venerdì 21 febbraio 2025

Se ci attacca l’Austria ?

 

Leggo commenti del tipo: “come si fa a pensare di interrompere il sostegno all’Ucraina ? se domani ci attacca l’Austria per riconquistare il Lombardo-Veneto che facciamo, restiamo inermi ? nessuna reazione ?”

Se ci attacca l’Austria dobbiamo reagire, sicuro. Ma nel caso dell’Ucraina non si parla di un attacco al NOSTRO territorio. Si parla di continuare a sostenere una delle parti in causa di un conflitto in cui noi non siamo tenuti a essere coinvolti, perché non siamo gli aggrediti e neanche siamo soggetti a obblighi conseguenti a un’alleanza.

Il conflitto riguarda parti terze. Possiamo legittimamente esprimere tutte le opinioni che vogliamo su torti e ragioni, su cause e conseguenze, possiamo distribuire etichette di buoni e di cattivi.

Ma come nazione dobbiamo agire in funzione dei nostri interessi, nonché della possibilità di ottenere dei risultati. La politica internazionale funziona così, piaccia o meno.

Le domande da porsi riguardo al ruolo dell’Italia nel conflitto ucraino sono altre:

abbiamo un interesse a far sì che il conflitto si evolva in una determinata maniera ?

abbiamo i mezzi per ottenere che questa evoluzione si concretizzi ?

siamo effettivamente disposti ad utilizzarli, questi mezzi, a livello adeguato a ottenere dei risultati ?

Le domande da porsi sono queste. E puzzano di ipocrisia, francamente, le argomentazioni di natura etica e idealistica. Non perché non siano temi da prendere in considerazione, ma perché li ignoriamo riguardo a qualche dozzina di altri conflitti in corso nel mondo: sui quali non ci attiviamo, non esprimiamo opinioni, a stento sappiamo che esistono.

 

18 commenti:

  1. abbiamo un interesse a far sì che il conflitto si evolva in una determinata maniera ?
    Io direi di si, l'atteggiamento aggressivo della Russia se non contrastato potrebbe rivoltarsi contro altre nazioni europee.

    abbiamo i mezzi per ottenere che questa evoluzione si concretizzi ?
    Da soli no, come UE forse si, la vera sfida è mettersi d'accordo.

    siamo effettivamente disposti ad utilizzarli, questi mezzi, a livello adeguato a ottenere dei risultati ?
    Eh, bella domanda, alla fine sta tutta qui la questione.

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  2. Antonello Climan: Parte del popolo italiano, anzi europeo, si è ridotto a partorire ragionamenti da seconda elementare. Comprendo che questi ragionamenti demenziali e lacunosi siano indotti da una stampa volgare che fa solo becera e dannosa propaganda, però dai qualche domandina se la potrebbero anche fare.

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  3. Robert Kennedy jr, un anno e mezzo fa , diceva chiaramente che il vero obiettivo della guerra in Ucraina è lo smembramento della Russia!

    https://www.sabinopaciolla.com/robert-kennedy-jr-vi-spiego-chi-sta-dietro-la-guerra-in-ucraina-quali-sono-i-rischi-e-perche-occorre-fermarla/

    Commento

    Questo discorso di Robert Kennedy jr di un anno e mezzo fa dura circa 30 minuti, nell'audio video tradotto in italiano, dal minuto 9 al minuto 10 parla di come il vero obiettivo della guerra in Ucraina sia lo smembramento della Russia, comunque, io questo suo discorso me lo sono ascoltato tutto, solo pochi passi sono propagandistici, per tutto il resto dice cose molte sensate per chi vuole davvero la pace fra i popoli, comunque, se fosse stato presidente degli USA molto votato, con un discorso di vera pace del genere gli sarebbe andata a finire subito assassinato come suo zio JFK oppure prima avrebbero rimestato gonfiandolo di merda il suo passato di donnaiolo incallito mentre che era sposato con le sue prime due mogli, fino a farlo dimettere , se non ci fossero riusciti, lo avrebbero fatto fuori con i loro metodo molto cattivi...., poco ma sicuro!

