lunedì 3 settembre 2018

Una legge di bilancio "tre volte tre"


La prima proposta di legge di bilancio del 2019 sarà presentata entro poche settimane. Secondo alcuni commentatori, il rischio da evitare è quello dell’apertura di una procedura di infrazione da parte della commissione UE, se la previsione di rapporto deficit / PIL non sarà in calo rispetto al 2018 (anno per il quale l’obiettivo era l’1,6%, ma probabilmente a consuntivo sarà un po’ più alto).

Il problema è veramente quello ? la commissione UE, la procedura d’infrazione ? non ne sono convinto. Spagna e Francia sono stati in procedura d’infrazione per quasi dieci anni, ma su spread e tassi del loro debito pubblico la cosa è risultata del tutto irrilevante.

Il problema (visto che ci troviamo nella sciagurata situazione di aver convertito il nostro debito pubblico in un moneta che il nostro paese non emette) è l’atteggiamento dei mercati. La domanda da porsi è quindi un’altra: che cosa effettivamente si aspettano, o che cosa temono, i mercati finanziari.

Per i mercati i punti chiave non sono gli obiettivi di riduzione deficit previsti dal Fiscal Compact (che è da sempre ampiamente disatteso, e alla cui possibilità di realizzazione non ha mai creduto nessuno).

Per i mercati i punti chiave sono:

UNO, rispettare il limite originario del 3% per il rapporto deficit / PIL: limite che il Fiscal Compact sulla carta ha fatto decadere, ma tutti (data, appunto, l’irrealizzabilità del Fiscal Compact nell’ambito dell’attuale Eurosistema) hanno tuttora in mente. Anche perché le dichiarazioni degli esponenti dei partiti di maggioranza e del governo continuano a ruotare intorno a questo punto: rispettare o non rispettare il 3%.

DUE, vedere l’economia italiana che torna, finalmente, a crescere con vigore.

TRE, constatare che si riduce non il rapporto deficit / PIL, ma il rapporto debito / PIL.

Ora, come si argomentava qui, è assolutamente plausibile per l’Italia conseguire una crescita reale del 3% senza superare il rapporto del 3% per il deficit / PIL.

Anzi è possibile starne al di sotto se verranno almeno in parte attuate una o più delle seguenti proposte: sblocco di investimenti pubblici già conteggiati nei deficit degli anni scorsi ma non messi in atto, come propone il Ministro Tria; accelerazione degli investimenti da parte delle società partecipate dallo Stato (ENI, ENEL, Leonardo, Terna, Fincantieri ecc.) come propone il Ministro Savona; e attuazione anche solo parziale del progetto Moneta Fiscale.

Mantenendo comunque le ipotesi di crescita reale al 3%, crescita nominale al 4,5% (che richiede una modesta accelerazione dell’inflazione, più che plausibile se la crescita si incrementa) e deficit / PIL al 3%, che cosa accade al debito / PIL ?

A fine 2018 il rapporto sarà pari al 132% circa.

A fine 2019, il PIL passerebbe (fatto pari a 100 il dato 2018) a 104,5 (100 più 4,5), e il debito a 135 (132 più 3).

Il rapporto diventa quindi, in questa ipotesi, 135 / 104,5 = 129% circa.

Sarebbe una legge di bilancio “tre volte tre”: 3% di deficit, 3% di crescita reale, e tre punti in meno di rapporto debito / PIL.

Una legge di bilancio con queste (plausibili) previsioni non ci creerebbe nessun problema con i mercati. Anzi, applausi a scena aperta.


23 commenti:

  1. Tutto giusto e siamo d'accordo come primo passo ci sta.. ma per gli anni successivi si potrà continuare col limite del 3%? Nel senso che ci vorranno quanti anni per recuperare a questo ritmo? Sempre che lo concedano pure gli anni successivi.. lei lo sa bene con chi abbiamo a che fare (tralasciando le incognite future)

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    1. Se siamo su un trend di crescita e di riduzione del rapporto Maastricht Debt / PIL, si può andare avanti con il 3% di deficit quanto ci pare. Non è un problema di "concedere". I mercati vanno in crisi se vedono assenza di crescita e rischio che il Maastricht Debt salga in rapporto al PIL. Certo, il Maastricht Debt andrebbe bloccato una volta per tutte (in valore assoluto) utilizzando molto di più la Moneta Fiscale. Tornerò sul punto a brevissimo.

