Ha ragione chi
dice che l’euro nella sua forma odierna è insostenibile ?
Sì
perché non esiste più
il meccanismo (i cambi flessibili) che riequilibrava la competitività dei vari
paesi e preveniva la formazione di sbilanci commerciali
perché gli stati,
spossessati di autonomia monetaria, non possono più attuare politiche attive di
sostegno della domanda (che servono in alcuni paesi dell’eurozona e in altri
no, o comunque in misura diversa)
perché i debiti
sovrani sono diventati debiti in moneta straniera, che i singoli stati non emettono
e non gestiscono più: sono così a rischio default paesi che, emettendo debito
in moneta nazionale, non lo erano.
Ha ragione chi
dice che il ritorno alle monete nazionali non risolve, da solo, la crisi ?
Sì
perché anche stati
dotati di autonomia monetaria possono attuare politiche economiche sbagliate:
per esempio austerità fiscale mentre l’economia è ancora in situazione di “trappola
della liquidità”, di domanda ancora depressa rispetto alle potenzialità del sistema
economico nonostante la banca centrale abbia azzerato i suoi tassi di
intervento. Oggi è in questa situazione il Regno Unito.
Ha ragione chi
dice che il break-up dell’euro è indispensabile ?
No
perché ci sono altre vie, probabilmente più semplici da percorrere sul piano politico e operativo, per
ripristinare flessibilità e autonomia degli stati nell’ambito del sistema
monetario europeo.
Nessun commento:
Posta un commento