sabato 24 gennaio 2015

Una breve intervista


Dottor Cattaneo, partiamo dalle ultime mosse di Draghi e della BCE per rilanciare la ripresa economia dell’Eurozona: ABS e Quantitative Easing. Quale dei due – per modalità e finalità – la convince di più ?

Nessuno dei due mi convince, purtroppo. Entrambe sono finalizzate a immettere risorse nel sistema bancario e nei mercati finanziari, risorse che non si tradurranno in maggior potere d’acquisto per l’economia produttiva. Stiamo vivendo una profonda crisi di domanda che non è risolvibile in assenza di massicci stimoli di natura keynesiana. Serve un forte sostegno alla spesa, privata (via principalmente minori tasse) e/o pubblica. Le azioni varate dalla BCE non contribuiscono a questo.

L’unica leva attualmente in azione che può migliorare in modo significativo l’andamento dell’economia reale nell’Eurozona è la svalutazione del cambio nei confronti del dollaro. Ieri l’euro ha chiuso a 1,12, contro l’1,33 medio del 2014. Nel caso dell’Italia, questo dà un contributo apprezzabile, anche se parziale perché il nostro interscambio avviene solo per metà nei confronti di paesi al di fuori dell’area euro. Si unisce, peraltro, a un ulteriore vantaggio dovuto al forte calo del prezzo del petrolio. Nei prossimi mesi sarà interessante valutare l’impatto di queste variabili. Per modificare sostanzialmente il quadro della situazione, comunque, la svalutazione dell’euro dovrebbe essere ancora più accentuata e protrarsi per almeno un paio d’anni. Fermo restando che i difetti strutturali dell’eurosistema resterebbero irrisolti, e che una pesante sottovalutazione dell’euro non può essere accettata all’infinito dagli USA e dal resto del mondo.


A tale proposito nella querelle tra Mario Draghi e Angela Merkel da che parte sta e perché ?

Per la verità, Angela Merkel non è parte della querelle in quanto rispetta il principio dell’indipendenza della BCE dai governi. Almeno formalmente. La controparte di Draghi in questo dibattito è Jens Weidmann, il capo della Bundesbank. La mia posizione è che, semplicemente, Draghi ha spinto per ABS e QE sperando che svolgano un’azione di stimolo dell’economia mentre Weidmann teme che creino distorsioni e inflazione. Hanno torto entrambi. Se le risorse non vengono indirizzate all’economia reale, queste manovre incidono poco o nulla sia sull’attività produttiva che sull’inflazione.


Lei ritiene che l’Eurozona non sia più sostenibile. Perché ? ritiene ormai a fine corsa la sopravvivenza dell’euro ?

Con i vincoli che l’eurosistema impone ai bilanci pubblici dei singoli stati, per l’Eurozona è impossibile recuperare i danni prodotti da una crisi economica che dura ormai da più di sei anni. La situazione è risolvibile a livello politico, ma l’intransigenza tedesca non pare attenuarsi. Senza una totale revisione di questi meccanismi di funzionamento, l’Eurozona rimarrà in una situazione di stagnazione ed alta disoccupazione per un periodo di tempo imprecisato. Detto questo, tecnicamente l’euro può sopravvivere perché la BCE può sempre evitare lo scatenarsi di una crisi finanziaria, di un attacco speculativo ai titoli dei paesi in difficoltà, garantendoli (di fatto) grazie alla sua potestà di emettere moneta. Tuttavia, le tensioni sociali e politiche sono in crescita in tutti i paesi periferici dell’Eurozona. E’ questo che fa dubitare che il sistema sopravviva nella forma attuale.


Se si applicasse il Fiscal Compact quali miglioramenti sarebbero realmente possibili ?