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  4. Pierluigi Fagan, serio studioso e analista geopolitico, ha da poco detto che il vero obiettivo della guerra in Ucraina è stato sempre lo smembramento della Russia.

    https://www.ariannaeditrice.it/articoli/tra-mondo-e-immagine

    PS del 18 febbraio 2025

    In particolare, i seguenti passaggi:

    Non si può serenamente dire la verità ovvero che la guerra in Ucraina nasce da questo tentativo statunitense di porre massima pressione su Russia e Putin per disintegrarla e non lo si può dire perché altrimenti apparirebbe chiaro che in questi ultimi anni, tra democrazia vs autocrazia, la Kallas, Stoltenberg e Rutte, il neo-zar impazzito e tutta l’enorme massa di corbellerie pronunciate, altro non si è fatto che riempire l’intercapedine tra noi e la realtà per darci l’impressione che esistesse l’immagine voluta del mondo e non il mondo in quanto tale.
    Non lo si può dire anche perché qualcuno potrebbe domandarsi a chi è venuta una idea così senza senso quale quella che ha motivato l’azione dell’amministrazione Biden a cui gli europei sono andati appresso come lemming decerebrati. Non solo una idea grave e massimamente pericolosa, dannosa in primis per gli interessi strategici europei, una idea senza senso strategico concreto, un calcolo surreale, irrealistico, sbagliato materialmente anche sospendessimo il giudizio di valore e facessimo finta di credere alla sua teorica perseguibilità.
    Insomma, non si può riconoscere la realtà altrimenti si capirebbe che noi non siamo in contatto con la realtà ma con questo voluminoso mondo di rappresentazioni della realtà. Il mondo in cui ci fanno credere di vivere perché quello reale è troppo crudo per sopportarne la presa d’atto.


    Note conoscitive su CV e opere di Pierluigi Fagan:

    https://pierluigifagan.com/about/

    https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cultura/676451/benvenuti-nell-era-complessa-pubblicato-il-nuovo-saggio-di-pierluigi-fagan-frutto-della-sua-solitaria-incredibile-ricerca-multi-inter-trans-disciplinare-su-mondo-e-complessita-durata-23-anni.html

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  5. Dell'obiettivo di smembramento della Federazione Russa ne ha parlato persino il ministro degli esteri dell'Ucraina a Otto e Mezzo della Gruber su la7 TV,eccolo arriva!

    "Ucraina, resistenza? No, regime change". Il totem Faleski si sbriciola in tv", Barbara Spinelli per il Fatto quotidiano, pubblicato integralmente su sinistra in rete, 10 luglio 2023
    https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/25911-barbara-spinelli-ucraina-resistenza-no-regime-change-il-totem-zelensky-si-sbriciola-in-tv.html



    Commento che feci allora

    La Gruber, da fedele serva velinara del Bilderberg deve riportare anche la linea che fa capo a Henry Kissinger che non vede affatto di buon occhio lo smembramento della Federazione Russa, cosa che invece e' una fissa dei neocons ebrei americani, inoltre, Lucio Caracciolo, ospite in studio, su Limes ha cominciato in qualche modo a mettere in dubbio appartenenza italia alla NATO visto che ormai, parole sue, i vantaggi sono nulli, insomma, la Gruber non lo ha fatto certo per spirito di liberta' di stampa come invece fa intendere la Spinelli!



