mercoledì 19 marzo 2025

Draghi, Ciampi e la sovranità

 

L’audizione di Mario Draghi di ieri, di fronte alle commissioni parlamentari, è stata, possiamo dirlo, surreale. In pratica si sintetizza con “abbiamo sbagliato tutto per un quarto di secolo quindi dateci tutto il potere che adesso ci pensiamo noi a sistemare”.

Ovviamente i media asserviti e i fan (qualcuno ce n’è ancora) che pendono dalle sue labbra lo stanno ricoprendo di elogi, rimpiangono che al momento non sia presidente di nulla e auspicano che sia prontamente nominato (non eletto, il popolo bue non è in grado di apprezzarne la grandezza) Supremo Assoluto Totalitario Autocrate delle Nazioni Associate, o qualcosa del genere.

Tra le altre cose, tentando di giustificare la necessità di cedere sovranità, Draghi ha citato il suo noto (non fatemi dire illustre) predecessore Carlo Azeglio Ciampi, nei termini qui riportati.

Capito il concetto ? cedendo sovranità “all’Europa” in realtà la si conquista. Esattamente come entrando nell’euro si è persa sovranità che in realtà non esisteva, perché si era vincolati a seguire le decisioni della Bundesbank. Mentre adesso un pezzettino di sovranità l’abbiamo, in quanto siamo seduti al tavolo dove le decisioni si prendono.

Se fossi stato presente, avrei obiettato che la necessità di seguire le decisioni della Bundesbank era esclusivamente dettata dalla volontà di mantenere il cambio fisso con il marco (finché ci si riusciva, perché a un certo punto diventava comunque impossibile). Tenendoci la lira e lasciando fluttuare il cambio non ce ne sarebbe stato alcun bisogno.

Mi sarebbe piaciuto obiettare, ma mi rendo anche conto che sarebbe stato inutile. Le obiezioni a Draghi le puoi fare.

Solo che lui non risponde.


5 commenti:

  1. Surreale, come dice lei , è il termine giusto.
    Però poi purtroppo se non risponde è perchè non c'è bisogno, lui è lì perchè la sua figura ha la funzione di spiegare il cambio di copione , su cui non ci può essere nessuna reale discussione.
    Detto in altre parole, il formalismo della "democrazia" richiede dei riti come questo, ma poi la "sovranità", cioè il potere reale, sta altrove.

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    1. Come diceva qualcuno "il potere non si spiega, si esercita".

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  2. Draghi: 'Con Trump a rischio la sicurezza, la difesa dell'Ue è un obbligo' ,
    Inevitabile perdere la sovranità, dai dazi una minaccia. La Lega attacca
    ANSA 18 marzo 2025

    Mario Draghi irrompe nel dibattito sulla difesa Ue dando una scossa a maggioranza e opposizione: non c'è quasi più tempo, la sicurezza degli europei è "messa in dubbio" dal disimpegno di Trump proprio quando la Russia "ha dimostrato di essere una minaccia concreta".

    Sarà "inevitabile" dotarsi di una difesa comune e superare il meccanismo dell'unanimità fra Paesi Ue.

    Proseguimento:

    https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/03/18/draghi-la-difesa-comune-ue-passaggio-obbligato-serve-un-debito-comune_7c40c21f-8b5a-439a-9831-c99b32c40640.html

    VS

    "Nuove bombe nucleari americane in Italia, perché nessuno ne parla?", A. Cipolla per Money.it , 10 marzo 2025

    Ci sono conferme sull’arrivo in Italia delle nuove bombe nucleari americane B61-12 nelle basi di Ghedi e Aviano: la guerra non si ferma e nel silenzio aumenta l’arsenale atomico nel nostro Paese.

    In Italia sono arrivate le nuove bombe nucleari americane. A confermarlo al Fatto Quotidiano è stato Hans Kristensen, membro della Federation of American Scientists che collabora con il Bulletin of the Atomic Scientists, la più autorevole rivista internazionale di controllo degli armamenti.

    Si tratta delle bombe nucleari B61-12 inviate di recente dagli Usa a cinque paesi europei: Italia, Germania, Olanda, Belgio e Turchia. Il Belpaese, con Aviano e Ghedi, sarebbe l’unico a ospitare queste armi atomiche in due basi.

    Le B61-12 sono bombe nucleari tattiche sviluppate dagli Stati Uniti. Si tratta di una versione modernizzata della bomba B61, una delle testate nucleari più longeve dell’arsenale americano, originariamente sviluppata negli anni ’60.

    La potenza esplosiva di queste bombe può essere regolata a seconda della missione, con un range stimato tra 0,3 e 50 kilotoni: giusto per fare un esempio, l’atomica lanciata su Hiroshima era di 15 kilotoni.

    A differenza delle versioni precedenti, la B61-12 è dotata di un sistema di guida con coda aerodinamica che le conferisce una maggiore precisione, oltre a essere stata progettata per essere sganciata da caccia e bombardieri come gli F-35, F-15, F-16 e il B-2 Spirit.

    Proseguimento:

    https://www.money.it/nuove-bombe-nucleari-americane-italia-perche-nessuno-parla

    Commento

    Draghi è diventato un vergognoso vigliacco bugiardone solo ora in tarda età o invece lo è sempre stato? Nel prossimo post la risposta.