Il tentativo di applicare il Fiscal Compact sarebbe un’altra sciagura. Il Fiscal Compact comporta ulteriori politiche restrittive da mettere in atto da parte dei paesi che non riescono a centrare i vincoli di bilancio e di riduzione dei debiti pubblici previsti dall’eurosistema. Azioni di questo tipo inasprirebbero ulteriormente la crisi, senza peraltro fare nulla di positivo per riequilibrare i parametri di finanza pubblica. La caduta di PIL e occupazione, al contrario, peggiorerebbe l’incidenza del debito pubblico sul PIL. In realtà, il Fiscal Compact è un trattato, nei fatti, già decaduto.


Una soluzione per salvare l’Eurozona per lei è il “progetto Moneta Fiscale”. Ci spiega cos’è ?

E’ l’introduzione, da parte di tutti i paesi in difficoltà, di una moneta nazionale utilizzabile per pagare tasse e, in generale, ogni tipo di obbligazione finanziaria verso l’amministrazione pubblica. La Moneta Fiscale può essere utilizzata per aumentare la spesa e per diminuire il carico fiscale che grava sulle varie economie.


Quali sarebbero i vantaggi ?

I singoli paesi possono in questo modo rilanciare le loro economie senza emettere debito in euro e senza ricorrere a sostegni da parte della BCE. Le azioni di sostegno della spesa e di riduzione della fiscalità verrebbero attuate emettendo Moneta Fiscale. Ne seguirebbe una rapida ripresa in quanto si risolverebbe l’origine della crisi, la mancanza di potere d’acquisto in circolazione e la conseguente carenza di domanda. Il tutto, senza una rottura deflagrante della moneta unica, perché la Moneta Fiscale si affiancherebbe all’euro, senza conversioni forzate di stipendi, pensioni, crediti, titoli o altro.


Ma questa sua proposta non entra in contrasto con l’attribuzione del monopolio dell’emissione alla BCE ?

Il trattato di Maastricht (articolo 105, comma 2) precisa che banconote e monete metalliche possono essere emesse solo dalla BCE, o su sua autorizzazione. Ma la Moneta Fiscale sarebbe costituita da titoli statali e circolerebbe in forma elettronica e dematerializzata: non c’è necessità di emettere monete e banconote. Detto questo, la conformità ai trattati è, paradossalmente, un problema di importanza secondaria, in quanto il sistema dei trattati che governano l’Eurozona (vedi quanto detto sopra per il Fiscal Compact) è ormai, nel suo complesso, inapplicabile.


A marzo la UE dovrà pronunciarsi sulla Legge di Stabilità 2015. C’è da preoccuparsi sul responso anche alla luce dei nuovi meccanismi di valutazione ? In ogni caso qual è il suo giudizio su questa finanziaria ?

La definirei una “finanziaria di traccheggiamento”. Il governo Renzi ha cercato di evitare un ulteriore inasprimento dei vincoli di bilancio, e tutto il dibattito con la UE riguarda, in effetti, pochi decimi di punto di tagli di spese o di maggiore tassazione che l’Italia forse riuscirà a evitare, o forse no. Meglio il primo caso del secondo, ovviamente, ma la sostanza cambia ben poco. Il 2015 sarà un altro anno senza crescita, con ulteriori fallimenti di aziende e aumento della disoccupazione. L’unica variabile che può modificare questa situazione – tutta ancora da valutare nell’entità, negli impatti e nei tempi di ricaduta, peraltro – è la svalutazione dell’euro.


Quale dovrebbe essere la priorità del governo italiano ?

La revisione completa dell’architettura dell’Eurozona. Da concordare con i partner se è possibile, altrimenti da attuare in modo unilaterale. Il progetto Moneta Fiscale ha le caratteristiche per essere la strada da percorrere, in quanto non “spacca” la moneta unica ma si pone in affiancamento ad essa, ed è applicabile in modo da conciliare la ripresa dell’economia con la tutela della stabilità finanziaria e dei diritti dei creditori.