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  6. . "Kiev e le mappe/sogno sul collasso dell’impero russo", di Ennio Remondino per Remocontro, 15 giugno 2023

    Il crollo della Federazione russa

    «La guerra d’Ucraina ha rinnovato in molti il mai sopito desiderio di assistere un giorno al definitivo crollo della Federazione Russa che considerano l’ultimo impero coloniale ancora in piedi in questa parte di mondo», la spiegazione chiave di Mauro De Bonis su Limes. La visione, ‘disfatta dell’esercito di Mosca alla successiva disgregazione del paese più vasto del pianeta’. In attesa dell’improbabile, si inventano nuove entità statuali completamente indipendenti, oppure parti dell’ormai ex dominio assegnate a trepidanti vicini di casa. Tra i sostenitori più accaniti di quest’ultimo disegno Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina (Hur).
    Tifosi anti russi
    Una decolonizzazione sperata di parte occidentale, con in testa gli Stati Uniti. E un piano d’azione per accompagnare e attutire ‘gli effetti della frantumazione’, inventata. Più giochi di guerra che analisi, ma questo offre la situazione. «Frantumazione che tenga conto degli interessi occidentali una volta che il colosso avrà cessato di occupare buona parte dell’Eurasia». Tra fantasia e stupidità.
    Incubo atomiche russe in libertà
    Il collasso della Federazione richiama scenari apocalittici per l’incerto destino dell’arsenale atomico russo, possibili lotte intestine per confini da assegnare, conflitti e avvicendarsi di leader che possono risultare anche più duri dell’attuale. E come fa notare la studiosa Marlène Laruelle, sostenerlo denota scarsa conoscenza della società russa.
    Vecchie bramosie
    Molto prima dell’invasione dell’Ucraina, carte e previsioni su come la Federazione Russa avrebbe potuto/dovuto essere divisa dopo la fine dell’era El’cin circolavano in gran quantità. Da fonti incerte, altre meno. A inizio secolo un rapporto della Cia prevedeva entro il 2015 lo spezzettamento del paese in diversi Stati. Tesi parzialmente ripresa da un sito ucraino nel 2014, con territori che diventeranno indipendenti e altri parte di Stati vicini, come la Siberia che sarà cinese.
    Conflitto ucraino e Budanov
    Il capo dell’intelligence di Kiev offre due opzioni sul destino della Federazione: divisione del territorio nemico in più parti o preservazione dell’integrità territoriale se l’attuale leadership russa lascerà il potere. Convinto della vittoria, il generale chiarisce che Mosca dovrà restituire i territori occupati in Ucraina e quelli che tiene sotto controllo in altri paesi ex sovietici, come Georgia e Moldova. Abbinata alle sue dichiarazioni viene pubblicata anche una carta dal titolo: «Come può cambiare la mappa politica del mondo dopo la sconfitta della Federazione Russa. Previsioni e ipotesi Hur».

    Proseguimento:

    https://www.remocontro.it/2023/06/15/kiev-e-le-mappe-sogno-sul-collasso-dellimpero-russo/

    NB Chi è Ennio Remondino.

    Coordinatore. Giornalista d’inchiesta, inviato speciale su diversi fronti di guerra dai Balcani al Medio Oriente, Iraq e Afghanistan, e già corrispondente estero Rai.

    Riferimento:

    https://www.remocontro.it/autori/ennio-remondino/

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  7. 1. "La strategia occidentale per smantellare la Federazione di Russia"
    di Thierry Meyssan

    Riallacciandosi alle strategie della Germania durante la prima guerra mondiale, nonché degli Stati Uniti e dei nazionalisti integralisti ucraini durante la guerra fredda, gli Occidentali hanno istituito un Forum dei Popoli Liberi di Russia, allo scopo di riavviare il processo di esplosione dell’URSS, creando movimenti separatisti e infine l’indipendenza di venti regioni del Paese.
    Rete Voltaire | Parigi (Francia) | 16 agosto 2022

