Ultimamente vedo il dynamic duo leghista-sovranista, Borghi-Bagnai, menar vanto dell’aver bloccato la riforma del MES, e su questo hanno buone ragioni. Però utilizzano un’argomentazione su cui c’è qualcosa da obiettare.
In breve: la riforma MES sarebbe stata usata contro le nostre banche e contro il nostro debito pubblico, per tappare buchi altrove (presso il sistema creditizio tedesco, in particolare). Abbiamo fatto bene a stopparla a costo di lasciar passare la riforma del patto di stabilità, perché il patto resterà lettera morta, in particolare i francesi non lo rispetteranno, poi adesso ci sono i programmi di riarmo, eccetera.
Obiezioni, dicevo ? almeno tre.
La prima è che non si capisce perché detto un no, non se ne potevano dire due. Non è che si giocava un asso di briscola dopodiché non ne avevi altri. Tra l’altro la riforma MES doveva essere ratificata dal parlamento, e in parlamento la maggioranza a favore non c’era. La riforma del patto di stabilità invece era materia di governo e Giorgetti non aveva alcun bisogno di dire “siamo stati birichini con il MES però non vogliamo esagerare quindi diciamo sì al patto anche se non ne siamo convinti”.
Un governo realmente persuaso delle sue posizioni avrebbe dovuto affermare: no scusate, questo patto non funzionava prima e non funzionerebbe con queste modifiche, anzi forse sarebbe pure peggio. Lasciate perdere il MES (ammesso che realmente qualche europartner avesse posto la questione in termini di do ut des), lì si è espresso il nostro parlamento.
La seconda: certo, qualcuno, sicuramente la Francia, il nuovo patto non lo rispetterà. Il problema è che non rispettava neanche il vecchio, il che non impediva alla commissione europea di richiamarci, di bacchettarci, di minacciare procedure e sanzioni. I patti a livello UE si sono sempre applicati per alcuni (noi) e interpretati per altri.
Ma, si dice, sarebbe allora rimasto in vigore il vecchio patto. E quindi ? se fosse vero che le nuove condizioni macroeconomiche e geopolitiche fanno saltare tutti gli schemi, allora vecchio o nuovo non faceva differenza. Se come temo io, invece, noi ne resteremo condizionati, avrei di gran lungo preferito che ciò non avvenisse sulla base di una riforma che abbiamo appena approvato (mugugnando, ma i mugugni non fanno testo).
Terza obiezione. Mentre accettava, convinto o no come dicevo non rileva, il nuovo patto di stabilità, l’ineffabile Giorgetti finiva di insabbiare l’innovazione REALMENTE risolutiva: la Moneta Fiscale.
Se vogliamo metterla in termini calcistici, ci si è
accontentati di guadagnare un calcio d’angolo. Quando invece si potevano segnare
due gol… e finalmente vincere la partita.
Scusa. Ragioniamo. Il patto di stabilita in questo momento storico, avendo noi gia dato nel 2011-2012, chi colpisce? Germania e Francia. Bene, ed infatti se ne escono con sta cazzata del riarmo proprio per evitarlo... Quindi perche dovremmo fare la parte dei "cattivi" quando saranno proprio i "buoni" a volerlo riformare?
RispondiEliminaPerché non riformeranno una fava, non lo rispetteranno e pretenderanno nello stesso tempo che lo rispettiamo noi...
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