21 commenti:

  1. i ccf possono funzionare solo con una flat tax. altrimenti lo stato li userà svalutandoli per riprendere euro. se non svaluterà non aumentando le tasse perderà euro fallendo e provocando il break up dell'euro. ma essendo lo stato incapace sia a mettere una flat tax e sia a mantenerla nel tempo e a non cambiarla ogni 6 mesi coi trucchetti parlamentari ecco che i ccf non possono stimolare l'economia. inoltre essendo l'italia patria della contraffazione mondiale è facile capire come i falsi domineranno tale mercato come a suo tempo i mini assegni delle banche.

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    1. La proposta e' usarli prevalentemente per ridurre le tasse. Quanto a contraffarli e' un po' dura: non è previsto neanche che circolino in forma di banconote...

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    2. Quindi secondo voi dentro il "sistema" informatico ufficiale la criminalità non esisterebbe? Siete ottimisti. Non che in europa non esista ma almeno, essendo più grande, le persone coinvolte sono molte di più e quindi il sistema è più stabile.

      Se usate i ccf per ridurre le tasse dovete bloccare l'aumento delle tasse visto che l'emettitore dei ccf è lo stesso che tassa. Altrimenti ti do 80 euro e te ne ritiro 80. A che serve? Vinci le elezioni ma non risolvi i problemi.

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    3. Nessuna intenzione di aumentare le tasse per coprire i CCF, tranquillo. Basterà la ripresa dell'economia.

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  2. In che senso l'80% dei tds deve essere garantito dalle rispettive banche centrali? Le banche centrali ptrebbero farlo con la clausola per cui i loro titoli sono comunque utilizzabili per pagare le tasse in caso di default (come i Mosler Bond)?

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    1. Potrebbe essere una via, ma non credo proprio che la BCE abbia in mente quello. La garanzia all'80% delle banche centrali è un punto oscuro del QE e può essere interpretato in vari modi, che hanno implicazioni molto diverse: pura cosmesi (perché in realtà la BCE non si può permettere di lasciar fallire nessuno - è quello che pensano i mercati, come dimostrato dell'ulteriore forte contrazione degli spread), separazione d'interessi che prelude allo scioglimento dell'euro, o ancora tentativo di accedere a garanzie reali come le riserve auree delle banche centrali nazionali se si permetterà che avvenga una nuova crisi dei debiti sovrani.

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    2. esiste anche l'interpretazione che quell'80% serve a fallire senza tirare giù l'europa. a svalutarsi saranno cioè le "azioni2 sul tuo debito e non la società intera. hanno copiato la fed. finalmente.

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    3. Si ma dato che i Mosler Bond (o in modo più esteso i CCF) contengono già la suddetta clausola di garanzia cosa impedisce ad un governo nazionale (a Tzipras per esempio) di prendere la palla al balzo e adottarli... a parte una smaccata collusione col potere finanziario sovranazionale?

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    4. Nulla lo vieta e naturalmente la ritengo la soluzione migliore, almeno tra quelle a me note. Vedi post del 17.12.2014.

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    5. le leggi dell'economia valgono per tutti nessuno escluso. il 40% dei greci non ha votato e questo dimostra che il partito più grande è il non voto.

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    6. caro anonimo....tu giri la frittella...a secondo dell'argomento ;-)

      adesso dici che il 40 % è il partito di maggioranza non voto...per sminuire la vittoria di Tsipras....prima dicevi che gli italiani nelle scorse elezioni europee...con il 49% del PD hanno confermato l' eurosistema...e che quindi c'è una volontà del popolo (a tuo dire ) di mantenere sto sistema ...sapendo benissimo che quel 49 % era il 49% del 50 % visto che l'altra metà non ha votato. Tempo fa te lo avevo evidenziato e sai cosa mi hai risposto se non ricordo male ?..che chi non vota...anche se non pienamente consenziente di fatto implicitamente acconsente altrimenti avrebbe votato decisamente contro.