    Gli Stati Uniti contro l’Unione Sovietica
    Alla fine della seconda guerra mondiale l’OSS [Office of Strategic Services] e successivamente la CIA organizzarono il trasferimento nel terzo mondo di dirigenti anti-comunisti dell’Asse e li riciclarono in diversi governi. Crearono una Lega anti-comunista dei Popoli dell’Asia (Asian Peoples’ Anti-Communist League) attorno alla figura del cinese Chiang Kai-shek, nonché una Lega Anticomunista Mondiale (World Anti-Communist League – WACL), cui aderì l’ex primo ministro nazionalista integralista ucraino, il nazista Yaroslav Stetsko [3]. Quest’organizzazione segreta, che nel 1990 assunse la denominazione di Lega Mondiale per la Libertà e la Democrazia, ha sede ancora oggi a Taiwan.
    Non è casuale che alla guerra in Ucraina siano seguite le provocazioni a Taiwan: si tratta del prolungamento di questa strategia. La Lega è ancora finanziata dai servizi segreti di Taiwan e le sue attività sono coperte dal segreto-Difesa.
    Proseguimento:
    https://www.voltairenet.org/article217761.html

    2. Chi è Thierry Meyssan, l'autore dell'articolo di cui sopra.

    «Migliore geopolitico al mondo 2024», per il terzo anno consecutivo, vedasi :
    https://www.voltairenet.org/article220398.html

    Il Press Club del Messico ha assegnato a Thierry Meyssan il Premio Internazionale di Giornalismo 2017, categoria analisi geopolitica.
    La cerimonia si è svolta alla presenza di numerose personalità latino-americane del mondo dei media e di rappresentanti del governo messicano.
    Con il premio si è voluto onorare la qualità delle analisi di Meyssan, in particolare l’inchiesta sugli attentati dell’11 settembre e la copertura delle guerre che ne sono seguite in Libano, Libia e Siria.
    Thierry Meyssan, presidente e fondatore di Réseau Voltaire, è attualmente editorialista del principale quotidiano siriano, Al-Watan.

    Fonte: http://www.voltairenet.org/article195868.html

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  8. Colonnello Richard Black – Gli USA stanno spingendo il mondo verso la guerra nucleare – traduzione dal blog voci dall’estero, Attivismo.Info, 5 giugno 2022

    https://www.attivismo.info/col-richard-black-gli-usa-stanno-spingendo-il-mondo-verso-la-guerra-nucleare-traduzione-dal-blog-voci-dallestero/

    In particolare il seguente passaggio dell'intervista:

