domenica 13 marzo 2022

Spiace dirlo ma era meglio Conte

 

Mi dispiace dirlo, perché la mia opinione su Draghi era che fosse sufficientemente scaltro e astuto da non compromettere la sua immagine di vincente. E che quindi avrebbe fatto funzionare meglio le cose. Soprattutto per quanto attiene all’economia.

Per un po’ era parso che fosse così, sulla base di un rimbalzo del PIL superiore, nel 2021, alle previsioni (e ai timori).

Ma per la verità stavo già prendendo atto da diversi mesi, io come molti altri, che il rimbalzo non era attribuibile a nessuna specifica azione del governo Draghi.

I ristori e i sostegni all’economia per compensare gli effetti dei lockdown, tutti tranne l’ultimo, li ha varati il governo Conte.

Il Superbonus 110 l’ha avviato Conte (Draghi invece ha solo cercato di affossarlo – per fortuna riuscendoci solo molto parzialmente – e tra l’altro raccontando bugie in pubblico).

Lasciamo perdere il PNRR, del quale riconfermo una volta di più che sarà già un miracolo se non farà danni. Comunque era stato varato, anche quello, sotto il governo Conte II.

Il rimbalzo l’hanno fatto soprattutto la diminuzione delle restrizioni dovute al Covid, e la conseguente ripresa di consumi e investimenti: l’economia ha riaperto e famiglie e aziende hanno speso un po’ dei soldi forzatamente risparmiati mentre si stava chiusi in casa.

Adesso è partita un’altra crisi. Già c’erano tensioni per i maggiori costi di materie prime ed energia, a causa della faticosa rimessa in moto delle catene di fornitura. E tra capo e collo, arriva il conflitto ucraino.

Draghi come reagisce ? continua a rimandare un necessarissimo, superindispensabile scostamento di bilancio, in primo luogo finalizzato a calmierare i costi di gas e benzina, in assenza dei quali interi settori produttivi rischiano la chiusura e qualche altro milione di persone potrebbe finire in povertà.

E minaccia di far cadere il governo se non viene approvata cosa ??? la riforma del catasto.

Se dico meglio Conte, qualcuno potrebbe obiettare criticando la sua gestione dell’emergenza sanitaria. Ma Draghi anche su quella è andato in totale continuità con il governo precedente (Speranza è sempre lì). Se di Covid si parla molto meno è perché la pandemia appare agli sgoccioli in tutto il mondo (spero di non essere smentito) e perché l’Ucraina nei talk show ha preso il posto dei caroselli virologici.

Sarò felice se un colpo di coda draghiano mi spingerà a cambiare opinione. Ma allo stato odierno dei fatti, sono costretto a prendere atto che senza le mani sulla tastiera della macchina da stampa (della BCE) Mario Draghi is just talks and a badge.

 

5 commenti:

  1. quando sento parlare di rimbalzo mi viene in mente solo il gatto morto.

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  2. Cattaneo buongiorno,
    perché nel 2008(così ho sentito dire) il prezzo del petrolio era di 147 Euro al barile,con benzina e gasolio a 1,3 al kg, mentre oggi con un prezzo al barile di 127 dollari, il costo è di 2,2 al kg.?
    Al di là dell'auspicabile scostamento di bilancio, qualcosa non mi torna.
    Lorenzo Zanellato

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    1. Fortemente aumentate le accise, soprattutto da Monti nel 2011. E meno male che l'euro doveva farci pagare meno le importazioni... ti massacra invece di tasse per restarci dentro a tutti i costi.

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    2. E le aspettative del mercato che prezza in anticipo...?C'entrano qualcosa?

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    3. Non vedo proprio come, nel caso specifico.

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