      Caro anonimo....( ammiro la tua tenacia...ahhaha ) quel quadro che si è venuto a creare....che a sentir te dovremo accettare volenti o nolenti perché è "la realtà "....scusate il gioco di parole...IN REALTA'...si sta sbriciolando, non regge e non funziona...QUESTA E' LA "VERA" REALTA',,,e già da un bel po..che si sentono sempre più forti scricchiolii....(il famoso ...whatever it takes’,,di Draghetto ...è un segno di disperazione..come dire:."faremo il possibile e l'impossibile se fosse possibile " per salvare l'euro....più disperazione di cosi....questo disgraziato QE....per frenare la deflazione /depressione...è un altro orrendo sinistro scricchiolio...di tutto un impianto monetario che ha sonoramente fallito e che è destinato ad un tonfo micidiale ...spero il meno doloroso possibile...per tutti..)
      L'Inghilterra non ne vuol sapere ne della moneta unica ne dell'UE...Le Pen in Francia....etc etc......Tsipras in Grecia (anche se è o dice di essere pro euro....è un chiaro segnale )..seguiranno anche altri...i paesi dell'area UE con la loro moneta...se ne guarderanno bene da entrare nell'Euro.....è l'inizio della fine. QUESTA E' LA REALTA'

      ciao

      Shardan

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    7. In forte allarme i teutonici...con il solito tono di imperio che li ha sempre caratterizzati...hanno subito messo le mani avanti..." i patti si rispettano " (loro che bellamente non li rispettano...) e "l'euro è irreversibile "....

      intanto in Germania la situazione è questa :
      Ecco l'altra Germania: boom di poveri nella «locomotiva» Ue





      Sono oltre tre milioni i cittadini che hanno un impiego ma sopravvivono in miseria



      Redazione - Dom, 25/01/2015 - 07:00









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      C'è chi risparmia sul cibo e chi sul riscaldamento anche se l'inverno è molto rigido. In tanti non riescono a pagare l'affitto puntualmente. Non stiamo parlando dei disoccupati nella Grecia messa in ginocchio da oltre un lustro di tagli e di crisi, ma dei lavoratori poveri tedeschi. Nella «locomotiva» d'Europa, nel Paese che detta legge a tutto il resto dell'eurozona ci sono ben 3,1 milioni di persone che hanno un impiego, ma che vivono sotto la soglia di povertà. Quelli messi meglio, circa la metà del gruppo, non possono comunque permettersi una settimana di vacanze, mentre in 600mila hanno rinunciato all'automobile a causa dei costi di gestione. Ad aggravare il quadro dei dati ufficiali, elaborati dalla Saarbrücke Zeitung , è il loro andamento: nel 2008 i lavoratori poveri in Germania erano circa mezzo milione di meno. Il che significa che l'esistenza di un folto gruppo di sotto-impiegati non è un caso, ma il risultato di anni di politiche per il contenimento del costo del lavoro.

      A inizio degli anni 2000 era stato il cancelliere socialdemocratico Gerhard Schroeder ad avviare la riforma del mercato del lavoro. Da allora il tasso dei disoccupati è precipitato dall'11 al 5% ,ma è evidente che la ricchezza prodotta dall'inizio del nuovo millennio è stata ridistribuita male: nel 2010 la popolazione a rischio povertà era il 15,8%, oggi è il 16,1; un dato in lieve aumento a fronte di un Pil in costante salita. Solo in tempi molto recenti il governo sembra aver preso coscienza che aiutare le imprese a esportare permettendo loro di produrre a basso costo – ossia sulla pelle dei lavoratori - fa bene all'export ma nuoce al mercato interno.

