Dove i marchi del
titolo sono da intendersi come marchi tedeschi, non pensate a marchi &
brevetti…
Se mai si arriverà
al break-up dell’euro – e non è l’unica soluzione possibile per l’Eurocrisi,
come ben sa chi segue questo blog… - ma se mai ci si arriverà, ci saranno paesi
la cui moneta nazionale è destinata a rivalutarsi rispetto agli altri.
Per semplicità,
nel seguito si parla di “Germania” intendendo i “paesi rivalutatori”. Altri
seguiranno, de minimis Olanda,
Lussemburgo e Austria: la vecchia “area marco”, per intenderci. Ma per essere
concisi, parliamo di Germania.
Ora,
nell’imminenza di un break-up, per chi risiede in un paese “svalutatore” – un
esempio a caso: l’Italia – è una scelta razionale prelevare depositi da una
banca italiana e trasferirli su una banca tedesca ? o vendere titoli italiani
per comprare titoli tedeschi ?
Nell’ipotesi in
cui siano i rivalutatori a fuoriuscire dall’Eurozona, molto meno di quanto
possa sembrare. E il motivo è che, in questo scenario, è decisamente probabile
che venga offerta su base volontaria e
ai soli residenti tedeschi la
possibilità di convertire depositi e titoli da euro a NeoMarchi.
Ovviamente tutti
sfrutteranno questa possibilità. Ma non c’è obbligo di riconoscere la stessa
opzione ai non residenti. E mi aspetto che la Germania non lo faccia. Per i non residenti tedeschi, depositi e titoli
resteranno in euro. Perché la Germania dovrebbe rivalutare i suoi debiti esteri,
sia privati che pubblici, se non è tenuta a farlo ?
Corollario: la
presunta utilità di correre a convertire attività finanziarie italiane in
attività finanziarie tedesche a questo punto viene meno. Il che riduce anche di
parecchio i rischi di turbolenze, connesse a fughe di depositi e a violenti
movimenti speculativi di capitali.
Riduce, non
annulla, questi rischi, perché invece che verso titoli tedeschi la speculazione
si può dirigere verso valute non euro. Però le alternative con alte opportunità
di guadagno non sono poi tantissime. Non è affatto sicuro che il dollaro USA si rivaluti verso la moneta italiana in caso di break-up. E nel caso, comunque, la
rivalutazione sarà molto probabilmente inferiore a quella del NeoMarco. Lo
stesso vale, a maggior ragione, per la sterlina.
Sono opzioni
migliori le valute di paesi extraeuro tradizionalmente solide quanto la moneta
tedesca, se non di più ? Vengono in mente il franco svizzero e la corona
danese. Però la dimensione di quei mercati valutari è molto inferiore, e nel
frattempo (prima del break-up, il cui accadimento peraltro non è mai sicuro fin
quando si verifica) si subiscono tassi d’interesse negativi. E la corona danese
è “peggata” all’euro – non è quindi affatto detto che segua la rivalutazione
del NeoMarco, anzi nella situazione attuale è vero il contrario. E gli svizzeri
potrebbero non accettare rivalutazioni del franco ritenute dannose per la
competitività delle loro aziende, introducendo a loro volta un “peg” (l’hanno
già fatto a fine 2011).
L’analisi fin qui
effettuata prende altri aspetti se ipotizziamo che a uscire dall’euro siano,
invece, gli svalutatori. Altrimenti detto: esce l’Italia e converte in NeoLire
titoli e depositi emessi sotto la legge italiana. In questo caso i possessori
di queste attività finanziarie, nell’imminenza del break-up (e supponendo che
si sentano abbastanza sicuri sul fatto che avrà luogo) saranno incentivati a
comprare titoli tedeschi, o a trasferire i depositi presso banche tedesche, per
beneficiare della rivalutazione del NeoMarco.
Attenzione però:
la svalutazione dell’Italia (e probabilmente a quel punto di tutta l’ex
Eurozona Sud) rende l’economia tedesca meno competitiva. E’ allora senz’altro
plausibile che la Germania esca a sua volta dell’euro, appunto per tornare allo
scenario precedente: convertire titoli e depositi dei suoi cittadini, non convertire debiti privati e pubblici
posseduti da non residenti, e quindi ridurre il debito estero in rapporto al
PIL. Questo crea spazio per attuare (da parte della Germania) azioni di
contrasto alla perdita di competitività prodotta dalla svalutazione
dell’Eurozona Sud. E anche per compensare la perdita di valore (dal punto di
vista tedesco) degli investimenti esteri, soprattutto dei titoli a reddito
fisso.
La conclusione è
che con ogni probabilità, NeoMarchi tedeschi, o comunque forti guadagni da
rivalutazione, per gli stranieri che hanno portato euro in Germania non ce ne
saranno. E neanche ci saranno scommesse a colpo sicuro (o quasi), che sono il
vero alimento dei movimenti speculativi di capitale più violenti e destabilizzanti.
Nel ragionare in merito agli scenari pre- e post-rottura dell’euro, è un
elemento da avere ben presente.
Molto interessante e saluti da Atene con Controcorrente https://www.facebook.com/periodicocontrocorrente/?fref=ts
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RispondiEliminaMusso: Ottimo, ora lo quoto. Ma c’è una cosa che non ho inteso: "la svalutazione dell’Italia rende l’economia tedesca meno competitiva. E’ allora senz’altro plausibile che la Germania esca a sua volta dell’euro, appunto per tornare allo scenario precedente". Mi aiuta pf ?
RispondiEliminaBeh, se l'Italia esce svaluta, e rivaluta l'euro "residuo" (senza Italia). A quel punto i tedeschi hanno interesse a uscire (la rivalutazione ormai c'è stata) per poter ripagare i debiti esterni in moneta svalutata (rispetto al nuovo marco).
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