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  3. 1. L’euro è una follia: lo diceva anche Draghi, lo dicono tutti
    22/11/17
    La notizia è di quelle clamorose: anche Mario Draghi giudicava l’euro una sciocchezza economica. Erano gli anni Settanta ed il futuro presidente della Bce, allora studente di economia alla Sapienza di Roma, seguiva appassionatamente la dottrina di Federico Caffé. «Chi frequentava le sue lezioni – ricorda Draghi in un’entusiastica biografia di Stefania Tamburello – lo vedeva come un modello a cui ispirarsi». Come detto, però, la rivelazione non sta tanto nella curiosa infatuazione giovanile per le teorie keynesiane, quanto piuttosto nella tesi di laurea che guadagnò al promettente economista la lode accademica e l’incarico, ambitissimo, di assistente personale del professor Caffè. S’intitolava “Integrazione economica e variazione dei tassi di cambio” e, come ammette lo stesso Draghi nel libro della Tamburello (“Il Governatore”, Rizzoli, 2011, pag. 23), sosteneva che «la moneta unica era una follia, una cosa assolutamente da non fare». Ora io non so che cosa direbbe il Draghi del “whatever it takes” del Draghi euroscettico. Immagino però che l’intellighenzia di Bruxelles lo taccerebbe di populismo, abusando di una categorizzazione liquidatoria che non riesce più a contenere, né per il numero né per il profilo, la ragguardevole polifonia di quegli economisti che hanno rilevato l’anomalia strutturale dell’euro.

    Riferimento e proseguimento:

    https://www.libreidee.org/2017/11/leuro-e-una-follia-lo-diceva-anche-draghi-lo-dicono-tutti/

    2. .“Le malefatte di Draghi”, di Andrea Corritori per Appello al Popolo, la rivista di Riconquistare l’Italia, 14 gennaio 2022

    PARTE 1: I DERIVATI
    Mario Draghi è stato direttore generale del Ministero del Tesoro dal 1991 al 2001. Durante la sua dirigenza, l’Italia ha sottoscritto tonnellate di derivati, cioè prodotti finanziari speculativi e rischiosissimi che hanno fatto perdere al nostro paese circa 35 miliardi in dieci anni (arricchendo però le banche d’affari che li hanno emessi, Morgan Stanley e la stessa Goldman Sachs per la quale Draghi è poi andato a lavorare, forse come premio per il suo operato quando era al ministero…).
    PARTE 2: LE PRIVATIZZAZIONI
    Come direttore generale del Ministero del Tesoro dal 1991 al 2001, Mario Draghi è stato il regista e l’esecutore del più grande piano di privatizzazioni e dismissioni del patrimonio pubblico italiano, svendendo a multinazionali e fondi speculativi quel blocco di industrie ed attività che da solo valeva oltre 2 milioni di posti di lavoro (più un indotto sconfinato) e che, soprattutto, dava al nostro paese solidità, competenze tecnologiche, forza produttiva e indipendenza geo-politica. Ecco perché l’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga ha definito Draghi “un vile affarista che ha liquidato l’industria pubblica italiana”.
    PARTE 3: LA “LETTERINA” DEL 2011
    Il 5 agosto 2011, in piena crisi finanziaria (aggravata dalla stessa BCE che iniziò a vendere i btp italiani per destabilizzare il paese), Mario Draghi, in veste di futuro governatore della BCE, scrisse assieme a Jean Claude Trichet la famosa “letterina” all’Italia, dove si ordinava al nostro governo di applicare feroci misure di austerità, un aumento drastico dell’età pensionabile (la legge Fornero), la privatizzazione su larga scala di beni e servizi pubblici, l’abolizione dei contratti collettivi e la liberalizzazione delle leggi sul lavoro (il decreto Sacconi e il Jobs Act). Un insieme di provvedimenti che, applicati dai successivi governi Monti, Letta e Renzi, finiranno di distruggere quel che rimaneva della nostra economia, generando povertà e disgregazione sociale ma garantendo, allo stesso tempo, i profitti degli speculatori finanziari.
    [continua…]

    Riferimento:
    https://appelloalpopolo.it/?p=69740

    PS continua nel prossimo post

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  4. 3. Ue: Draghi ha salvato i banchieri, non i lavoratori
    La stampa mainstream e i leader europei hanno esaltato in Mario Draghi il salvatore dell'euro. Ma questo, non sorprendentemente, ha significato imporre ai governi misure di austerità in misura sempre maggiore e in modalità sempre meno democratica. In pratica la Banca centrale europea si è mossa all'opposto delle altre banche centrali: mentre queste sostengono i governi per aiutarli a praticare politiche espansive di sostegno all'economia, la BCE condiziona gli aiuti all'applicazione di misure di austerità sempre più rigide. Con un potere di ricatto che mette in discussione il concetto stesso di democrazia in eurozona. Il caso più eclatante è stato quello della Grecia. Da Jacobin.







    di Thomas Fazi, 17 novembre 2019



    Quando il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha lasciato l'incarico, il mese scorso, è stato ampiamente elogiato per "avere salvato l'euro". Ma lo ha fatto a spese dei lavoratori, sfruttando la crisi per imporre un regime di austerità sempre più ineluttabile.

    Proseguimento:

    https://vocidallestero.blogspot.com/2019/11/ue-draghi-ha-salvato-i-banchieri-non-i.html

    4. Commento finale

    Domanda:

    Draghi è diventato un vergognoso vigliacco bugiardone solo ora in tarda età o invece lo è sempre stato?

    Risposta: lo è sempre stato!!

    Come mai?

    "Dire la verità non fa fare carriera", Alberto Bagnai, suo tweet quando ancora non era politicante legaiolo ma solo professore universitario di politica economica e finanziaria

    Insomma, Draghi pur di fare carriera ha venduto fin da subito l'animo al diavolo della finanza anglosassone diventando una sorta di capo dei campieri dell'oligarchia italica e cosa ancora più grave TV e giornaloni sempre vergognosamente a reggergli il moccolo!

    PS https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/23265-comidad-l-oligarchia-italica-ha-come-modello-i-campieri.html



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