      Viene però da domandarsi se le riforme che la cancelliera Angela Merkel chiede all'Italia e al resto d'Europa siano davvero un toccasana per l'economia.

      da Il giornale .it

      il nostro meridione rispetto a certe aree dell'ex germania ovest è il paradiso ( consiglio di leggere il libro di Vladimiro Giacchè ..EURO-ANSCHLUSS: IL FANTASMA DI MORGENTHAU



      È tutto descritto nel recentissimo saggio di Vladimiro Giacché intitolato "Anschluss". Descrive molto bene cosa in realtà è la "virtuosa " Germania ... Queste cose vanno sapute per poterle sbattere sul muso a Merkel, Schäuble, Katainen quando predicano di compiti da fare a casa. I metodi usati per depredare della Germania …


      il criminale giocattolino si sta rompendo ;-)

      poi cosa succederà non lo so....ma si sta rompendo.

      Shardan

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    8. x shardan
      ma anche tsipras è a favore dell'euro

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    9. x shardan
      se esci dall'euro fai un favore enorme alla germania. è proprio rimanendo nell'euro che la "accerchi". del resto anche questo forum non vuole l'uscita dall'euro.
      anonimo35

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  3. Si lo so che è a favore dell'euro...ma spero che sia solo una tattica per non urtare "lor signori "..la Grecia è debolissima...non credo che una forza politica in quelle condizioni possa presentarsi con proposte decise tipo Le Pen....(Tsipras...un giorno si e l'altro pure per mesi ha ribadito che non intende uscire dall'euro....eppure meglio questi che gli altri ..in quel quadro politico...sta di fatto che "lor (poco ) signori " sono in allarme....mo vediamo come si muovono sti comunistelli (a me i comunisti mai stati molto simpatici...)...nei prossimi mesi...se decideranno di "rispettare i patti " al massimo potranno fare più o meno quello che fa il puppattolo Renzie....e si ulteriormente sfasceranno comunque....non c'è alternativa ) ..vedremo.

    Se l'Italia esce dall'Euro (ma da solo non può farlo...si deve creare una situazione..con il giusto momento opportuno per poterlo fare con un altra nazione magari la Francia ....e il momento prima o poi verrà )...l'eurosistema si sfascia...ma poi tecnicamente non si può (o potrebbe ) uscire dall'euro e restare nell'UE...c' è un articolo dei trattati se non erro ...che prevede la possibile uscita dall'Eurozona solo uscendo anche dall UE....ma l'uscita di una grossa economia come quella italiana o francese dall'UE vuol dire la fine dell'UE stessa.

    allora son due le cose:

    -- o i tedescacci abbassano la cresta arrogante e prepotente e si ridiscute tutto l'impianto euro e trattati da Mastrich a Lisbona...rimodulando tutto in primis moneta e BCE...

    --- oppure si sfascerà tutto...perché cosi NON FUNZIONA.

    Io non sono a prescindere contro la moneta unica....ma DEVE funzionare...(CCF o altro purchè funzioni ..margini per soluzioni secondo me ..se c'è la buona volontà ...ancora possono essercene...)...altrimenti tanto peggio tanto meglio: ben venga lo sfascio...anche perché o per volontà di alcuni Paesi o per iter naturale...lo sfascio ci sarà.....

    ciao

    Shardan

    lo spirito richiesto è quello dei cosiddetti..Padri Costituzionali italiani del dopoguerra....picchiati dal dolore della guerra...si son messi ad un tavolo hanno messo da parte le contrapposizioni ideologiche ed hanno sfornato una discreta bella costituzione (i costituzionalisti dicono che sia una delle migliori al mondo....non so...può darsi )

    QUESTO DEVONO FARE PER SALVARE CAPRA E CAVOLI....altrimenti il "dolore " arriverà....può finire anche in tragedia...

    la verità è un altra...i Krukki ...Krukki erano krukki sono e krukki resteranno...stanno distruggendo l'Europa per la terza volta: a quanto pare la storia a sti prepotenti arroganti non ha insegnato nulla....(tutto sommato l'Italia nel contesto Europeo a dire il vero per certi versi è stata corretta...ha fatto tutto cio che gli è stato chiesto ...facendosi del male... io dico : MO BASTA....non continuiamo a suicidarci...ma che senso ha ?...)

