errata o sbaglio ? Perchè a mio avviso si crea un po' di confusione nella divulgazione. Poi che la moneta debba essere erogata anche dallo Stato in momenti di crisi su quello son pienamente daccordo.

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    1. Se per signoraggio bancario intendiamo che le banche si arricchiscono in misura pari alla creazione di moneta che effettuano erogando finanziamenti, è sbagliata. Quando si eroga un finanziamento si crea anche un deposito, che per la banca è un debito. La banca aumenta contemporaneamente il suo attivo e il suo passivo. Non c'è arricchimento all'atto dell'erogazione del finanziamento.

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    2. Questo non lo condivido per il motivo di cui alla risposta precedente: il debito della banca nei confronti del cliente esiste, non è un falso.

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    3. "Eppure nessuno ha mai dichiarato fallita una banca perché non ha le banconote per rimborsare i depositi, o sbaglio?" Negli anni Trenta durante la Grande Depressione è successo. I depositi sono una passività per la banca: la banca non detiene banconote corrispondenti all'importo dei depositi ma è impegnata a procurarseli per far fronte ai ritiri. Se non ci riesce, deve ricorrere al rifinanziamento della Banca Centrale, e se questo viene meno (vedi Grecia giugno 2015) è costretta a chiudere gli sportelli...

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