    BILLINGTON: Chiaramente la politica contro la Russia oggi, da parte dell’attuale amministrazione.
    BLACK: Sì. Sì. Sa, la Russia è forse la più benedetta dall’abbondanza di risorse naturali di qualsiasi altra nazione sulla Terra. È un grande produttore di grano, di petrolio, di alluminio, di fertilizzanti, di un numero immenso di cose che si legano all’intera economia globale. E senza dubbio ci sono persone che guardano a questo e dicono: “se potessimo in qualche modo smembrare la Russia stessa, ci saranno grandi fortune e faremo trilioni a dozzine”. E questo esercita una certa attrazione. Sicuramente avete già visto accadere alcune di queste cose, con interessi stranieri che si sono impadroniti dell’Ucraina e hanno preso le loro vaste risorse.
    Abbiamo iniziato una marcia verso la Russia, quasi subito dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica nel 1991. L’Unione Sovietica si è sciolta, il Patto di Varsavia si è sciolto. E sfortunatamente, una delle grandi tragedie della storia è che non siamo riusciti a sciogliere la NATO. L’unico scopo della NATO era quello di difendersi dall’Unione Sovietica. L’Unione Sovietica non esisteva più. La NATO andava di pari passo con il Patto di Varsavia. Il Patto di Varsavia era svanito; non esisteva più. Non c’era scopo nel fatto che la NATO continuasse ad esistere. Tuttavia, l’abbiamo mantenuta e non avrebbe potuto esistere senza un nemico. La Russia desiderava disperatamente entrare a far parte dell’Occidente.
    Ho incontrato il capo della Gazprom, la più grande società in Russia, poco dopo la fine dell’Unione Sovietica, e mi ha descritto come stavano lottando affinché i loro media fossero liberi come lo erano in Occidente. E ci percepivano come molto più liberi e aperti di quanto fossimo in realtà. Mi disse: sa, abbiamo questo problema con questa rivolta in Cecenia, che fa parte della Russia. Disse che i ribelli ceceni inviavano dei video alla televisione russa che li trasmetteva, perché è così che funziona la libertà di parola.
    E io ho risposto: “Mi sta prendendo in giro?” Ho detto: “State pubblicando i film di propaganda del nemico?” Ha detto: “Sì. Non è così che fate negli Stati Uniti?” Ho detto: no. Nella seconda guerra mondiale, abbiamo preso il capo dell’Associated Press e lo abbiamo incaricato della censura in tempo di guerra, ed è stato molto severo”.
    Quindi, questo è solo un esempio di come stavano lottando. Sono passati dall’essere un paese ufficialmente ateo, a diventare la nazione di gran lunga più cristianizzata d’Europa. Non solo la gente era più cristianizzata che in qualsiasi altro grande paese d’Europa, ma il governo stesso era molto favorevole alla chiesa, alla fede cristiana. Hanno modificato la loro costituzione per dire che il matrimonio era l’unione di un uomo e una donna. Sono diventati molto restrittivi sulla pratica dell’aborto. Hanno posto fine alla pratica delle adozioni all’estero, dove alcune persone andavano in Russia e adottavano bambini per scopi immorali. Così sono diventati una cultura totalmente diversa.
    In ogni caso, gli Stati Uniti hanno questa strategia di vecchia data, questa strategia politico-militare di espansione dell’impero. Lo abbiamo fatto in Medio Oriente, dove abbiamo tentato di creare un imponente impero neocoloniale. È risultato piuttosto logoro. La gente non lo voleva. E sembra destinato all’estinzione prima o poi, ma potrebbe andare avanti per altri 100 anni. Ma in ogni caso, stiamo cercando di fare qualcosa di simile muovendoci verso est, praticamente fino al confine russo.

    Breve commento finale

    "Gli inglesi e gli americani sono ladri, banditi e pirati, e siamo orgogliosi di appartenere a questa categoria" Mark Twain, più di cento anni fa.

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    1. Integrazione per capire che la citazione di Mark Twain non è affatto campata in aria, tutt'altro, eccola arriva!

      "Fenomenologia dello spirito barbaro anglosassone", di Pierluigi Fagan

      https://pierluigifagan.wordpress.com/2012/12/19/i-liberali-sono-sociopatici-fenomenologia-dello-spirito-barbaro/

      Pubblicato poi anche su Libeidee ma con altro titolo:

      https://www.libreidee.org/2013/05/barbari-sociopatici-profilo-dellelite-che-domina-il-mondo/

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  9. Cattà che pensa se anziché mandare le feci nelle fogne le mandassimo in un condotto per la trasformazione in biogas e Biometano e fertilizzanti come viene già fatto in altri contesti... potremmo raggiungere una certa indipendenza energetica ? È fattibile o è una idea 💡 di merda 💩 ?

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    1. Dato il materiale che si ipotizza di usare è sicuramente un'idea di merda, nel senso letterale :)))) poi magari funziona, non ne ho la minima idea.

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  10. Ho sentito da un russo dire che l'Italia fascista aiutò l'industrializzazione Sovietica prima che Mussolini si facesse trascinare da Hitler e che dietro la 2 guerra mondiale c'era una questione di soldi 💰 🤑 come in tante guerre e adesso trump chiede 500 miliardi di dollari in terre rare gas e petrolio all'ucraina è per questo che li hanno "aiutati" come hanno aiutato l'Europa col loro gas gnl che costa 4 volte più di quello russo e sta mettendo in ginocchio la Germania e l'Europa ?

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    1. Li hanno aiutati per indebolire la Russia e per fare soldi vendendo il loro gas all'Europa, su questo non c'è dubbio.