    Shardan

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    1. tanto è sempre in tema...se avete tempo da perdere ..vi posto il link di una recente trasmissione televisiva tra il mio Prof. di Macroeconomia (Beniamino Moro pro euro...della facoltà di economia della mia città...e Bagnai.anti euro ..ammazza ohhh si son scornati di brutto...che spassooo...me la son vista due volte...e che fregnacce dice il mio caro professorello piddino ...la mia facoltà è un covo di piddini...lo scorno poi è proseguito nel blog Goofynomics di Bagnai....oddioooo fra alcuni mesi dovrò sostenere l'esame di Macro con sto qua...orroreeee...eviterò accuratamente di parlare di Euro..oppure farò il ruffianazzo accondiscendente dicesi: ordinarie tecniche studentesche di sopravvivenza in un covo di docenti piddinazzi....;-))

      scornacchiamento Bagnai Moro in tv

      http://www.dailymotion.com/video/x2fcvuj_alberto-bagnai-a-times-square-su-agon-channel-del-22-01-2015_news

      proseguo scornacchiamento sempre Bagnai Moro in Goofynomics

      Bagnai
      http://goofynomics.blogspot.it/2015/01/fact-checking-i-tassi-di-interesse-nel.html

      Moro
      http://goofynomics.blogspot.it/2015/01/diritto-di-replica.html

      ho la sensazione che tra questi due non sia finita----che spassoooo

      ciao

      Shardan

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  4. x shardan
    se anche si sfascia bisognerà ricostruirla. l'europa è abituata a sfasciarsi e a ricostruirsi. non è sintomo di intelligenza né di civiltà.

    l'assenza di mercato è la causa di tutto. se ci fosse mercato sarebbe necessario stampare subito i soldi. senza mercato inizia una guerra di trincea tra ricchi e poveri molto lunga.

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    1. l'europa è abituata a sfasciarsi e a ricostruirsi. non è sintomo di intelligenza né di civiltà.

      CITAZIONE ANONIMO


      ...i maggiori responsabili per certi versi di questa situazione sono i krukkacci....(detto è premesso che tutto l'impianto Trattati Mastrich e peggio ancora Lisbona ...e annessa moneta unica ...non andava bene già da prima...)...infatti i teutonici per certi versi non son mai stati un popolo "veramente " intelligente...costruiscono e distruggono....hanno una particolare innata vocazione direi quasi congenita ad una sorta di nichilismo distruttivo / autodistruttivo....costruiscono con una certa abilità...poi appena possono o si sentono un po forti...istintivamente tentano di sottomettere il prossimo mettendo in atto azioni distruttive (ieri guerra militare oggi guerra economica....sempre per lo stesso motivo: il loro malato e psicopatico oltreché distorto concetto di spazio vitale...espresso bene da questo detto latino ----->> mors tua vitae mea ...è una loro demenziale fobia )...e alla fine finiscono macellati a loro volta....

      Sembra un popolo civile ed elevato...e di fatto sono i più incivili di questa terra. Sta fobia di cui son malati li acceca e ottunde la loro intelligenza....sino a renderli dei pericolosi idioti ...per se e per gli altri.

      Hanno combinato i più grandi macelli della storia per poi perdere sistematicamente tutte le guerre. Nella seconda guerra mondiale si capiva già da qualche anno prima che terminasse che avrebbero perso malamente la guerra e nonostante ciò da pazzoidi hanno ostinatamente continuato...oggi in questa guerra economico/finanziaria...si capisce chiaramente come andrà a finire (anche per loro ) ...eppure non si fermano continuano ostinatamente. Ma che popolo di.....(lasciamo stà il resto...il termine lo ometto ;-)

      Gli inglesi saranno antipatici...ma almeno son più furbi ...da secoli non perdono una guerra.

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    2. x shardan
      esiste una battuta: se i tedeschi devono sequestrare un treno vanno prima tutti a fare il biglietto alla stazione.

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    3. i muri cadranno sempre

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