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  2. E per quanto riguarda la riduzione del costo del lavoro che è prevista nel progetto CCF? Sembra che manchi nelle idee del governo... È probabile che con questa prima manovra portino l'IRES al 15%, ma non so se sia sufficiente.

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    1. Quello è un primo passo ma andrebbe fatto di più e in maniera più mirata al cuneo fiscale, sono d'accordo.

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  3. Il Reddito di Cittadinanza costerebbe 15 miliardi € secondo il M5S diviso 9 milioni di poveri sotto soglia di poverta' quanto viene ? Ci sono novita' sulla sua presenza in TV ?
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Il conto non è quello perché è un'integrazione che porta a 780 euro al mese partendo dal livello attuale, che non è necessariamente zero. TV novità ? non ancora.

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    2. Il conto non e' quello ma in media quanti soldi sono cadauno ?
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    3. Partendo dai livelli attuali, 15 miliardi diviso 9 milioni farebbe 1.667 euro all'anno in più, quindi 139 al mese. Ma ho il dubbio che i beneficiari siano molto meno di 9 milioni, magari può controllare ?

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    4. Ci sono giornali che dicono che i beneficiari sarebbero 5 milioni e chi dice che sarebbero 9 milioni. Lo scopriremo solo vivendo... :)
      Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    5. 5 mi pare più plausibile. Vedremo le proposte, in questo periodo girano tonnellate di illazioni su ogni cosa. Aspettiamo la proposta di DEF con tutti i dati, su questo come su tutto il resto.

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  4. Che ne pensa della situazione in Libia? La Francia sta agendo per procura per spodestare Serraj.. rischiamo di perdere l'Eni in Libia ?

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    1. Leggo cose preoccupanti. Ne so troppo poco però per esprimere un’opinione sensata.

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    2. A me preoccupa MOLTO l'apparente inazione del governo a questo riguardo.. a parte Moavero e la Trenta che remano contro, ma pure le dichiarazioni di Salvini mi hanno davvero deluso.. strategia e agiranno in silenzio tramite altri canali ? Mah

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    3. Agiranno in silenzio tramite altri canali. Non ritengono di poter intervenire militarmente. Se Haftar prende il controllo della Libia è tutto da vedere poi a chi risponderà. Probabilmente al miglior offerente, che non è detto sia la Francia.

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    4. Trump come intende agire in Libia (è negli interessi Usa la Libia)? Pareva che volesse appoggiare Italia in questo senso..

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    5. Quadro difficile da decifrare. Gli USA hanno interesse a evitare la destabilizzazione ma la Libia per loro è meno importante rispetto al Golfo Persico. E i soggetti interessati agli sviluppi della situazione sono tanti: Italia, Francia, ma anche Egitto, Russia, paesi del Golfo... le ultime voci parlano tra l’altro di un’efficace controffensiva delle forze di Misurata, in appoggio a al-Sarraj.

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  5. Sulla affermazione di Keynes ..della buca da scavare di giorno per riempirla la notte ...si fa molta ironia sia nei forum ove si accenna a Keynes sia in molti blog (di natura neoliberista ). L'ironia la si fa anche quando si spiega che Keynes intendeva dire che se in un area geoeconomica ci son scarse possibilità di lavoro ed è un ciclo economico negativo..è meglio creare ad hoc lavori non propriamente utili ma che creano indotto e fanno circolar l'economia ..dando degli imput /volano ...che restare inerti… Ovviamente a molti vien in mente il nostro meridione colabrodo pieno di buche fatte di giorno per riempirle la notte (forestali inutili, lavori sociali inutili, organico comuni gonfiato con personale triplicato che non produce etc etc )…

    domanda: siccome Keynes era un grande economista e non penso si riducesse a dire delle fesserie banali ...cosa intendeva dire con quella frase ?