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  11. Clamoroso al Cibali: lo dice persino Travaglio che il vero obiettivo fosse smembrare la Russia!


    Difendiamo Zelensky

    di Marco Travaglio - 23/02/2025
    Fonte: Il Fatto Quotidiano

    https://www.ariannaeditrice.it/articoli/difendiamo-zelensky

    In particolare il seguente passaggio finale dell'articolo:

    "Ma Zelensky fece tutto ciò perché Biden, in linea con Clinton, Bush e Obama, aveva scelto Kiev come testa d’ariete per provocare la Russia, attirarla in guerra, batterla, smembrarla e stravincere la Guerra fredda. Biden lo illuse sulla Nato e sulla vittoria militare (senza le truppe) contro la prima potenza nucleare. E l’Ue, prima ostile a quel folle piano, iniziò a pendere dalle labbra di Rimbambiden grazie al quartetto Ursula-Macron-Scholz-Draghi (e poi Meloni). Che non mosse un dito quando Johnson sabotò i negoziati di Istanbul a un passo dalla firma, convincendo Zelensky che la scelta migliore fosse “combattere fino alla vittoria”. E quando lui vietò per decreto i negoziati."

    Commento

    A babbo morto Travaglio confessa che il vero obiettivo fosse smembrare la Russia, prima però aveva sempre detto che si trattava di una vergognosa criminale aggressione da parte della Russia di Putin all'Ucraina, insomma, pure lui ha giocato ad avvelenare i pozzi dell'informazione, molto meno degli altri pennivendoli mainstream ma non è affatto una penna eroica senza macchia e senza paura come invece vorrebbe far credere di essere, poco ma sicuro!

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  12. Spunti Controinformativi Finali.

    1. "L' economista Michael Hudson: tre poteri lucrano sulla guerra alla Russia (e a noi)", Libreidee, 5 marzo 2022

    Armamenti, energia, finanza. Sono queste tre oligarchie a controllare gli Usa, determinando la loro politica: che oggi schiaccia l’Europa sotto il peso delle sanzioni imposte alla Russia, provocata per anni fino all’esplosione della resa di conti con il regime anti-russo di Kiev, imbottito di manovalanza sfacciatamente neonazista. Lo sostiene Michael Hudson, professore emerito di economia all’Università del Missouri-Kansas City, nonché alfiere internazionale della Modern Money Theory. Pochissime, nel mondo anglosassone, le voci indipendenti e non silenziate dalla “nebbia di guerra” diffusa in modo orwelliano per criminalizzare Putin. Tra queste l’economista canadese Michel Chossudovsky, fondatore di “Global Research” (preoccupato per gli sviluppi dello scontro Russia-Nato) e l’ex viceministro di Reagan, Paul Craig Roberts, che si augura che il Cremlino riesca a “bonificare” rapidamente l’Ucraina, strumentalizzata da Washington per servire i peggiori interessi sulla pelle degli ucraini, dei russi e degli stessi europei.

    Quali sono questi interessi americani che vogliono la guerra? E’ Hudson a entrare nei dettagli. «La domanda da porsi è: cosa sta cercando di cambiare o “risolvere” la Nuova Guerra Fredda di oggi?». Dal 1991, la forza di aggressione è stata ininterrottamente incarnata dagli Usa, che non hanno “smontato” la Nato (nonostante la fine del Patto di Varsavia) e hanno seminato terrore e morte in molte aree del mondo in nome della “sicurezza nazionale”, espressione «utilizzata per interessi speciali che non devono essere nominati». Di fatto, «la Nato è diventata l’organismo europeo di politica estera, fino al punto di dominare gli interessi economici interni». Aggiunge Hudson: «Il recente incitamento alla Russia, attraverso l’espansione della violenza etnica anti-russa da parte del regime neonazista ucraino», insediato con il “golpe Maidan” del 2014, ha centrato il bersaglio: «Forzare una resa dei conti». Il movente, però – ragiona il professore – è economico: tenere legati a sé i membri Nato e altri satelliti dell’area del dollaro, «poiché questi paesi hanno visto le loro maggiori opportunità di guadagno risiedere nell’aumento del commercio e degli investimenti con Cina e Russia».

    Proseguimento:

    https://www.libreidee.org/2022/03/hudson-tre-poteri-lucrano-sulla-guerra-alla-russia-e-a-noi/

    2. "Privatizzare la Russia: assalto a Putin, da Usa e oligarchi", Libreidee, 25 febbraio 2016

    Assalto al Cremlino, usando il grimaldello delle privatizzazioni per ingolosire gli oligarchi: domani, quando l’economia russa dovesse riprendersi (archiviate le sanzioni Usa-Ue), i ricchi saranno ricchissimi, e lo Stato avrà perso il suo potere. E’ la tesi avanzata dall’economista democratico statunitense Michael Hudson e da Paul Craig Roberts, già viceministro di Reagan. La notizia: alcuni funzionari russi stanno discutendo, da ormai due anni, un piano per la maxi-privatizzazione di grandi imprese strategiche statali, tra cui la compagnia petrolifera Rosneft, la Vtb Bank, le Ferrovie Russe e la compagnia aerea di bandiera, l’Aeroflot. Obiettivo dichiarato: ottimizzare il management, oltre che indurre gli oligarchi a invertire la ventennale emorragia di capitali dal paese per tornare a investire nell’economia di Mosca. Ma le prospettive economiche russe sono peggiorate dal momento in cui gli Stati Uniti hanno spinto l’Occidente a imporre sanzioni economiche contro il paese, e anche per il crollo del prezzo del petrolio. Ciò ha reso l’economia russa meno attraente per gli investitori esteri. Così, la vendita di queste compagnie avverrà oggi a prezzi verosimilmente molto più bassi rispetto a quelli che sarebbero stati nel 2014.

    Proseguimento:

    https://www.libreidee.org/2016/02/privatizzare-la-russia-assalto-a-putin-da-usa-e-oligarchi/

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  13. Spunti Controinformativi Finali.

    Seconda ed ultima parte.

    L'Ucraina come "perno geopolitico": La Grande Strategia USA 1991-2022
    di Monthly Review, pubblicato in italiano su Antropocene, 5 marzo 2022, successivamente anche su Sinistra In Rete, 14 marzo 2022

    Alla luce degli eventi in Ucraina, abbiamo deciso di rendere immediatamente disponibile la Nota dei redattori del numero di aprile 2022 di Monthly Review.

    https://www.sinistrainrete.info/geopolitica/22540-monthly-review-l-ucraina-come-perno-geopolitico-la-grande-strategia-usa-1991-2022.html

    In particolare il seguente passaggio dell'articolo:

    Le Linee guida per la Politica di Difesa di Wolfowitz furono adottate da Washington e da tutti i principali pianificatori strategici statunitensi i cui punti di vista, a quel punto, si rifacevano sempre più alle dottrine geopolitiche classiche introdotte da Halford Mackinder nella Gran Bretagna imperiale prima della Prima Guerra Mondiale, e che furono ulteriormente sviluppate da Karl Haushofer nella Germania nazista e Nicholas John Spykman negli Stati Uniti negli anni '30 e '40. Fu Mackinder che nel 1904 introdusse l'idea che il controllo geopolitico del mondo dipendesse dal dominio dell'Eurasia (la principale massa continentale dei continenti europeo e asiatico), che chiamò Heartland. Il resto dell'Asia e dell'Africa insieme all'Heartland formavano il World Island. Nacque così il suo motto, spesso citato:

    Chi governa l'Est Europa comanda l'Heartland:

    Chi governa l'Heartland comanda il World Island:

    Chi governa il World Island comanda il Mondo.