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    1. Semplicemente che quando un'economia è depressa e ci sono quindi risorse produttive (in particolare persone) inoperose, recuperare livelli corretti di occupazione è ottenibile mettendo in circolazione potere d'acquisto. E questo si consegue anche finanziando lavori inutili, perché anche in quel modo viene immessa capacità di spesa (che poi i percettori utilizzeranno per cose, a loro giudizio, utili: come farebbero peraltro se ricevessero un rimborso di imposte, o un incremento di pensioni o di sussidi, ecc.). Il punto non è che "scavare buche per riempirle" sia la strategia suggerita da Keynes, ma che paradossalmente in condizioni di domanda depressa è COMUNQUE meglio rispetto a non fare nulla (o, peggio ancora, rispetto a fare austerità per "tenere i conti in ordine"). Vedi anche il post del 13.5.2014.

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  6. Si e' informato su la geotermia a bassa entalpia e se si che ne pensa ? Sapeva che sul Corriere Gloria Saccani Jotti ha scritto che piu' della meta' degl'antibiotici prodotti a livello mondiale sia stata originata in Italia. A cio' s'aggiungono nuovi importanti sviluppi nel settore della terapia genica all'Ospedale San Raffaele ( Bordignon primo al mondo a creare terapia funzionale per le staminali ) e siamo primi in Europa come esportazioni davanti alla Germania !!!!!
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. No, sono sempre troppo preso dalla macroeconomia oltre che dal mio lavoro quotidiano :) Che l'Italia abbia una grossa tradizione negli antibiotici invece lo sapevo, dagli anni della mia militanza in Montedison...

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  7. discutendo con un tizio (credo comunista )
    mi dice:
    Keynes ha concepito le sue teorie economico finanziarie quando la moneta era ancorata all’oro.

    Il principio, che viene continuamente ricordato, di determinare occasioni di lavoro remunerandolo con denaro immesso, a volontà, dallo Stato.

    Tale principio elementare e geniale andrebbe però aggiornato con le dinamiche derivanti da una moneta priva dell’ancoraggio al metallo, e con le conseguenze prevedibili, anche sul piano del potere che ne scaturirebbe.

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    Ma che dice ? ma Keynes non è più agevole in un sistema a moneta Fiat ?

    Non essendomi comunque chiara la dinamica sistema Keynesiano in una realtà gold standart come effettivamente era ...le chiedo delucidazioni ..

    Io risponderei che il sistema gold standart esisteva perché c'era un limite tecnico alla produzioni di merci di qualsiasi genere. Oggi che abbiamo una capacità produttiva non paragonabile a quella di decenni fa con tale limite non potremo usare Keynes agevolmente.

    Però non son sicuro...non vorrei una delucidazione più sicura e con la certezza che è appropriata (per me ).



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    1. Però non son sicuro...non vorrei una delucidazione più sicura e con la certezza che è appropriata (per me ).
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      correzione: VORREI una delucidazione più articolata e appropriata ..

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    2. Semplicemente, il gold standard è un retaggio del passato (una "reliquia barbara" lo definiva appunto Keynes). L'emissione monetaria che va a incrementare la domanda produce effetti positivi purché non spinta oltre le capacità produttiva del sistema economico: oltre quel livello crea inflazione. Questo è vero oggi come negli anni Trenta. La capacità produttiva naturalmente sale nel tempo grazie all'accumulazione di capitale fisico e ai progressi della tecnologia, ma il punto è che una crisi depressiva (in cui non tutta la capacità IN QUEL MOMENTO disponibile viene utilizzata e quindi c'è disoccupazione massiccia) è risolvibile espandendo la domanda, e l'emissione monetaria è in grado di finanziare la necessaria espansione, senza impatti inflazionistici indesiderati. Vedi il post del 9.1.2014.

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