    Questa dottrina geopolitica mirava, fin dall'inizio, al dominio del mondo e da allora ha governato la strategia imperiale delle principali nazioni capitaliste, nella forma di quella che viene comunemente definita "grande strategia.” Ma mentre ha dettato il pensiero di rappresentanti della sicurezza nazionale degli Stati Uniti come Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski, la geopolitica è stata a lungo sottovalutata nella sfera pubblica a causa della sua identificazione popolare con le dottrine della Germania nazista. Tuttavia, con la fine dell'Unione Sovietica e la crescita degli Stati Uniti come potenza unipolare, la geopolitica e la dottrina dell’Heartland furono ancora una volta dichiarate esplicitamente dai pianificatori strategici statunitensi, generando una nuova grande strategia imperiale post-Guerra Fredda

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    1. L'articolo pubblicato originariamente in italiano su Antropocene :

      https://www.antropocene.org/index.php?option=com_content&view=article&id=241:l-ucraina-come-perno-geopolitico-la-grande-strategia-usa-1991-2022&catid=12&Itemid=148

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  14. Importante aggiornamento.

    "Il conflitto in Ucraina è stato «provocato»: parla l’inviato di Trump", Renovatio 21, 25 febbraio 2025

    Il conflitto in Ucraina è stato «provocato» ed è sbagliato dare la colpa esclusivamente alla Russia, ha affermato Steve Witkoff, consigliere senior del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Mosca ha dovuto rispondere a una minaccia alla sicurezza creata dalle promesse dell’Occidente di accettare l’Ucraina nella NATO, ha affermato.



    Lo Witkoff ha rilasciato queste dichiarazioni in un’intervista pubblicata dalla CNN martedì, nella quale gli è stato chiesto se Washington stesse scegliendo la parte giusta tenendo colloqui con Mosca invece di continuare a convogliare aiuti a Kiev.



    La situazione non è netta, e i russi non sono «i cattivi», ha detto Witkoff a Jake Tapper della CNN. «La guerra non doveva accadere, è stata provocata», ha aggiunto. «Non significa necessariamente che sia stata provocata dai russi».

    Secondo lo Witkoff, «ci sono stati tutti i tipi di conversazioni… sull’adesione dell’Ucraina alla NATO» prima del conflitto che sono state trattate da Mosca come una minaccia diretta alla sua sicurezza e l’hanno spinta a rispondere.



    Il funzionario statunitense ha parlato anche della disponibilità della Russia a porre rapidamente fine al conflitto attraverso negoziati, sottolineando i colloqui svoltisi a Istanbul nella primavera del 2022, subito dopo l’inizio della campagna militare di Mosca. Il processo di pace si concluse bruscamente a maggio di quell’anno, quando Kiev si ritirò dai colloqui dopo che l’allora Primo Ministro britannico Boris Johnson la esortò a continuare a combattere.



    I funzionari russi «hanno indicato di essere reattivi» nel porre fine al conflitto impegnandosi in «negoziati convincenti e sostanziali» a Istanbul, ha detto Witkoff, aggiungendo che le due parti «sono arrivate molto, molto vicine a firmare qualcosa».



    I colloqui di pace russo-ucraini del 2022, facilitati dalla Turchia, hanno portato a un accordo preliminare per un trattato che avrebbe visto l’Ucraina diventare una nazione neutrale con un esercito limitato, sostenuta da garanzie di sicurezza da parte delle principali potenze mondiali, tra cui la Russia.



    Secondo lo Witkoff, l’accordo preliminare di Istanbul potrebbe essere utilizzato da Washington come quadro e «guida» per un futuro accordo di pace.

    Proseguimento:

    https://www.renovatio21.com/il-conflitto-in-ucraina-e-stato-provocato-parla-linviato-di-trump/

    L' audio video originale in inglese:

    https://edition.cnn.com/2025/02/23/politics/video/steve-witkoff-russia-ukraine-war-provoked-sotu-digvid

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